Ospedale San Camillo Venezia

Sono stato ricoverato 2 mesi essendo affetto da S.M.
Contavo molto nel centro per riacquisire, o almeno sfiorare, la possibilità di tornare a camminare. I fasti di un tempo sono finiti con la nuova gestione. Un'ora di fisioterapia al giorno, per 2 mesi, per il resto del tempo il NULLA! Sono deluso ed amareggiato, probabilmente questo centro non era la risposta esatta al mio problema.
Eccellenza ormai persa, andrò volentieri per altri lidi, dove il mio tempo potrà essere ricompensato meglio dal lavoro svolto, senza comunque togliere niente all'impegno dei numerosi professionisti presenti all'interno della struttura.

Questa struttura sta cadendo a pezzi, dai bagni indecenti a tutte le stanze... E' un vero peccato perché ci sono un giardino e spiaggia stupenda. Sono bravissima, anzi, fanno miracoli per le malattie neurodegenerative, invece per le riabilitazioni ortopediche sono meno preparati. Per fortuna che io ho trovato una bravissima fisioterapista che ha fatto tutto il possibile per farmi camminare senza stampelle, ma purtroppo i medici non collaborano con loro. Ed è un peccato...
Gli infermieri e gli Oss sono molto gentili e disponibili, ma troppo pochi e questo non gli permette di seguire tutti gli ammalati.
Il cibo è pessimo, il nostro Luca Zaia dovrebbe fare qualcosa per questo ospedale, sempre conosciuto come eccellenza del Veneto.
Ringrazio di nuovo tutto il personale che mi ha aiutato.
ORIETTA MARTINI.

Sono il marito di una degente al San Camillo colpita da mielite acuta traversa. Stiamo notando che in un mese è cambiato in peggio il servizio ai pazienti: non fanno che poca, ma poca, riabilitazione e ci sono pochissime OSS. Pertanto è peggiorato anche il servizio agli ammalati, quasi tutti non autosufficienti. Spero che l'assessore alla sanità del Veneto indaghi sulla situazione disastrosa in cui si trovano i pazienti ricoverati.