Ospedale San Carlo Roma
Recensioni dei pazienti
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Accettazione gastroscopia
Mi sono recata il 22/05/24 ore 10 presso lo sportello 1 per fare l'accettazione per una gastroscopia. La segretaria è stata maleducata e scocciata del lavoro che stava svolgendo, tanto che, dinanzi alle mie rimostranze, mi diceva "a me non mi va di stare qui". Mi dava informazioni errate che mi hanno costretto a ritornare in ospedale per pratiche burocratiche nonostante abiti a circa 60 km dal San Carlo di Nancy.
Per quanto riguarda lo staff medico del reparto Endoscopia, devo riconoscere che sono dei professionisti seri e capaci; a loro solo la mia riconoscenza.
Asportazione lipoma: ancora nulla ad 1 anno
Sono stata visitata dal chirurgo per togliere un lipoma abbastanza grande. La visita è di ottobre 2022. Quella di un anno mi sembra un'attesa esagerata, considerando che il lipoma sta crescendo e che questo immagino comporti un taglio più grande. Attendo notizie a breve.
Gastrectomia verticale parziale
Esperienza, alla data odierna, durata 5 mesi circa, purtroppo per delle complicanze di un intervento chirurgico. Tengo a sottolineare di essere un paziente "solvente", ossia coperto da assicurazione sanitaria. Vorrei segnalare ciò che segue, sperando che sia di aiuto a chi legge o tratta questa pagina.
Nulla da eccepire per quanto riguarda l'assistenza dei medici.
Un plauso va agli infermieri e assistenti, sempre disponibili e pazienti. Mi sento di rivolgere un ringraziamento particolare a parte per quanto riguarda l'assistenza offerta dal personale del reparto di TERAPIA INTENSIVA.
Ora, esauriti i complimenti, arrivano le dolenti note:
il servizio di cucina è di pessima qualità, non si salva neanche la frutta, che viene portata immatura e quindi immangiabile;
altra pecca è il servizio di riabilitazione, che viene svolto solo la mattina perché il pomeriggio non ci sono gli operatori.
Pessima organizzazione non attenta al paziente
Non metto in dubbio la capacità professionale dei medici (per altro sempre eccelsa fin dai tempi del prof. Sbiroli e del dott. Votano), ma l'organizzazione della pre-ospedalizzazione e il trattamento assistenziale nel giorno del day hospital mi hanno dato una non buona immagine dell'ospedale. PRE-OSPEDALIZZAZIONE per DAY HOSPITAL GINECOLOGIA:
1. Nel giorno indicato si viene invitati a essere presso l'accettazione (piano -1) per le ore 7.30 a DIGIUNO (n.b. risiedo dalla parte opposta di Roma rispetto all'ospedale, per cui ci siamo alzati alle 0530...).
2. L'accettazione ti dà un numero ed un orario. Nel mio caso eravamo i secondi in ordine cronologico, con orario di chiamata per il colloquio col medico per le ore 8.15.
3. Hanno iniziato a chiamare alle 8.45 e noi dalle 8.15 previste siamo stati chiamati alle 9.00 (3/4 d'ora di ritardo) sempre a DIGIUNO...
4. Dopo il breve colloquio siamo stati inviati alla sala prelievi, prelievo che è stato fatto entro le 9.30-9.45.. e siamo stati fortunati perché alcune persone in altri giorni lo hanno fatto a MEZZOGIORNO, ovvero sono stati a DIGIUNO fino a quell'ora.. MA VISTO CHE IL PRELIEVO VA FATTO, NON SI POTREBBE FARLO FARE SUBITO COME PRIMA COSA, INVECE DI ATTENDERE IL COLLOQUIO COL DOTTORE ? PER QUALE MOTIVO STRESSARE FISICAMENTE LE PERSONE TENENDOLE A DIGIUNO PER ORE E ORE ?
5. Per l'elettrocardiogramma ce la siamo cavata per le 11-11,30, durata 5 minuti, con personale molto sbrigativo, poco accogliente.
6. Per il colloquio con l'anestesista (una dottoressa, questa cortese e disponibile) durato 10 minuti circa abbiamo dovuto aspettare le 15....oltre 4 ore di attesa in una sala con pochi posti, con sedili scomodi. Nella struttura poi ci sono solo macchinette nessun bar o punto di ristoro, cosa assai negativa per un ospedale.
GIORNO DELL'INTERVENTO
1. Convocati a DIGIUNO per le ore 7
2. Chiamati per il posto letto alle ore 9,00 dopo civile lamentela con la capo-sala facendo notare che motivo c’era di averci fatto venire alle 7 se alle 8,45 ancora non ci interpellava nessuno.
3. Intervento effettuato tra le 10 e le 11, ora di rientro in stanza.
4. Dopo l'intervento non è consentito stare in stanza con la persona operata (anche un solo familiare) eccetto per l'orario delle visite (alle ore 15.00 e alle 18.00 circa per un’ora per turno). Di conseguenza, le persone operate per ogni piccolezza devono chiamare il personale infermieristico, alcuni dei cui componenti in turno si è mostrato "scocciato", superficiale e disattento, sgarbato nei confronti dei pazienti e dei familiari (e già alle 8.00 del mattino..). Va aggiunto che la saletta d’attesa sita nei pressi dell’ingresso del reparto ginecologia è piuttosto piccola con pochi sedili (una decina), anche se dotata di bagno (unisex) e distributore caffè/ merendine/ acqua e personalmente ci ho dovuto stazionare per 13 ore circa (visto che abito lontano dall’ospedale), durante le quali ho potuto stare con il paziente ed assisterlo un po’ dopo l’intervento solo 3 ore scarse. NON SAREBBE PIU’ CORRETTO ED UTILE, SIA PER I PAZIENTI SIA PER IL PERSONALE, IN CASO DI INTERVENTO IN DAY HOSPITAL, CONSENTIRE AD ALMENO UN FAMILIARE/ACCOMPAGNATORE DI STAZIONARE IN CAMERA A VALLE DELL’INTERVENTO - NEL RISPETTO OVVIAMENTE DI PRECISE REGOLE??
5. Nessuno ha detto alle pazienti che una volta urinato dopo il rientro in stanza dopo l’intervento, potevano bere e mangiare.. Solo alle 15.00, su richiesta del familiare, l’infermeria ha detto che se avevano urinato allora potevano mangiare, e ha portato busta di plastica contenente panino ripieno + bottiglietta d’acqua + mela (da sbucciare, ma non è stato fornito coltello).
6. Alle 16.00 è stato chiesto termometro per controllo temperatura, che è arrivato alle 18.00 dopo sollecito.
7. Per la dimissione abbiamo dovuto attendere quasi le 20.00 per il colloquio con anestesista e ginecologo (effettuati a distanza di oltre un’ora l’uno dall’altro).
8. un costo di ben 25 euro per una copia della cartella clinica (per altro di poche pagine essendo un day hospital) da ritirare dopo 30 giorni dalla richiesta direttamente (neanche spedita perché non previsto se residenti a Roma), mi sembra una cifra eccessiva. Credo che 10 euro (5 per invio via mail) sarebbe un prezzo molto più onesto, anche perché credo sia un diritto del malato avere la propria cartella clinica.
Lo stanno già distruggendo
Hanno metà del debito del San Raffaele, non hanno saputo gestire l'ospedale e presto ne sentiremo parlare per televisione...
L'unità operativa di Oculistica, storico reparto con 5200 interventi eseguiti, verrà preticamente chiusa in nome dei DRG con qualcosa di più remunerativo.
Tanto dei malati non frega niente a nessuno...
STRUTTURA ECCELLENTE, NON LA DISTRUGGETE
PUO' ESSERE CONSIDERATA UNA STRUTTURA DI ECCELLENZA NEL PANORAMA SANITARIO CHE CONOSCO (ROMA) ED E' INOLTRE MIGLIORE ANCHE DI MOLTE STRUTTURE PRIVATE. FATE IN MODO CHE MANTENGA QUESTO LIVELLO QUALITATIVO.
E' UNA STRUTTURA EFFICIENTE E COMPETENTE SUL PIANO SANITARIO.
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