Ospedale di San Severo

Mio padre si sente male, chiamiamo l'ambulanza che lo porta nell'ospedale più vicino, arrivati al PS di San Severo, dopo aver registrato le varie patologie del paziente, iniziano a fare dei "controlli", preciso che i sintomi del malessere erano nausea e torpore alla testa, associato a stato confusionale, in paziente diabetico.
Dimessi con aceto di mele e limone nel momento in cui fosse tornato questo stato di malessere. A distanza di una settimana mio padre avverte nuovamente questa brutta sensazione, si sentiva male, chiamiamo l'ambulanza che forse sarà arrivata dopo circa 20 minuti, intanto avevo chiamato il medico generico, che in accordo con i soccorsi dice sta bene, l'elettrocardiogramma è buono, non c'è bisogno di recarsi in ospedale, quindi vanno via. Intanto, mio padre continuava a stare male e dopo 30 minuti mi dice ora dobbiamo solo andare in ospedale, quindi ci rechiamo al PS di San Severo, ennesimo controllo, lo dimettono per sospetta labirintite, dopo aver fatto flebo di antinfiammatorio e prescritto antistaminici per cura labirintite.
Mio padre continua a star male, decidiamo così di recarci al pronto soccorso di San Giovanni Rotondo: prelievi, TAC, elettroencefalogramma, elettrocardiogramma, visita cardiologica, otorino, raggi a testa e addome e molto altro che neanche ricordo bene... in definitiva, considerando le patologie già presenti, lo ricoverano nello stesso giorno in cardiologia, continuano con esami specifici ed approfonditi... dopo 10 giorni mio padre viene dimesso e sta benissimo, anche se i medici hanno scoperto una coronaria completamente occlusa e la causa del suo malessere era nell'assunzione di un medicinale per la pressione alta di cui non aveva bisogno. Se ci fossimo fidati e affidati a san severo mio padre starebbe ancora male, mi chiedo: una persona magari sola, che non ha possibilità di spostarsi, cosa fa? Muore? Questo è il modo in cui si agisce al pronto soccorso di San Severo. Chiudetelo, che è uno spreco inutile.

Intervento di riparazione ernia addominale con grave infezione da operare in emergenza.
Ringraziamo di cuore il dott. Tommaso Pettiti per la professionalità e l'umanità nei nostri confronti, il personale sanitario del reparto Chirurgia di San Severo e tutti gli OSS.
La famiglia Mione Monacis Lucia da Vieste.

Un dottore di turno che consiglia di NON fare l'emocromo perché i risultati non contengono quello che lui prevedeva, cioè mancanza di ferro.
Il giorno dopo mi sono recato al laboratorio analisi di ABACO, da cui mi hanno poi subito chiamata per sottopormi a trasfusione.

Con tutto il cuore voglio ringraziare il personale medico, infermieristico e sociosanitario che opera nel reparto di Medicina interna dell'ospedale Teresa Masselli Mascia.
La loro professionalità e gentilezza hanno permesso a mia madre, affetta da pluripatologie, di tornare a casa dopo 14 giorni di degenza, in buone condizioni.
Ringrazio particolarmente il dr. Rado del Pronto Soccorso per il primo trattamento stabilizzante, il dr. Michele Di Pumpo, il dr. Damone per le cure prestate che hanno portato alla guarigione, la coordinatrice Michela Codogno per l'organizzazione del reparto, il personale infermieristico tutto e Matteo l'OSS. Grazie.

Reparto Ginecologia ottimo. Si entra da via Masselli Mascia.
Anche il reparto in sè è molto più bello e tenuto bene rispetto ad altri ambienti dell'ospedale.
Infermiere dolcissime e mai viste sbuffare o lamentarsi.
Medici impeccabili, almeno quelli che hanno seguito me. Un grazie speciale al Dott. Leonardo Columpsi.

Se vi sentite male, vi auguro di non avere come primo soccorso questo ospedale! Che di soccorsi non ha proprio nulla, in quanto non ci sono: sale operatorie d'emergenza, visite e consulenze oculistiche, ginecologiche, otorinolaringoiatriche ed ortopediche. Anzi, se è proprio urgente, ti dicono di tornare il giorno dopo al mattino per effettuare una visita.
Peggio di così... Auguri a tutti!