Ospedale di Latina

 
3.6 (50)

Recensioni dei pazienti

13 recensioni con 2 stelle

50 recensioni

 
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(6)
 
(13)
 
(2)
Voto medio 
 
3.6
 
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Filtra per malattia, intervento, sintomo

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Per Ordine 
 
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pronto Soccorso

Mio figlio, arrivato al pronto soccorso con forti dolori allo stomaco e al testicolo, viene visitato dopo più di mezza giornata. L'urologo fa diagnosi di torsione sub testicolare, lo mettono il lista per l'operazione, fanno le opportune manovre e lo mandano a casa con Oki e riposo assoluto. Il medico riferisce che se ha ancora dolori deve correre al pronto soccorso. La sera torna al pronto soccorso, dicono che non c'è l'urologo quindi di ritornare a casa, col consiglio di andare alla guardia medica, che gli risponde di chiamare i carabinieri e ritornare immediatamente al pronto soccorso. Mio figlio riferisce così, lo fanno sedere alle tre e mezzo di notte, lo ricoverano, prelievi ed ecografia. Il medico lo controlla alle 16.00 e mio figlio esce con prescrizione di antibiotico ed Oki. Oggi ha ancora mal di pancia e dolore al fianco e si trova lì da stamattina. Mio figlio è studente fuori sede, poi dicono che la mala sanità è in Sicilia. Vergognoso, denuncerò tutto ai carabinieri.

Patologia trattata
Torsione sub testicolare.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

PRONTO SOCCORSO

Il 27 maggio 2023 alle ore 12:00 ci siamo recati al pronto soccorso perché mio figlio Loris, età 9 anni, si è procurato sul lido di Sabaudia una lesione oculare abbastanza importante. Lui e la sorella stavano giocando con la tavoletta da surf e il rocchetto di plastica si è staccato ed è finito in pieno nell'occhio destro.
Siamo stati ad aspettare tanto quasi 2 ore e non siamo riusciti nemmeno a fare l'accettazione.
Alla fine siamo stato costretti ad andare da un OCULISTA PRIVATO che, gentilissimo, ci ha fornito le prime cure necessarie.
Mio figlio Loris è stato operato il 3 agosto per sostituzione del cristallino in quanto in seguito al trauma è scesa la cataratta!!
Aveva una lesione corneale, un'abrasione, e il dottore privato ha dato gocce anestetiche!!
Al PRONTO SOCCORSO DI LATINA INVECE, IN FILA CON SOLO UNA PERSONA DAVANTI, NON CI AVETE MAI NEANCHE REGISTRATI! NOI AVEVAMO BISOGNO URGENTEMENTE DI CURE, IL BAMBINO AVEVA UN'EMORRAGIA IN CORSO!
NON È DETTO CHE LE PERSONE CHE SI PRESENTANO IN MANIERA COMPOSTA NON ABBIANO BISOGNO DI NULLA!

Patologia trattata
LESIONE OCULARE GRAVE.

Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
3.0

Pronto soccorso

Pronto soccorso strutturato anni '50, triage inesistente, servizio informazioni mancante.
Una vergogna, statene alla larga se non volete aspettare 5 ore davanti a un vetro.

Patologia trattata
Frattura femore (età 93).
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Ambulatorio Ematologia

Mia madre, invalida al 100% con carrozzella e affetta da leucemia mieloide cronica, la accompagno alle ore 7.45 nel solito ambulatorio per le analisi molecolari. A me chiedono di uscire fuori il cortile, ad aspettare. Alle 9.20 solo l'addetto al servizio civile, avendola vista uscire con la carrozzella, è venuto a cercarmi perché per un'ora e mezza non mi vedeva e nessuno si era interessato a lei, chiedendole cosa dovesse fare (anche se non avrebbe saputo cosa dire) e me la porta fuori. In pratica, nessuno ci aveva detto che le analisi si facevano in un'altra stanza. Insomma, è stata un'ora e mezza abbandonata a sè stessa, ed io obbligata a stare fuori. Ma si può lasciare un genitore disabile in carrozzella senza una figlia vicino, attendendo che qualcuno si accorga di lei? È una cosa stramaledettamente vergognosa. Alla fine, dopo circa due ore abbondanti, siamo riuscite a lasciare l'ambulatorio dopo aver aspettato per la visita e dopo aver aspettato che confermassero l'appuntamento. Non si può e non si deve buttare fuori chi accompagna i propri cari invalidi. Si chiede con civiltà, visto che questo pretendete dai pazienti, rispetto per gli stessi, per chi li accompagna e più passione per ciò che si è deciso di svolgere.

Patologia trattata
Leucemia mieloide cronica.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Ambulatorio Ematologia: pessima organizzazione

Ambulatorio di Ematologia. Pazienza con i pazienti 0. Personale infermieristico all'ambulatorio ultimamente molto scortese, dopo visita fa attendere per ore i pazienti in carrozzella e non, comunque persone fragili, prima di dare conferma per appuntamento già stabilito in visita. Manda i pazienti fuori ad attendere e solo dopo chissà quante ore di attesa avviene la conferma dell'appuntamento. Una sola infermiera risponde al telefono e va avanti e indietro per il reparto. In questo modo si assembrano sempre di più i pazienti per la lentezza di evasione delle pratiche. Molta perdita di tempo. Poveri pazienti.

Patologia trattata
Leucemia mieloide cronica.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

DH oncologia

Mio padre, malato oncologico, è praticamente stato abbandonato a sè stesso: qualche terapia, ma poi subentra una facoltatività e quindi niente più chemio. Quindi l'addio definitivo dal Goretti.
Nella nostra esperienza abbiamo trovato indifferenza da tutto il personale del DH del GORETTI di Latina.

Patologia trattata
Carcinoma squamoso polmonare.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Una vergogna

Dopo 4 ore di attesa, il dottore chiude il reparto chirurgico alle 21.00 e siamo rimasti come scemi in sala d'attesa. Il tutto per mettere 2 punti di sutura. Prima hanno detto che c'era una persona davanti a noi, poi sono diventate due e poi hanno chiuso. Alla fine siamo andati all'Icot. Adesso siamo in attesa da un'ora al pronto soccorso Icot. Speriamo bene. Sanità italiana sei al capolinea.

Patologia trattata
Taglio al dito al lavoro.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Pronto soccorso

Sembra di stare in un pronto soccorso del terzo mondo, pazienti ammassati senza nessuna privacy, mancanza di attrezzature quali barelle, coperte, porta flebo.. Colpa dell’amministrazione dell’ospedale o dei tagli alla sanità? Un plauso ai medici e agli infermieri, costretti a lavorare in condizioni disumane...

Patologia trattata
Frattura scomposta.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Pronto Soccorso

Ho 50 anni e sono arrivata in Pronto Soccorso per problema neurologico acuto: afasia ed emivolto addormentato e braccio controlaterale che formicolava.
Affetta da patologia cronica grave sistemica con coinvolgimento neurologico, il giorno 3 maggio 2017 venivo sottovalutata e sottostimata come problema medico dalla dottoressa di turno alla stanza 1 codici gialli, che rifiutava di dirmi il suo nome quando mi sono lamentata della sgarbatezza ed arroganza con cui trattava noi pazienti. Minacciavo di chiamare 112 e la stessa mi diceva che mi avrebbe fatto fare consulenza psichiatrica se li chiamavo. Ho chiamato carabinieri, fatto la consulenza da cui è venuto fuori che non avevo nulla di psichiatrico. La dottoressa chiamava allora la neurologa, che mi prescriveva la terapia di cortisone in flebo e mi regrediva la sintomatologia. Mi consigliava di fare in tempi brevi una RMN cerebrale, che i tempi in ospedale da loro non li sapeva e che se volevo sarei potuta rimanere ricoverata fino alla Rmn. In PS mi dicevano che per mancanza posti letto sarei rimasta in barella al pronto soccorso. Andata al gabinetto, non trovavo poi più il mio letto, loro si giustificavano che non mi avevano più trovata (il tempo di fare pipi' per una persona con problemi neurologici!) e se volevo mi potevo sedere su uno sgabello accanto alla dottoressa, alla scrivania. Dicevo che ero stanca e non ce la facevo, loro si innervosivano che non avevano barelle.. Assumo terapia salvavita (immunosoppressore ad alte dosi) e la stessa dottoressa diceva che, poichè non avevo la prescrizione con me, lei non poteva somministrarmela. Quindi chiamavo immediatamente sul cellulare il mio medico curante, ma la stessa si rifiutava di parlarci. Allora io facevo parlare un infermiere uomo, molto umano e dolce (unico in quel turno) che tempo pochissimo mi portava i farmaci che assumo e me li somministrava. A CAUSA DEL NON AVERLI PRESI AD ORARIO, AVEVO UNA RECRUDESCENZA DEL DOLORE NEUROPATICO della NEUROSARCOIDOSI con polineuropatia sistemica delle piccole fibre autoimmune che mi faceva uscire da sola le lacrime per quanto dolore avessi.
Comunque brava la maggioranza del personale infermieristico e il dott. Buda (medico stanza 1 notte tra il 2 e 3 maggio 2017), la specialista psichiatra e il personale volontario. La neurologa e la dottoressa stanza 1 codici gialli incompetenti: la prima era sicura che avessi avuto una crisi epilettica e nonostante l'EEG dicesse di no, insisteva per questa tesi; la seconda arrogante e maleducata, mi voleva mandare a casa facendomi firmare la cartella perchè asseriva di avere testimoni che io rifiutassi le cure e volessi andarmene. Io avevo solo rifiutato di fare un Ecg in mezzo a un corridoio di passaggio del pubblico, poichè mi vergognavo di essere nuda davanti a estranei uomini. Ho fatto poi Ecg in stanza chiusa. A parte il dottore della notte, molto umano e disponibile, nessuno mi ha dato notizie sull'esito delle indagini da me eseguite, e non era chiaro cosa dovessi aspettare, visto che non c'era posto letto e che non era possibile liberarlo in tempi decenti. Ma soprattutto non ho capito come mai, essendo io di Roma, non potessero chiedere posto letto di neurologia su Roma per me. Nella confusione più totale e abbandono, senza notizie nè programma assistenziale, nè previsione di ricovero - per il medico stanza 1 potevo essere dimessa e tornare in ambulatorio neurologico, ma dovevo firmare la mia dimissione (inaccettabile!) - io mi allontanavo.
Ho chiamato i carabinieri dopo la minaccia della consulenza psichiatrica se li avessi chiamati, il carabiniere ha cercato di convincermi a soprassedere a qualsiasi denuncia o rimostranza, tanto la dottoressa avrebbe avuto la testimonianza del personale, anzi, mi avrebbe potuto denunciare a sua volta. Ho risposto che io dicevo la verità e non temevo assolutamente nulla e che quella mattina tutti i pazienti erano stati trattati male dalla dottoressa, che era visibilmente nervosa (anche la psichiatra mi riferiva che fosse stata scortese con lei più volte, ma che fosse comunque un buon medico). Comunque rivolgersi ai pazienti, in qualsiasi stato essi siano, ad alta voce, non visitandoli, non ascoltando i problemi urgenti di salute che hanno, minacciando di farli vedere dallo psichiatra se chiedono di essere trattati con educazione e rispetto e togliendad un lavoro in un dipartimento di emergenza.
L'umanità, la capacità di mettersi nei panni dell'altro, l'empatia, l'umiltà (possono capitare patologie rare o cose fuori dai libri... non per questo il paziente deve essere "strano") e la capacità di lavorare in mezzo alle difficoltà (mancanza di barelle, eccesso di pazienti in PS, mancanza di farmaci, più urgenze in contemporanea, pazienti ingestibili) e la capacità di avere il coraggio di chiamare la direzione sanitaria quando la situazione in cui ti fanno lavorare ti impedisce di assistere adeguatamente i pazienti e di denunciare il rischio di errore , le cui conseguenze le paghi tu poi se accetti di lavorare in tali condizioni., dovrebbero essere sacrosante.
Purtroppo le emergenze arrivano e non sempre si ha il tempo per gestirle insieme correttamente tutte, ma questo non deve diventare una scusante per poi assumere atteggiamenti arroganti, non ascoltare i pazienti ed offrire servizi scadenti e talvolta anche pericolosi per la salute del paziente.

Patologia trattata
TIA o crisi epilettica parziale.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Considerazioni

Da molti anni faccio riferimento a questo ospedale in vari reparti, però ho notato che, fatta eccezione di qualche reparto, sta diventando giorno dopo giorno un DEGRADATO GENERALE TOTALE.
Menefreghismo totale da parte di medici e infermieri, e strutture FATISCENTI.

Patologia trattata
Epistassi (varice nasale) ambulatori di Otorino.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Frattura femore paziente anziana

Mia nonna è stata ricoverata a maggio 2016 per frattura del femore destro. Devo lamentare la poca attenzione nei confronti di una paziente molto fragile, in specie del personale infermieristico molto superficiale e di scarsa umanità. Gli ortopedici hanno fatto il loro lavoro con professionale distacco, senza particolare coinvolgimento. Inoltre per mia nonna non è stata attivata la degenza post ospedaliera, il perchè non mi è stato chiarito visto che lei prima di fratturarsi era totalmente autosufficiente e quindi recuperabile.
Sul Pronto Soccorso dell'ospedale vorrei stendere un velo pietoso.

Patologia trattata
Frattura femore.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pronto Soccorso inqualificabile

Purtroppo non esiste lo zero, altrimenti quello sarebbe stato l'unico voto per il pronto soccorso di Latina. Mi hanno fatta aspettare 3 ore per una ricetta per un farmaco prescrivibile solo dal medico (non sono di Latina, altrimenti mai ci avrei messo piede) dicendo che nessuno dei medici al PS poteva dedicare 5 minuti a questa benedetta prescrizione. La signora alla reception mi ha consigliato di andare dal mio medico di base, se non fosse che non sono di Latina e avevo bisogno della prescrizione per la pillola del giorno dopo, per cui il fattore tempo è determinante. Inqualificabile la gestione delle code, veramente zero rispetto per le persone e per il tempo di tutti. Alla fine me ne sono andata al consultorio. Non è ammissibile una cosa del genere, non è rispettoso dire ad una persona che il medico non aveva tempo per la sua ricetta e consigliare di andarsene. Inqualificabili, incapaci.

Patologia trattata
Prescrizione pillola del giorno dopo.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Danno indotto in corso di valutazione

Il paziente, dopo il primo intervento chirurgico, fu scarsamente seguito. Un anestesista di reparto, voleva trattare i dolori conseguenti alla cangrena intervenuta con il Voltaren, rinunciando solo per il minacciato intervento dei Carabinieri. Il paziente ricoverato il 29 luglio 2009, fu dimesso il 14 agosto dello stesso anno su richiesta dei familiari, e trasportato di urgenza all'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, dove subì l'amputazione transfemorale della gamba dx.
La cartella clinica è sottoposta ad una attenta verifica professionale per valutare la presenza di comportamenti lesivi.

Patologia trattata
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Esito della cura
Nessuna guarigione
Patologia trattata
Politrauma con frattura esposta pluriframmentata calcagno dx. astragalo dx e piatto tibiale dx. Frattura esposta malleolo tibiale sx con ferita del perineo a seguito incidente stradale.
Successiva amputazione d'urgenza all'Ospedale RIZZOLI (BO)
Punti di forza
Dott. Greco per capacità professionale, intraprendenza, umanità, trattamento psicologico del paziente.
Punti deboli
Dr. Proietti per incapacità professionale, mancanza di tatto, distacco psicologico dal paziente. De Marinis (?) - Chi l'ha visto??
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