Ospedale Riuniti di Reggio Calabria
Recensioni dei pazienti
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Grazie a tutti
Ringrazio il personale del PS, in particolare il dottore Falcomatà, la dottoressa Turano della radiologia, i chirurghi vascolari Alberti, Antonino e Stilo, tutto il personale della Chirurgia vascolare per la professionalità e la tempestività avute nel salvare mio padre da un'aneurisma addominale.
Reparto Neurochirurgia
Non ci sono parole per descrivere il modo con cui il personale, dall'addetta delle pulizie al barbiere, ti fanno sentire a tuo agio; per non parlare della pazienza e disponibilità di tutti, sempre pronti ad aiutarti se hai bisogno. Oltre a essere bravi professionisti, sono grandi persone che si mettono a disposizione del paziente (anche quando non li meriterebbe...).
Ringrazio tutti, grande caposala!
Reparto Neurochirurgia
Sono stata ricoverata 15 giorni e non posso che ringraziare tutto il personale medico per la professionalità e la gentilezza dimostrate nei miei confronti.
Reparto chirurgia vascolare - 4° piano
Sono stata trattata tempestivamente, seguita bene.
Personale, tutto molto molto preparato, disponibile, educato, gentile. Ero lontana da casa e dai famigliari e loro non mi hanno fatto sentire sola, non trascurando la situazione medica.
Cardiochirurgia
Reparto Cardiochirurgia ottimo, mio padre vi è stato operato 2 volte a cuore aperto dal dottor Pasquale Fratto, grande dottore e grande primario.
Intervento al femore
Difficile dire da cosa cominciare-
Mia madre di 95 anni non poteva essere assistita, neanche la notte dell'intervento, perchè non ha legge 104 e noi potevamo vederla solo dalle 16.00 alle 16.45.
La aiutava a volte la figlia della malata della stanza accanto (non nella stessa stanza, ma stanza accanto ripeto) che l'ultimo giorno di degenza le ha anche dato da mangiare in quanto il personale è arrivato molto tempo dopo (il cibo sarebbe stato già freddo).
La disorganizzazione nel reparto Ortopedia regna sovrana. Non capisci con chi parli in quanto i colori delle divise non sono precisati e le etichette sulle divise stesse non le hanno tutti.
Non si sa a che ora si può parlare con medici perchè sulla porta non c'è scritto nulla. Anche gli infermieri non ne sono secondo me a conoscenza, perchè il giorno che sono andata alle 13.00 (su indicazione di un medico) mi hanno detto che avevo capito male ed era alle 16.00. A quell'orario io sono tornata e sono riuscita a parlare col medico, ma dieci minuti dopo ho visto e sentito un addetto (che non son riuscita ad identificare - medico? infermiere?) urlare ad un visitatore che l'orario dei colloqui era alle 13.00 (mettere un cartello all'ingresso potrebbe servire...).
Il giorno delle dimissioni di mia madre arrivo e busso per portarle un abito per uscire e svuotare l'armadietto e un addetto (?) mi dice di darlo a lui che avrebbero provveduto a tutto loro. Dopo circa tre ore di attesa scopriamo che dovevamo avvisare di essere pronti per portare via mia madre, mentre noi aspettavamo che dicessero loro visto che io avevo già detto di essere lì.
Quando finalmente entro da mia madre, l'abito che avevo portato era accanto a lei e l'ho vestita io, contrariamente a quanto mi aveva detto il tizio alla porta.
Ultima cosa, per me, inconcepibile, è che dovevo decidere io se lasciare o togliere il catetere (in base a quali informazioni?).
Unica nota positiva, la competenza medica (intervento riuscito) e la gentilezza di alcuni infermieri. Nell'insieme la paziente riferisce di essersi sentita abbandonata.
Reparto Ortopedia - protesi d'anca
E' stato eseguito intervento di protesi d'anca per frattura del femore a causa di caduta accidentale.
L'intervento è andato bene e quasi tutti i medici si sono dimostrati coscienziosi e umani.
Non mi sento comunque di consigliare l'Ortopedia dei Riuniti di Reggio Calabria per l'assistenza inesistente offerta dal personale infermieristico, che lascia abbandonati a sè stessi i pazienti sottoposti ad intervento complesso. Inoltre aggiungo di aver portato per il ricoverato delle cose da casa che non gli sono mai state recapitate.
Terapia intensiva post operatoria
Dopo un intervento, non andato benissimo, la paziente è stata salvata dal dottor Caracciolo ed equipe. Professionali, umani e competenti. Disponibili con i parenti.
Tutto lo staff, dal dirigente all'OSS, sono da apprezzare ed ammirare.
Sindrome da anticorpi antifosfolipidi
Impossibile fare la prenotazione per la visita di controllo, si viene sballottati dal Cup alla segreteria e da questa nuovamente al Cup. Raggiungere il dottore è praticamente impossibile. Un malato cosa deve fare? Arrendersi all'indifferenza ed alla assoluta incapacità di gestione sanitaria.
Assurdo che sia gestita la sanità così.
Ringraziamenti
Grandi professionisti, umili e sempre operativi.
Ottimi i reparti di Neurologia e Neurochirurgia.
Abbandanati dal mondo..
Sono stato ricoverato, a marzo 2013. Premetto che venivo dall'ospedale di Polistena, con l'ambulanza mi hanno trasportato per delle consulenze di: neurologia e neurochirurgia. Quella sera non ricordo chi mi visitato in neurochirurgia, ma disse che si trattava di un trombo, e perciò era un problema di neurologia. Mi ricordo come fosse stato ieri, a visitarmi in neurologia è stato il dott. Arcudi (all'epoca dei fatti vice del direttore di neurologia), il quale disse che non c'erano posti; così vengo abbandonato in Neurochirurgia e sono stato abbandonato lì per quasi 4 giorni, non mai visto un neurologo.. Sono entrato martedì sera e venerdì mattina mi sento male e dopo 2 angio tac mi ritrovo in neurologia...
Alla fine della degenza è stato redatto un documento (A PARTE LA CARTELLA CLINICA) finale dalla dottoressa PRIVITERA: TROMBOSI CEREBRALE VENOSA CON INFARTO EMMORRAGICO) (PRATICAMENTE ICTUS).
Dei giorni passati in neurochirurgia come cura nessuna traccia..
Concludo: dopo circa 2 mesi mi viene fatta la prima e unica visita, dalla dott.ssa Gareffa, la quale mi dice che con un po' di fisioterapia, per la parte sinistra colpita da emiparesi, sarebbe tornata tutto ok, ma non mi avverte che avrei potuto avere epilessia per via della vena apertasi nella testa.
Nei mesi di luglio e agosto ho 2 attacchi epilettici, il secondo mi ha portato ad essere un invalido.
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