Ospedale San Camillo Treviso
Recensioni dei pazienti
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Poliradicolonevrite acuta sindrome Miller-Fisher
58 anni fa nascevo nella casa di cura San Camillo. Allora c’era il reparto maternità. Quest’anno, dopo un primo ricovero nell’Ospedale Cafoncello (neurologia), sono stata trasferita al San Camillo, nel reparto di medicina fisica riabilitativa. E qui sono rinata in tutti i sensi. La malattia autoimmune che mi aveva colpita, poliradicolonevrite acuta sindrome Miller-Fisher, mi aveva praticamente immobilizzato. Sono riuscita a superare tutto e a tornare alla mia vita di sempre. E’ stata dura ma il personale dei reparti in cui ho vissuto per quasi quattro mesi è stato eccezionale, nessuno escluso. Ringrazio tutti per la competenza, l’umanità, la gentilezza di ogni piccolo gesto, di ogni parola, tutte cose che mi hanno aiutato a non mollare mai.
Inefficienza segreteria medicina riabilitatativa
A differenza dell'organizzazione e dalla competenza medica e infermieristica, il servizio di segreteria è completamente inefficiente. Finita la visita, mi metto in attesa per fissare le terapie. Dopo un'ora (di orologio) di attesa ho dovuto andarmene per una urgenza. Non è possibile avere un unico sportello per rispondere alle telefonate, fare l'accettazione dei clienti e fissare le terapie post visita (mediamente dai 15 ai 20 minuti a paziente). Servizio da migliorare.
Isteroscopia
Tutto perfetto, sono stata operata in day surgery in ginecologia. Personale attento, medici e anestesisti cordiali e bravi a metterti a tuo agio tranquillizzandoti.
L'unica pecca e’ la televisione in camera a PAGAMENTO!!! Nel 2020 esistono ancora queste cose assurde? dovrebbe essere un servizio in più (al costo di una luce accesa); avrebbero fatto più bella figura a non mettere niente! Da questo punto di vista per il mio parere direi vergognoso.
Per tutto il resto direi che come sanità ci siete e funzionate molto bene, bravi!
Personale troppo rigido
Personale troppo rigido, con il loro comportamento "da generali" i pazienti non stanno tranquilli, si agitano troppo e di certo la loro guarigione non è accentuata con un ospedale così fiscale.
A mio avviso dovrebbero essere meno fiscali e più con un sorriso sulle labbra.
Ci sono certe infermiere che si vede lontano un miglio che hanno perso la vocazione, e ci sono certe ragazze giovani che hanno un modo molto scorbutico di agire.
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