Ospedale di Merate
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Crisi di panico e tachicardia
Sono arrivato in tarda notte con una crisi di panico, tachicardia e febbre. Dopo aver incontrato una gentilissima e competente infermiera all’entrata che è riuscita a tranquillizzarmi, vengo spostato in pronto soccorso dove, per la trasparenza che ritengo necessaria tra medico e paziente, faccio sapere di aver consumato uno spinello tre ore prima della crisi, sottolineando di essere un consumatore abituale la cui possibilità di effetti avversi è minima.
L’avessi mai detto... il medico e gli infermieri tra ridacchi vari mi rimandano a casa dopo aver fatto gli esami di routine e avermi somministrato una soluzione fisiologica per, a detta loro, eliminare gli effetti dello stupefacente, che a quattro ore dall’assunzione in un consumatore abituale sono nulli. Ovviamente, a due ore del rilascio, altra crisi di tachicardia. Allora scelgo stavolta di andare a Vimercate dove, spiegata la situazione e informati i medici della mia dipendenza, vengo subito visitato da un dottoressa che non esita, al contrario dei colleghi di Merate, a immettermi da prima e poi prescrivendola, una cura adeguata con la quale sento subito gli effetti svanire.
OTTIMA STRUTTURA
OTTIMA STRUTTURA, PERSONALE DELLA NEUROCHIRURGIA QUALIFICATO. I MIEi MILLE E ANCORA MILLE GRAZIE IN PARTICOLARE AL DOTT. BERNARDI CHE HA OPERATO IL MIO PICCOLO.
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