Ortopedia Ospedale Udine
Recensioni dei pazienti
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Ricovero
Sconosciuta la causa iniziale del gonfiore al piede. Bombardamenti di antibiotici che mi hanno portato ad una necrosi e conseguente amputazione di un dito del piede. Sono ancora in attesa dell'operazione, rimandata giorno per giorno da oltre una settimana. Tre infermiere capaci, il resto no. Zero empatia.
Pavimenti sporchi da una settimana.
Mancanza di comunicazione tra intensiva, semi-intensiva e ordinario.
Anche 4 ore per un antidolorifico. Sabato e domenica solo praticanti. 10 ore per una medicazione.
Politrauma da schiacciamento
Dopo un mese di ricovero in prima terapia intensiva (voto 10) per frattura esposta di tibia e perone, frattura scomposta di bacino a sinistra, frattura di bacino a destra, frattura di 3 vertebre lombari (l1, l2, l3), lussazione della vertebra sacrale, sub-amputazione del braccio a livello omerale, frattura di ulna, frattura di 3 costole, sono stato trasferito i primi di maggio in Ortopedia traumatologica. Qui purtroppo la situazione è cambiata drasticamente in peggio. Senza dilungarmi troppo, il motivo della contestazione è il fatto che, giunto in questo reparto rimaneva da risolvere, indicativamente a giugno, così come concordato con il primario: la grave frattura dell'omero stabilizzata provvisoriamente con un fissatore esterno, da rimuovere e applicare placche e viti e la ricostruzione del nervo radiale - per il quale già si parlava di un trasferimento in un centro specializzato se a Udine non fossero stati in grado di procedere.
Morale della favola: dimesso a metà luglio su due piedi, di operare l'omero non ne volevano sapere e del trasferimento in un centro specializzato più nulla.
A fine agosto in ambulatorio ortopedico addirittura mi veniva detto che si poteva attendere anche un anno. Ogni promessa disattesa. Risultato: operato al CTO di Torino dal primario Battiston in libera professione a ottobre causa i 6 mesi trascorsi inutilmente, per non dover attendere la lunga lista di attesa e non rischiare di rendere vano l'intervento per il troppo tempo ormai trascorso dall'incidente: rimozione fissatore esterno, cruentazione focolaio osseo psa, riduzione e osteosintesi omero con placche, neurolisi nervo radiale e mediano, ricostruzione radiale e mediano con innesti da n.radiale sensitivo e cutaneo e n.surale, reinserzione bicipite distale con larsen, release muscolo aponeurotico masse flessorie avambraccio.
A 3 mesi dall'intervento, il braccio è migliorato moltissimo e ci sono buoni segni di ripresa, alla faccia dell'ortopedia di Udine. Ringrazio invece vivamente il dott. Candido e il personale infermieristico e OSS. Rimane sempre il rimorso per i mesi persi, soprattutto i primi, che per la rigenerazione nervosa sono i migliori. Se non erano in grado di gestire la situazione, bastava dirlo per tempo, non con un mese e mezzo di ritardo e alle porte delle ferie di agosto, mi sarei arrangiato da solo subito, così come ho dovuto fare poi e a mie spese.
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