Ortopedia Ospedale Sant'Andrea Roma
Recensioni dei pazienti
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Frattura omerale
Esperienza ortopedia a dir poco allucinante. Ricoverata per frattura omero non c'è stata da parte dei medici una presa di posizione se essere operata o portare il tutore. Hanno lasciato a me la decisione su entrambe le alternative, quando erano loro i medici a dover imporre la soluzione. Non ne avevo sentito parlare bene del reparto ortopedia ma la mia esperienza personale ha ratificato tutte le voci in tal senso.
La gioia di ricevere il massimo
Tutto il personale si è sempre dimostrato disponibile, cordiale e sempre col sorriso.
Chirurghi bravissimi.
Complimenti di cuore.
Competenza, professionalità ed umanità
Dopo la preospedalizzazione del 1 dicembre 2023, mi hanno subito chiamato per il ricovero il giorno successivo con intervento effettuato il giorno 4 dicembre.
Ho trovato tutto il personale del reparto, caposala ed infermieri, sempre disponibile, attento alle nostre condizioni post-operatorie e pronto ad intervenire prontamente in caso di dolore e per ogni altra richiesta. Gli ambienti sono sempre ben puliti ed anche il mangiare è apprezzabile.
Mi preme ringraziare in particolar modo il prof. Iorio e lo staff che ha eseguito l’intervento per l’estrema gentilezza e disponibilità dimostrata in questi momenti difficili per i pazienti. Allo stato attuale (20 giorni dall’intervento) sono ancora inevitabilmente alle prese con la fisioterapia, ma sto migliorando visibilmente giorno dopo giorno.
Per concludere, non posso far altro che esprimere un parere estremamente positivo per una struttura pubblica che funziona bene e che dovrebbe rappresentare un modello di riferimento anche per le altre.
Ottimo staff
Operata a tutte e due le mani di tunnel carpale e successivamente al piede sinistro per correzione di alluce valgo, non posso che esprimere la mia massima soddisfazione per aver trovato un chirurgo ortopedico bravissimo, umano e competente! Grazie.
Visita ortopedica gomito
Sono stato in visita oggi al reparto Ortopedia, dove sono stato accolto con molta professionalità e cortesia. Ritengo che sia una struttura veramente ben organizzata.
Ringraziamento
Sono stata operata ad entrambe le mani di tunnel carpale dal bravissimo dottor Marco Lepri, eccellente in tutto: professionalità, gentilezza e cortesia estrema.
Grazie!
Intervento al ginocchio
Non finirò mai di essere riconoscente e piena di gratitudine alla squadra ed alla professionalità del Prof. Andrea Ferretti. Operata al ginocchio nel febbraio del 2012, da allora cammino senza avvertire alcun malessere. Credo lo si debba alla loro professionalità, riconosciuta ancora oggi da molti.
Complimenti a una giovane squadra!
A metà aprile ho effettuato una litoclasia percutanea per una calcificazione della spalla sinistra e desidero fare i miei complimenti a tre giovani medici che mi hanno visitato e successivamente "trattato" con grande attenzione e cortesia nell'ambulatorio di ortopedia-fisiatria, che sono: Dott.ssa Susanna Zavaroni, Dott. Davide Direnzi e Dott. Marco Scrivano. Mi ha molto confortato vedere tanti giovani all'opera in un ospedale pubblico in questo periodo terribile... Sono stati bravissimi, a loro il mio sentito ringraziamento.
Ricovero e operazione olecrano (gomito)
Desidero complimentarmi e ringraziare il dottor Calderaro e tutto il suo staff del reparto di Ortopedia.
Ho incontrato una squadra organizzata, disponibile, sempre pronta ad intervenire con professionalità e competenza.
Intervento di riduzione e osteosintesi dell'olecrano sinistro con placca.
Ringrazio anche tutto il reparto per la sua scrupolosità; il capo sala per l'ambiente sereno che riesce a creare, per la sua capacità ad interagire con cortesia e pazienza; tutto il personale infermieristico per la passione e per l'attenzione che mettono con tutti i degenti.
Grazie di cuore.
Grazie a tutto il reparto
Ringrazio di cuore tutto lo staff del prof. Andrea Ferretti. In particolare il dott. Matteo Guzzini che mi ha accolto in pronto soccorso, spiegandomi molto bene il genere di frattura scomposta del mio omero sinistro; i dottori Antonio Vadalà e Federico Morelli e i loro collaboratori, che hanno eseguito un lungo e difficile intervento per fortuna risolutivo; la dottoressa Susanna Pagnotta, che gestisce i ricoveri in reparto con una professionalità e dedizione ammirevoli; tutti gli infermieri che mi hanno supportato durante la fase dolorosa pre e post intervento.
Unico neo, i tempi biblici del pronto soccorso e la vaghezza di informazioni che riescono a dare sul destino dei malati che aspettano un trasferimento in reparto. Ma preciso che la disorganizzazione e' del sistema, gli operatori in realtà ce la mettono tutta e danno tutto quello che possono.
Guarigione perfetta
Ho portato mia moglie al pronto soccorso per frattura del polso destro che si era procurata inciampando, fortunatamente un caso non grave.
I medici sono riusciti a sistemare ed ingessare il braccio in modo da consentirgli un ritorno, almeno parziale, alle attività lavorative.
La guarigione è stata assolutamente perfetta, mia moglie non avverte alcun tipo di fastidio nel muovere la mano e riferisce di usare la mano ed il braccio "come se la rottura non fosse mai avvenuta".
Grazie di cuore a tutto il personale del reparto.
Frattura di tibia e perone
Vorrei ringraziare il Dott. Vadalà e il Dott. Fedeli per l'assistenza offertami a seguito di un brutto incidente con la moto, nel quale mi sono fratturata la tibia e il perone. Sono stata operata in tempi rapidi, nonostante l'enorme numero di pazienti che ci sono in questo reparto. Mi hanno messo un chiodo nella tibia e dopo 7 giorni ho ricominciato a camminare con le stampelle. Ai controlli sono sempre stati disponibili e gentili. Adesso sono in lista per la rimozione del chiodo. Penso sia importante ringraziare delle persone dolci e disponibili che con la loro competenza e umanità mi hanno permesso di camminare bene.
Grazie mille.
Ringraziamenti per la professionalità e gentilezza
Ringrazio i dottori dr. Iorio, dr. Vadalà e dr. Fantoni per la professionalità e gentilezza riservatemi prima, durante e dopo l'intervento del 24 settembre 2018 a tibia e perone, e durante tutte le medicazioni presso l'ambulatorio. Inoltre vorrei ringraziare il Dott. Lepri per il miracolo effettuato sull'alluce del piede destro veramente conciato male.
Vi porto sempre nel mio cuore, augurandovi tutto il bene possibile, più di quello che Voi date per i pazienti che curate con amore.
Vi abbraccio ringraziandovi,
Francesco
Ricostruzione LCA con rinforzo Arnold Coker
Invito tutti coloro che presso il reparto di ortopedia del Sant'Andrea hanno subìto un intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore, in particolare con plastica laterale di rinforzo secondo Arnold Coker, a segnalare in questa sede la loro condizione. Dopo tre anni sto per subire la seconda revisione dell'operazione. Non sono più uscita da questo incubo iniziato nella sala operatoria del Sant'Andrea.
Artroprotesi del ginocchio
Foglio di uscita mercoledì ore 11.00, ma alle 19.00 ancora in attesa del servizio di ambulanza per il trasferimento nella struttura indicata per la riabilitazione. Ah, dimenticavo: la paziente era in dimissione dal lunedì, quindi appena due giorni per vedere dove mandarla!
Ortopedia, un reparto eccellente!
Mi chiamo Enrico Palleri. Da 24 giorni sono qui ricoverato per varie problematiche, ma voglio ribadire quanto già detto direttamente a medici, Prof. Ferretti incluso, ed infermieri: sono in un reparto STRAORDINARIO per professionalità, rispetto del malato ed assistenza infermieristica. Una cosa magnifica che mai avrei immaginato. Una vera eccellenza, credetemi.
Grazie di tutto.
Problemi neurologici alla mano che saranno valutati nei prossimi mesi.
Frattura del femore da stress
Giungevo in pronto soccorso con dolore persistente alla coscia. Venivo sottoposto a Tac, vistato dal dr. D'Arrigo e quindi dimesso immediatamente con prescrizione di antinfiammatori. Questi non davano risultati. Tornavo in visita con esame Pet svolto, che dichiarava diagnosi di frattura da stress al femore. Il dr. D'Arrigo mi prescriveva Cemp, scarico con canadesi e nuoto in acqua per 30-45 giorni, e di tornare a visita con Rmn svolta dopo 40 giorni. Eseguite queste indicazioni, la Rmn fatta dopo 40 giorni confermava la diagnosi di frattura da stress. Il dr. D'Arrigo prescriveva fisioterapia. Ancora dolore finché, 40 giorni più tardi, nuovo esame di Rx evidenziava frattura completa nella stessa zona del femore. Consulto al CTO e immediato intervento chirurgico da parte del prof. Razzani, che dichiarava che si sarebbe dovuto intervenire chirurgicamente alla prima diagnosi di frattura da stress.
SECONDA FAMIGLIA
Trasferito dalla rianimazione ad ortopedia, dopo un incidente stradale, ho conosciuto, visto il mio lungo periodo in reparto, tutto lo staff, e devo dire che sono tutti molto affiatati tra loro e hanno una particolare cura per i loro pazienti.
Ringrazio in particolar modo i professori D'arrigo, De Carli e Clarioni per avermi seguito e operato in prima persona.
Gli infermieri sono diventati degli amici con cui poter parlare, ridere e scherzare (che nelle mie condizioni poteva solo far bene).
Un anno di sofferenze post-operatorie
Sono stata operata il 23 Luglio 2015 per ricostruzione del crociato anteriore del ginocchio sinistro.
E' passato un anno, sono stata in cura da cinque fisioterapisti, ho seguito le indicazioni sia dell'ambulatorio sia del chirurgo in visita privata, ma sono ancora in terapia, al costo di circa 1000 euro al mese.
Al momento della dimissione dall’ospedale, non mi è stata fornita alcuna indicazione per attività riabilitativa tramite fisioterapia, se non di mantenere il tutore per 15 giorni e muovere le dita dei piedi. L’unico referente per la riabilitazione è stato uno dei fisioterapisti del reparto, che ha bocciato l’indicazione del Kinetek propostami dal mio fisioterapista di fiducia. Visto che le indicazioni verbali dell’ospedale confliggevano con quelle del mio fisioterapista, del tutto in disaccordo con l’assoluta immobilità del ginocchio costretto nel tutore e al mancato ricorso al Kinetek, ho accettato la proposta del fisioterapista del Sant’Andrea di farmi seguire da lui nel presupposto che, seguendo le indicazioni del team del Sant’Andrea, non avrei compromesso i risultati dell’operazione, ma, anzi, avrei ottenuto una efficace guarigione. Già ai primi controlli il ginocchio è risultato in ritardo nella flessione e rigido. I medici dell’ambulatorio mi hanno quasi colpevolizzata per questo ritardo e impaurita rispetto alle possibilità di ripresa, senza dare, altresì, alcuna indicazione fisioterapica che non fosse quella di aumentare la flessione. Anche da parte loro mi è stato detto che il Kinetek non si usa per la riabilitazione del ginocchio con ricostruzione del crociato anteriore con gracile semitendinoso. La riabilitazione del fisioterapista del Sant’Andrea, presso il mio domicilio, è stata non solo molto costosa, ma anche dolorosissima e inefficace. La ginnastica isometrica da lui insegnatami era veloce (!) e mi ha procurato un’infiammazione del piriforme che ancora mi affligge. Non mi ha mai mobilizzato la rotula, non mi ha mai praticato alcun massaggio (“non servono”), non ha minimamente curato l’estensione, ha solo piegato con forza e violenza. Liquidato tale professionista, sono tornata dal chirurgo, nel frattempo rientrato dalle vacanze, il quale, pur constatato il ritardo nella flessione, si è autoincensato per l’operazione fattami. Nel tempo ho scoperto che il rinforzo che mi è stato praticato è una delle cause del mio grave disagio fisico. Si tratta del rinforzo periferico Coker Arnold, che ha coinvolto il legamento collaterale (sano!) del ginocchio operato. E’ il fiore all’occhiello della chirurgia del ginocchio del Sant’Andrea, viene eseguito per lo più sulle donne che praticano sport (amatoriale e agonistico). Nessuno, né il chirurgo in fase di viste private preoperatorie, né il medico del reparto che mi ha fatto firmare un consenso informato generico e aperto a qualsiasi opzione operatoria, mi ha informato di questa tecnica, che sembra, invece, di routine. Il ginocchio è risultato estremamente più rigido e il valgismo di cui soffro è stato fortemente accentuato, causandomi iperpressione rotulea e severa condropatia (come da risonanza magnetica che ho deciso di fare a febbraio visto che ormai i dolori erano insopportabili). Ancora inconsapevole dei miei mali, mi sono rivolta nuovamente al mio fisioterapista di fiducia che per 15 giorni ha solo massaggiato il ginocchio, lo ha sgonfiato e con un semplice esercizio isometrico mi ha permesso di guadagnare l'estensione. Alla ennesima visita privata dal chirurgo, però, la flessione è risultata ancora insufficiente a causa delle aderenze. Il mio fisioterapista ha rifiutato l'indicazione verbale da me riferita di piegare e rompere con forza le aderenze e ha rinunciato all'incarico. Mi sono rivolta, dunque, a un fisioterapista indicatomi dal chirurgo. Dopo alcune sedute le aderenze sono state rotte (almeno in parte), tra grida e dolore, ma le indicazioni di esercizi da svolgere erano approssimative e casuali ("isometria?non serve"). Nessun massaggio, nessuna mobilizzazione della rotula, nessuna cura strumentale ("non servono"). Nel frattempo ho perso l'estensione: per ovviare a questo, il fisioterapista (circa 90 Kg) si è seduto per ben due volte sul mio ginocchio (soffro di osteopenia). Nel frattempo, dolorante e con deambulazione incerta, sono stata costretta dopo tre mesi a rientrare a lavoro. Mi sono rivolta, dunque, a un centro fisioterapico di zona, scelta che, comunque, il chirurgo ha condiviso: personal trainer, idrokinesi, 10 minuti di posturale, 20 di manovre, inizialmente una macchina con ghiaccio, elettrostimolazione. Dopo qualche miglioramento, riprecipito nel dolore e nella disperazione. A gennaio, sono tornata a visita privata dal chirurgo, che è rimasto incerto sulla situazione, mi ha proiettato la guarigione a periodi imprecisati (“con il caldo, a Marzo andrà a sciare, al mare starà meglio”), e ha sentenziato che preferiva un ginocchio rigido a un ginocchio lasso.Mi ha prescritto esercizi di rinforzo di TRX; ovviamente “cure strumentali e massaggi non servono”. Ho continuato per un altro mese la fisioterapia, ho aggiunto gli esercizi prescritti: sempre peggio. Ho fatto la risonanza: condropatia, iperpressione rotulea, liquido reattivo. Mi sono rivolta a una fisiatra. Mi ha fatto sospendere tutto; mi ha prescritto un'ecografia al livido (che ho ancora), sospettando una cisti di Baker. Dopo aver fugato questi ultimi dubbi, temendo la necessità di un secondo intervento chirurgico, mi ha mandato da un fisioterapista molto famoso per il ginocchio, tra l’altro sotto casa, che avevo nominato al chirurgo che, però, mi aveva poi indirizzata altrove, con gli esiti già descritti. A detta della fisiatra i problemi di cui soffro nascono in primo luogo da questa tecnica operatoria della quale al Sant'Andrea vanno tanto fieri. In secondo luogo l'immobilità iniziale e la violenza della prima fisioterapia hanno scatenato aderenze e un'estrema reattività della capsula. In questo studio, che mi segue ormai da Aprile, mi hanno rimesso a fare isometrica, grazie alla quale ho recuperato in due mesi l'estensione. Il ginocchio è stato piegato per tre volte, ho urlato solo una volta, ma l'articolazione è stata completamente sbloccata, anche se a freddo non riesco ancora a prendere il piede e a fare lo stretching del quadricipite. Non riesco ancora a sedermi sui talloni. Per il resto sono state usate tecniche manuali e strumentali per disinfiammare il ginocchio, tutte quelle che sia per il chirurgo sia per i fisioterapisti del suo entourage (il primo e il terzo nell'ordine) non servivano. Non sono ancora guarita, ma sicuramente sono meno dolente e anche il ginocchio sano non mi fa più male. Ma la ciliegina sulla torta è stato scoprire che il team di ortopedici del Sant'Andrea frequenta questo ultimo centro quando ha bisogno di fare particolari test agli atleti che sono in cura presso di loro. Aggiungo, infine, che nonostante un foglio informativo sul dolore presente nelle bacheche delle singole stanze, al reparto lo staff ignora le terapie antidolorifiche: la seconda notte dopo l’intervento, sono stata lasciata per ben quattro ore in preda a dolori lancinanti prima che finalmente decidessero di passare dalla tachipirina, o farmaco affine, almeno al Toradol, che, iniettatomi in endovena, ha fatto effetto solo dopo mezz’ora. Sconsiglio assolutamente di rivolgersi per problematiche ortopediche e chirurgiche al reparto di Traumatologia e Ortopedia del Sant’Andrea. Ancora oggi personalmente non sono in grado dire se il problema sia a monte (scelta arbitraria e non concordata di una tecnica chirurgica che su una donna di 46 kg è risultata devastante e menomante) o imputabile alle insufficienti indicazioni terapeutiche post-operatorie, precise solo nel rifiutare quello che, a detta di ben tre fisioterapisti da me variamente consultati e della fisiatra, sembra essere il protocollo più comune per la riabilitazione: mobilizzazione manuale e strumentale del ginocchio operato fin dai primi giorni, uso di strumenti fisici per disinfiammare. Questa è l’esatta esposizione dei fatti, eseguita esclusivamente affinché altri non debbano soffrire quello che da un anno sto soffrendo io sia fisicamente, sia psicologicamente, sia economicamente.
Ricostruzione LCA sx tramite artroscopia, rinforzo periferico Arnold Coker.
Esperienza ottima
Sono stata ricoverata presso questo reparto per una protesi totale d'anca, intervento eseguito dal dott. C. D'Arrigo, ottimo professionista e persona veramente squisita che voglio ringraziare pubblicamente.
Ringrazio anche tutto il personale medico, soprattutto le giovani dottoresse, e il personale infermieristico per la competenza e gentilezza che purtroppo deve sottostare al SSN che non lascia spazio all'intelligenza del singolo e vede noi pazienti solo come parti di un protocollo prestabilito. Peccato, perché le menti giovani e vivaci in questo paese ancora ci sono, e soprattutto le mani esperte dei chirurghi ortopedici. GRAZIE A TUTTI!
Una visita frettolosa ed inutile
Ho preso appuntamento con il professor Andrea Ferretti per una visita alla spalla. Ho atteso più di mezz'ora, il medico è stato poco accurato, laconico e non ha raccolto alcun dato di anamnesi. La visita frettolosa non mi ha fornito informazioni utili, nonostante un costo decisamente elevato in relazione alla prestazione. Una scortese segretaria mi ha costretto a prelevare ad un bancomat, visto che nessuno mi aveva avvisato che non fosse possibile pagare con una carta.
Intervento chirurgico gomito, dott. Vadalà
Non finirò mai di ringraziare i dottori Raffaele Iorio e Antonio Vadalá per la loro professionalità, disponibilità e umanità. L'intervento chirurgico a me praticato di "riduzione ed osteosintesi con viti Asnis e confezionamento valva gessata BAM", é riuscito benissimo, nonostante la brutta prognosi addirittura considerata inoperabile da alcuni professionisti del settore. Difatti dopo una rovinosa caduta e tanti pareri medici per lo più discordanti e poco rassicuranti, grazie ai dottori Raffaele Iorio, Antonio Vadalá e Prof. Ferritti, sono riuscita ad essere operata ed ora con un entusiasmo che sentivo perso affronto il decorso post operatorio. Un plauso anche al personale che compone la loro equipe medica, persone fantastiche, professionali e con un lato umano davvero straordinario.
Grazie
Sono uscita oggi dal reparto ortopedia del S.Andrea. Ricoverata sabato per frattura tibia e perone, operata lunedì dal Dott. Vadalà, posso solo ringraziare tutti per la professionalità e umanità dimostrate sia in sala operatoria ,sia in reparto.
Grazie a tutti, in special modo al Dott. Vadalà.
Spalla operata
A causa di un incidente stradale ho avuto una lesione del tendine della spalla. Il mio vicino di casa era appena stato operato per lo stesso motivo al S. Andrea e così mi sono rivolto alla stessa struttura. Ho trovato cortesia e disponibilità. Certo, la struttura è veramente molto affollata. Il reparto mi è sembrato ben gestito. Mi ha operato il dott. Vadalà che credo sia il medico di riferimento per questo tipo di interventi. Anche il mio vicino di stanza infatti era stato operato sempre alla spalla dal dott. Vadalà per una frattura. L'intervento è andato bene e sono stato dimesso il giorno dopo. Grazie a tutto il reparto. Un esempio di sanità che funziona, finalmente!
Ottima artroprotesi anca
Ho subìto in novembre 2014 un intervento chirurgico di artroprotesi all'anca destra presso l'ortopedia dell’ospedale Sant’Andrea, dell’università La Sapienza di Roma: chirurgo il dottor Carmelo D'Arrigo, primario il dottor Ferretti. Ho goduto di un’alta specializzazione e di perizia medica, ottima assistenza infermieristica e un’ospitalità alberghiera addirittura lussuosa. Il reparto era ben organizzato e disciplinato. Il tutto è stato assolutamente gratuito. In questo caso posso dire: viva il servizio pubblico.
Ottima esperienza
Sono Eleonora, una sportiva professionista e ci tengo a raccontare la mia esperienza. Pratico da anni atletica leggera (in particolare la corsa 800-1500 metri) e, a seguito della rottura del menisco esterno - per giunta discoide - pensavo di dover definitivamente metter fine alla mia passione. Fortunatamente però ho incontrato il dottor De Carli che mi ha operata (asportazione del 70% del menisco) e, in seguito, esortata ad aspettare i tempi giusti per riprendere la mia attività agonistica, evitando di accelerare la ripresa per poi dover fare i conti con successive ricadute - come è accaduto a diversi calciatori che hanno subito il mio stesso intervento.
Vista la condizione in cui mi sono presentata, ero molto scettica sul fatto di poter tornare a correre e di conseguenza mi sono affidata completamente al dottor De Carli. Oggi che sono tornata a praticare la mia attività ai livelli precedenti, ritengo di esser stata immensamente fortunata ad incontrare De Carli e sono fiera di aver dato lui massima fiducia. Non smetterò mai di essergli grata e di ringraziarlo per la professionalità e l'umanità mostrate.
Consiglio assolutamente il reparto.
Pronto soccorso traumatologico per frattura
Causa incidente stradale con lo scooter, ho subìto la frattura del polso sinistro. Come da prassi mi sono rivolto all'ospedale, per mia comodità, al S.Andrea. Ho ricevuto le dovute attenzioni con professionalità e cordialità, percependo un ambiente gradevole con enorme ammirazione per il personale tutto, lavoro svolto con grande professionalità ed ENORME PAZIENZA!!!! BRAVI a tutti quanti e complimenti.
Buon lavoro, Guido Minghi
Ottimo trattamento
Sono Nunzia, una paziente che entrata in questo reparto il 29 luglio dopo essere stata aggredita da tre cani inferociti. Le mie condizioni erano gravi a causa delle varie infezioni presenti su diverse parti del corpo. Oltre ai medici, tra cui il prof. Dario Perugia, primo interessato, e il dott. Vincenzo Masi, uomo dotato di grande attenzione e sensibilità, volevo ringraziare tutto il personale infermieristico, tra cui: rocco, luigi, ioneil, fabio, antonio, roberto, lulù, giulia, valentina, teresita (scusate se dimentico qualcuno). Grazie, grazie, verro' a trovarvi!!!
Ottima esperienza
Mia figlia è stata recentemente operata di ricostruzione del legamento crociato anteriore dal Dott. Vadalà. L'intervento è andato bene e mia figlia è stata dimessa dopo soli due giorni. Io e mio marito siamo rimasti estremamente soddisfatti dalla competenza del personale medico e paramedico del reparto; tutti molto gentili e seri. Un ringraziamento di cuore al Dott. Vadalà. Consiglio a tutti la struttura e i medici che vi lavorano.
Intervento spalla Dott. Vadalà
Vorrei ringraziare il Dott. Vadalà che ha operato mio padre per una grave lesione dei tendini della spalla. L'intervento è andato bene e mio padre adesso riesce ad usare il braccio come prima della caduta. La struttura è molto bella e tutti sono molto gentili. La visita ai malati avviene ogni giorno. Un caloroso grazie al Dott. Vadalà per la sua competenza e soprattutto per la gentilezza e la vicinanza che ha avuto nei nostri confronti.
Competenza e cortesia
Mia madre 77 anni e' in uscita domani dal reparto ortopedia dopo intervento per frattura femore. E' stata operata in quarta giornata per problemi di coagulazione dal Prof. D'Arrigo, bravissimo e più che gentile e disponibile come tutto il reparto, a partire dai medici di turno fino all'ultimo infermiere. Abbiamo trovato grande preparazione e competenza ma, soprattutto, umanità, tanta cortesia e comprensione non solo per i pazienti, seguiti costantemente e con attenzione, ma anche per gli orari delle visite e le richieste varie.
Pulizia massima e ambiente arioso, solare, più che piacevole.
Grazie a tutti, siete la prova vivente che, nonostante le difficoltà e i tagli vari, e' sempre la persona che fa la differenza. I nostri complimenti a voi.
Il mio primo intervento chirurgico
L'intervento che ho subìto quest'estate alla caviglia è riuscito alla perfezione e devo ringraziare il dottor Morelli insieme a tutti gli altri medici che mi hanno supportato. Questo è stato il mio primo intervento chirurgico e, proprio grazie a questa esperienza, ho già in mente cosa potrei fare in futuro.
Sono un'atleta a livello agonistico e pensare a ritornare a camminare dopo l'incidente avvenuto in piscina, era diventato un sogno impossibile.
In conclusione, avendo trascorso una settimana, reputo il reparto qualificato e ottimo.
Vi ringrazio di cuore, soprattutto il dott. Morelli.
Professionalità e umanità
A fronte di una sanità di cui spesso ci lamentiamo, ho avuto la fortuna d'incontrare, dal momento in cui mio padre é arrivato in pronto soccorso fino alla dimissione e ai controlli ambulatoriali, un giovane medico (Dr. Palma) preparato e attento, che ci ha trasmesso coraggio ed ottimismo in quel momento di completo spaesamento; fermarsi 5 minuti in più ogni mattina al letto del malato e spiegare l'iter da seguire, a lui e a noi parenti, sembrerà poco ma fa la differenza. Il mio grazie va in particolare a lui e a al Dr. Clarioni, che hanno rimesso in piedi mio padre.
Buona esperienza
Intervento perfetto, bravissimo l'ortopedico che lo ha eseguito (Dr. D'Arrigo - che ringrazio).
La distribuzione dei farmaci (che mi hanno fatto portare da casa eccetto il gastro-protettore) è stata alquanto discontinua e spesso errata...
Assistenza infermieristica diurna ottima, scarsa quella notturna.
Per un vitto ospedaliero, direi che è ottimo.
Complicate e lunghissime le operazioni di ticket dell'ospedale quando si fanno le visite di controllo!
I "ginocchiologi" migliori di Italia
Pensare di poter ritornare a camminare senza dolore era diventato per me un sogno impossibile; ma grazie all'equipe del prof. Ferretti, ciò è divenuto possibile. L'operazione è andata benissimo con il prof. Iorio, che è stato veloce e bravo e dir poco. Nel pre e post intervento mi sono sentita sempre considerata con quelle visite mattutine alle 7.40, più precise di un orologio svizzero. Grazie a tutti di cuore, grazie a voi sono rinata.
Ginocchio sinistro distrutto
Grazie a "San" dott. Conteduca continuo a giocare a pallone, ad andare in bicicletta, a correre e a essere una persona normalissima come il giorno prima dell'incidente in moto. Grazie ancora dottò.. de core..!!!
Intervento ginocchio e spalla
Nel 1980, operato di plastica legamentosa del ginocchio sinistro in altro ospedale, quale complicazione post-operatoria ho avuto un processo settico del ginocchio con artrite, che si è risolto con una notevole rigidità articolare dello stesso ginocchio.
Dopo 6 interventi per rimozione aderenze, ero in condizioni disastrose, camminavo con le stampelle, dolori allucinanti e claudicante.
Nel 2004 sono stato operato in questo ospedale di artroprotesi al ginocchio sinistro dal Prof. Conteduca. Sono passati 8 anni, cammino bene, non sono claudicante e niente dolori.
Nel 2012, dopo un incidente, mi sono provocato una lesione al tendine sovraspinoso alla spalla sinistra e per 6 mesi la notte non dormivo per i forti dolori. Operato dal prof. De Carli, in quattro mesi ho recuperato l'articolazione al 90% e senza più dolori. Non posso che ringraziare e consigliare.
LESIONE TENDINE SOVRASPINOSO SPALLA SX.
Legamento crociato e menisco
In questo reparto sono stata operata per la ricostruzione del legamento crociato e del menisco del ginocchio sinistro.
Per quanto riguarda l'intervento in sè, e' riuscito bene, ma la cicatrice che mi hanno lasciato e' oscena (intervento in artroscopia), in un punto sembra quasi un buco ed e' rimasta anche violacea.. E in una gamba di donna non e' il massimo..
Protesi spalla per artrosi
Gli interventi fatti a mia madre dai 73/74 anni ad oggi:
Spalla sinistra.
è stato effettuato un primo intervento di protesi alla spalla per artrosi molto avanzata, è stata inserita protesi della spalla ma, dopo alcuni mesi, non andava bene, dava dolore e, nonostante le terapie riabilitative sia convenzionate che private, non si risolveva...
Nei vari controlli il prof. De Carli (che l'ha operata) continuava a dire di fare riabilitazioni, ma non sono servite.
L'ha dovuta rioperare e mettere una protesi inversa (non lo potevano fare prima?).
Questo intervento e' andato a buon fine, finalmente.
Spalla destra:
Protesi... stessa cosa... ma la seconda operazione anche e' andata male, non hanno fatto la protesi inversa per ben 2 volte ed ora si dovra' rioperare per la terza volta sulla stessa spalla e non credo proprio tornera' in quel reparto...
Oggi ha 78 anni e le cose si complicano...
Ha fatto 4 interventi in 5 anni, nello stesso reparto.
Valutazione
Infezioni frequenti contratte in sala operatoria (molti ricoverati operati per il legamento crociato come mia figlia e poi dimessi dopo qualche giorno, sono tornati in ospedale per infezione subentrata). La misurazione della temperatura avveniva con termometro elettronico mal funzionante (con tale strumentazione la febbre non c'era mai, mentre con i termometri acquistati in farmacia (ne avevo comprati ben tre per avere conferma della misurazione compiuta in ospedale) la febbre c'era, eccome! Ho tentato più volte di parlare con i medici di ciò che avevo notato (oltretutto mia figlia era visibilmente prostrata per la febbre) e tutti mi trattavano da stupida, alterandosi persino ad ogni mia segnalazione, fino a quando hanno scoperto che avevo ragione! La febbre era provocata da ipersensibilità nei confronti di un forte antibiotico somministrato a mia figlia per 15 gg. 24 ore su 24 contro l'infezione, e che le ha lasciato persistenti acufeni.
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