Ospedale G.B. Grassi Roma
Recensioni dei pazienti
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Infarto
Non è solo lavoro, sono passione e dedizione costante verso chi è in seria difficoltà di salute. Queste sono state le Persone del 118, Automedica in primis ed a seguire equipe dell'Autombulanza fino al Pronto Soccorso e Reparto Utic Cardiologia del G. B. GRASSI il 16 Giugno tardo pomeriggio.
Non esistono parole ma un sentimento così forte di amore e speranza per tutto il Personale che ha assistito mio Marito. I Dirigenti Sanitari, Primari devono congratularsi più spesso con gli Angeli di questi Reparti che nonostante il periodo estivo, la carenza di personale e tante altre difficoltà sono sempre stati con un sorriso verso mio marito, attenti e premurosi. Vi porterò sempre nel mio cuore e non smetterò mai di ringraziarvi.
Lopez Catia
Ricovero in Medicina
Mio papà, di 70 anni, è stato ricoverato al Grassi per infezione intestinale. Durante la degenza gli hanno sospeso i farmaci che prendeva per la vasculite. Gli hanno curato l’infezione intestinale con una cura di circa 10 giorni, dopo di che ha avuto una ricaduta dell’infezione intestinale e, per farlo stare calmo perché gli venivano continui sforzi di stomaco, gli è stato somministrato un antidepressivo (non informandoci degli effetti collaterali); successivamente al farmaco gli sono venute le allucinazioni, non ci riconosceva più e dopo qualche giorno il mio papà è volato in cielo.
Ortopedia eccellente
Mio padre è stato ricoverato al Grassi - reparto Ortopedia per femore rotto con situazione complicata. Volevo ringraziare l'equipe medica e tutto il reparto, ora mio padre è in fase di ripresa!! Un grazie in particolare all'O.S.S. Maurizio Buccino per la sua grande professionalità e umanità! È stato prezioso per mio padre in quel brutto momento.
Grazie a tutti.
Per un perone cosa farei?
Non ho dato le cinque stelle solo per le mancanze dello Stato Italiano, perché dal pronto soccorso al reparto di ortopedia ho trovato solo professionisti capaci ed attenti. Un elogio speciale va agli Operatori Socio Sanitari e sopratutto all'O.S.S. Maurizio Buccino, che è capace ed empatico con i pazienti, sempre disponibile, un angelo in corsia, a tutto lo staff infermieristico e ai medici che sempre più rivestono il ruolo del missionario.
Non mollate, so che lo Stato non vi è accanto e che vi sta mettendo alle corde ma per noi siete importanti, siete una delle colonne portanti della nostra costituzione. Vi abbraccio e verrò a trovarvi, camminando senza stampelle.
Ortopedia Grassi eccellenza
Posso esprimere con estrema certezza la professionalità del reparto Ortopedia, in particolare del prof. Iachelli, che mi ha operato. Ho un filmato che mi ritrae già in piedi al secondo giorno dalla operazione, inoltre ho usato per soli 5 giorni il deambulatore e mai le stampelle. Sono uscito dopo 5 giorni dalla operazione con le mie gambe, ho fatto e sto facendo fisioterapia da casa (CAD) con enorme successo. Direi che questo reparto e i suoi medici sono dei 'GRANDI'.
E dire che non avevo una buona opinione dell'Ospedale, ma mi sono certamente ricreduto.
FORZA GRASSI e FORZA ORTOPEDIA.
Angiologia
Complimenti alla dott.ssa Frezzotti per il rispetto e la competenza.
Grazie anche al personale della struttura.
Day hospital chirurgia urologica
Grande accoglienza verso il paziente.
Mio figlio, operato in day hospital di chirurgia, ha trovato assistenza perfetta e grande umanità.
Con tutti i tagli inflitti alla sanità, il cuore fa la differenza.
Grazie di cuore.
Disorganizzazione
Struttura disorganizzata in ogni aspetto.
Accettazione con una sola postazione attiva su sei, dove viene effettuato il pagamento della prestazione, la prenotazione di una prestazione futura e la consegna dei referti.
La lungaggine delle operazioni di sportello ha fatto saltare la visita prenotata.
Incapaci di trovare una soluzione al fatto che il medico a fine turno di ambulatorio era andato via.
Assolutamente da evitare.
Pessimo servizio.
Pancreatite acuta necrotica emorragica
Dopo essere stata ricoverata in fin di vita presso l’ospedale G.B Grassi per una pancreatite acuta necrotica emorragica, sono tornata a casa dopo quattro mesi e ho potuto riabbracciare i miei genitori, mio marito e i miei splendidi bimbi.
Voglio esprimere la mia immensa gratitudine agli artefici di quello che io ritengo un vero miracolo (sono una credente), cioè ai dottori Gianluca Mazzoni (chirurgia), Fabrizio Marra e Massimo Gorini (terapia Intensiva). Giorno dopo giorno, ora dopo ora, mi sono stati vicino dimostrando oltre, ad una grande professionalità, una notevole umanità. Nei momenti più duri mi hanno dato forza e coraggio, li ho sentiti sempre presenti, sono stati i miei angeli custodi.
Vorrei inoltre ringraziare tutto il personale (medici, infermieri) dei reparti di chirurgia, terapia Intensiva e blocco operatorio. Sono stati sempre gentili, disponibili e pronti ad aiutarmi e consolarmi nei non pochi momenti di sconforto e tristezza.
So che dovrà trascorrere del tutto per la mia completa guarigione, ma ora voglio ringraziare tutti Voi di vero cuore che operate in questa struttura pubblica perché, senza enfatizzare, mi avete ridato la vita.
Ingresso per intervento prolasso utero
Storico del problema.
Mia madre in data 5 Aprile 2022 si è sottoposta ad intervento in laparoscopia per un prolasso uterino.
Successivamente all'intervento, ovvero lo stesso 5 Aprile 2022, la paziente lamentava fortissimi dolori all'addome, dolore alla spalla destra e forte nausea.
In data 6 Aprile 2022 il personale medico ha effettuato una TAC (senza contrasto) da cui non è emerso nessun dato concreto circa la causa del grave post operatorio.
La situazione è peggiorata nei giorni successivi fino a che in data 9 Aprile 2022, il personale medico ha effettuato una TAC con contrasto.
Da questa è emerso che la perforazione dell'intestino, causata dall'intervento di laparoscopia, aveva causato una peritonite.
La paziente è stata operata d'urgenza lo stesso Sabato 9 Aprile 2022.
A seguito di questo intervento, la paziente è stata portata nel reparto di Ginecologia, contrariamente a quanto da me espresso, ovvero la richiesta di degenza in terapia intensiva per un'aritmia verificatasi durante l'intervento all'intestino.
Sempre Sabato 9 Aprile alle ore 23:30, la paziente è stata portata con urgenza in terapia intensiva a causa di una frequenza cardiaca pari a 150 e altri stati di grave malessere generale.
Oggi 11 Aprile la paziente è stata ricoverata presso il reparto di week surgery (Chirurgia e Ortopedia), senza nessun miglioramento riscontrato. Dicono che il cuore ora sta bene ma, come detto sopra, sinceramente io non so più a cosa credere.
Mi baso su ciò che vedo: la paziente non riesce a tenere gli occhi aperti e a parlare. Ovviamente non si muove. Ancora oggi 12 Aprile 2022 la paziente non mostra segni evidenti di miglioramento
Perforazione intestinale.
Peritonite.
La pandemia da Covid al Grassi è appena cominciata
Mia sorella arriva al Grassi incinta di 4 mesi e con dolori al petto. Le fanno il tampone. Mentre aspettano l'esito del tampone, parlano con mia sorella di tutto tranne dell'idea di fare un'ecografia per vedere il bambino come sta. Va bè. Arriva l'esito del tampone, da una persona che ha urlato "è positiva". I medici presenti in camera scappano letteralmente e chiudono mia sorella a chiave nella stanza. Presa dal panico, lei inizia a dare calci nella porta e dopo qualche minuto le aprono chiedendole come mai sia così agitata..
Mia sorella ovviamente riferisce di non volere avere nulla a che fare con loro e decide di firmare e uscire per essere assistita altrove.
Non conosciamo nemmeno i nomi di questa gente.
Spero che vengano trattati in egual modo in futuro e soprattutto non si meritano il posto che hanno. Umanità zero. Da 2 anni non sanno affrontare una situazione con paziente Covid positivo. Lo stanno vedendo per la prima volta questi medici??
Tra voi qualcuno sicuramente si salva, ma voi avete fatto proprio una figura pessima.
Pronto Soccorso
2 sere fa ho portato mia madre anziana al Pronto Soccorso per un rigonfiamento improvviso al piede destro con conseguente arrossamento e indurimento nella zona dorsale del piede. Allo sportello un impiegato gentilissimo l’ha indirizzata dallo specialista di turno, un ortopedico che, dopo averla invitata ad entrare, le ha chiesto chi l’avesse indirizzata da lui e che cosa fosse andata a fare. Molto sgarbatamente l’ha poi invitata ad andarsene nel momento in cui mia madre molto gentilmente gli chiedeva se era possibile fare una radiografia.
Grazie all’intervento di un secondo medico, le sono stati prescritti degli antibiotici.
Reparto oculistico
Un ringraziamento a tutto il personale per la professionalità, l’educazione e la gentilezza che hanno avuto nei confronti di mia madre. Una paziente di quasi 86 anni che hanno coccolato in un momento così difficile.
Accesso da pronto soccorso
Abbiamo dovuto portare mio padre al pronto soccorso per un problema di ematuria nel catetere, ma per il resto era abbastanza in buone condizioni. In 13 giorni sono riusciti a non fare nulla, sono riusciti a fargli arrivare l'emoglobina a 5 e 60/90 di pressione, quasi al collasso. Dopo che ho dovuto sollecitare più volte, sono riusciti a fare una trasfusione (altri due giorni e chissà come sarebbe finita). Alla fine abbiamo deciso di chiamare una ambulanza privata e lo abbiamo fatto portare in un altro ospedale.
Ricovero reparto Covid ISO 20
Da metà dicembre fino ai primi del 2021, sono stato curato per una polmonite da COVID-19 nel reparto Covid ISO 20 coordinato dal Dott. Riccardo Margheriti.
Sottolineo la competenza, la professionalità e l'umanità di tutto lo staff medico ed operatori sanitari.
Grazie a voi tutti!!!
Chirurgia, colostomia
Mia cugina Rita è stata ricoverata nel reparto di Chirurgia: alle grandi valutazioni in merito alla comunicazione verso i familiari, si sono contrapposti una diagnosi errata e un ricovero alla Merry House per lungodegenza senza comunicare o richiedere il parere dei familiari. Nella struttura Merry House poi è stato un incubo. Mia cugina ora è finalmente tornata a casa, e in due giorni sta già meglio. Era trascurata, disidratata, denutrita. Ha perso 22 kg. in circa un mese. Non serve dire altro! A non rivederci a voi e alla Merry House.
OBI & Ortopedia
Tra il 27 agosto e 1 settembre di quest'anno, a seguito di un incidente in casa, sono stato ospite nel reparto Osservazione Breve Intensiva ed Ortopedia presso l'Ospedale G.B. Grassi di Roma a Ostia lido.
Avevo una lussazione gleno omerale sinistra + frattura spiroide diafisaria omero omolaterale.
Nell'intervento chirurgico, c'è stata una riduzione della lussazione gleno omerale + osteosintesi con chiodo endomidollare omero sinistro. L'arto superiore sinistro è stato poi immobilizzato con un tutore sling di spalla.
In queste giornate, indebolito e sdraiato sul letto, ho dormito poco e osservato il lavoro fatto con dedizione e professionalità dal personale ospedaliero, veramente ammirevole.
Da sottolineare l'attenzione che avevano per tenere e tenerci puliti.
Mi ha operato il Dott. Massimo Iachelli con il suo staff. La spalla e il braccio sono tornati a posto ed hanno ripreso le funzioni naturali.
Un grande GRAZIE di CUORE a TUTTI!
PRONTO SOCCORSO
Il giorno 10/08/2020 io e mia moglie siamo stati trasportarti d'urgenza al pronto soccorso del Grassi. Vorremmo ringraziare la dott.ssa Arianna Trabalzini e tutto il personale per l'aiuto ricevuto, la professionalità e la disponibilità dimostrata.
In Medicina da PS
Il giorno 2/4/2020 nel pomeriggio con l'autoambulanza arrivavo al pronto soccorso dell'ospedale Grassi di Ostia, in quanto avevo difficolta' respiratorie ed affanno. Mi hanno fatto fare 2 giorni d'isolamento nel reparto Covid-19, eravamo 2 pazienti in tutto il reparto, molto ultra isolati. Sabato mattina mi trasferiscono al reparto di Medicina, in quanto la Tac toracica e 2 tamponi erano negativi (io mai avuto dubbi) e mi dicono che ho un po' di versamento pericardico,patologia avuta nel 2019 e curata al reparto di Medicina del S. Eugenio (reparto ECCELLENTE, quando bisogna dirlo, diciamolo). Oggi mi hanno dimesso dal Grassi, ma non ho mai avuto una cura per la patologia che mi ha portato all'ospedale Grassi. Ho cercato di sollecitarla piu' volte, ma nulla da fare. Questo e' quanto, giudicate voi, grazie.
Chirurgia generale - intervento ernia inguinale
Intervento a maggio 2109. Recupero rapidissimo (due giorni dopo guidavo l'auto, dopo 3 giorni lo scooter); anestesia perfetta. Eccellenza del prof. Roberto Federici.
Unica pecca, l'attesa: dei 6 mesi previsti sono diventati 8.. La preospedalizzazione è invece stata rapida e con poca perdita di tempo (c'è l'obbligatorietà della lastra ai polmoni nel 2019!).
Ortopedia ospedale G B Grassi
In seguito ad una caduta mi sono rotta l'omero sinistro, frattura pluri frammentaria! Sono stata operata dal Dr. Massimo Iachelli, chirurgo del reparto ortopedico dell'ospedale Grassi di Ostia, che ringrazio. Ho trovato competenza anche nei controlli successivi. Non è vero che non funziona il reparto di ortopedia. Io posso solo esservi grati! Grazie.
Mai più
Sono andato al Grassi per una colica biliare. A parte che c'erano schizzi di sangue ovunque al Pronto Soccorso, dai muri ai lettini, il medico che mi ha visitato dopo una giornata di attesa ha minimizzato il tutto, e senza farmi fare accertamenti, dicendo che era una semplice colica e nonostante gli avessi detto che l'ecografia privata che avevo fatto aveva evidenziato un polipo nella cistifellea, mi ha detto testuali parole: non è niente lo può tenere. Allora io gli ho detto "però lo devo monitorare ogni 3 mesi", e lui mi guarda e mi dice: ma pure ogni 3 anni, e comunque lei sta togliendo soldi allo Stato venendo qui da me per una colite.
Ebbene, dopo una settimana sono stato operato al POLICLINICO DI LIEGRO proprio per rimuovere quel polipetto che nel tempo poteva progredire in qualcosa di brutto e soprattutto causa delle coliche.
Pronto soccorso OBI
Mi sono trovato in un contesto di persone volenterose e competenti, specialmente nel reparto OBI. Un merito particolare per il dottore Onofri Giovanni, molto professionale e umano nel calarsi nei problemi dei pazienti. Averne di persone così... Lo stesso per gli infermieri che erano con lui. Grazie.
CUP Ospedale Grassi
IL CUP presso l'Ospedale Grassi di Roma non funziona da anni e i pazienti sono obbligati ad attese infinite, anche di 4 ore. Nel mio caso specifico non sono andato al mattino, bensì alle ore 14.56 di giovedì 15 marzo 2018.
Il mio tagliando preso per la prenotazione allo sportello diceva: ASL RM/D Cup Grassi Prenotazioni A-304 Clienti in coda: 8 minuti di attesa: 8 attendere cortesemente il proprio turno.
Sono stato chiamato allo sportello alle ore 16.47!!! come risulta dal documento rilasciatomi.
Una situazione vergognosa, scandalosa e ignobile nel più degradante rispetto per i cittadini.
Esame strumentale RM
VORREI RINGRAZIARE IL DOTT. SPARVOLI E LA SUA EQUIPE PER LA PROFESSIONALITA' E CORTESIA DIMOSTRATE.
Grazie
Sono stata ricoverata dal 23 dicembre al 10 gennaio 2018, devo dire con tutte le attenzioni possibili da parte sia dei medici che di tutto lo staff infermieristico... Malgrado la carenza di unità infermieristiche, ho visto grande professionalità e umanità verso me e le altre ricoverate.
Grazie infinite!!!
Risonanza magnetica
Mi sono recata all'ospedale G.B. Grassi per effettuare una risonanza al ginocchio e sono stata davvero impressionata dalla competenza, gentilezza e professionalità del Dott. Sparvoli Luca.
Lo consiglio davvero a tutti.
Reparto Radiologia
Ieri sera mi sono recato nel reparto radiologia per sottoporre mia figlia a una risonanza e per mia fortuna ho fatto la conoscenza del dottor Luca Sparvoli, un medico che svolge il suo lavoro con competenza, cordialità e professionalità. Sono rimasto sorpreso dal fatto che il dottore operi in una struttura pubblica dove non sempre si hanno tante attenzioni, anche per il fatto che le strutture non sono all'altezza. In questo reparto invece ho trovato pulizia, efficienza e soprattutto competenza. Sperando che questo esempio non rimanga un isola nell'oceano, porgo i miei ringraziamenti e i miei saluti a tutti quei medici che come il dottor SPARVOLI fanno del loro lavoro una missione e non una questione solo di profitto. Grazie.
Pronto soccorso ortopedico
La sera del 31 marzo 2017 sono incorso in uno sfortunato incidente stradale, a seguito del quale ho riportato la frattura scomposta sia della tibia che del perone della gamba sinistra; è apparsa subito evidente la competenza nell'affrontare la delicata situazione sia del medico ortopedico dr. Millefiorini, che dell'infermiere Riccardo, che mi hanno posto in condizione di stabilità rapidamente ed efficacemente.
Il giorno seguente, nel giro di controllo, il primario dr. Pallotta, congiuntamente ai collaboratori dr. Mignucci e Iachelli, mi informavano sulle prospettive che mi aspettavano per risolvere le fratture.
Tra le varie strade percorribili, il dr. Iachelli optava per la osteosintesi con chiodo bloccato. scelta non semplice ma che si è rivelata vincente. L'intervento ha avuto luogo rapidamente, il giorno 04 Aprile, ed è durato oltre 4 ore, alla fine delle quali eravamo esausti sia il chirurgo, dr. Iachelli che io.
Devo dire che tutto il reparto ortopedico, ambulatorio compreso, sono stati oltre che premurosi e sensibili, anche molto competenti e attaccati all'esito del lavoro svolto, in particolare l'infermiere Stefano e il dr. Iachelli che mi hanno seguito nelle visite di controllo con attenzione e simpatia.
Tutto questo ha portato ad un tempo di recupero significativamente breve nonostante la difficolta di calcificazione delle fratture.
C'è da dire che tutti i medici, in particolare i radiologi, che hanno avuto l'opportunità di osservare l'intervento di osteosintesi, non hanno potuto fare a meno di esprimere ammirazione per l'abilità nell'esecuzione della difficoltosa operazione.
Pronto Soccorso
Il 1 Giugno 2016 sono arrivato al Pronto Soccorso con esiti da ictus emorragico già molto gravi. Volevo ringraziare tutti i medici del Pronto Soccorso che in quella giornata verso le ore 10.00 si sono subito prodigati ad assistermi con la celerità che la gravità richiede. Un ringraziamento particolare va alla dottoressa di cui purtroppo non ricordo il nome, la quale ha fatto subito richiesta di un letto in una Stroke Unit. Il 2 Giugno sono stato subito trasferito all'Ospedale S. Filippo Neri di Roma. Grazie anche per l'assistenza e la cordialità ricevuta dai miei familiari.
Pronto soccorso
Impossibile comunicare con qualcuno. Posso capire i dottori che sono impegnati, ma gli addetti agli sportelli e le guardie giurate, oltre stare sempre davanti ai monitor, non si dedicano ad alcuna comunicazione e sono di una scortesia massima.. Sono solo capaci a dire "entrata per 22.30 e 18.30".
TRATTAMENTO DURANTE RICOVERO
SONO STATA RICOVERATA PRESSO IL PRONTO SOCCORSO IL GIORNO 07/11/2016 PER UN DISTURBO RESPIRATORIO, DOLORI MUSCOLARI E REFLUSSO ACIDO. UN PARTICOLARE RINGRAZIAMENTO AL DOTT. CARDARELLI, CHE SI E' SUBITO PRODIGATO NONOSTANTE L'ENORME AFFLUSSO DI PAZIENTI E LA MANCANZA DI PERSONALE PARAMEDICO. IL DOTT. CARDARELLI HA SUBITO DIMOSTRATO
GRANDISSIME DOTI PROFESSIONALI E UNA STRAORDINARIA UMANITA' VERSO I PAZIENTI, LO RINGRAZIO DI CUORE E GLI AUGURO DI CONTINUARE SEMPRE IN
QUESTA DIREZIONE. GRAZIE MILLE!
LUISA CAMPUS
Donazione sangue
In questo momento di grande criticità per le persone terremotate, Avis sta invitando tutto ad andare a donare il sangue, ma voi non vi siete come al solito organizzati e state mandando via le persone perchè il flusso è troppo grande; e non avete il personale per far fronte a tale criticità. Penso che in questo momento sia doveroso da parte vostra gestire al meglio il tutto. Come al solito vi state distinguendo come uno dei peggiori ospedali.
Edema polmonare fase iniziale: scarsa attenzione
Servizio molto scarso. Sono un legale e mi assumo la responsabilità di quanto da me asserito inerente a ciò che è accaduto a mia madre all'Ospedale Grassi, ove è entrata con un edema polmonare in fase iniziale e ne è uscita deceduta dopo tre giorni, all'età di 74 anni. Senza la mia costante presenza, inoltre, mia madre non sarebbe stata cambiata, nè lavata, nè idratata. Evidenzio, da ultimo, che è in corso una richiesta risarcimento danni per i fatti in questione.
Artroprotesi anca destra
Volevo ringraziare tutto il reparto di ortopedia, gli infermieri, i medici, per la competenza, la disponibilità dimostrate e in particolare il dottor Iachelli che mi ha operata. L'operazione è perfettamente riuscita e il dottor Iachelli mi è stato vicino anche dopo l'intervento, interessandosi del mio stato di salute e mostrando una umanità fuori dal comune.
Un grazie molto sentito.
Frattura trimalleolare scomposta
Sono stata portata dall'ambulanza al Grassi in codice giallo alle 21.00 del 28/12. Il primo soccorso e' stato effettuato in tempi ragionevoli, lastre e inevitabile raddrizzamento del piede senza anestesia che avrebbe comportato tempi lunghi per le necessarie analisi. Gran dolore ma, come promesso, per pochi istanti. Ricovero provvisorio in ginecologia per non mandarmi a Roma.
Grande incazzatura per l'assenza di Wi-fi, di campo per il cellulare, per l'orzo schifoso la mattina, per tanti piccoli dettagli.
Dopo due giorni trasferita in ortopedia.
Surreale: mancano le sedie a rotelle, ne ho noleggiata una..
Chi cucina andrebbe rinchiuso e gettata la chiave perche' ci vuole una scienza perche' il cibo, pur abbondante, esca cosi cattivo. Ma il 4/1 vengo operata dal dott. Iachelli e l'intervento è perfetto.
L'assistenza medica (non quella infermieristica badate bene) post operatoria e nelle visite successive è stata ineccepibile. La convalescenza, nonostante la mia età, il fatto che fumo e ho l'osteoporosi, meglio del previsto. Postumi in linea con il tipo di fratture ovvero gonfiore specie serale, ci vorra' qualche mese.
Insomma, se riuscite a tollerare le eccessive disfunzioni organizzative dell'ospedale, gli ortopedici sembrano essere all'altezza del Rizzoli di Bologna.
Intervento chirurgico di osteosintesi con placca e viti.
Pronto Soccorso
Scrivo perché queste cose non dovrebbero accadere.
Mia madre era da un po' di giorni che aveva un forte prurito in tutto il corpo, non passava, non dormiva, non ce la faceva più!!
Il giorno 10/05/2015 decisi di portarla al pronto soccorso dell'ospedale G.B. Grassi.
Siamo arrivate alle ore 14.39 e come sempre aspettiamo per ore ed ore, quando finalmente alle ore 23.01 è arrivato il suo turno.
Una volta entrata è stata visitata dalla Dott.ssa Mafrici Antonella, la quale la pregò di non toccare nulla in quanto secondo lei mia madre era affetta da varicella e quindi poteva essere contagiosa per altri ammalati. L'ha dimessa immediatamente senza farle neanche un prelievo venoso.
La prognosi di dimissioni è: Sì invia al curante per controlli e si consiglia visita dermatologica.
Il giorno seguente siamo andate dal nostro medico curante, il quale le ha fatto fare subito dei prelievi - ripeto che li avrebbero dovuti fare al pronto soccorso ma non sono stati fatti!!!
Il giorno seguente, appena fatti i prelievi e ritirate le risposte il giorno stesso, il nostro medico fa con urgenza una base di ricovero a mia madre, era il giorno 12/05/2015.
Corriamo la sera stessa all'ospedale S. Camillo e grazie a prelievi e tc riscontrano a mamma una neoplasia al pancreas!!
Capendo tempestivamente di cosa si trattasse, l'hanno fatta trasferire subito al centro trapianti d'organo c/o lo Spallanzani, dove mia madre è stata operata il 19/05/2015 ad un adenocarcinoma al pancreas, intervento delicatissimo ad altissimo rischio di complicanze. Ad eseguire l'intervento è stato il responsabile del reparto, il Dott. Ettorre e tutta la sua equipe.
Intervento riuscito con successo. Grazie Dott. Ettorre e Dott. Lepiane che avete salvato la vita di mamma, non vi dimenticheremo mai...
Diagnostica per Immagini e Radiologia Intervent.
Sono venuta in contatto con il Dr. Luca Sparvoli per controlli di routine post neoplasia, riscontrando in questo grandissimo Medico dosi ineguagliabili di professionalità, competenza e umanità. Un medico che mette il cuore i tutti quello che fa.... Grazie Dottor Sparvoli anche per la sua disponibilità!
Arroganza e maleducazione
Buongiorno.
Segnalo una mancanza totale di rispetto perpetrata ai danni dei visitatori dei pazienti in reparto.
Domenica mi reco a trovare mio cognato ricoverato presso il reparto chirurgia uomini dell'ospedale G.B. Grassi di Ostia.
L'entrata prevista per le visite, così come scritto su una nota di fronte al reparto, è alle ore 13.15. Premetto che tutte le volte che sono andato, e sono molte, visto che mio cognato ha una patologia che prevede una lunga degenza, l'orario non viene mai rispettato, con una percentuale di NON puntualità del 70 per cento. Domenica alle 13.35, cioè 20 minuti dopo l'orario previsto, la porta era ancora chiusa, naturalmente nessuno ci ha avvisati, cosa che secondo me appartiene alla buona educazione, ma questo non accade mai.. ok pazienza. Una signora anziana si è avvicinata al citofono con il codice, pensando di dover suonare, cosa non permessa, ok. Ma mentre si accingeva a suonare, da dietro tuona una voce perentoria con un tono rude, aggressivo e profondamente irrispettoso che l'apostrofa: ECCO ADESSO CI METTIAMO ANCHE A DIGITARE I CODICI - CHE MODO E` QUESTO ed altre frasi più o meno pesanti, con un tono arrogante ad altissima voce, continuando ad inveire contro la poveretta... A quel punto sono intervenuto dicendo alla infermiera (di cui conosco il nome), che non era il caso che inveisse in quel modo; per tutta risposta si gira, mi grida qualcosa e mi lascia là borbottando frasi tipo..- OK SI VABBE`...e si dilegua. Non aggiungo altro.
Magari sarebbe carino considerare che i parenti dei pazienti sono persone e meriterebbero un po' di rispetto e che, pur aspettando pazientemente un orario mai rispettato, devono sopportare le intemperanze di un'infermiera poco gentile e arrogante.
Questo è quello che è successo.
State lontani dal Pronto Soccorso del Grassi!!!
Sono arrivata ieri a mezzogiorno seguendo l'ambulanza che portava mio padre, 83 anni, obeso, cardiopatico, con bombola di ossigeno fissa e al 5° intervento di tumore alla vescica. Arrivo in contemporanea con l'ambulanza nel girone infernale che è la sala di accettazione del Grassi, alla quale per inciso si accede random, allo sportello in vetro il "buco" dal quale si dovrebbe comunicare, è chiuso con fogli di carta su cui è scritto "Non Bussare", la porta si apre solo se te la aprono dall'accettazione ma, non potendo chiederglielo, bisogna aspettare che qualcuno esca ed intrufolarsi. Arrivo insieme a mio padre che sento lamentarsi da lontano, nell'ambulanza lo hanno fatto cadere due volte! Chiede ripetutamente di aiutarlo a mettersi seduto per alleviare il dolore alla schiena, ma gli viene rifiutato, mi chiamano per sollevargli la maglia per l'elettrocardiogramma (evidentemente non rientrava tra le loro competenze), poi mi fanno uscire e sento gridare da dentro la sala mio padre, che chiedeva aiuto per cambiare posizione, lo portano fuori e una delle due infermiere, urlando, apostrofa mio padre davanti a tutti dicendo "E che C...! Ma mica t'avemo gonfiato noi!" Mi arrabbio e la minaccio di denuncia, mi risponde l'altra infermiera con accento straniero, dicendo che loro non si prendevano la responsabilità di tenere seduto mio padre, che non avevano sedie a rotelle in cui entrasse (bugia!) e poi urlando a tutti i presenti ha chiesto di essere testimoni che se mio padre fosse caduto ero responsabile sono io. Dopo 4 ore! 4! Chiedo ad un infermiere il pappagallo e quest'altro tizio mi risponde come fosse la decima volta gridando che lui manco era del pronto soccorso, mentre in realtà era proprio quello che si occupava di chiamare le persone in attesa per accedere alla visita. Alla fine di malagrazia piglia un pappagallo e lo molla in mano a mio padre, al centro della sala, senza aiuto, su una barella, di fronte a tutti... avrebbe dovuto arrangiarsi da solo. Mi arrabbio di nuovo solo per sentirmi dire "E' giù tanto che gliel'ho dato". Altro giro altra corsa... dopo altre tre ore chiedo all'infermiera dell'accettazione se mi dice quante persone ci sono prima di mio padre, gentilmente (!) mi chiede di seguirla nella stanzetta mentre controllava il computer, dietro me ecco l'altro personaggio di questa carrellata di inetti-maleducati, l'addetto alla vigilanza, che mi apostrofa con un "Che ce stai a fa'qua? Te ne devi anna'!" gli ricordo in malo modo che non lo conosco, non lo voglio conoscere e che pretendo mi sia dia del lei... Potrei continuare... siamo stati 10 ore prima che mio padre fosse visitato e poi ricoverato perchè... A RISCHIO INFARTO!!!
Uno schifo da tutti i punti di vista.
L'igiene è assente, barelle sporche, con capelli, lenzuolini ammucchiati già usati, infermiere che lasciano i pazienti con flebo finite per ore al braccio: é successo anche questo a mio padre e, quando finalmente siamo entrati in visita, sono dovuta stare in piedi per 4 ore perchè l'unica sedia mi è stata tolta dalla dottoressa che subentrava in turno.
Pronto soccorso e assistenza pediatrica
Mi spiace scrivere questo commento negativo. Porto mio figlio al P.S. del Grassi, dopo più di 24 ore che non dorme, per un forte dolore alla nuca, indirizzata dalla mia pediatra che avevo avvisato per telefono. Al triage l'infermiera non si degna neanche di guardarmi, presa da una telefonata di natura palesemente personale. Dopo più di quindici minuti mi dice che devo aspettare che si apra la porta per entrare. Dunque mi siedo lì davanti, essendo molto stanca anch'io per la notte insonne. La porta si apre e una signora si intrufola prima di me "superando" me e il mio bimbo di 5 anni. Riesco ad entrare solo dopo altri quindici minuti grazie alla gentilezza di un signore impietosito, che si era accorto di tutta la scena, mentre l'infermiera non fa una piega. La prima frase che mi dice, in tono totalmente inacidito, è "ma lei non ce l'ha una pediatra?". E io le rispondo che certo, la pediatra ce l'ho, ed è stata lei stessa a indirizzarmi in P.S. Quando le dico che mio figlio ha un forte dolore alla nuca si spaventa e mi fa entrare in codice verde. Il pediatra di turno, a onor del vero molto cordiale e gentile - forse per controbilanciare l'astiosità del personale paramedico - non riscontra segni di meningite e dunque ci manda in visita dall'otorino, secondo il quale mio figlio avrebbe un'otite da curare con gli antibiotici. Tuttavia lo stesso pediatra di turno che ci dimette (senza effettuare alcun esame strumentale), non pare molto sicuro, e infatti mi invita a tornare in P.S. al primo segno di peggioramento. E infatti nulla risolve il forte dolore alla nuca.
Mi reco dunque nel tardo pomeriggio all'Ospedale Bambino Gesù, dove immediatamente prelevano il sangue e fanno una lastra. Risultato: polmonite estesa che ha richiesto il ricovero di dieci giorni in isolamento.
Pronto Soccorso pessimo
Ci eravamo accorti che nel vasetto di frutta omogeneizzata che stava mangiando il nostro bimbo c'erano frammenti di vetro, al Pronto Soccorso ci hanno fatti sistemare in una sala d'aspetto dicendo che il bimbo aveva priorità e che con l'ecografia avrebbero rilevato la eventuale presenza dei frammenti. Dopo un'ora arriva un addetto dicendo che l'ecografia non serve a nulla, è meglio se andiamo al Bambino Gesù. Ci fanno aspettare ancora e dopo mezz'ora arriva la pediatra che ci ripete la stessa cosa, dopo una visita sommaria. Risultato: tempo perso, personale latitante e "scaricabarile" (ad ogni richiesta di informazione rispondevano: non deve parlare con me). Da evitare!
Non consiglio la struttura
Lasciate ogni speranza o voi che entrate .... diceva il sommo poeta ....
Mio padre entrato in codice rosso non è più uscito. Dopo essere stato al pronto soccorso è stato trasferito alla medicina uomini. Premetto che il suo stato fisico non era ottimale, loro lo hanno definito "decadente"; ciò nonostante mi sono scontrato su 2 diagnosi diverse. Un medico mi ha detto che aveva una polmonite, un altro ha detto di no. Comunque nel dubbio gli hanno somministrato la cura per polmonite. Per farla breve, alla fine è morto di morte naturale! In merito al personale mi occorre spendere una nota di merito per un'infermiera di colore, la quale è stata l'unica premurosa e professionale. Consiglio? Se vi capita, portate il paziente in un altro ospedale.
Andrea Spinella
Medicina e Chirurgia
Ringrazio tutto il personale medico per la professionalità e il personale paramedico per l'umanità dimostrata verso tutti i pazienti.
Pronto Soccorso
Non posso dare giudizi relativi all'ospedale nel suo complesso globale, perché sono stata solo in pronto soccorso, dove mi si è presentata una scena apocalittica, pensavo di essere la protagonista di un film sul Vietnam: un unico enorme stanzone stipato da pazienti uomini e donne (35/40 pazienti più o meno ho stimato ad occhio) gestiti soltanto da due medici e due infermiere. Ma non parliamo di pazienti comuni, c'era ogni tipo di patologia, pazienti che piangevano e urlavano, mi è sembrato di vivere un incubo. Ma quello che mi ha veramente colpito è stato il personale medico e paramedico che, forse dotato di forze divine, è riuscito, nonostante il loro esiguo numero, a espletare tutte le assistenze ai pazienti (incluso accompagnarle in bagno, in radiologia ecc. ecc.) Quindi un grazie di cuore da parte mia va all'Infermiere dell'ortopedia e al medico dell'ortopedia, ai 2 medici presenti al pronto soccorso e alle 2 infermiere (una di loro nonostante la mole di lavoro, è stata così gentile da accompagnarmi in bagno) del turno di notte del 25/09/2012.
Grazie di cuore, avete dimostrato che per qualcuno la medicina è rimasta una vocazione e non una professione, come per tanti altri!
Con stima e affetto,
Katja Giese paziente n° 176.
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