Ospedale di Melzo
Recensioni dei pazienti
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Pronto Soccorso
Mi sono recata varie volte al PS per un dolore toracico e mi hanno seguita molto bene, gentilissimi e molto presenti. Mi hanno fatto la Tac con contrasto ai polmoni perché ho un d-dimero troppo alto, poi hanno eseguito l’elettrocardiogramma e analisi del sangue.
Mi ritengo veramente fortunata ad essere stata seguita da medici competenti e personale paziente e gentile.
Pronto Soccorso
Sono entrato in pronto soccorso per un problema (prostatite), ma purtroppo non c'era l'urologo.
Nel frattempo, dopo aver fatto gli esami del sangue, è sorto un altro problema (pancreatite), così sono stato tutta la notte in osservazione con delle flebo.
Al mattino successivo sono stato dimesso.
Peccato che il problema per cui mi ero presentato non sia più stato considerato e ho dovuto recarmi presso altro pronto soccorso.
Tac coronarica con mdc
In data 10/02 u.s. mi sono recata presso l'Ospedale di Melzo per eseguire una Tac coronarica con mdc, regolarmente prenotata. Fatta l'accettazione, mi sono recata, accompagnata da mia nuora, presso la sala d'aspetto e dopo una lunga attesa siamo state rimandate indietro perché quel tipo di esame non veniva eseguito pressa la struttura. Considerando che ho eseguito l'esame della creatinina inutilmente, ho fatto la preparazione con la sospensione dei farmaci, e mi sono dovuta far accompagnare attendendo per oltre un’ora in sala d’aspetto per niente, evidenzio che non ho ricevuto alcun ristoro per le spese sostenute e, oltre al danno, la beffa. La struttura competente per gestire il reclamo presentato, ovvero l’Urp della Asst di Melzo, ha provveduto per iscritto ad ammettere l'errore, solo dopo l’intervento del difensore civico regionale a cui mi sono appellata, indicando che l’evento si era verificato a causa di un’anomalia informatica e che pro futuro avrebbe provveduto a intervenire in tal senso ma, del disagio arrecatomi, nessuno se ne è fatto carico. Per poter ottenere un risarcimento per i danni patiti, dovrei mettere un legale ma vivo di pensione e le persone anziane non vengono neppure considerate e sono capaci anche di dirti: ‘ci faccia pure causa, tanto ci vorranno anni e a quel punto Lei sarà già morta’. Riporto quanto accaduto perché, seppur è vero che non ho i mezzi economici per andare avanti, ho ancora una voce per testimoniare e denunciare questa ingiustizia.
PS ginecologico
Sono incinta alla 13° settimana con gruppo sanguigno RH negativo. Ieri sera ho avuto perdite ematiche e ci siamo recati in questo PS.
Ostetriche che non sapevano dove fosse riposto il materiale per poter prendere i parametri vitali, visita con speculum inserito e attesa (con speculum che faceva un male tremendo) perché l'ostetrica non sapeva dove fossero stati messi i tamponi che le servivano. Dopo due ore di attesa arriva un medico, guarda due secondi la vagina, fa una veloce ecografia e mi diagnostica una minaccia d'aborto.... Io ho fatto presente che avrei dovuto fare la siringa per immunoprofilassi, ma non sono stata considerata.
A fine visita (se così posso definirla) mi chiede se voglio restare lì in osservazione o tornare a casa mia: ma non dovrebbe dirlo il medico dopo aver valutato il quadro clinico?! Insomma, oggi ho deciso di andare in Mangiagalli, dove mi sento seguita con attenzione e competenza.
Ricovero in Medicina
Tutti veramente bravi, dalla dottoressa fino ai ragazzi della cooperativa.
L'assistenza è stata sempre assidua e continua (anticoagulanti, cardiogramma tutti i giorni, ecodoppler, holter, 2 tac torace, esami quotidiani del sangue, contatto continuo col medico).
Ginecologia Melzo
Sono stata al P.S. a fine marzo per dolori al basso ventre. Sono stata accolta da una ostetrica gentilissima di nome Federica e dal medico (credo del Sud Italia) dottor Santoro. Mi hanno visitata. Mi hanno fatto una ecografia scrupolosa e mi hanno dimessa con una cura che ha funzionato perfettamente, dato che i miei problemi erano anche intestinali. Non mi sembrava di essere in un ospedale, ma nello studio privato di un grande professionista. Sono stata coccolata, rassicurata e ho potuto finalmente raccontare tutti i miei problemi con calma nonostante ci fosse molto lavoro.
Reparto di endoscopia - colonscopia
Nemmeno ascoltata quando ho avvisato che a me la sedazione prende poco ed in ritardo. Esame interrotto a metà per i dolori lancinanti che accusavo.
Una vergogna, 4 giorni di preparazione e di disagi buttati via. Ora, a ben 8 ore di distanza, sono ancora piegata in due dal dolore.
Placenta previa centrale non diagnosticata
Alla mia prima gravidanza ho deciso di affidarmi alla ginecologia di Melzo. Sono stata visitata ogni mese con visita ecografica addominale e transvaginale con riscontro sempre estremamente positivo da parte della dottoressa rispetto al mio stato di salute e quello di mio figlio. Durante la visita morfologica effettuata da un privato (consigliato dalla dottoressa) mi era stata evidenziata una placenta bassa, a 0.8 mm. dal collo dell'utero da monitorare attentamente. La dottoressa in tutte le visite successive ha sempre confermato che la mia placenta era laterale, tant'è che ha dichiarato all'INPS, a 33 settimane, la maternità flessibile post parto in quanto GRAVIDANZA FISIOLOGICA. Ebbene, due giorni dopo questo controllo sono stata ricoverata a seguito di un'emorragia grave dove abbiamo rischiato entrambi di perdere la vita e dove nell'immediato, presso l'ospedale in cui mi ero recata, mi è stata diagnosticata placenta previa centrale. Chi conosce la problematica sa che è praticamente impossibile non osservare e notare la placenta posizionata in questa maniera e la mia gravidanza sarebbe dovuta essere ritenuta "a rischio" dal 5° mese, cosa che non è avvenuta. Oltre a questo grave errore, la cosa che più dispiace è la mancanza di umanità da parte della dottoressa che, dopo aver comunicato l'avvenuto, è letteralmente sparita nonostante gli appuntamenti fissati per l'avvicinarsi del parto. Oltre alla mancata diagnosi, le misure del mio bambino erano completamente errate e non parliamo di numerini. Sono convinta che errare è umano, nonostante questo errore abbia messo in estremo rischio me e il mio bambino, ma la mancanza di cura e umanità che un medico deve avere nei confronti del paziente è inaccettabile.
Insoddisfatta del rapporto umano
I miei genitori sono arrivati a Melzo per 3 volte in ambulanza e non si è potuto scegliere l'ospedale.
Infermiere maleducate, sia con i pazienti che noi i parenti al telefono.
A una mia telefonata per sapere qualcosa di un intervento all'omero a mia madre, chiedendo se per prassi alla fine un medico ci avrebbe chiamato (per evitare di chiamare in continuazione) mi è stato risposto da un'infermiera che la mamma tornata in camera dopo l'operazione alla spalla avrebbe potuto telefonarci!!!
E questa è una delle tante cose che avremmo da ridire sulla gestione di questo ospedale.
Ginecologia, taglio cesareo
Ricoverata il giorno 6/08 per taglio cesareo, mi sono trovata molto bene nel reparto ginecologia e ostetricia, tutti molto disponibili, soprattutto una ragazza di nome Ilaria, con lei ho instaurato un bel rapporto, molto disponibile e pronta nell'aiutare gli altri.
Anche nel reparto neonatale sono stati tutti disponibili e cordiali.
Cistoscopia con vecchia strumentazione
Ho portato recentemente mio padre a fare una cistoscopia transuretrale, e siamo rimasti molto insoddisfatti. Il medico che l'ha eseguita, il dott. Navarria, non è riuscito a visionare la vescica in quanto ha usato uno strumento rigido, che non riusciva a passare oltre la prostata senza creare enormi dolori e possibili conseguenze. E' inconcepibile che al giorno d'oggi un ospedale non sia dotato di un fibrocitoscopio flessibile.
Figlia di paziente
Durante il ricovero di mia madre ho potuto valutare sia il reparto di Ortopedia che di Medicina 2. Mia madre, ricoverata per una frattura di femore, dopo l'intervento ha iniziato a stare male. Quando cercavo di farmi dare informazioni, il medico diceva che in ortopedia loro curano le ossa, per il resto devono avvalersi di consulti con l'internista. Per poter essere vista dall'interista dovevano fare apposita richiesta scritta e veniva visitata ogni 3- 4 giorni. Fino a che dopo 12 giorni decidono di trasferirla in Medicina 2. Lì la stessa dottoressa che la vedeva in ortopedia, mi dice che la mamma ha avuto uno scompenso cardiaco (cosa mai detta prima). Iniziano quindi le cure, che sembrano funzionare. Poi viene per qualche giorno presa in carico da un'altra dottoressa, che prima parla di una possibile dimissione per situazione stabile, ma dopo due giorni fa fare una lastra che lei stessa definisce brutta e ovviamente non dimette. Una settimana fa mi dicono che non sarebbe arrivata al mattino dopo, per aggravamento della situazione. È passata una settimana e mia madre è ancora qui, nel frattempo la vede un'altra dottoressa che mi dice che così bellina come in questi giorni non l'ha mai vista... Prima sospendono le terapie poi gliele rimettono orali (mia madre nel frattempo fa una fatica bestia a deglutire). Io decido di non portarla a casa solo per risparmiarle un altro stress e solo perché mi assicurano che in ospedale possono sempre intervenire e che, se dovesse averne bisogno, la accompagnerebbero alla fine senza farla soffrire. Poi stanotte mia mamma è stata molto agitata, ora continua a tossire e devono spesso aspirare il catarro. Quindi oggi nuova dottoressa, a cui vorremmo chiedere almeno di darle qualcosa per non farla stare così male, che ci risponde che il sabato non parla coi familiari e se ne va!!!
Scompenso cardiaco.
Pessima organizzazione pagamento ticket
È ammissibile che una persona fa la gastroscopia dopo aver perso prima 1 ora per pagare il ticket, e poi deve rifare la fila per ripagare il ticket, nuovamente con la fila??
Per un ulteriore esame (sempre gastroscopia), chiedo alla direzione di questo ospedale di rivedere l'organizzazione in questione, grazie!
Trattamento ottimo per me paziente!
Purtroppo il voto va solo sino al 5.00... Alle infermiere e alla loro premura verso i pazienti darei 1000!!!
Grazie
Venendo da Milano, dove i parcheggi davanti agli ospedali sono pochi e tutti a pagamento, e riuscire a trovare sempre parcheggio in qualsiasi ora e gratis.. già solo questo non può che non farmi parlare bene di questo ospedale. Se poi ci mettiamo che nel reparto di chirurgia endoscopia e otorinolaringoiatria, ci son poche camere e un buon numero di infermieri sempre pronti quando hai bisogno, il mio giudizio non può non essere che positivo
Quindi un grazie a tutte le infermiere del 3° piano di chirurgia. Un grazie in particolare al Dr. Zaccone che ha operato mia mamma e che ha risposto a tutte le nostre domande ed esigenze. Non posso comunque dimenticare la signora Anna e Giancarlo, che hanno aiutato mia mamma e noi a capire ed ad accettare la colostomia. Non posso fare altro che raccomandare caldamente questo reparto.
Grazie di cuore
Grazie di cuore a tutto lo staff del reparto di chirurgia, medici e infermieri, dotati di grande preparazione e esperienza, anche al livello umano. Un grazie particolare al Dott. Navarria, un ringraziamento a tutto lo staff della sala operatoria, un ulteriore ringraziamento anche a tutti i medici e infermieri del pronto soccorso. GRAZIE A TUTTI.
REPARTO GINECOLOGIA - OSTETRICIA.. IL MIO PARTO!!
Il 15 dicembre 2013 è nato all'ospedale di Melzo il mio primo figlio.
E' nato un mese prima, quindi premetto il mio stato psicologico non era dei migliori, ero spaventata ed impaurita: non ero pronta.
Premetto che io il corso pre-parto l'ho fatto lì, quindi conoscevo gia' 2 ostetriche bravissime, Franca e Mariagrazia; e la mia ginecologa, la Dott.ssa Bocconcello, è a dir poco fantastica non solo perchè competente al massimo, ma a livello umano è molto affettuosa e dolce.
Ero felice di partorire a Melzo, reparto nuovo, medici (quelli da me conosciuti) affidabili, ostetriche (quelle del corso) carine e gentili. Durante il corso ci hanno tanto sponsorizzato la vasca per il parto in acqua, la possibilità di richiedere l'epidurale, l'utilizzo della doccia durante il travaglio: la verità è che l'entusiasmo contagioso per queste belle "novità", verrà smontato il giorno che entrerò in reparto per partorire.
Il mio travaglio inizia alle ore 11.00, di turno c'è Mariagrazia, io sono contenta perchè la conosco e lei è dolcissima, viene ogni mezz'ora in camera, mi parla, mi dice parole confortanti perchè capisce il mio stato di panico; mi dà delle gocce omeopatiche per regolarizzare il travaglio. Ma alle 14.00 c'è il cambio turno e inizia l'incubo.
Arriva un ostetrica anziana di nome Anna, acida, fredda, con modi a dir poco sgarbati... alla prima visita che mi fa io avevo le contrazioni e le sue prime parole nei miei confronti sono state "DAI RESPIRA, L'HAI FATTO IL CORSO? E ALLORA RESPIRA", ma queste rispetto al trattamento che avrò da li a poco sono parole d'amore.
Mi visita due volte, alchè mi invita a camminare, ma è l'orario visita parenti, io ho i dolori forti e chiedo la famosa epidurale... Con un sorrisino sarcastico (che fa capire che forse su 10 parti uno solo ha la fortuna di usufruire di questa anestesia) mi dice: MA ORMAI SEI DI 6 CM. E POI NON SO SE L'ANESTESISTA SAREBBE DISPONIBILE".
io dico, MA L'EPIDURALE NON DOVREBBERO PROPORLA LORO?? PERCHE' NON ME L'HA PROPOSTA QUANDO ALLA VISITA PRECEDENTE ERO DI 4 CM.??
Comunque inizio a camminare nel corridoio per far scendere la testa del bambino, che è troppo in alto, ma tra un passo e l'altro io ho le contrazioni molto forti e quando non riesco a trattenermi emetto un urlo, alchè lei esce dalla sala delle ostetriche e con tono seccato e in modo brusco mi dice "SENTI, NON PUOI URLARE COSI' PERCHE' TERRORIZZI I PARENTI, SE NON LA FINISCI TI PORTO IN SALA PARTO COSI TI FAI IL TRAVAGLIO SOLA CON ME E NON CON LORO" (loro sarebbero mio marito e mia madre che erano con me).
Io chiedo di portarmi in sala parto perchè i dolori sono forti e non riesco a stare in silenzio; nel portarmi in sala parto, visto che era appunto orario visite, c'erano i miei zii e loro le hanno chiesto appunto info su di me; l'ostetrica non gli ha risposto e mio zio le ha detto che era una maleducata. Scrivo questo particolare perchè quando arriverà in sala parto, mi urlerà dicendomi " I SUOI PARENTI MI HANNO DATO DELLA MALEDUCATA, LORO SONO DEI MALEDUCATI, NON IO HA CAPITO? E GLIELO DICA PERCHE' IO HO UN REGOLAMENTO DA RISPETTARE"... Tutto questo mentre io sono accovacciata per terra vicino al lettino piegata dai dolori e nella mia testa pensavo "ora questa qui me le fa pagare tutte a me".
Piangendo le chiedo di non prendersela con me che aveva ragione, glielo dico solo perchè non avevo alternative, avevo bisogno di lei e io avevo paura di lei.
I dolori proseguono, io urlo, mi dimeno, lei e seduta dove c'è la vasca con il cellulare in mano senza dirmi una parola di conforto, lasciata lì sola.
Mi dice solo "QUANDO SENTI LO STIMOLO DI FARE LA CACCA DIMMELO".
Da lì a poco partorirò con la dott.ssa Calia, anche lei non proprio un cioccolatino di persona, ma molto brava e competente e sicuramente più comprensibile dell'ostetrica.
Io, a distanza di un mese, ho un ricordo orrendo del giorno che sarebbe dovuto essere indimenticabile per me.
Mi ricordo la notte che ho partorito di turno c'era Franca, come l'ho vista ho pianto come una fontana, avevo un magone che non è descrivibile a parole.
Mi spiace per il reparto perchè è nuovo di zecca funzionante, pulito, con ottimi medici ma, semmai dovessi avere un altro figlio, mai più partorirei a Melzo.
Certa gente stanca probabilmente di lavorare, deve andare a casa e lasciare spazio ai giovani, a persone che hanno ancora la devozione di fare questo lavoro.
Comunque farò presente il tutto al direttore sanitario.
ostetriche FRANCA, MARIAGRZIA E ROSA;
dott.ssa BOCCONCELLO e dott. GRASSI;
infermiera VITTORIA, ILARIA.
personale (solo alcune infermiere) antipatico e acido;
cibo lasciamo stare (tutto rigorosamente senza sale).
Gastroscopia
Mi sono recata stamattina a fare una gastroscopia, ero talmente preoccupata che mi sono ripromessa di pubblicare la mia esperienza per essere d'aiuto agli altri.
Salgo al terzo piano e mi accoglie un'infermiera gentile e professionale che mi fa compilare un questionario. Dopo 5 minuti mi chiama e mi accompagna in una saletta attigua, messa su un lettino mi fanno sdraiare sul fianco sinistro e mi inseriscono la farfallina al braccio. Un'altra infermiera mi chiede di tenere in bocca un piccolo tubicino di plastica, inizio a essere MOLTO preoccupata e….il nulla. Mi sono svegliata dopo un po' che era tutto finito, non mi sono accorta di niente! Certo, dopo sei un po' stordita (io mi sono fatta accompagnare da mio marito). L'unica cosa che non mi è piaciuta è che non ho visto nessun medico che mi spiegasse che cosa era successo mentre dormivo. La stessa infermiera mi ha consegnato il risultato parziale che ha confermato il reflusso gastroesofageo. Sono stata in questo ospedale altre volte e mi sono sempre trovata bene, in particolare il reparto otorinolaringoiatria è fantastico.
Pronto soccorso Pediatrico ottimo
Sono stata al Pronto Soccorso Pediatrico del Santa Maria delle Stelle diverse volte per Punture di Insetto, dolori addominali, sfoghi cutanei.
Inoltre il mio bambino nel 2011 ha contratto il Campylobacter dalle feci del porcellino d'india ed è stato anche ricoverato diversi giorni.
Ho sempre trovato nel personale tantissima professionalità, scrupolosità, umanità.
Quando mio figlio ha qualsiasi problema di salute, è il primo Pronto Soccorso che prendo in considerazione perché mi fido assolutamente dei Medici e degli Infermieri.
Punture Insetto;
Dolori Addominali;
Sfoghi Cutanei.
Sala D'attesa pediatrica separata da quella generale per adulti.
Reparto medicina
Abbiamo riscontrato totale superficialità, incompetenza, maleducazione da parte di tutti (medici, infermieri, personale di supporto). Mi sto riservando di calmarmi e rivolgermi a chi di competenza perché quel che ho visto e che è accaduto alla mia nonna non capiti mai più a nessuno. Spero che questa gente trovi in futuro lo stesso trattamento che è stato riservato alla mia nonna... una vergogna!
Colonscopia
In data odierna 03/06/2013 mi sono recata presso l'ospedale di Melzo per fare il mio esame. Entro in reparto per eseguire l'iter dell'esame. Poi è arrivata la infermiera che mi ha messo l'ago in vena per preparami alla fase successiva. Fin qui tutto nella norma. Ma il tempo è stato interminabile, il dottore che doveva eseguire l'esame era andato al reparto Cardiologia e così io aspetto (premetto: la colonscopia non è una passeggiata). Dopo una mezz'oretta è arrivato il medico che ho visto di sfuggita, mentre l'infermiere cercava ancora di trovarmi la vena, perché il primo tentativo non era andato a buon fine (ancora non capisco se l'ago fosse fuori vena o altro) . Soffrendo in silenzio, mentre cercavano di trovarmi una, due e una terza vena, tra me e me pensavo "tanto prima o poi finirà". A quel punto, non ricordo più niente. Mi risveglio non so dopo quando tempo, mi chiedono come stessi, ma io cosa potevo rispondere?
Mi fanno sedere, ma io chiedo di andare via. Mentre vado chiedo: come è andato? Mi rispondono "non bene", consegnandomi il referto. Mi spiegano con due parole che devo fare un altro esame. Vado fuori ancora non troppo cosciente e mi accorgo di avere un altro buco alla mano sinistra con gonfiore.
Tolgo il cerotto al braccio destro ed ho dieci cm. di ematoma... Poi si può liquidare un paziente con due parole? C'era una persona fuori ad aspettarmi, spendere qualche parola in piu' sarebbe stato meglio, anche per giustificare i miei tanti buchi con ulteriori ematomi.
La questione non finisce qui.
Chirurgia dr. Mantovani: una vita salvata
Un grazie sincero al primario del reparto di Chirurgia professor Mantovani Angelo e a tutto il suo Staff.
Gastroenteorologia: fantastica la dott.ssa Raguzzi
Dopo molti esami e molte visite senza aver risultato, nel mio percorso ospedaliero ho incontrato la dottoressa Ivana Raguzzi, colei che in poco tempo è riuscita a capire i miei disturbi. Grazie mille ancora dottoressa!!!
Ottimo il reparto di gastroenterologia
La dottoressa Raguzzi, primario del reparto di gastroenterologia ed endoscopia, mi ha salvato la vita con la sua esperienza e la sua dolcezza... Grazie.
Pronto Soccorso pediatrico
Sono arrivata al pronto soccorso alle 23.00 circa e poco dopo la mezzanotte ero già a casa. Mio figlio di cinque anni ha avuto una infezione alle vie urinarie, la pediatra lo ha visitato dopo mezz'oretta (ma solo perchè era in sala parto): è stata molto brava ma soprattutto gentile e umana, cosa ormai rara da trovare in molti medici e infermieri. Anche l'infermiere che ci ha ricevuto al P.S. è stato molto bravo e disponibile.
Non è la prima volta che vado nel Pronto Soccorso di Melzo, tutte le volte mi sono trovata bene.
Reparto di Gastroenterologia- dr.ssa Raguzzi
DEVO SOLO RINGRAZIARE LA DOTTORESSA RAGUZZI, PRIMARIO DEL REPARTO DI GASTROENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA PER LA SUA PROFESSIONALITà E LA SUA GRANDE UMANITà. DA ALCUNI ANNI SONO UNA SUA PAZIENTE E POSSO DIRE DI AVERMI RIDATO LA VITA (PREMETTO CHE ARRIVO DALLA CALABRIA). GRAZIE DOTTORESSA E UN GRAZIE ANCHE ALLA SUA EQUIPE.
Pronto soccorso di Melzo Organizzazione pessima
Sono arrivata alle 9.30 del mattino con una patologia non urgente; alle ore 15.00 ho chiesto se per caso avevano intenzione di visitarmi, visto e considerato che sono stata in sala d'attesa per ben 5 ore 1/2; la risposta è stata "non so quanto tempo ci voglia perchè ci sono i codici verdi prima di lei"...
Ok, io non ho chiesto di essere visitata subito, ma almeno verificare da quanto tempo sono li, e magari controllare se per caso fossi davvero un codice bianco.... e se fossi stata infettiva??? E' una VERGOGNA.. sconsiglio vivamente di andare in quel pronto soccorso, non c'è organizzazione...
Anestesia
Complimenti allo staff di Anestesia, in particolare un elogio all'anestesista Fabozzi, quello che assomiglia a freddie mercury, è non solo bravo ma anche molto simpatico.
Reparto Chirurgia- dott. Pinardi
Il chirurgo dott. Pinardi ha mostrato grande capacità, disponibilità e cortesia. Un sentito ringraziamento per le prestazioni effettuate.
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