Ortopedia vertebrale Ospedale Padova
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Riconoscimento al dott. Nena
Siamo i familiari del sig. Lovato Luigi, sottoposto in data 28/02/2023 ad intervento chirurgico di correzione e artrodesi vertebrale strumentata T3-ileo con decompressione da L3 a L5 da parte del dott. Nena e della sua equipe.
Fin dalla prima visita, il dottor Ugo Nena ci aveva illustrato la complessità dell’intervento, non tralasciando nulla in termini di rischi ed eventuali prospettive future in caso di decisione di non intervenire chirurgicamente. Anche per questa sua sincerità, il dott. Nena ci ha ispirato fiducia fin da subito ed abbiamo dunque deciso di affidarci a lui - ed i fatti ci hanno dimostrato di aver fatto la scelta giusta.
Si è trattato di un intervento lungo e complesso, per il quale saremo per sempre riconoscenti al dott. Nena ed alla sua equipe. A distanza di poco più di 2 mesi, il nostro congiunto sta bene, non lamenta dolori e sta pian piano riprendendo in mano la sua vita.
Artrodesi strumentale posteriore lombare, con cage
Ringrazio tutto lo Staff della Chirurgia del rachide dell'Ospedale di Padova: a distanza di cinque anni, e poco più di due mesi, mi ha ridato la salute, la gioia di vivere quotidianamente le mie attività familiari, lavorative sia come madre, come donna di casa con tutte le varie incombenze (spesa, cucinare, stirare, pulire...), sia come insegnante elementare. Ma la gioia più grande è ancora oggi il riuscire a portare a spasso il mio Bovaro del Bernese di 47 CHILI, così come il far lunghe passeggiate al mare o in collina (fino anche a 12 km. senza avvertire alcun problema).
Ora ho 46 anni, sono stata operata a 41.
Contenta dell'intervento effettuato il 18 /12/2009? Sì. Contenta del risultato? Sì. Dolore? Zero. Limiti? Nessuno: cammino, stiro anche otto ore consecutive, pulisco casa, straccio compreso, imbianco casa, dormo anche a pancia in giù, lavoro a scuola tutti i giorni, passeggio col mio cane, cosa dire di più... Non vado in bici perché ho paura che qualcuno mi faccia cadere, ma potrei.. Guido la macchina anche per chilometri e non sento mal di schiena...dopo alcune ore che sono seduta o se sto troppo sdraiata o se sto troppo in piedi ferma allora mi sento come "appesantita" ma niente dolore... Basta poi che mi muova un po' e mi passa. A suo tempo il Dottor Costantini mi disse: si dimentichi il divano e il letto.. si muova! E io da allora mi muovo continuamente, con equilibrio, ma mi muovo e non sento niente... e sto benissimo.
Il mio intervento: stabilizzazione della colonna a livello lombare (tre vertebre) con due barre al titanio e sei viti , più cementate L5 e S1, più impiantate scaglie ossee prelevate dalla mia cresta iliaca, più inseriti due cage, più agganciato alla colonna, a monte dell'impianto, un Wallis, il tutto richiuso da un'ottima manualità di alta sartoria: due soli punti, a monte e a valle, legati da un'imbastitura semplice, ma efficace.
Cosa dire... problemi agli arti inferiori? Zero. problemi di qualsiasi natura che assomigli a una qualche forma di dolore attribuibile all'impianto strumentale? ZERO. Sono stata fortunata? Sicuramente. Sono stati bravi? Assolutamente dei Signori..
A distanza di tempo non sono solo felice e contenta e sana, ma neanche mi ricordo di avere questo strumentario nella schiena e porto avanti le mie faccende quotidiane senza alcun problema. Mi auguro che le cose proseguano così. Mi rincresce per quanti non hanno avuto il mio medesimo risultato, sicuramente ogni caso è a sé, ma intendo dare il mio contributo positivo.
Un Grazie dal profondo del mio cuore a tutto lo Staff, al Primario e in particolare al Dottor Nena che, fin dalle prime visite, ha visto giusto... una disponibilità e una professionalità che non ha eguali.
Grazie, grazie di cuore.
Malaspina Michela - Ravenna
P.s. Naturalmente spero che tutto ciò duri.. a vita.
Desidero congratularmi
Volevo fare le mie congratulazioni a tutto lo staff della chirurgia del rachide di Padova, mi hanno cambiato la vita dopo una operazione alla schiena (l5 - s1) per discopatia, durante la quale mi hanno innestato una protesi. Grande merito al prof. Fabris ed al dott. Finocchiaro.
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