Ospedale Branca di Gubbio
Recensioni dei pazienti
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Esame ecografico: Ecodoppler carotideo
Appuntamento per ecodoppler carotideo delle ore 11.10, arrivato alle 10.45 mi ritrovo 5 persone davanti.
Se per fare 7 ecodoppler occorrono 30 minuti, si prende un appuntamento ogni 40 minuti, non ogni venti!
Mi sono fatto 45 km per arrivare a Branca da Città di Castello.
Organizzazione pessima. Pretendete la puntualità, ma voi non lo siete mai.
Vergogna.
Me ne sono andato senza fare l'esame.
Pronto Soccorso
Sono triste e amareggiato per il trattamento ricevuto.
Mi sono recato questa mattina in pronto soccorso perché ieri sera, facendo la doccia, mi sono accorto di avere attaccata al mio fianco sinistro una piccola zecca; istintivamente l'ho strappata via e in seguito mi sono disinfettato e ho applicato della gentamicina.
Purtroppo non sono riuscito a capire che fine abbia fatto il rostro.
Questa mattina dal risveglio accuso una sensazione di dolore sotto l'ascella (ghiandola? Non so, non sono un medico) per cui mi reco al pronto soccorso e:
ore 07.05 suono il campanello e subito mi viene aperta la porta, vado allo sportello accettazione ma non c'è nessuno. Aspetto dieci minuti poi suono il campanello, ancora nessuno per altri dieci minuti, dopo i quali si presenta una operatrice alla quale mi rivolgo cercando di spiegare la problematica e chiedendo anche se è la norma aspettare venti minuti per poter parlare con qualcuno, alché l'operatrice mi ha risposto in maniera irritata, che sì!!!
Per mia fortuna al suo fianco è comparso un gentile collega, che scusandosi per l'accaduto e comprendendo che non mi stavo lamentando, ma che stavo chiedendo e che non ero stato ancora registrato, si è affrettato a farlo.
Dopo una ventina di minuti sono stato accompagnato da una gentile infermiera in ambulatorio dal dott. Cardile, che mi ha chiesto perché fossi lì e che a seguito della mia risposta ha come prima cosa esclamato: lei non doveva venire qui!! Ma doveva andare dal suo medico, ora paga il ticket, dopo di che una veloce occhiata con una lente alla zona della puntura e una brevissima palpazione sotto l'ascella e via.
Gli chiedo se non fosse il caso di assumere un antibiotico a scopo preventivo e la risposta è al momento no, poi se avrà bisogno lo vedrà il suo medico.
Ho sempre e continuerò ad avere per sempre la massima considerazione e rispetto di tutti gli operatori sanitari che sono lì per tutelare la nostra salute e aiutarci nel momento del bisogno, mai mi sono lamentato delle attese dei presunti disservizi comprendendo la mole di lavoro e l'esiguo numero di operatori rimasti,
ma la gentilezza e le buone maniere devono prescindere da tutto, c'è modo e modo di dire le cose e di rivolgersi ad un paziente che, anche se poi deve pagare il ticket, non credo debba avere la sensazione di essere punito, che domandando cosa fare gli viene risposto deve rivolgersi al suo medico.
Ci si rivolge ad un medico anche pagando il ticket, per avere una diagnosi che sia percepita come tale e non per uscire dell'ambulatorio frustrati come se si fosse commesso un reato e rimandati ad un altro medico.
A mio avviso questi comportamenti sono fonte di accrescimento del malcontento generale nei confronti della sanità pubblica, che non merita perché non è giusto che poi tutti vengano considerati male, per la responsabilità di pochi.
Tonino Casagrande
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