Ospedale di Sanremo

Pronto soccorso allo sbando, mancanza di lettighe, ossigeno solo nelle bombole; per non dire che vi è mancanza di personale, ma quello che c’è delle cooperative porta avanti solo il turno e non vuole responsabilità.
Paziente mia madre, oncologica, entrata per ossigenazione molto bassa e, una volta in pronto, anche con fibrillazione, curata e stabilizzata, dimessa il giorno successivo senza ossigenoterapia, ora naturalmente ritornata per altra crisi più grave.

Sono un medico di famiglia di Torino. Il 12 aprile mi sono recata al P.S. di Sanremo per un trauma da caduta di mio marito Giandomenico di 84 anni. Cardiopatico, ex infartuato e con esiti di tumore trattato con chemio e radioterapia - e successivamente guarito - è stato dimesso senza alcun trattamento alle 17.00 del pomeriggio, dopo cinque ore di attesa, nonostante il forte dolore ed il gonfiore del braccio.
Tornati a Torino il giorno dopo e sottoposto al giudizio di un ortopedico della città, gli è stata diagnosticata una frattura omerale intercondiloidea da trattare chirurgicamente.
Ho dovuto far ricoverare mio marito il giorno successivo per il sopravvenire di un infarto acuto conseguenza dello stress postraumatico.