Ospedale Cannizzaro di Catania
Recensioni dei pazienti
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Pronto soccorso
Pronto soccorso da incubo! Sono arrivata con una frattura del braccio con dolori atroci e le dita pericolosamente gonfie a causa del trauma subìto, con la fede nuziale che comprimeva il dito anulare. Hanno rifiutato di soccorrermi dicendomi che dovevo andare dai pompieri, in quanto loro non erano in grado di offrire assistenza e cure per togliere l’anello e alleviare i miei dolori.
Sono dovuta andare di corsa all’ospedale Garibaldi, dove tutto il personale in maniera professionale ha fatto di tutto per aiutarmi, prestare cure e risolvere il problema.
Neurologia
Per quanto riguarda il reparto Neurologia, si è trattati meglio se le visite si fanno in intramoenia. Ad ogni modo, dopo che ti danno una cura, ti lasciano solo, la disponibilità si esaurisce nello stesso momento in cui esci dalla stanza, a meno che non prenoti un'altra visita privata.
Non rispondono mai al telefono, neanche se si ha bisogno di avere qualche informazione in più sulla terapia o se insorge qualche problema col farmaco. Oggi, dopo settimane e settimane, finalmente sono riuscita a parlare con una signora in reparto per chiedere per una visita, ma mi ha trattato con scortesia.
Chi è di fuori Catania deve fare due ore di strada solo per avere un'informazione, che potrebbero però dare benissimo per telefono e, soprattutto, con gentilezza. La gente che sta male paga profumatamente per avere un servizio e vorrebbe anche essere seguita, non essere lasciata in balia di nessuno.
Purtroppo non siamo pazienti, siamo numeri..
Pronto Soccorso
Dopo un'incidente stradale, l'autoambulanza mi ha portata al Cannizzaro. Qui nessuno mi ha dato un minimo di supporto e nessuno mi ha visitata per bene, mi hanno messa nel lettino, tutta sanguinante, e mi hanno abbandonata lì. Vicino avevo una signora che aspettava nel lettino dalle 14.00, anche lei senza assistenza, e quando io sono arrivata erano le 20.00 circa. Dopo ore e ore, verso quasi le 3.00 di notte, mi hanno dimessa dicendo che fosse inutile fare la Tac (perché già troppe persone la stavano facendo, quindi era troppo stancante farla pure a me). Ho passato tutta la notte con un fazzoletto in bocca perché ancora continuava ad uscire sangue dalle labbra. La mattina dopo sono andata al Garibaldi e lì mi hanno fatto la Tac, da cui ho scoperto di avere un trauma facciale e una frattura alla mascella. Senza Tac non avrei saputo niente di tutto questo, stavo per perdere 3 denti per colpa loro. Pessimo ospedale, io non ci andrò mai più, e lo sconsiglio vivamente.
Rimostranza pronto soccorso
Trovo vergognoso lasciare in attesa al PS una persona con evidente disabilità grave intellettiva, instabilità psicomotoria e con evidenti disturbi comportamentali, invalida al 100%, per ben tre ore e mezza su una sedia a rotelle prima di essere visitata da un medico.
Nessuna "pietà" ha avuto il personale sanitario!
Giunta al PS verso le ore 11:30 a mezzo di ambulanza per "edema arto inferiore destro ed ematoma alla coscia", alle ore 19:20 successive, il medico che l'accompagnava ha dovuto firmare le dimissioni dal nosocomio perchè l'invalida non poteva più rimanere ulteriormente ad attendere un risultato di analisi (unico accertamento effettuato) che necessitavano altre ore di attesa.
L'ambiente sanitario è il luogo per eccellenza che dovrebbe proteggere e tutelare i deboli e i disabili. A volte, però, non è così, purtroppo!!
Assistenza a paziente dell'endocrinologia
I pazienti spesso vengono trattati come se fossero numeri e non esseri umani. Visite sbrigative. Il personale infermieristico e gli impiegati li trovo assolutamente sgarbati. Ai numeri di telefono non risponde nessuno in nessun orario del giorno e della notte. Sono andata di presenza. Volevo chiedere un'informazione e mi è stata sbattuta la porta in faccia. Sono riuscita a fatica a parlare con l'impiegata addetta agli appuntamenti per chiederle di spostarmi l'appuntamento per il controllo periodico della tiroide, già fissato 4 mesi fa, ma mi ha urlato che non se ne parla prima di gennaio 2025. Le ho fatto notare che sono in cura da diversi anni presso di loro e che solo per comprovati motivi di salute non ero riuscita a venire all'appuntamento di controllo periodico. Mi ha ripetuto che non se ne parla prima di gennaio 2025...
Inefficienza e inefficacia Radiologia
Stamattina sono tornata a casa senza aver potuto fare l'ecografia al seno perchè sono stata abbandonata al mio destino per 4 ore, nella sala d'attesa del reparto di senologia al piano terra dell'edificio 3.
Alle ore 12.00, in seguito ai miei solleciti, una signora in camice bianco scopre che non posso fare l'ecografia se non dopo la mammografia, prenotata per il prossimo mese. Malgrado i due esami siano stati prescritti, richiesti per posta elettronica, confermati e pagati, nessuno si è accorto dell'errore.
Sportello accettazione analisi di laboratorio
Mi reco, in orario di apertura, presso lo sportello di accettazione per prenotare ed eseguire le analisi ematiche. L'operatore, non appena presami in carico, si comporta con atteggiamenti maleducati, sgarbati ed oppositivi in commento alla mia prenotazione non aiutandomi a risolvere il problema ma creandomi un disagio ed un prolungamento dei tempi per svolgere l'operazione di un intera mattinata. Spero veramente che vengano presi provvedimenti.
Male struttura e servizi
Intervento di isterectomia.
Gli addetti alle pulizie non sanno cosa sia l'igiene, bagni vecchi e molto sporchi.
Tempi d'attesa lunghi per colloqui con i medici.
Lunghi e inutili giorni di ricovero prima dell'intervento.
Flebo indispensabili da fare sulla paziente operata che sono state dimenticate, drenaggi messi male che si sfilavano da soli, febbre causata da infezione presa in sala operatoria, versamento post intervento che ha messo a rischio la vita della ricoverata.
Appendicite
Dalle 13:30 fino alle 23:45 in pronto soccorso per una appendicite! Infermiere che fumano durante il turno di lavoro, una sola dottoressa che deve gestire tutto.
Persone per un prelievo in fila da 5 ore.. Una disorganizzazione incredibile.
Pessima esperienza
Intervento programmato per innesto di protesi aortica riuscito (a detta del personale medico dell'ospedale).
Fatto sta che mio padre è deceduto dopo due settimane trascorse in rianimazione. La causa del decesso sembra essere stata la setticemia, causa fino all'ultimo in tutti i modi non riferitaci dal personale sanitario.
Tempi d'attesa per colloqui con medici e visite infiniti, orari non rispettati, personale molto scortese, poca trasparenza e scarsa pulizia. Per noi, un posto da dimenticare.
Seconda dose vaccinazione anti Covid
Il mese scorso mia figlia ha fatto la prima dose del vaccino in un altro hub. Ha avuto una reazione allergica piuttosto seria. Qualche giorno fa siamo ritornati nel medesimo hub per la seconda dose ma il medico, con molta professionalità, vedendo il persistere dei sintomi, mi consiglia di iniettare il siero in una struttura protetta, prenotando così per oggi presso l'ospedale Cannizzaro, confidando che essendo, teoricamente, una struttura protetta, qui avrebbero dato prima qualche antistaminico. Pertanto prepara una dettagliata relazione da consegnare ai colleghi. Bene, anzi, male.
Oggi il medico che ha fatto la fiala a mia figlia non ha voluto leggere la suddetta relazione. Alle proteste di mia figlia, ha iniziato ad inveire e gridare. Si e' permesso anche di dire che la mia e' una famiglia di persone ignoranti che non capiamo neanche la lingua italiana. Peccato per lui che tutti noi abbiamo un titolo di studio universitario e che mia figlia sia laureanda. Il suo comportamento non ha fatto onore al ruolo medico. Naturalmente mia figlia e' stata rimandata a casa, dopo una attesa di circa trenta minuti, senza che nessuno si accertasse delle sue condizioni di salute. Naturalmente di riservo di ricorrere in altra sede per tutelare la salute di mia figlia se si dovessero ripresentare vistose reazioni, vista la negligenza mostrata dal personale. Mi auguro che i dirigenti prendano seri provvedimenti verso queste persone.
Ah dimenticavo: mia figlia e' pure agofobica.
Frattura femore in paziente 73enne
Paziente di 73 anni, con tumore al polmone e gola, si frattura un femore. L'attesa per l'intervento, per legge, è non oltre 48 ore, ma ne trascorrono 120 ore senza che nessuno si renda conto che, nello stato in cui si trova il paziente, ha difficoltà alla respirazione. Viene finalmente operato, ma poi fisioterapista ASSENTE COMPLETAMENTE. Pulizia del paziente: LO STRETTO INDISPENSABILE! Il paziente rimane immobile per altri 7 giorni con conseguente comparsa di piaghe. Ovviamente, essendo in periodo COVID, nessuno dei familiari può assistere e comunicare con il medico. Dal reparto, nessuna risposta.
A voi il giudizio.
Medicina d'urgenza?
Dopo una giornata al Pronto Soccorso, alle 11.00 di sera dicono che mia madre deve essere operata d'urgenza per una massa tumorale che fa occlusione, di cui noi non sapevamo l'esistenza. Non l'hanno operata la sera, ma l'indomani alle 14.00 (questo perchè era urgente...). Intervento durato 6 ore. Passa la notte, l'indomani mia madre va in setticemia (non l'avranno pulita bene??) e muore in due giorni.
Pronto Soccorso
Riassumo brevemente assumendomi tutta la responsabilità di ciò che sto per scrivere.
Lunedì 2 novembre 2020 a mia madre, trasportata d'urgenza al p.s., viene diagnosticata una polmonite bilaterale da Covid-19 "trattabile".
Nelle prime ore di lunedì 9 novembre, dopo una serie di cure, a mio avviso inadeguate, abbandonata a sè stessa muore senza alcun conforto. Preciso che alcune ore prima del decesso chiamo il numero fornitomi per avere notizie. Risponde al telefono un gran cafone di medico che frettolosamente mi aggiorna sulle condizioni di mia madre (a suo dire stabili) e si congeda intimandomi di non "disturbarlo" più. Poco dopo mia madre muore venendo derubata di tutti i Suoi effetti personali. Non aggiungo altro.
Pronto Soccorso
Mi reco al pronto soccorso con mio padre, sofferente da qualche giorno, impossibilitato a muoversi poiché qualsiasi movimento procurava solo un atroce dolore, arrivata lì pongono qualche domanda inerente alla sua storia, al suo dolore e viene registrato codice bianco come Lombosciatalgia. Bene, trascorse le 5 ore di attesa pensano bene di dimetterlo, senza averlo neanche lontanamente toccato, prescrivendo una terapia inutile (paracetamolo e cortisone). Io (che non sono nessuno) decido però di far fare una risonanza per capirne bene il problema. Ecco, compromissione grave dei nervi spinali e operazione chirurgica immediata. Il bello è che il dottore del PS poi mi ha detto pure con tono da professorino “ma A LEI CHI LO HA DETTO DI FAR FARE LA RISONANZA?”.
Fortunatamente IO, che non sono NESSUNO, ho deciso di far fare la risonanza.
Diagnosi errata.
Tempi di attesa INFINITI
Competenze buone.
Tempi di attesa letteralmente INFINITI. Non venite qui senza sapere di perdere una intera giornata appresso a un personale lento, con scarsa voglia di lavorare e per giunta maleducato.
Pulizia SCADENTE.
Locali scadenti.
Esperienza PESSIMA.
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