Ospedale Maggiore di Bologna
Recensioni dei pazienti
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Totale assenza di segnaletica
Il mio commento estremamente negativo non riguarda le prestazioni mediche, che non sono in grado di valutare. Riguarda l'organizzazione ed in particolare la totale assenza di segnaletica. Dopo aver raggiunto in ascensore il piano indicatomi dall’Ufficio Informazioni dell’atrio, per trovare l’ambulatorio assegnatomi ho dovuto vagare a lungo per interminabili e deprimenti corridoi totalmente deserti. Sono una persona anziana che fatica a camminare. Ho avuto la fortuna di incontrare un altro paziente che mi ha indicato la via, altrimenti avrei onestamente rinunciato. Il ritorno non è stato del resto molto più facile. Tutto questo mi è parso incomprensibile. Che ci vorrebbe a mettere in ogni piano una mappa del piano stesso. Che ci vorrebbe a mettere sul pavimento dei pallini colorati che indichino la strada? Il povero utente non ha idea di quale sia la zona bianca o la zona rossa. Mi chiedo come questa cosmica incuria sia possibile in una città che si presume civile come la nostra. Ultima assurdità: le fermate degli autobus sono molto lontane dall'ospedale (il che di questi tempi -data anche l'irreperibilità di taxi- richiede lunghe camminate a piedi sotto un sole a picco). Un richiamo agli organi competenti sarebbe stato doveroso.
Up & Down pronto soccorso
Posso tranquillamente affermare (sono ancora in ospedale) che il pronto soccorso pediatrico è ottimo, funzionante, personale preparato, accogliente, veloce.
E questo è l'UP.
Il pronto soccorso ortopedico invece è quasi esattamente il contrario. Attese inutili e medici chiusi nelle loro stanze (anche vuote) e per diverso tempo...
Infermieri stile fantasmi. Ho atteso solo 30 minuti per consegnare il foglio di richiesta della consulenza. Più le successive 3 di attesa visita con quattro gatti in sala di attesa.
E questo è il down.
Con una bambina di 8 anni ad attendere ore senza emergenze...
Voto 0.
Codice rosso PS per caduta dalla moto
Mai vista una confusione e scarsa attenzione tali.. Nessun medico del pronto soccorso che sia in grado di prendersi responsabilità per una diagnosi, nessun medico specialista a disposizione (es. maxillo facciale), attese eterne con disinteresse per le persone ferme sui lettini in corsia da ore e ore, senza bere nè mangiare - se hai bisogno ci sono i distributori.
Non ci tornerò, piuttosto Modena.
Ricovero e operazione in Ortopedia
Dopo una notte intera al PS per frattura della caviglia, per caduta in casa, mia mamma di 79 anni è stata operata nel pomeriggio tardo, per poi essere trasferita in degenza all'11° piano - Ortopedia B.
Dopo soli 2 giorni si è presentata una situazione davvero critica e insostenibile, che ha portato alle dimissioni contro il parere dell'ospedale. Il personale, apparentemente non sottodimensionato, ha mostrato verso i pazienti anziani allettati e i loro parenti un atteggiamento spudoratamente arrogante, maleducato, poco organizzato e poco umano.
Trattamento COVID-19
Duranti i primi 15- 20 giorni di cura al piano 12 - area critica Reparto 3, la mia convivente Giuliana Di Pietro di anni 68, senza patologie pregresse, è stata sottoposta a tracheotomia d'urgenza.
In seguito, senza interpellare nè lo scrivente, né la sorella come parente diretta,è stata trasferita presso l'Ospedale di Bentivoglio.
Vergognosi
L’unica parola che viene in mente è VERGOGNOSI.
Dai medici, agli infermieri, agli OSS.
Sono medico e ho lavorato ad oggi in oltre 10 ospedali milanesi, e da nessuna parte ho trovato una maleducazione, una mancanza di rispetto (al paziente morente, ai familiari), una non disponibilità come in questa struttura.
Bisogna avere RISPETTO del dolore altrui, e della volontà dei parenti di tenere la mano al loro amata quando è chiaro che stia per lasciarci, non deriderci rimarcando l’età del paziente, come se dopo i 90 anni la vita non abbia più valore. La vita dopo i 90 anni semmai ha PIÙ VALORE, perché queste persone ci hanno cresciuto, e ci hanno insegnato tutto.
Non ho trovato un briciolo di empatia in nessuno dei colleghi con cui ho avuto a che fare, dopo che mia nonna è stata portata in PS lunedì per un ictus ischemico massivo.
Son stata in piedi fuori dal triage in lacrime per QUARANTACINQUE minuti prima che qualcuno mi permettesse de parlare per chiedere di vedere mia nonna, portata in codice rosso.
Il NEUROLOGO che ha deciso di non trattarla non ha neanche avuto la decenza di venire a dirlo alla famiglia. L’abbiamo scoperto dalla infermiera e, infine, dal medico di PS che, scocciata, ci dice “eh non ve lo dovevo dire io, ma perché disperarvi, aveva 91 Anni, cosa pretendevate?”
Io lavoro in pronto soccorso, e capisco benissimo cosa vuol dire quando non si può più fare nulla per un malato, ma io non ho MAI sminuito e deriso il dolore dei parenti. La vita, a qualsiasi età ha valore, e va rispettata ed aiutata. I parenti ed in pazienti, per quanto possiamo essere stanchi e stremati dal lavoro, non sono MAI un peso, perché è questo il nostro lavoro.
Nessuno vi ha obbligato a scegliere professioni sanitarie, e nessuno vi obbliga a continuare a farle.
Bolognese di Serie B
Ingresso in Pronto Soccorso con ambulanza alle 01.00 del 01/11/2019 con paziente intrasportabile in auto per frattura scomposta e tre frammenti della diafisi dell'omero.
Rx e analisi cliniche. Autodimesso dopo avere saputo che per festa e weekend non sarebbe stato operato. Ad oggi, 11/11/2019, nessun contatto dall'Ospedale Maggiore di Bologna per pianificare l'intervento di riduzione della frattura.
Reparto di Pediatria
Sono la mamma di Federico, ragazzino che oggi ha 15 anni. A 13 anni Federico è stato ricoverato all'ospedale Maggiore in pediatria per un problema di incontinenza urinaria che era insorta improvvisamente. A seguito degli esami eseguiti, la risonanza magnetica, eseguita dall'eccellente dott. Berardi, ha rivelato una cavità siringomielica all'interno del midollo spinale. Nessun medico dell'equipe ha saputo mettere in correlazione le due cose (incontinenza e siringomielia). Alla dimissione ci hanno detto che l'incontinenza era psicosomatica e che la siringomielia era rivedibile dopo due anni.
Mio figlio è stato operato al Meyer dall'ottimo dott. Genitori dopo solo due mesi dalla dimissione dal Maggiore. Ovviamente dopo l'intervento l'incontinenza è sparita, si trattava di una vescica neurologica!
Dopo due anni mio figlio sta bene. Se mi fossi invece affidata alla diagnosi del Maggiore?
Naturalmente non mi sento di consigliare il reparto, e soprattutto invito tutti i genitori a chiedere sempre un altro parere. Nella soluzione del problema di Federico sono stata molto aiutata da internet e dalle pagine web delle associazioni dei malati, che sono sempre un'ottima fonte di informazione.
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