Ospedale Agnelli Pinerolo
Recensioni dei pazienti
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Intervento tumore del colon sigma
Mio fratello è entrato in ospedale il 13 aprile 2021 con un tumore al sigma, facilmente operabile secondo la diagnosi del primario di chirurgia oncologica, che ha aggiunto: "Tre settimane in ospedale e torna a casa meglio di prima". Gli è stato inserito uno stent che ha leso l'intestino e provocato infezione. Il gastroenterologo, non riuscendo ad estrarlo, ne ha aggiunto un altro che ha prodotto peritonite. Dopo 2 interventi chirurgici è subentrata la setticemia, e con questa due infezioni alle vie urinarie, superate; poi si è aggiunta una infezione polmonare, che ne ha determinato la morte, dopo 4 mesi di sofferenze atroci. Il primario, cui abbiamo chiesto ragioni, ha risposto che, con il senno di poi, avrebbe operato invece di inserire il secondo stent.
PRONTO SOCCORSO DOMENICA DA EVITARE SE POSSIBILE
Domenica pomeriggio con mia figlia 14enne mi sono recata al pronto soccorso dopo aver scoperto da sabato sera una "specie di pallina nel collo". L'accettazione e' stata fatta in codice bianco, quindi dopo tre ore e' stato il nostro turno. Diagnosticata una tonsilla infiammata, quindi **oki** per una settimana. Abbiamo pagato 25 euro di ticket e abbiamo lasciato l'ospedale poco convinte.
La nostra poca soddisfazione della diagnosi e' stata confermata quando giovedì mattina dal medico curante viene "quasi" diagnosticato un problema alla tiroide e, con rammarico dell'esito datomi senza esami ed ecografia, mi invita con urgenza venerdì mattina a fare esami del sangue ed una ecografia.
Ecco la mia esperienza - che spero che si risolvi in fretta e con poco - ma la delusione per 3 ore di attesa, pagare il ticket e non risolvere nulla con paziente di 14 anni, mi sembra veramente da considerare una negligenza enorme!
Meglio starci lontano
Dopo caduta da scala avevo problemi di deambulazione e mio figlio mi ha portato al pronto soccorso; dopo 7 ore su una barella (dalle 18.00 all'una di notte) mi hanno portato a fare una radiografia alla schiena, quindi mi hanno messo in un letto in ortopedia. Al mattino, verso le 11.00, arriva un medico a visitarmi, guarda la radiografia, mi prende in giro dicendomi che avevo le gambe storte, poi mi dà un numero di telefono e mi invita a contattarlo, quindi mi manda a casa. Io chiamo un'ambulanza e mi faccio portare a casa, vado subito a letto ma, dopo un paio di giorni, non riuscivo a respirare, chiamiamo così il 118 dato che non c'era il mio dottore (essendo fine settimana). La dottoressa del 118 mi invita ad andare subito in ospedale perchè c'era qualche cosa che non andava, dicendo di non aspettare e recarsi subito. Chiedo a mio figlio di portarmi per non aspettare un'ambulanza; quando sono giunto al pronto soccorso non mi ricordo molto di cosa sia successo, so solo che mi sono trovato con tubi da tutte le parti e in un locale pieno di piccoli televisori che facevano un sacco di rumore. Ho poi saputo che era il reparto di terapia intensiva.. Comunque me la sono cavata. Ora vorrei andare a trovare quel bravo dottore che mi ha detto che avevo le gambe storte, ma che non si è accorto che avevo un'embolia polmonare dovuta alla caduta. Distinti saluti.
Reparto Medicina
Alcuni "soggetti" del personale medico dovrebbero imparare dai loro colleghi, da infermieri e operatori socio-sanitari, e magari fare un corso di aggiornamento su come trattare le persone, perchè siamo nel 2012 e non più nell'800. L'umanizzazione delle strutture ospedaliere è indispensabile per garantire appropriatezza delle cure, ma ciò che più è importante è l'umanità del personale nell'affrontare la malattia del paziente. Oltre che a ristrutturare l'Ospedale Agnelli, servirebbe una imponente opera di "ristrutturazione" della morale e della coscienza di alcuni medici.
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