Ospedale Maggiore di Chieri
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Appuntamento ore 9:20 con registrazione ore 9:15. Alle 9:45 gli addetti sono rientrati tutti assieme dalla pausa, lasciando in coda i pazienti davanti allo sportello chiuso... e noi ancora in attesa di essere chiamati e con una persona anziana.
Parto: pessima esperienza!
Ho partorito a 40 anni il mio secondo figlio, dopo un primo parto spontaneo e facilissimo. Sono arrivata all'ospedale una domenica (!!) con una perdita emorragica, a 15 giorni dalla scadenza. Dopo la visita mi hanno ricoverata, dicendo che stava iniziando il travaglio. Alle mie richieste di informazioni sulla perdita di sangue, mi è stato risposto che probabilmente era il collo dell'utero che talvolta sanguina.. Ho cominciato ad avere dolori addominali molto forti, diversi da quelli provati durante il primo parto perchè non seguivano l'andamento tipico "a onda" delle doglie, ma erano continui ed intensissimi.
L'ostetrica mi ha introdotto più volte la mano per capire a che punto era il bambino, continuando a dire "è ancora alto, forza signora..". Dopo alcune ore in cui la situazione non cambiava ed io ero letteralmente stremata, pur avendo una buona resistenza al dolore, il medico ha provato a indurre il parto con il vecchio sistema della cinghia sull'addome. A quel punto ho chiesto di poter fare il cesareo (erano passate 6 ore).. ero talmente scossa dal dolore che l'anestesista -un angelo- non riusciva a praticarmi l'epidurale. Il bambino è nato alle 20.00 circa, con mani e piedi viola. Al momento del parto, ho sentito distintamente i medici dire tra di loro "Hai visto?" "Eh ho visto sì..".
Mi hanno portato in una camera a due letti con un'altra signora che aveva fatto il cesareo (!), entrambe solo con il marito che poteva prestare assistenza a cui però non hanno concesso di fermarsi per la notte. Non mi hanno lavata nè cambiata, sono stata messa a letto con il camice verde della sala operatoria, con due flebo una per braccio ed il bambino nel letto con me con la raccomandazione "Non lo faccia cadere mi raccomando!".
La flebo si toglieva continuamente e non riuscivo nemmeno a raggiungere il campanello, nè poteva farlo la mia compagna di stanza.
Il giorno dopo il medico mi ha detto "Meno male signora che abbiamo fatto il cesareo...c'era un distacco di placenta...".
Solo a casa, confrontandomi con altri medici e cercando su internet, ho capito quello che avrebbe potuto significare non praticare il cesareo, cosa che per molte ore ancora non mi avrebbero fatto se non lo avessi espressamente richiesto.. e ho potuto anche capire che sarebbe bastata un'ecografia per capire la situazione, perchè come mi ha senza esitazione detto la mia amica VETERINARIA, in una donna di quarant'anni in anticipo sul parto con emorragia e bambino ancora alto al 95% c'è un distacco di placenta!
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