Ospedale Belcolle di Viterbo
Recensioni dei pazienti
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Pronto soccorso ginecologia
Il 15/03/2024 sono andata al pronto soccorso di ginecologia, in quanto è da 4 giorni che ho dei forti dolori pelvici e da 15 un po' di perdite mestruali. Ho sentito la mia ginecologa, che prima di 18 giorni non ha disponibilità ma nel frattempo mi ha consigliato di prendere qualcosa. Il fastidio è comunque aumentato (pancia gonfia, dolore muscolare alla gamba sinistra) e così sono andata al pronto soccorso, preoccupata che ci fosse anche un ristagno di sangue uterino. Al momento che mi facevano le ecografie la dottoressa mi dice: signora, ma questa visita è ambulatoriale, non una prestazione da pronto soccorso, pretende le facciano un intervento di urgenza? ...
Una tantum ai medici del pronto soccorso bisognerebbe fare una revisione di relazione con il pubblico, caro direttore! Spero tanto che sia possibile che i vostri medici migliorino in professionalità, non voglio ad ogni modo generalizzare. Grazie!
Intervento in Neurochirurgia
Dall'Ospedale di Arezzo mi hanno indirizzato all'Ospedale Belcolle di Viterbo per un intervento neurochirurgico, dicendomi che il Dott. Riccardo Antonio Ricciuti è un bravissimo medico. Non potevo immaginare che il dottore potesse essere un dottore così tanto bravo! Lavora con grande abilità e cura, anche le sue maniere e il buon trattamento con i pazienti mi hanno impressionato, insieme a un altro medico, la dottoressa Serena Pagano, il cui comportamento ti impressionerà.
Anche le infermiere qui sono molto brave, offrono un buon servizio.
Di cuore grazie all'ottima squadra del Dott. Ricciuti.
Chirurgia plastica
Nonostante la richiesta di asportazione di un nevo blu sulla palpebra fatta dal Cup di Roma, su richiesta della mia dermatologa dopo aver effettuato la visita da lei due mesi fa, ho prenotato appunto con la richiesta del Cup. Oltretutto abito in zona Roma sud. Dopo aver fatto 100 chilometri, al reparto mi prenotano l'intervento tramite lista d'attesa. A cosa è servita allora la richiesta del Cup, a guardarmi in faccia? Ma non finisce qui. Invierò presto un ispettore della Asl di appartenenza perché questi signori della chirurgia plastica li cito per danni.
Medicina d'urgenza
Medicina d'urgenza, un reparto che cerca in tutti i modi di fare del suo meglio. Le voci negative sul pronto soccorso non sono per la competenza del personale, ma per la grave situazione di affluenza di molte persone, le quali dovrebbero fare riferimento anche ai propri medici di famiglia, che molto spesso si lavano le mani e lasciano il vero lavoro a chi è in pronto soccorso... Comunque ci tengo a complimentarmi con tutto lo staff di medicina d'urgenza dell'ospedale di Belcolle, alla equipe radiologica, agli infermieri, agli OSS, ai dottori, per la cura, la celerità con cui hanno rimesso in salute mio padre. Un elogio allo sforzo di molte persone che, anche in una situazione di disagio in cui verte tutta la nostra provincia, riescono a fare. Diamo una mano ai nostri operatori, rispettiamo le regole e aiutiamo a fare sempre meglio
Un complimento in particolare alla dottoressa Angela Cappellari per la sua competenza medica, ma soprattutto per l'umanità e la disponibilità che ha prestato...
Complimenti alla Neurologia del Belcolle
È difficile trovarsi dall'altra parte della barricata e trovare assistenza, prontezza, umanità, professionalità di alto livello. Grazie, grazie, grazie.
5 stelle chirurgia bariatrica
Devo fare i migliori complimenti al reparto chirurgia bariatrica. Ho subìto un intervento per obesità e sono stata trattata come una regina, in tutti sensi. Insomma, non poteva andare più che bene.
Ho solo una lamentela nei confronti del Cup dove si prenotano le analisi.
Esperienza in PS
Il mio ragazzo ha fatto un incidente con la macchina e, per un dito rotto, abbiamo dovuto aspettare dalle 19.00 a mezzogiorno del giorno dopo perché al personale pare importi poco dei pazienti lascati in mezzo ai corridoi senza la minima curanza, mentre loro chiacchierano e parlano. Ho visto persone anziane sui lettini senza acqua da bere e senza far entrare i parenti degli allettati che sono lì da ore e ore, mentre loro non se ne occupano minimamente. ASSURDO!
Intervento in Week surgery
Sono stata operata il 16/05/2022 per elastofibroma e, dopo tante critiche sentite sull'ospedale di Belcolle di Viterbo, io posso dire solo cose belle... Ci sono professionisti e medici umani e professionali come il prof. Martinengo ed il suo staff.
Un grazie a tutto il reparto della Week surgery, grazie a tutti.
Reparto Maxillo facciale
Sono stata operata per adenoma pleomorfo alla parotide destra il giorno 22/02/2022 dal professor Rinna Claudio ed il suo aiuto dott. Perugini.
Voglio segnalare l'eccellenza di questi medici competenti, scrupolosi, pazienti, umani, attenti alle necessità del malato. Al loro fianco una equipe di infermiere competenti e scrupolose.
Grazie di cuore.
Neurochirurgia
Eccellenza in sala operatoria, in sala risvegli e in reparto.
Grazie a tutti.
Sfogo di cittadina
Non c'è più assistenza per i cittadini, per fare un qualsiasi tipo di visita bisogna rivolgersi a cliniche private, ma cosa state combinando?? A chi date assistenza? Se non lavorate più, chiudete!
Non c'è più assistenza per nessuno, neanche se ci presentiamo al Pronto soccorso con la testa in mano.
Assistenza oncologica assente
Nell’ultimo periodo, la paziente è stata abbandonata a sè stessa, nonostante ci avessero detto che ci avrebbero chiamato per effettuare una risonanza magnetica, che poi abbiamo provveduto a fare a pagamento di nostra iniziativa.
Scarsa umanità e arroganza, quello che più ci ha colpito. Questi atteggiamenti non sono più tollerabili in chi ha scelto di esercitare una professione così delicata e non sono proprio giustificabili.
La nostra parente veniva dall’ospedale di Varese, dove era stata curata da medici educati e di eccellente competenza. Qui, a Viterbo, la mentalità è purtroppo diversa. Triste esperienza. È necessario un avanzamento di passo, non è pensabile dover avere a che fare, in momenti così delicati ed essendo in ballo la salute, con questi atteggiamenti.
Pessima assistenza
Sono allibito da come è stata trattata mia madre nel reparto medicina d'urgenza, lasciata ad 87 anni 24 ore su una barella senza avere la minima assistenza. Personale scoordinato e maleducato, con rare eccezioni.
Abbiamo chiesto che fosse messa in piedi avendo le costole fratturate, non altro, ma non hanno voluto; ergo, mia madre non cammina..
Esperienza negativa
Donna affetta da mieloma multiplo, diabetica, entra in ospedale dopo 8 ore di pronto soccorso mandataci dalla clinica di Villa Immacolata, dove era stata trasferita per riabilitazione post intervento di protesi anca. Inizialmente con livello 8 di emoglobina, lo specialista non riteneva di dover trasfondere; dopo mia insistenza visto che conosco la patologia e non poteva migliorare da sola, il 18.12 viene ricoverata in medicina. Dopo vari consulti inerenti il gonfiore alla gamba, Tac, Doppler, nessuno sapeva dirci cosa avesse mia madre. Finalmente un giorno dalla ferita esce abbondantemente del pus e si scopre che aveva contratto una infezione della ferita o addirittura della protesi, ma non erano in grado di dirlo. Ci consigliavano, anzi quasi avevano deciso loro, di ritrasferirla all'ospedale di Roma che l'aveva operata. Tutto questo dopo 15 giorni di ricovero senza capire bene il da farsi. I giorni passano e la gamba è sempre gonfia, mandano fax ogni giorno all'ospedale romano che non ha posto, perché il reparto di Ortopedia non intende mettere le mani sull'intervento fatto da altri. Finalmente dopo varie discussioni tra primari, l'ospedale romano si riprende la paziente per disperazione e soprattutto perché era chiaro che l'ortopedia di Viterbo non voleva intervenire per drenare una fistola o sacca ematica che si era formata. Palese rifiuto di intervento su una paziente grave. Speriamo che non abbiano fatto troppi danni, in ogni caso non ci vedranno più, salvo in Tribunale.
Biopsia prostatica
Sono un sessantanovenne. Dopo un normale controllo di PSA in urologia con risultato 5,8, mi è stata consigliata una biopsia prostatica, fatta nell'ospedale di Belcolle in uno stanzino forse adibito a magazzino, o non so cosa sia stato.. Igiene e sicurezza zero, da qui sono iniziati guai a non finire, perchè dopo 5 ore dalla biopsia non urinavo più. Allora telefono al reparto urologia descrivendo le mie condizioni, mi veniva risposto che dovevo andare al pronto soccorso in quanto il reparto urologico dalla sera fino alla mattina rimane impresenziato dal medico di turno. Al pronto soccorso attesa di 5 ore fino a quando, prossimo allo svenimento, mi hanno messo il catetere e una flebo e depositato su una barella in corridoio; dopo di ché un infermiere mi ha detto che mi ero svuotato e potevo uscire con tutto il catetere e ritornare il mattino seguente per toglierlo. Fatto questo, trascorsa la giornata accusavo forti dolori da non poter stare neanche seduto, consultato il mio medico di base che ha diagnosticato un forte edema che mi bloccava di nuovo la minzione e fortissimi dolori, mi prescrive una cura a base di antibiotici e cortisone e dopo un paio di giorni sono rientrato nella normalità. Non finisce, vengo informato sempre dall'ambulatorio di urologia che il risultato della biopsia avverrà dopo circa 15 giorni e che mi avrebbero telefonato per sapere il risultato. Io allora, trascorso un mese e mezzo senza ricevere comunicazione, mi ero tranquillizzato credendo che se ci fosse stata gravità di certo mi avrebbero informato immediatamente, ma per scrupolo mi sono recato personalmente per avere informazioni in merito. Dopo lunghe ricerche mi viene comunicato che non mi contattavano perché non risultava la data di nascita (sono nato nel 1945 a loro risultava nel 1902), l'urologo mi comunica che mi deve parlare personalmente dandomi la triste notizia di un tumore alla prostata. Non sto a specificare lo stato d'animo di quel momento, comunque mi mette al corrente dell'operazione e del tempo di attesa, non prima di 6 mesi, mi rilascia un pacco di ricette per accertamenti diagnostici obbligatori per la preospedalizzazione.. Sapendo i tempi di attesa che abbiamo sulla nostra provincia di Viterbo, a questo punto mi sono rivolto altrove, posso dire anche dove: a Roma presso l'ospedale S. Giovanni dell'Addolorata, reparto urologia.
Allora: due tempo di attesa per esami diagnostici preospedalizzazione 10 giorni fatti tutti in una mattinata in day Hospital, dopo 15 giorni sono stato contattato per l'intervento chirurgico con sistema di robotica, nessun dolore, solo 5 buchi nella pancia. Sono stato poi dimesso dopo soli 3 giorni dall'intervento con tempi di ripresa brevissimi.
Che devo dire... a voi le conclusioni.
ONCOLOGIA
In data 4 aprile 2013 il mio compagno viene visitato dal Dott. Enzo Maria Ruggeri, al fine di stabilire la terapia farmacologica più adatta a contrastare una neoplasia renale con metastasi polmonari.
In quella sede, in presenza del paziente e mia, il Dott. Enzo Maria Ruggeri ha espresso valutazioni estremamente positive circa le possibilità di cura e di alta sopravvivenza del paziente stesso.
In data 15 aprile 2013, il mio compagno ed io veniamo accolti presso lo studio del Dott. Enzo Maria Ruggeri e dalla Dott.ssa Agnese Fabbri, al fine di ricevere il farmaco oncologico di cui sopra, le informazioni relative al suo uso e l’indicazione del nuovo appuntamento di controllo.
Il mio compagno viene inviato presso un’altra stanza per effettuare subito una flebo ed io vengo trattenuta nel predetto studio; al momento dei saluti vengo fermata dal Dott. Enzo Maria Ruggeri che mi invita a sedermi.
Quelle che seguono sono le parole di cui mi ha investita ex abrupto il Dott. Enzo Maria Ruggeri:
“La situazione del suo compagno è molto seria e grave”;
“la condizione di partenza è estremamente sfavorevole, il tumore è molto aggressivo”;
“lei deve sapere che le possibilità di sopravvivenza sono nell’ordine di mesi”;
“non ne parli per nessun motivo con il suo compagno, altrimenti il paziente, se conosce la verità, prende le pillole che gli diamo e le butta nel lavandino”;
“mi dispiace ma ci siamo passati tutti”.
A fronte di quanto sin qui esposto denuncio quanto segue:
Il Medico che assume la cura un cittadino italiano affetto da qualsivoglia patologia, ha l’obbligo di informare lo stesso, e non un suo parente, delle reali condizioni di gravità della sua malattia.
Tale principio assume tanto più un valore assoluto e imprescindibile laddove vi sia un rischio di vita, in quanto ciascun cittadino ha il diritto di scegliere se intraprendere o meno qualunque cura e, soprattutto, come e dove vivere la probabile ultima fase della sua vita.
Il Dott. Enzo Maria Ruggeri ha abdicato da questo dovere.
Quanto sin qui detto per segnalare che sino al termine della carriera del Dott. Enzo Maria Ruggeri ad altri cittadini con patologie oncologiche verrà negato di sapere il livello di gravità della loro malattia (privandoli della possibilità di scegliere se curarsi o fare altro dei restanti giorni della propria vita);
ad altri parenti verrà rivelato in segreto che la situazione rassicurante di cui erano venuti a conoscenza nei colloqui con il medico in presenza del loro parente malato, è in realtà grave, e verranno così gravati della responsabilità psicologica ed etica di tacere la verità al proprio familiare.
Reparto Ortopedia
Mio padre di 84 anni si è fratturato il collo del femore a fine ottobre 2012 ed il Belcolle è stato l'unico ospedale disponibile ad accoglierlo. Purtroppo, nonostante la sua età, è rimasto tre notti in corridoio, poi finalmente ha avuto un letto in una stanza per due persone. L'operazione è stata effettuata alquanto tardi, dopo dieci giorni dalla caduta (vista l'età avrebbe dovuta essere fatta entro 48-72 ore). Al momento di intervenire, riscontrando una forte osteoporosi, il chirurgo ha optato per sostituire interamente l'arto dall'anca al ginocchio, rendendo l'operazione molto più lunga, ma anche più efficace! Mio padre in seguito è rimasto un'altra settimana in ospedale e dopo ha cominciato la fisioterapia in una clinica privata (poi ogni giorno a casa sua per un altro mese). Non ha mai avuto dolori, ha ripreso a camminare in tempi molto rapidi (senza dubbio è stata fondamentale la fisioterapia) e ha ripreso (a distanza di due mesi) a camminare quasi come prima della caduta. Se non fosse stato per i tempi d'attesa e le condizioni misere dell'ospedale, sarebbe stato ancora meglio ma, in ogni caso, l'operazione è riuscita perfettamente.
CHIRURGIA DELL'OBESITA FANTASTICA!
E' UNA SQUADRA FANTASTICA GUIDATA DAL DOTT. VINCENZO BRUNI CHE E' UN MEDICO ED UNA PERSONA ECCEZIONALE!
Urologia
Il reparto di Urologia è piccolo (solo 14 letti). La fila di attesa per l' operazione dei tumori maligni è lunghissima, è può durare oltre i 4 mesi! Ho raccolto la testimonianza di vari operati del mese di Aprile 2011 e molti di loro erano in lista dal mese di Dicembre 2010, con la promessa di essere operati entro brevissimo tempo massimo Gennaio 2011 (data la gravità dei mali sarebbe stata cosa giusta). Dal reparto hanno rinviato sempre i pazienti a nuove date di operazione e questi pazienti in lista da Dicembre, ripeto, sono stati operati solo nel mese di Aprile.
Ottimo reparto di Chirurgia Senologica
Consiglio a tutti il reparto di "Chirurgia Senologica" dell'Ospedale Belcolle di Viterbo diretto dalla dr.ssa Patrizia FRITTELLI, coadiuvata dal Dr. Antonio BOVINO. Mia moglie si è affidata alle loro cure dietro consiglio di amici ed ora possiamo dire di avere toccato con mano la splendida realtà di questo reparto, della loro professionalità all'avanguardia e della loro umanità. Non di poco conto è il non guardare al "portafoglio" da parte loro, come invece ho riscontrato in altre realtà.
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