Ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo
Recensioni dei pazienti
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Carcinoma ovarico
Io invece non consiglio a nessuno un ricovero presso questa clinica. A marzo 2014 mia mamma è stata operata per un carcinoma ovarico, l'intervento purtroppo è andato male, un punto di sutura non chiuso correttamente ha provocato una setticemia, della quale siamo stati informati solo dopo 2 settimane dal nostro medico di base, non dal personale medico della Gavazzeni, che ha sempre accampato un sacco di scuse per non ammettere colpe ed errori. La mamma è stata messa 2 volte in terapia intensiva e dopo 38 giorni di agonia è morta, non per il tumore, ma per errori di cui nessuno si e' mai neppure scusato. Il primario per 38 giorni non ha fatto che ripetere "tutto bene, tutto bene" ed intanto mia mamma si consumava nell'indifferenza di tanta "scienza". Ho la cartella clinica e quando avro' la forza di reagire a questa morte assurda, vedrò come agire.
Pronto Soccorso.. né pronto né soccorso
Portato in ambulanza in seguito a pestaggio subito da più persone, mio marito ha ricevuto le suture per le ferite riportate, ma nessun tipo di controllo per le botte prese (nonostante previa segnalazione dei carabinieri di calci ricevuti lungo tutto il corpo, testa inclusa e messa in evidenza dagli stessi). Torniamo il pomeriggio seguente per vomito, diarrea e dolori lancinanti al ventre. La prima reazione è stata stenderlo per un'ora e mezza su un lettino, senza alcun tipo di intervento medico e nemmeno una bacinella per vomitare; entrata io dentro il pronto soccorso, a furia di sentire le imprecazioni di mio marito, sento l'infermiera che si lamenta perché: "Che schifo! Ha sporcato tutto il lettino! Si vede che gli piace rotolarsi nella sua merda!"
Non ha ricevuto nessun tipo di visita o controllo; dopo 3 ore di attesa e molta insistenza hanno optato almeno per dei raggi; nel frattempo gli hanno dato un antidolorifico senza stomaco protettore, il che ha aggravato ulteriormente vomito e dolori allo stomaco. Alla fine mi sono dovuta rivolgere ad un'infermiera amica di famiglia.
A parte la profonda incompetenza, mi pare che in questa clinica manchino persino le basi della buona educazione!!!
Pronto Soccorso
In due giorni (27 e 28 aprile 2014) mi sono presentata in P.S. Per dolori lancinanti al fianco.
Il 27 sera mi fanno triage alle 19:24; vengo valutata (non visitata) intorno alle 21:00 dalla dottoressa di turno che, senza informarsi delle mie condizioni clinico-sanitarie, mi rifila una flebo con tre dosi di antidolorifico e, forse presa dal rimorso, mi sottopone a test delle urine... Intorno alle 22:00, nonostante fossi stata chiara sul fatto che i dolori persistevano, venivo dimessa con dolore lombare in infezione delle vie urinarie... Pago 25 euro e me ne vado...
Il giorno seguente mi ripresento alle 13:11 per lo stesso problema. Almeno il triage è stato fatto un po' più approfonditamente...
Dopo un'ora di attesa chiedo di andare in bagno e mi fanno lo stick per le urine.
Vengo Rivalutata verso le 14:00 e, dopo una sommaria visita, mi vengono fatti gli esami del sangue e mi viene iniettata una prima dose di antidolorifico. Dopo 90 minuti la dottoressa mi chiede come va ed alla mia risposta mi fa stendere sul lettino e via, nuova dose di flebo con antidolorifici vari...
Dopo dieci minuti torna dicendo che secondo lei soffrivo di lombalgia.
Dimenticavo: prima di iniettarmi i vari farmaci non si sono neppure curati di informarsi di una eventuale gravidanza in corso; secondo me questa è stata una mancanza grave, tanto quanto la negligenza del personale medico.
Pago altri 25 euro e me ne vado incavolata nera...
Quando il mio medico ha visionato le carte, mi ha chiesto l'ecografia (ma non mi è stata fatta!!!) perché dai sintomi il mio problema è una colica renale!!! Uguale no?
In sostanza: ho passato circa 5 ore di agonia a sorbirmi i discorsi del cavolo di medici ed infermieri, con tanto di canzoncine ben auguranti (quelle che si cantano durante i funerali, per intenderci).
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