Ortopedia Ospedale Sant'Andrea Roma
Recensioni dei pazienti
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Artroprotesi del ginocchio
Foglio di uscita mercoledì ore 11.00, ma alle 19.00 ancora in attesa del servizio di ambulanza per il trasferimento nella struttura indicata per la riabilitazione. Ah, dimenticavo: la paziente era in dimissione dal lunedì, quindi appena due giorni per vedere dove mandarla!
Frattura del femore da stress
Giungevo in pronto soccorso con dolore persistente alla coscia. Venivo sottoposto a Tac, vistato dal dr. D'Arrigo e quindi dimesso immediatamente con prescrizione di antinfiammatori. Questi non davano risultati. Tornavo in visita con esame Pet svolto, che dichiarava diagnosi di frattura da stress al femore. Il dr. D'Arrigo mi prescriveva Cemp, scarico con canadesi e nuoto in acqua per 30-45 giorni, e di tornare a visita con Rmn svolta dopo 40 giorni. Eseguite queste indicazioni, la Rmn fatta dopo 40 giorni confermava la diagnosi di frattura da stress. Il dr. D'Arrigo prescriveva fisioterapia. Ancora dolore finché, 40 giorni più tardi, nuovo esame di Rx evidenziava frattura completa nella stessa zona del femore. Consulto al CTO e immediato intervento chirurgico da parte del prof. Razzani, che dichiarava che si sarebbe dovuto intervenire chirurgicamente alla prima diagnosi di frattura da stress.
Una visita frettolosa ed inutile
Ho preso appuntamento con il professor Andrea Ferretti per una visita alla spalla. Ho atteso più di mezz'ora, il medico è stato poco accurato, laconico e non ha raccolto alcun dato di anamnesi. La visita frettolosa non mi ha fornito informazioni utili, nonostante un costo decisamente elevato in relazione alla prestazione. Una scortese segretaria mi ha costretto a prelevare ad un bancomat, visto che nessuno mi aveva avvisato che non fosse possibile pagare con una carta.
Legamento crociato e menisco
In questo reparto sono stata operata per la ricostruzione del legamento crociato e del menisco del ginocchio sinistro.
Per quanto riguarda l'intervento in sè, e' riuscito bene, ma la cicatrice che mi hanno lasciato e' oscena (intervento in artroscopia), in un punto sembra quasi un buco ed e' rimasta anche violacea.. E in una gamba di donna non e' il massimo..
Protesi spalla per artrosi
Gli interventi fatti a mia madre dai 73/74 anni ad oggi:
Spalla sinistra.
è stato effettuato un primo intervento di protesi alla spalla per artrosi molto avanzata, è stata inserita protesi della spalla ma, dopo alcuni mesi, non andava bene, dava dolore e, nonostante le terapie riabilitative sia convenzionate che private, non si risolveva...
Nei vari controlli il prof. De Carli (che l'ha operata) continuava a dire di fare riabilitazioni, ma non sono servite.
L'ha dovuta rioperare e mettere una protesi inversa (non lo potevano fare prima?).
Questo intervento e' andato a buon fine, finalmente.
Spalla destra:
Protesi... stessa cosa... ma la seconda operazione anche e' andata male, non hanno fatto la protesi inversa per ben 2 volte ed ora si dovra' rioperare per la terza volta sulla stessa spalla e non credo proprio tornera' in quel reparto...
Oggi ha 78 anni e le cose si complicano...
Ha fatto 4 interventi in 5 anni, nello stesso reparto.
Valutazione
Infezioni frequenti contratte in sala operatoria (molti ricoverati operati per il legamento crociato come mia figlia e poi dimessi dopo qualche giorno, sono tornati in ospedale per infezione subentrata). La misurazione della temperatura avveniva con termometro elettronico mal funzionante (con tale strumentazione la febbre non c'era mai, mentre con i termometri acquistati in farmacia (ne avevo comprati ben tre per avere conferma della misurazione compiuta in ospedale) la febbre c'era, eccome! Ho tentato più volte di parlare con i medici di ciò che avevo notato (oltretutto mia figlia era visibilmente prostrata per la febbre) e tutti mi trattavano da stupida, alterandosi persino ad ogni mia segnalazione, fino a quando hanno scoperto che avevo ragione! La febbre era provocata da ipersensibilità nei confronti di un forte antibiotico somministrato a mia figlia per 15 gg. 24 ore su 24 contro l'infezione, e che le ha lasciato persistenti acufeni.
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