Ospedale Dermatologico Torino
Recensioni dei pazienti
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Esito esame istologico
Con appuntamento alle ore 10.30, mi sono recata a ritirare l'esito di un esame istologico. Il giorno della rimozione dell'epitelioma mi avevano assicurato che avrei potuto richiederlo via email, invece mi hanno obbligata a recarmi di persona. Avevo appuntamento alle ore 10.30, quindi più che puntuale mi presento e vengo mandata a pagare il ticket per ritirare l'esito e poi presentarmi in accettazione; dopo questa trafila torno dall'infermiera, che mi rimanda a pagare un nuovo ticket per la visita medica... Ma non poteva dirlo subito che dovevo pagare due ticket?
A questo punto devo attendere in corridoio perchè la sala d'attesa è piena... Attendo... attendo... attendo e così trascorrono due ore, in corridoio, senza ricambi d'aria, in tempo di Covid, non mi sembra sia la soluzione migliore. Inoltre il medico non mi ha neanche guardata, ha compilato un foglio al computer e me l'ha consegnato. Perchè dare appuntamento quando questo non viene rispettato? Se mia figlia che mi ha accompagnata avesse chiesto un permesso orario, come avrebbe giustificato il ritardo al proprio datore di lavoro? Occorre un'organizzazione diversa, così non funziona, non sono assolutamente soddisfatta.
Ritiro esito biopsia - organizzazione
Il flusso di ritiro esito biopsia è completamente disorganizzato. Si fa la fila in corridoio, prendendo un numero che poi nessuno chiama, pertanto tocca ad ognuno capire il suo turno. Dopo aver fatto la coda, l'infermiera (almeno nel mio caso) dice che il referto non lo può consegnare, ma lo può fare solo il medico. Si attende in un'altra sala dove ci sono pazienti in attesa di referti, medicazioni ecc. Quindi per un referto si fa la fila due volte, uno per ritirare eventuale esito dall'infermiera, che poi ti rimanda al medico (quando non autorizzata a farlo); quindi per avere un esito in pratica si fa la fila due volte, in totale si possono perdere 4-5 ore. Forse qualcuno dovrebbe rivedere come rendere più efficiente il tutto. Nulla però da togliere alla gentilezza del personale, che lavora in condizioni veramente disagiate.
Poca umanità e maleducazione
Recentemente ho accompagnato mia madre, ultraottantenne, all'ospedale San Lazzaro per una visita chirurgica dermatologica, in quanto in procinto di farsi asportare un Epitelioma sotto il ginocchio destro.
Dal personale paramedico siamo stati accolti bene, ma il contatto con il chirurgo è stato sconvolgente.... Un approccio iper frettoloso, la visita è durata circa 4/5 secondi, conclusasi con un approccio arrogante accompagnato dalla frase "ma si è niente... vada fuori che le dicono quando venire per l'operazione".
Il giorno dell'operazione vi era lo stesso chirurgo che, dopo aver operato, liquidava mia madre in una forma più arrogante della volta precedente, dicendo: su quella gamba non metto punti, vada, vada!!!! Alla mia richiesta di spiegazioni, mi sono ritrovato la porta sbattuta in faccia.
Come "logico", la ferita ha avuto complicazioni e su consiglio del medico curante l'ho riportata dal dottore che l'aveva operata.
Dopo una attesa di oltre 3 ore ho visto apparire il dottore il quale, nonostante le mie cortesi richieste di un suo intervento, mi ha trattato in modo del tutto scostante e disumano, dicendo che aveva altro da fare, con la consueta porta chiusa in faccia.
Conclusioni: caro dottore, io capisco la situazione di emergenza e disagio in cui lei opera, ma si ricordi SEMPRE che e lei tratta ESSERI UMANI e non macchine.
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