Ospedale di Fucecchio
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Non si può morire per un intervento al ginocchio
Mia mamma (Cavallini Lucia) il giorno 4 dicembre 2023 ha subìto un intervento di protesi del ginocchio destro.
Tutto era andato per il meglio, ma la sera inizia ad accusare tachicardia e febbre.
Dopo circa 6 giorni è stata trasferita al centro di riabilitazione presso Le Vele.
È arrivata sempre con febbre e, insomma, per essere breve, non le è stata diagnosticato la broncopolmonite a destra e uno scompenso del sodio (ipernatriemia - >205 mEq/L).
È DECEDUTA il 24 dicembre 2023 alle ore 22.45 all'ospedale di Empoli, aveva 73 anni. Soffriva di un po' di demenza, ma quando è entrata al CESAT camminava e parlava... è tornata a casa in un carro funebre.
Aspettative deluse
Solo per dire il mio disappunto sull'intervento subìto da mia madre. A due mesi dall'operazione continua a zoppicare e con lunghezza delle gambe diversa (anche se dicono che è normale). Ho saputo solo dopo che l'ospedale non è più il CESAT. Ci Sarebbe piaciuto saperlo prima, saremmo rimasti vicino casa.
Intervento di Ortopedia
Sono stata a fare la preospedalizzazione per un intervento al Cesat.
Come fate a chiamarlo "di eccellenza", se tutti i migliori professionisti sono andati via?
Mi sarebbe piaciuto essere informata... in realtà una volta scoperto che a fare l'intervento non sarebbe stato il mio chirurgo, hanno cercato di convincermi che un altro sarebbe stato uguale.
Non mi sembra giusto influenzare il giudizio di altre persone dicendo che cosa ho pensato e la decisione che ho preso. Scrivo questo solo per esprimere la mia delusione.
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