Ortopedico Rizzoli di Bologna

 
4.2 (57)

Recensioni dei pazienti

9 recensioni con 2 stelle

57 recensioni

 
(39)
 
(4)
 
(5)
 
(9)
1 stella
 
(0)
Voto medio 
 
4.2
 
4.2  (57)
 
4.0  (57)
 
4.4  (57)
 
4.2  (57)
Torna alla scheda

Filtra per malattia, intervento, sintomo

Voti (il piu' alto e' il migliore)
Competenza
Assistenza
Pulizia
Servizi
Commenti
Informazioni
Inviando il modulo si dichiara che quanto scritto corrisponde al vero e si assume responsabilita' legale in caso di commenti falsi. L'invio di commenti non veritieri positivi o negativi costituisce reato.
9 risultati - visualizzati 1 - 9  
 
Per Ordine 
 
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Alluce a martello

Mi sono rivolta al Rizzoli nel 2016 per un intervento all'alluce a martello. Fino all'età di 46 anni non sapevo cosa significasse un mal di schiena. Dopo l'intervento (di alluce valgo non a martello come avevo chiesto) ho iniziato ad avere continue lombosciatalgie perché cammino male, riesco ad essere operativa sul lavoro un giorno a settimana.

Patologia trattata
Alluce a martello
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Pessima esperienza

Ancora turbata dalla “visita” di questa mattina.
Operata due anni fa per conflitto coxo femorale in presenza di artrosi dell’anca dal dott. Trevisani che nonostante mi avesse promesso il contrario non ha più risposto alle mie e-mail, mentre io pellegrinavo da un ospedale all’altro con una situazione sempre più grave, avevo ripreso fiducia dopo un paio di controlli al Rizzoli in cui avevo trovato persone umane e preparate (ringrazio il dott.Masetti che se non altro mi ha dato ascolto). Stamattina la sfortuna ha voluto che incrociassi sulla mia strada Giuseppe Tella, il quale non è stato minimamente attento a quello che dicevo, non ha corretto gli errori presenti sul referto come avevo esplicitamente richiesto, non ha ascoltato minimamente il fatto che sia io che il mio compagno cercassimo di spiegare che il mio livello di dolore è invalidante e la mia vita è ormai pari a quella di una persona disabile dal maledetto giorno che ho messo piede in sala operatoria. Mi ha detto che devo perdere peso e insistito a chiedere se “ci avessi mai provato”, senza sapere nulla sul mio conto e su eventuali disturbi alimentari (sottolineo che il mio peso è aumentato *dopo* l’intervento anche a causa dello stato di grave stress al quale la gravità del dolore e la reclusione forzata mi sottopongono). Ha ignorato completamente il fatto che io soffra di vulvodinia e dolore pelvico cronico associati alla patologia dell’anca come se queste malattie non esistessero, con buona pace di tutte le persone di sesso femminile che ne soffrono e che per questa gente devono restare invisibili.
Sul referto si riferisce a me come “la malata” anziché “paziente” (lo abbiamo sentito parlare così anche riferendosi ad altri poiché ha interrotto la chiamata per rispondere al telefono senza minimamente scusarsi). Mi ha prescritto l’ennesima infiltrazione nonostante gli avessi detto che ne ho fatte molte con zero benefici e con effetti collaterali causati dal cortisone, aggiungendo che “non è sempre possibile fare qualcosa per risolvere i problemi“. Sono uscita arrabbiata, sfiduciata e disperata perché i costi che stiamo sostenendo per sopperire a tutte le visite e le terapie che non mi stanno fornendo in questo ospedale ci stanno svenando. Ovviamente dovrò rivolgermi a un privato e chiedere aiuto per sostenere le spese.
Mi firmo con il mio nome perché voglio che sia riconoscibile e che queste persone sappiano che ad oggi la persona che è entrata sulle sue gambe in quella sala operatoria oggi è ridotta alla disabilità anche grazie a loro.

Annapaola R., 46 anni.

Patologia trattata
Artrosi dell’anca con dolore pelvico cronico
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Protesi anca - Prof. Traina: esperienza negativa

Visita in libera professione dal Prof. Traina consigliatomi da un'amica/paziente. Una serie di domande fatte dall'assistente che ha compilato un questionario/scheda; quando il prof. Traina è finalmente entrato ha dato un occhiata alle radiografie e mi ha solo chiesto quale anca volevo operare per prima. Alla mia domanda "perché non subito entrambe?" mi risponde che difficilmente si operano insieme se non in casi particolari... chissà, forse era da valutare se quello fosse uno dei casi? Non sono medico, non lo so ma il colloquio si è svolto in piedi, più che spicciativo.
Non ho più visto il prof. Traina né prima né dopo l'intervento.
La mattina dell'intervento IO (non loro!) scopro PER CASO che non avevano il mio gruppo sanguigno, quindi prima dell'intervento mi fanno un primo buco/prelievo, giusto per mettermi a mio agio visto che sono agofobica e l'avevo fatto ben presente nel prericovero (dalle 8 alle 18 per fare raggi X - prelievo - ECG).
La prima visita di controllo (5 ore di attesa su una sedia con una protesi "fresca" e l'altra gamba malconcia), per loro tutto ok. A un mese dalla visita: trombosi venosa profonda estesa (gamba non operata e addome, diverse vene occluse). Seconda visita, altre 5 ore, tutto ok! La trombosi? Causa? Capita, comunque se ne occupa l'angiologia.
Dovevo risolvere un problema, ora ne ho uno peggiore senza aver risolto il primo.

Patologia trattata
Coxoartrosi bilaterale severa
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Lunga attesa per controlli ortopedici

Recentemente, per due volte in 20 giorni, sono andata presso gli ambulatori del Rizzoli per il controllo di una frattura di un dito della mano. Entrambe le volte ho atteso 5 ORE per eseguire il controllo. Mi chiedo se non si possa migliorare l'organizzazione della gestione dei pazienti presso i poliambulatori!

Patologia trattata
Frattura dito della mano.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Politrauma da incidente

Sono arrivato per politrauma e sono stato ricoverato nel reparto gamba, essendo il reparto di competenza per la lesione principale. Il giorno dell'arrivo ho chiesto ed atteso per 18 ore del ghiaccio per le lesioni al volto e 5 ore un antidolorifico, che è stata poi una tachipirina (per 6 fratture).
Ho passato la prima notte in carrozzina in corridoio per non disturbare le compagne di stanza, visto che piangevo per il dolore. Il resto del ricovero non è stato migliore, ho dovuto contrattare ogni giorno per degli antidolorifici, come se non fossero un diritto. Ho chiesto, senza risultati, una consulenza odontoiatrica/ maxillofacciale per 12 giorni di fila, avendo riportato dei traumi facciali ed avendo forti dolori ad un dente. Ho dovuto attendere le dimissioni e sono dovuta andare dal mio dentista per scoprire di avere due fratture alla mascella ed un dente lussato. Nella totale negligenza, hanno pure omesso alcune delle fratture diagnosticate inizialmente alla TC nella lettera di dimissione.
Spero che dal punto di vista chirurgico siano stati impeccabili, perché da tutti gli altri punti di vista non ci siamo.

Patologia trattata
Politrauma da incidente.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Zero assistenza.
Intervento chirurgico dopo 14 giorni dal ricovero, cioè paziente lasciata soffrire per tutti quei giorni con una gamba rotta!

Patologia trattata
Frattura arto inferiore dx (dopo caduta accidentale).
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Poliambulatorio Rizzoli

Voglio raccontarvi della mia esperienza al poliambulatorio Rizzoli di Bologna. Sono tornato da un giorno dal "viaggio della speranza" a Bologna per far visitare mia figlia di 15 anni affetta da scoliosi con 38 gradi di angolazione. Terzo consulto dopo una prima diagnosi che prevedeva il busto di tipo sforzesco ed un'altra che paventava l'operazione, essendo una scoliosi idiopatica.
Logistica impeccabile e precisa (bus A fuori dalla stazione che ti accompagna presso la struttura), tempo di attesa ridicolo (una ventina di minuti, considerando che sono arrivato con quasi un'ora di anticipo), servizio di segreteria altrettanto impeccabile ma...
arriviamo alle dolenti note:
ci chiamano e ci indirizzano in una stanzetta dove un'infermiera fa spogliare mia figlia e prende il materiale portato (lastre, referti, dvd, etc.), carica il dvd e va in un altra stanza. A questo punto arriva il professor Stilli con (penso) un tecnico, fa salire mia figlia su uno sgabellino, dà un'occhiata veloce al materiale portato, in particolare all'ultima radiografia tridimensionale, e diagnostica la scoliosi a mia figlia, dice che dovrebbe mettere il busto milwakee per un anno e mezzo per 20 ore al giorno. Le altre informazioni cerchiamo di carpirle al volo io e mia moglie... quali sarebbero i risultati, cosa dovremmo fare.... perché il professore è già in partenza per la stanza affianco per una nuova visita, lasciandoci in mano al tecnico per l'indirizzo del laboratorio al quale fare riferimento per l'eventuale calco per il busto. Tanto più che quando noi diciamo che avremmo voluto un po' di tempo per consultarci e per esprimere le nostre considerazioni, dice che per lui la visita era finita. Quello è e te lo devi prendere a busta chiusa!
Dico io, uno si fa quattro ore di treno per arrivare a Bologna, paga la bellezza di 120 euro per la visita, per avere poi questo trattamento?
Ma i medici non fanno dei corsi appositi per il trattamento dei pazienti e come approcciarli?
Non vi dico mia figlia come c'è rimasta...
A questo punto veramente si sta mettendo in primo piano l'attività professionale rispetto all'aspetto deontologico collegato alla cura delle malattie.
Spero vivamente che questa mia esperienza serva a far capire (a chi di dovere) che non è giusto che l'interesse del paziente alla cura debba essere svilito da puri interessi di produttività.

Patologia trattata
Scoliosi idiopatica.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Diagnosi sbagliate al pronto soccorso

Mi sono recato 3 volte al pronto soccorso del Rizzoli.
Davanti a lesioni evidenti, le diagnosi sono SEMPRE state sbagliate.
Neanche la rottura evidente del legamento crociato anteriore hanno capito. Neanche la rottura completa del tendine del pettorale sono riuscita a diagnosticare in modo diverso da "lussazione spalla". Nonostante le mie proteste.

L'ultima volta ieri. Mi presento spiegando che, a causa di sovraccarico dell'avampiede, mi sono probabilmente lussato l'articolazione primo metatarso-conoide mediale con lesione dei legamenti inferiori, evidenziata da riduzione dell'arco plantare.

L'ortopedico di turno diagnostica "contusione". In totale assenza di ecchimosi ed escoriazioni. E nonostante le mie proteste! Terapia: ghiaccio ed antinfiammatori. Neanche aggiunge una richiesta di risonanza magnetica, nonostante le mie insistenze! "A questo punto, sarebbe inutile".

Perché insistere su diagnosi sbagliate, nonostante le evidenze e le proteste dello stesso paziente? Perché neanche provare a confutare le ipotesi diagnostiche dello stesso paziente che ha subito l'infortunio e che sa benissimo di non aver ricevuto alcun trauma esterno bensì interno??

Al di là della diagnosi errata, è proprio un problema di etica. Prima cosa, ascoltare il paziente. Si parte da lì. Non c'è niente da fare. La sanità pubblica italiana è inutile. Ci si domanda se i medici facciano apposta per indirizzare verso la privata o siano veramente così incompetenti.

Patologia trattata
Lesione piede.
Punti deboli
- Incapacità di ascoltare il paziente;
- Ignoranza dell'anatomia muscolo scheletrica specifica;
- Incuranza delle conseguenze di diagnosi sbagliate e cure inutili;
- Incuranza della necessità di approfondimenti diagnostici strumentali (risonanza magnetica)
- Assenza in PS di risonanza magnetica o almeno di ecografo.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Visita in libera professione ortopedia

Mi riferisco al servizio di visite in libera professione. Dopo aver prenotato una visita ortopedica presso gli ambulatori, mi presento in perfetto orario il giorno previsto ed all'accettazione mi dicono che non trovano la mia prenotazione, ma riescono a recuperarla per cui pago la visita e mi dirigo al primo piano in attesa di essere chiamata.
Ho aspettato quasi un'ora credendo che il disguido della prenotazione non trasmessa mi avesse di fatto spostato l'orario, poi vedendo che tutti andavano via ho chiesto giù alle informazioni quanto tempo avrei dovuto ancora aspettare. Mi mandano su dalle infermiere (la cui sala è rigorosamente vuota) ne becco uno che si prende la prenotazione e mi dice di tornare in sala d'attesa. Dopo un pò ritorna e mi riferisce che la dott.ssa con cui ho prenotato la visita non c'è in ambulatorio nè mai arriverà! Senza risposta resta la mia domanda "perché mi avete fatto aspettare inutilmente un'ora" e soprattutto il rilievo che, se non fossi stata io a chiedere notizie, avrei aspettato chissà ancora quanto. Mi propongono di fare la visita (che però costa di più) con altro dottore appena arrivato, ma devono infilarmi tra i suoi pazienti già prenotati, per cui devo aspettare almeno una altra ora, e per di più mi invitano a marcare stretta l'infermiera per fare quella visita, quasi che mi stessero facendo una cortesia! Mi astengo dai commenti.

Patologia trattata
Alla colonna vertebrale.
9 risultati - visualizzati 1 - 9