Ospedale di Savigliano

 
3.3 (17)

Recensioni dei pazienti

6 recensioni con 2 stelle

17 recensioni

 
(6)
 
(3)
 
(1)
 
(6)
 
(1)
Voto medio 
 
3.3
 
3.3  (17)
 
3.0  (17)
 
4.0  (17)
 
2.9  (17)
Torna alla scheda

Filtra per malattia, intervento, sintomo

Voti (il piu' alto e' il migliore)
Competenza
Assistenza
Pulizia
Servizi
Commenti
Informazioni
Inviando il modulo si dichiara che quanto scritto corrisponde al vero e si assume responsabilita' legale in caso di commenti falsi. L'invio di commenti non veritieri positivi o negativi costituisce reato.
6 risultati - visualizzati 1 - 6  
 
Per Ordine 
 
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Esperienza (spiacevole) parto

Presupponendo che ogni esperienza è a sé e sono presenti incognite anche in un evento come il parto, segnalo quelle che sono le lacune a carattere generale che io ho riscontrato:
- ecografia letta non correttamente dall'ostetrica (il bambino è in tange 3- 3,5 kg., peccato pensasse 4,3 kg.)
- non rispetto delle volontà (non voglio fare il travaglio nell'acqua, messa invece in una vasca di acqua calda)
- parto di 4 ore mal gestito, al motto di "non partorisce perché ha un blocco psicologico, vuole chiamare a casa come nel milionario", quindi la colpa è mia, non tua amica ostetrica che non sei in grado di fare il tuo lavoro
- dopo 4 ore e posizioni che manco nel kamasutra, mi schiaccia un nervo sotto l'ascella così da stare col braccio destro morto per due settimane... ma con un neonato del resto non serve
- dopo 4 ore ai primi (meno male) segnali di affaticamento fetale, l'ostetrica chiama finalmente il ginecologo, che risolve professionalmente e rapidamente la situazione con Kristeller e relativa lacerazione domandandosi il perché della chiamata tardiva. Bambino di 4,350 kg. con cordone corto, cioè potevo stare lì a provare per altre 4 ore e, alla faccia del blocco psicologico, non sarebbe comunque uscito
- a causa del lungo parto, utero in sofferenza- emorragia- intervento di urgenza. Solo e soltanto grazie al ginecologo, salva e con isterectomia scongiurata.
A questo sono seguite due trasfusioni di sangue e molto fastidio per l'impossibilità di tenere il bambino con me (mollatomelo lì alla seconda notte in condizioni in cui non stavo manco in piedi), difficoltà nel pulirmi, assistenza assente e nel caso infastidita (e pensare che le infermiere del nido sarebbero pagate per tenere i bambini).
Insistenza fuori luogo sull'allattamento al seno, senza tenere minimamente conto il parto avuto e le condizioni della madre.
Reticenza nella fornitura del latte artificiale e nella pastiglia per bloccare il latte (inesistente) ed evitare almeno la mastite.

Patologia trattata
Parto.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pessima organizzazione Ortopedia

Siamo in ospedale dalle ore 6.30, ora sono le ore 12.00 e mia madre di 83 anni, che non cammina e ha altri problemi fisici, non è ancora stata ricoverata in reparto (prima giustificato con mancanza esito tampone, poi con mancanza letto) per un'OPERAZIONE PROGRAMMATA ad un braccio fratturato. È troppo chiedere che programmino le operazioni controllando se c'è disponibilità di letti? Perché fare entrare tutti alle 6.30 del mattino, quando si sa che è tutto occupato??!
E non è finita la giornata, vedremo...

Patologia trattata
Frattura arto superiore.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Accettazione

Sono andata all'ospedale di Savigliano questa mattina per accompagnare mia madre ottantenne a fare una Tac con mezzo di contrasto. Una delle due infermiere all'ingresso della struttura non voleva lasciarmi entrare con lei. Mia madre non era in grado di andare da sola a farsi l'accettazione e pagare col bancomat il ticket. Ci è stato risposto in malomodo che "ha solo da imparare ad usare il bancomat e una volta dentro chiedere informazioni a radiologia su cosa doveva fare". Capisco la situazione di allerta Covid-19, ma non tutte le persone anziane sono in grado di aggiustarsi da sole e la risposta dell'infermiera addetta è stata veramente scortese. Alla fine, dopo aver insistito, sono riuscita ad entrare e mi è stato ribadito che sarebbe stata la prima e ultima volta che mi lasciavano accompagnare dentro mia madre. Quando siamo state in ospedale, ho poi notato che diverse persone erano accompagnate da qualcuno, quindi non capisco perchè noi siamo state trattate così. Suggerisco al personale all'accoglienza all'entrata di immedesimarsi nelle persone che vanno in ospedale (non lo fanno per divertimento, ma per necessità di salute) ed evitare di dare risposte maleducate.

Patologia trattata
TAC con mdc.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Pronto soccorso

La sanità è sempre peggio. Qui è un po’ peggio del normale. Pronto soccorso al limite delle risorse. C’è solo da aspettare... ore ore ore.... portatevi le monetine, altrimenti rischiate di non mangiare o bere per uno o due giorni.
Il dolore può aspettare se non è comparso nelle ultime 36 ore; io non lo sapevo.

Patologia trattata
Cisti infiammata dolorosa. Testicoli doloranti. Codice verde.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Pronto soccorso e reparto Medicina

Arrivo PS ore 06.00, mio padre è già lì trasportato con l'ambulanza 118 di base. Emorragia intestinale. Lo parcheggiano nel pronto soccorso con emorragia in atto. Ore 08.00 nessuno mi ha ancora detto nulla, medici e infermieri, arroganti e presuntuosi, senza un minimo di considerazione, rispondono a mala pena, scocciati, trattandomi come una deficiente, alle mie più che legittime domande sullo stato di salute di mio padre e sul da farsi. Mentre ero in attesa, un'infermiera chiede ad un signore parcheggiato anche lui al Pronto, se ha con sé i medicinali per curarlo perché loro ne sono sprovvisti (no comment, la cosa si commenta da sola), il parente del signore non ha preso molto bene la cosa! Papà viene ricoverato in Terapia intensiva, dove il personale e i medici sono più gentili, l'emorragia continua. Il giorno dopo mio padre viene trasferito in Medicina 4° piano, dove se è possibile, l'arroganza e la supponenza raggiungono il culmine, peggio che al Pronto soccorso. In breve mio padre, dall'entrata all'ospedale il 23 febbraio, domenica, è rimasto 4 giorni senza mangiare e senza bere, scarsa idratazione, mio padre ha le allucinazioni ed è confuso. Alle mie rimostranze i medici cascano dalle nuvole, gli danno un budino e io lo porto via, lo faccio dimettere volontariamente. Anche qui in reparto un'infermiera si avvicina al vicino di letto di papà e gli chiede se ha i medicinali per le cure perché ne sono sprovvisti. Il massimo della vergogna, un ospedale senza farmaci è veramente troppo. Il risparmio è più importante della vita e della salute delle persone, vergogna!!!
Ora papà è ricoverato al Santa Croce di Cuneo, reparto gastroenterologia, dove almeno è stato visitato come si deve, non può mangiare ma è nutrito per via endovena. I medici, gli infermieri, le Oss sono cortesi e disponibili.

Patologia trattata
Emorragia intestinale.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Pronto Soccorso ed Ortopedia inqualificabili

Forse son capitato, come si dice, con le persone sbagliate, ma quando si subisce un urto con l'asfalto non si ha tempo di scegliere. In seguito a un incidente motociclistico venivo trasportato in ambulanza in P.S: mi hanno fatto attendere moltissimo per la pulizia e la disinfezione delle abrasioni (mentre nel reparto tutto osservavo tranne che movimenti accelerati dovuti ad altri casi di maggiore urgenza, o assenza di personale medico e infermieristico), ma, cosa ben più grave, malgrado mi lamentassi vistosamente tenendomi forte il ginocchio, nessuno ha minimamente pensato potessi avere subìto un buon danno allo stesso (non sono un medico e di menischi rotti avevo solo sentito parlare alla TV con riferimento ai calciatori). Cosicché, sono stato rimandato a casa, con le prescrizioni per curare le ferite. Anche successivamente, sempre nello stesso ospedale, ai controlli, e malgrado avessi fatto osservare non essere più in grado di piegarmi sino in fondo sulle gambe, nessun accertamento mi è stato disposto o prescritto. Così, a distanza di tre anni, il menisco mi si è rotto completamente e all'ospedale di Cuneo (dove non sono, purtroppo, ancora giunte alcune tecniche di chirurgia conservativa) hanno dovuto provvedere ad asportarmelo quasi completamente. Adesso ho perso molta muscolatura, sopporto dolori acuti al compiere certi movimenti e ho seri problemi di deambulazione.
Ho messo 2 stelle ai "servizi" solo perché l'ambulanza, per fortuna, l'hanno fatta partire.

Patologia trattata
.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Patologia trattata
Menisco mediale fortemente lesionato (o rotto) non riconosciuto.
6 risultati - visualizzati 1 - 6