Ospedale di Adria
Recensioni dei pazienti
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PS pediatrico
Mi reco al pronto soccorso di Adria, con bimbo di 3 anni che dormiva continuamente, non rispondeva, aveva febbre alta e saturazione bassa.
Viene visitato dal pediatra di turno che nemmeno scruta il torace e dice che non ha nulla.
Vado dalla mia pediatra, esito: polmonite.
Reparto Medicina generale uomini
medicina generale uomini: 2 OSS per 30 pazienti, di cui la meta' oncologici. I pazienti rimangono con pannoloni sporchi e bagnati buona parte della giornata poiche' 2 OSS non ce la fanno a fare il giro piu' volte al giorno.
I pazienti vengono quasi tutti cateterizzati per evitare che rimangano bagnati nei loro pannoloni e si formino piaghe.
Le stesse OSS consigliano, se si vuole una assistenza diversa, di prenderla dall'esterno privata. Non a caso davanti agli ascensori vi e' un banner di due metri con pubblicita' di agenzia per assistenze private a pagamento in ospedale e case di cura.
Le stesse OSS consigliano di portare detergenti particolari da casa, per evitare che la loro pulizia sia troppo aggressiva e procuri piaghe.
La pulizia delle camere e spazi comuni e' precaria. Gli infermieri non danno retta e piu' volte rispondono in maniera scortese.
Non hanno tempo di alzare i pazienti e farli sedere sulle seggiole, almeno per mangiare. I pasti sono sprovvisti di acqua, sale e formaggio grana, mentre in tutti gli altri ospedali della provincia questo non accade.
L'orario di visita del mattino comincia alle 11.30, ma il piu' delle volte le porte rimangono chiuse fino alle 12.00, perche' i medici non finiscono in tempo il giro. Quella mezz'ora per molti parenti e' preziosa perche' magari presa di permesso dal lavoro.
Spesso si arriva a visitare i propri cari malati trovandoli scoperti e infreddoliti, bagnati chissa' da quante ore.
Vogliamo dare la colpa alla spending review?? dubito, poiche' e' una situazione che si protrae da molto tempo, poiche' tutti si lamentano ma pochi sono i pazienti che hanno il coraggio di scriverlo e pubblicarlo. Qualcuno dice anche che ha paura che poi si ripercuotano conseguenze sul paziente stesso.
Se questi fatti non si denunciano, anche chi ha la vocazione per il proprio lavoro, coscienza e professionalita', ci rimette.
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