Ospedale di Anzio
Recensioni dei pazienti
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Pronto Soccorso
Questa mattina giorno 18/03/2024, alle ore 9:30 mi sono presentata al pronto soccorso di Anzio con mio figlio di 7 anni. La signora della accettazione ha prima urlato al ragazzo che era davanti a noi di muoversi perché lei non aveva tutta la giornata, nonostante il ragazzo fosse in evidente difficoltà. Quando è arrivato il nostro turno, la prima cosa che mi ha detto è che ero nel pronto soccorso sbagliato. Quando ho provato a spiegarle che ero lì perché mio figlio ha avuto tutta la notte la febbre, con apnea e difficoltà respiratorie, senza farmi finire la spiegazione mi ha interrotto in maniera scortese, facendomi notare che il "bambino era in piedi". Quando ho fatto notare che il bambino non era stato visitato, mi ha chiesto che lavoro io svolgessi. Le ho detto che questa era un invasione della mia privacy, e non era inerente al motivo per il quale ero lì, ma lei ha insistito con questa domanda. Avrei preferito che mi volgesse domande riguardanti la salute di mio figlio, e le avrei spiegato che il bambino ha problemi alle tonsille da quando è nato, e già l'anno prima con la pediatra si parlava di rimozione, ma questa mattina la pediatra non c'era.. Comunque, viste la scortesia, la poca empatia e la poca capacità di comunicazione del personale dell'accettazione, e la loro arroganza, ho preferito portare prima possibile via il mio bambino da qui, e portarlo in visita privata.
Ospedale Anzio - PS e Ortopedia
Dottoressa (ortopedico) che dopo aver visto le lastre del mio piede diagnostica una distorsione della caviglia.
Dopo una settimana eseguo una lastra privatamente, dalla quale vedono che in realtà ho una frattura del calcagno. Vergognatevi.
Pronto soccorso
Vado in pronto soccorso per dito del piede rotto, ore 15:00. Sala semivuota, all'inizio non c'è nessuno in accettazione, dopo vari tentativi di farmi sentire, compare .una infermiera (?) che mi chiede i dati. Nel frattempo arriva un po' di gente, tutta con infortuni e traumi da trattare da ortopedico. Aspetto 7 ore e 30 durante le quali mi fanno una lastra. Alla fine però mi dicono che l'ortopedico non c è!!! Cosa??! E quindi mi fasciano tre dita con un cerotto che avrei potuto fare meglio io e mi mandano via con un appuntamento dall'ortopedico dopo 3 giorni. NON CI POSSO CREDERE! Ma dico io, mi vuoi avvertire subito che non c'è l'ortopedico, che così posso decidere di andare in un altro ospedale? Siamo usciti dal pronto soccorso di notte in 5 persone diventate amiche di comune sventura che, come me, hanno aspettato un ortopedico che non c'era... Avviliti e stanchi.
Si possono compensare le carenze con la gentilezza
Un periodo tragico per me e la mia famiglia, ma lo è per tutti i malati e i loro familiari che si ritrovano ad dover usufruire dei servizi ospedalieri.
Desidero fare una premessa, come ho evidenziato sulle mie già ben due segnalazioni alle Asl e alla regione sanitaria.. In questo ospedale ci sono medici e personale competente, che fortunatamente compensa gli atteggiamenti poco deontologici infermieristici verso il rispetto per i malati e familiari. E' successo in due casi, ma il secondo molto più diretto, dove infermiera responsabile e colleghe urlavano ai familiari intimandoli di uscire con frasi del tipo "qui comando io", oppure non hanno rispetto per la responsabile di reparto... Sicuramente ci sono delle regole da rispettare da entrambe le parti, facendo distinzione fra familiari... che devono assistere i propri cari in situazioni difficili che sono sicuramente di aiuto e supporto anche al lavoro infermieristico: quindi gli addetti dovrebbero essere contenti del supporto familiare e collaborativi.
Io ho trovato da parte dei medici, parlando con loro, una notevole comprensione e disponibilità, ma capisco che, essendo un ente pubblico, alcuni tendano a far comunella sovversiva e a mantenere atteggiamenti ostici quasi di dispetto... Malgrado le mie segnalazioni, la cosa si ripete il giorno dopo, addirittura con urla contro una infermiera collega, che vedo tutto il giorno a pulire e correre e lavorare in silenzio... Adesso dico: se devi fare un rimprovero, giusto o sbagliato, prendi la persona interessata e la porti in un ufficio... e invece no, lì a offendere la dignità della persona abusando del ruolo... Oppure li trovi li in quattro con i telefonini a messaggiare e magari ti fai riguardo a chiedergli qualcosa... non si può far finta di nulla, no; ma tanti lasciano correre queste cose. Come ho evidenziato al dirigente, ci vorrebbe un controllo più monitorato e aggiornamenti comportamentali, sensibilizzando ancor di più ciò che forse non hanno imparato durante i corsi infermieristici, sui quali mi sono documentato. Noto questo atteggiamento ancor di più di chi è responsabile... Una frase importante, che non vuol dire comando ma attenzione alle esigenze dei pazienti e familiari, avendo cura di capire le situazioni valutandole al momento con garbo e cortesia.
Ripeto con forza che ci sono operatori e medici stupendi, e questa mia spero serva a emarginare e migliorare gli atteggiamenti di alcuni, che non possono e non si devono permettere di usare tali atteggiamenti. Invito tutti coloro che notano disagi, che non basta solo scrivere una recensione ma, per quanto possa essere utile, segnalate le vostre considerazioni al Dirigente ospedaliero, alla regione sanità, ai giornali locali. Potrei paragonare l'ospedale a un grande albergo, in questo caso a due stelle, dove in un albergo vige il senso di qualità dell'ospitalità e in un ospedale vige il senso dell'ospitalità del benessere e attenzione al malato con amore e educazione.
Cambiamo le cose al pronto soccorso di Anzio
Venerdi 03/06/2011 vado all'ospedale, chiaramente di Anzio perche' avevo un problema respiratorio dovuto alle tonsille infiammate. Mi dicono di andare dall'otorino.. vado ed il referto è il seguente: tonsille ipertrofiche zaffate di pus, presenza di ascesso peritonsillare con ricovero e terapia.. Ringrazio il dottore e vado al pronto soccorso per accettazione. Aspetto dalle 11.00 alle 17.00, entro e un medico o infermiera (non so) di nome Alessia mi dice nel modo piu' sgarbato che potete immaginare, che non avevano posti, insistendo sul fatto che dovevo andare in una clinica privata e, se non avevo soldi, letteralmente non erano CA-- SUOI.. indignato le chiedo se fosse normale questo atteggiamento, ma lei mi rispose pronta: MA che me FREGA VaTTENE SENZA FIRMA'!! cosi' feci. ora sono in casa sperando bene che non mi succeda niente. ma che succede se stanotte soffoco? chi dovra' rispondere di tutto questo? chi paghera'? la domanda è: ma si puo' andare avanti cosi', controlliamo questa gente che di lavorare non ne vuole proprio sapere. io pago le tasse, sono un libero cittadino, ho solo la disgrazia di stare male... speriamo tutti di non aver bisogno di stare male fino alla morte!!
Cambiamo qualcosa in questo ospedale per il bene di tutti.
ordinaria inefficienza
incomincio col dire che sul sito delle ASL http://www.aslromah.it//cittadino/ospedali/anzio.php, l'ufficio "Lettere all'URP" risulta in allestimento. strano no?
abbiamo tutto ma nulla funziona! che genialata!
non ho da scrivere chissà che, non ho storie di malsanità grave e documentata. la mia storia è una piccola storia di ordinaria inefficienza e di probabile scarso senso del dovere, il tutto a tutela del riposo della casta dei medici nella fattispecie del pronto soccorso di Anzio.
verso le 6.00 di questa mattina accompagno mio figlio al pronto soccorso. entro nella sala d'attesa che risulta vuota, subito dietro di noi entra anche un signore anziano accompagnato da due donne.
nell'ufficio accettazione non vi è nessuno, ci interroga la guardia giurata, nel frattempo arriva l'infermiera di turno che procede col triage. passa del tempo, interrogo la guardia chiedendogli se c'era stata tanta gente, annuisce senza convinzione e dice che ci sono due medici. ah! penso io...mah!
fatto il triage mio figlio esce e si aspetta nel silenzio assoluto.
incomincio a parlare a voce udibile, in concomitanza la guardia seduta all'interno dell'accettazione fa cenno alla figlia dell'anziano che nel frattempo era stato fatto sdraiare all'interno dello stesso ufficio, di entrare. la signora entra e esce dicendo che avevano messo la flebo al papà e tutto si tranquillizza.
per farvela breve, mio figlio viene visitato alle 8.00 col cambio turno dal dottore montante.
credo di non essere lontano dalla verità nel pensare che tutto ha ruotato a far si che il sonno del dottore non venisse disturbato... Ribadisco che sono solo ipotesi dettate dalle circostanze, non appurate, ma ragionevoli deduzioni. chissà, forse un giorno me la toglierò questa curiosità.
E menomale che la ginecologia funzionava!!
Sono incinta di 2 mesi.. una notte mi sveglio con macchie di sangue.. vado al pronto soccorso e subito mi portano in ginecologia. La dottoressa mi fa delle domande e poi mi visita, mi dice che non ho perdite di sangue e mi chiede di guardare le mutandine.. sono pulite.. Le spiego che erano solo macchie sulla carta, non emorragie, mi fa l'ecografia.. mi dice che il bimbo non si vede e che dobbiamo fare una transvaginale. Mi fa l'analisi e mi mostra il bimbo che sta bene e mi dice che non devo stare in ansia.. che sto bene e che basta solo che mi tranquillizzo.. Molto più tranquilla perchè avevo visto il bimbo vado a casa... il giorno dopo vado a fare una transvaginale a pagamento che avevo prenotato 2 settimane prima e il ginecologo mi trova un distacco della placenta di 11 mm. e un fibroma di cui non sapevo l'esistenza! Avrei potuto perdere il mio bambino... Fotia Rita
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