Ortopedia Ospedale Pertini di Roma
Recensioni dei pazienti
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Valutazione
Ricoverato al Reparto Solventi, ho trovato grande professionalità e umanità in tutto il personale.
Ringrazio in particolare il Dott. Massimo Agelao per l'intervento di protesi.
Prof. Rota eccellente professionista
Sono stato operato ad agosto del 2017 in artroscopia al tendine d’achille sinistro dal prof. Attilio Rota, la cui professionalità e’ indiscutibilmente eccelsa.
Dopo tre interventi sullo stesso tendine (non dal prof. Rota) sono tornato perfettamente all’attività sportiva, riuscendo a correre anche 3- 4 volte a settimana alla soglia dei 50 anni.
Dopo anni di dolore, ho deciso di affidarmi ad un luminare dell’ortopedia italiana, sottoponendomi ad un nuovo intervento.
Risultato eccellente e complimenti per la professionalità da parte del Prof. Rota, che ogni giorno nel suo Reparto di ortopedia e traumatologia dell’Ospedale Pertini si prodiga con abnegazione e serietà quotidianamente.
Grazie di cuore.
Grazie professor Rota
Sono trascorsi oltre otto anni dal mio ricovero nel reparto di ortopedia e traumatologia dell'ospedale Sandro Pertini a seguito di un infortunio. Voglio ringraziare ancora il professor Attilio Rota per avermi operato, permettendomi di tornare alla mia attività ed alle mie passioni, a tutto il suo staff e al personale del reparto per l'assistenza ricevuta. L'intervento non dà alcuna noia, nonostante il lavoro pesante e le escursioni in montagna. BUONE FESTE A TUTTI.
Ricovero a seguito incidente stradale
Non io, ma mia moglie, è stata ricoverata in codice rosso per investimento stradale. Frattura del bacino, frattura del piatto tibiale destro, microfrattura del ginocchio sinistro. Ricoverata dal 12 settembre, viene dimessa il 19 ottobre e trasportata alla clinica Santa Lucia (per la rieducazione e la fisioterapia).
Il trattamento riservato è stato di una esemplarità assoluta, il primario professor Rota di una gentilezza estrema e tutto lo staff medico professionalmente preparato e valido anche dal punto di vista umano.
Grazie di cuore a tutti.
Ottimo reparto
Sono stata operata di artroprotesi bilaterale dal Prof. Attilio Rota e sono soddisfatta della riuscita degli interventi, della bravura del chirurgo, della qualità del reparto e della pronta assistenza da parte del personale e della disponibilità della signora Elena, caposala.
Intervento al tendine d'Achille
Mi sono operato al tendine d'achille al Pertini in quanto mi avevano detto che il nuovo primario, Rota, fosse bravissimo. Io purtroppo non l'ho mai visto e la mia esperienza personale è stata questa:
- Mi hanno operato dopo 4 giorni, mentre il tendine d'achille dovrebbe essere operato il prima possibile.
- Quando passano i medici per dare informazioni, non ti dicono praticamente nulla, a meno che non ti impunti per chiedere le tempistiche, la fisioterapia ecc., altrimenti ti lasciano all'oscuro di tutto.
- Non è quasi mai disponibile il medico in reparto perchè evidentemente hanno carenza di personale.
- Gli infermieri per lo più sono efficienti ed eroici, alcuni invece svogliati e maleducati.
- Per quanto riguarda le prestazioni, il medico che mi ha operato è bravo, mentre gli altri che ho conosciuto meno: uno mi voleva lasciare il gesso che era troppo stretto e mi stava facendo diventare il piede verde; un altro mi ha fatto le dimissioni scrivendo la gamba sbagliata, senza prescrivere nè eparina, nè antidolorifici..
Elogio
Professionalità, umanità e amore di tutta l'equipe, compresi gli allievi.
Ringrazio tutti per la comprensione e l'abnegazione dimostrate. Vorrei che arrivasse questa mia esperienza di "ottima" sanità al ministro della Salute perché si sappia anche che può esserci un'Italia migliore. Ora sto facendo la riabilitazione al Policlinico Italia e spero di poter uscire con lo stesso tipo di sentimenti.
Grazie al Prof. Rota
Dopo anni di dolori al ginocchio che mi avevano molto limitato la vita, mi sono sottoposto, con un po' di timore, all'impianto della protesi totale al reparto Ortopedia dell'Ospedale Sandro Pertini.
Il timore si riferiva sia l'operazione vera e propria, sia al ricovero in una struttura pubblica.
Invece mi sono dovuto felicemente ricredere su tutti i fronti.
Devo ringraziare il Prof. Rota (che mi ha operato con successo) e la sua equipe di medici - ma anche il personale infermieristico - sia per l'esito dell'intervento che per il trattamento ricevuto.
Sono stato trattato con competenza e professionalità che in ospedale sono certamente le cose più importanti. Ma a queste si è aggiunta una inconsueta umanità, che è l'elemento più apprezzato quando si ha a che fare con un malato (persona che proprio per questo ne ha particolarmente bisogno).
Solo un esempio concreto, per non fare chiacchiere.
A causa dell'intervento si è resa necessaria una trasfusione di sangue, terapia salvavita ma che potrebbe avere anche dei rischi occulti per le implicazioni che ne possono derivare.
Quando si è presentata la necessità, prima di effettuare con leggerezza la trasfusione, sono stato continuamente monitorato e mi sono state fatte delle terapie alternative. Poi mi è stata realmente eseguita solo quando si è resa effettivamente indispensabile per la mia salute.
Grazie, quindi, Prof. Rota! A lei e tutti quelli che lavorano con lei.
Ottimo
Sono tutti bravissimi e gentilissimi. Per una frattura ho qui subíto un intervento chirurgico che ha comportato anche l'inserimento di placche in titanio.
DISTORSIONE CAVIGLIA
In data 30 luglio 2016 sono arrivato per una sospetta distorsione alla caviglia destra all'Ospedale Sandro Pertini.
Dal PS sono stato trasportato nel reparto di ORTOPEDIA dove venivo visitato dal Dott. Granieri.
Il dottore mi visitava per circa 15 secondi, solo osservando la mia caviglia, senza guardare la caviglia opposta per un termine di paragone riguardo il gonfiore (visto che lo stesso asseriva non essere per niente gonfia) e, senza toccarmi neanche il piede, decideva di procedere con una radiografia.
Tornato nella stanza del dottore, lo stesso mi ripeteva che non avevo nulla e che avrei potuto riprendere il servizio lavorativo addirittura il giorno seguente.
A quel punto facevo notare al Dott. Granieri che il dolore era aumentato esponenzialmente e che la caviglia nel frattempo si era gonfiata ed era diventata nera (particolare poi non sottolineato dallo stesso nella cartella di pronto soccorso).
Senza sentir ragioni e con molta sufficienza, venivo dimesso addirittura senza nessuna fasciatura!
Indignato per i modi che il Dottore usava nei miei confronti, ancora seduto su una sedie a rotelle, mi rivolgevo a quel punto, con l'ausilio di un'altra ammalata, presso il responsabile di pronto soccorso, persona molto disponibile, per lamentarmi della scarsa professionalità dell'Ortopedico.
Dopo la segnalazione al responsabile, venivo fasciato e assistito da un infermiere.
Scrivo questa nota per lamentare il trattamento ricevuto da parte del Dott. Granieri e al contempo per esprimere il dispiacere del sottoscritto nell'aver dovuto interpellare il responsabile sanitario del Sandro Pertini.
Distinti saluti,
Manuel Bartolomeo
Rottura tendine d'achille
Dopo anni di attività agonistica nel Karate, l'eccesso di sollecitazione a carico degli arti inferiori, ha procurato dei danneggiamenti al tendine d'Achille. In attesa di essere ricoverato a giorni, in lista di attesa presso il presente reparto per la ricostruzione plastica del tendine, una mattina nell'estate del 2013, mentre insegnavo, il tendine si è distaccato del tutto. Grazie alla disponibilità del Prof. Rota e della sua equipe, sono stato ricoverato e da lui prontamente operato. Una lunga riabilitazione durata mesi, seguita con altrettanta solerzia dal Professor Rota, mi ha permesso di tornare ad insegnare ed a allenarmi come e meglio di prima. Con la presente intendo ringraziarlo pubblicamente dell'eccellente operato svolto.
Esperienza negativissima
Intervento tecnicamente riuscito, ma assistenza post operazione negativa.
Per un infortunio sul luogo di lavoro è avvenuta la frattura delle falangi delle dita del piede sinistro, provocate dalla caduta della Yamaha majesty 400.
Infortunio del 25 maggio; venivo operato il 17 agosto (intervento con applicazione di sintesys in titanio) e dimesso alle ore 16.00 del 23/8/2012 senza preavviso, facendomi trovare un altro paziente sul letto, dove ritornavo affannato e di corsa con carrozzina avendo saputo da un medico di reparto che ero atteso.
Me ne sono dovuto andare con un taxi, raccogliendo i vestiti in una busta del supermercato.
Ironia della sorte, avevo la assicurazione privata, EUROPE ASSISTANCE, che stava organizzandosi per inviarmi una auto e il medico privato, per accompagnarmi a casa.
Invece sono tornato con un taxi, che è andato a noleggiare la carrozzina.
E pensare che trattava di un infortunio INAIL.. Pensa se era un infortunio su strada?
E dire che son 43 anni che ricevono i miei contributi sanitari e ancora oggi cammino male, perche' si sono scordati di farmi calzare delle solette ortopediche (novembre 2014).
Però alla comunità sono costato per infortunio dal 24/5/2012 al 2/10/2012.
Alla faccia del codice etico, legge dello STATO del 2001.
Tornare come prima
Sono passati 5 anni dall'incidente avuto mentre lavoravo con la mola abrasiva. Questa ricorrenza mi porta a esprimere un doveroso ringaziamento al Prof. Attilio Rota, primario del reparto di ortopedia e traumatologia dell'ospedale Sandro Pertini, a tutti i medici del suo staff, a tutti gli infermieri e paramedici e a tutto il personale di reparto per la competenza e l'assistenza ricevute durante la degenza.
Oggi, ogni volta che apro la serranda della mia attività, che faccio un'escursione sulle "mie" amatissime montagne, che inforco la mia moto per una gita domenicale o che mi alzo ogni mattina.... non posso fare a meno di pensare a come sarebbe stata ora la mia vita senza l'intervento del prof. Rota e di tutti Voi.
GRAZIE DI CUORE.
Positivissima
Sono stata operata al ginocchio dal Dott. De Santis e dal dott. Pollara. Mi ritengo pienamente soddisfatta, il dott. De Santis e' il miglior ortopedico che abbia mai conosciuto, si distingue per competenza, professionalità e soprattutto umanità. Lo consiglio vivamente a chiunque abbia problemi al ginocchio.
Valutazione: assolutamente eccellente.
Pessima esperienza
Ho subìto la frattura dell'ultima falange del dito medio con avulsione del tendine, ma non se ne sono accorti e mi hanno fatto stare prima 15 giorni con una stecca, poi altri 15 con un'altra.
Ora il dito è inservibile e io scrivo proprio con la sinistra.
Ringraziamento per intervento piatto tibiale
Buon giorno dottor Agelao Massimo, sono Antonio Rubino, volevo cogliere l'occasione di poter esprimere un mio modesto e umile pensiero: dopo tanta malasanità ho avuto la fortuna di trovare un reparto ospedaliero (presso l'ospedale Sandro Pertini di Roma) dove la professionalità del primario e dei medici hanno permesso la mia piena guarigione e la grande cordialità e umanità di tutto il personale mi hanno dato la forza di poter superare quel brutto momento della mia vita. Passato quasi un anno dal mio intervento, volevo solamente farle
sapere quanto sono soddisfatto del risultato ottenuto. In un modo molto concreto lei mi ha risolto un grande problema per la mia vita. Le sue capacità tecniche e la sua umanità la rendono un chirurgo che tutti vorrebbero avere nel momento del bisogno. GRAZIE PER SEMPRE.
Pertini: ospedale del dopo guerra!
Mia madre è stata investita da uno squilibrato alla guida di un motoveicolo mentre stava per attraversare la strada sulle strisce pedonali. Il ricovero è avvenuto dopo quasi 24 ore di attesa in pronto soccorso, l'intervento chirurgico è stato fatto dopo una settimana. Intanto mia madre soffriva come un cane e completamente priva delle dovute assistenze! Giustificazione data? il personale è quasi tutto in ferie, anche i chirurghi.....
Fortunatamente l'operazione non era complicata, perchè il chirurgo che ha effettuato l'intervento, ha fatto danni.
Sconsiglio vivamente questa struttura ospedaliera!!!!
In lista di intervento..
Mio padre ha fatto una pre-ospedalizzazione a fine gennaio ed è stato messo in lista per l'intervento. Ora siamo a maggio e ancora non è stato chiamato. Ho telefonato diverse volte e sono andato anche di persona, ma nessuno sa dirmi nulla.. è il caos più totale. La sanità italiana è diventata un incubo purtroppo....
Grazie per avermi consentito di tornare a correre
Era maggio 2010 e mi risvegliavo nel reparto di Ortopedia del Sandro Pertini, immobilizzato nel letto a causa di un grave incidente motociclistico!!
Era la prima volta in assoluto che entravo in un Ospedale e, appena presa coscienza, trovavo da subito grande gentilezza nell'accoglienza da parte del Personale del Reparto. Gli infermieri tutti, durante lo svolgimento delle attività quotidiane, dimostravano altissimi standard professionali, accompagnati da sinceri ed importanti gesti di affetto.
L'incontro con il Primario Dott. Attilio Rota è stato un momento particolare poichè, fin da subito, è riuscito, con la sua spiccata personalità unita all'indiscussa autorevolezza professionale, ad infondermi fiducia, coraggio e la sicurezza che sarei tornato a correre.
Così è stato !!!
Domenica 17 marzo 2013 ho partecipato alla Maratona di Roma, correndo ininterrottamente per Km 42,195 ed arrivando al traguardo in Via dei Fori Imperiali fiero del risultato.
Voglio ringraziare anche tutta l'Equipe Medica del reparto, che ha dimostrato grande capacità tecnica nel supportare le indicazioni del Dott. Attilio Rota nel lungo corso della mia degenza.
Mi preme dare il mio giudizio positivo verso una struttura pubblica che con me ha dimostrato, in ogni circostanza, di avere uno standard di qualità di altissimo livello!!
Eccellenza sta anche in disponibilità
Riporto la mia esperienza:
Reparto gestito da un Primario praticamente inaccessibile, che si chiude dietro una stanza con citofono;
Medici che a richiesta informazioni sul paziente sono approssimativi e sfuggenti;
Capo sala che entra con chiavi proprie nel reparto accompagnata da persona, dichiarandosi fuori servizio e presente solo per problemi familiari propri.
E' un reparto valido per la buona volontà di pochi.
Ma chiaramente i Prof. li trovi in cliniche come la Quisisana o Villa Stuart, ove hai diritto alla gentilezza..
Reparto ortopedia Pertini: eccellenza
Nel corso del mio ricovero e della mia degenza presso il reparto di ortopedia dell'ospedale Sandro Pertini di Roma, protrattosi per complessivi giorni 9 e nel corso del quale sono stato sottoposto ad intervento chirurgico per plurime fratture alla tibia e al perone, ho potuto apprezzare l'altissima professionalità' del personale medico, infermieristico ed ausiliario, volta alla realizzazione dell'obiettivo primario di assistenza e cura del paziente in un'ottica di rispetto della persona e della dignità del malato. L'elevata preparazione dello staff medico - notoriamente di eccellenza - si coniuga ad un'organizzazione del reparto efficiente, che assicura al paziente un costante monitoraggio e controllo in un ambiente sicuro, pulito, a dimensione umana e volto - anche in ragione dei regolamentati orari di visita e dello spirito di abnegazione del personale infermieristico - al riposo e al pronto recupero. Costante il rapporto informativo tra paziente- familiari e personale medico, anche al fine di fornire tutte le indicazioni utili che dovranno essere seguite al momento della dimissione. Tra il personale medico desidero ringraziare in particolare il prof. Rota che, unitamente al dott. De Santis e al dott. Pollara, mi hanno operato, e il dott. Aureli, impeccabile nell'assistenza post intervento e nella gestione anche informativa della successiva degenza. Ma il ringraziamento va veramente a tutti. Non so se si tratti di un'isola felice. Certamente un ottimo esempio della nostra sanità.
Reparto Ortopedia Ospedale Pertini
Ortopedia del Pertini? Reparto di eccellenza.
La permanenza in reparto di mio figlio Flavio C., di 18 anni, è stata di 17 giorni, dal 23 agosto al 7 settembre, con una notte in pronto soccorso, preceduta e seguita da diverse ore di attesa relative alla lettura degli esami eseguiti tutti prontamente (codice rosso), e delle decisioni prese dall'ortopedico dopo valutazioni con lo specialista neurochirurgo di turno in ospedale. Anche in questa fase, come sempre successivamente, la comunicazione è stata sollecita e chiara, e dal dottor Aureli, braccio destro del primario, ci sono stati esposti sia i rischi possibili che le conseguenze dell'intervento chirurgico al piede, molto delicato e necessario.
Dopo qualche giorno in reparto, rientrato anche il primario Prof. Rota dalle ferie, mio figlio è stato quindi operato al calcagno dal Dottor De Santis, che è venuto due volte a controllarlo e visitarlo, facendo la prima medicazione personalmente, e poi nuovamente a controllare mio figlio anche fuori servizio. Ad operazione conclusa, mi ha rassicurato sul brillante esito dell'intervento, mostrandomi anche al computer diverse immagini sia della frattura scomposta di mio figlio, che della posizione e funzionamento della protesi interna, necessaria a ripristinare le funzionalità del piede. Altri due controlli e consulenze neurochirurgiche e svariati altri esami sono stati eseguiti in dimissione protetta. L'esperienza mia da familiare, e di mio figlio da paziente è stata positiva. Ringrazio sentitamente il Dottor Aureli, che è stato un continuo punto di riferimento, e il Dottor De Santis, gentile e disponibile. Anche il personale paramedico, diretto dalla signora Elena, è stato sempre molto professionale, sollecito e paziente, e li ringrazio tutti nuovamente di cuore insieme a mio figlio.
Unico neo? Ovviamente il vitto, ma il "reparto" non c'entra, e sinceramente, in certi frangenti è la cosa meno importante. Grazie ancora, C.P.
Stabilizzazione di frattura vertebrale L5 (anche con consulti con specialisti del reparto di neurochirurgia dello stesso ospedale).
Ortopedia S. Pertini dott. Rota
Gentile Redazione, credo di non togliere niente a nessuno se carpisco un attimo della vostra attenzione per segnalare un caso di “buona sanità”. Il mio “caso” ho avuto modo di viverlo in prima persona proprio in questi giorni. Il mio grazie e la mia infinita riconoscenza vanno all’equipe del Prof. Attilio Rota, primario del reparto di Ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale Sandro Pertini di Roma. Sono stata operata con artroprotesi per una frattura al femore - in una struttura pubblica!!! - e sono rimasta felicemente sorpresa dalla professionalità, dalla bravura, dall’umanità e dall’ottima riuscita dell’intervento, che ho brillantemente superato e che mi ha ridato la possibilità di rimettermi in piedi e di muovere fin da subito i primi passi! Grazie! Grazie di tutto cuore al Professor Rota, a tutti i medici e agli infermieri! Dalle cure sanitarie all’assistenza infermieristica, dalla riabilitazione al vitto, dalle moderne infrastrutture al prezioso servizio dei volontari, non ho trovato davvero nulla da eccepire durante le mie due settimane di ricovero al reparto di Ortopedia del Sandro Pertini. A testimonianza del fatto che quando uomini e mezzi vengono messi nelle giuste condizioni anche la sanità pubblica, tanto bistrattata, funziona egregiamente! Non è vero che in Italia va tutto a rotoli! Non è assolutamente vero che in questo Paese è tutto da rifare! Ci sono tante eccellenze, tante realtà che operano in silenzio, lontano dai riflettori e dalle cronache dei media, che non fanno notizia, ma che ogni giorno svolgono con amore, passione e tanta professionalità il loro dovere: medici, infermieri, insegnanti, impiegati, operai, lavoratori tutti, che nel quotidiano prestano il loro servizio alla collettività con scienza e coscienza, con scrupolo e abnegazione, a fronte di congenite difficoltà amministrative, ambientali e strutturali. Professionalità che, seppure retribuite con stipendi ben lontani dagli standard della Comunità Europea e certamente al di sotto del loro effettivo impegno e delle loro reali capacità, rappresentano il fiore all’occhiello della nostra società. Il mio grazie va a loro. Queste persone sono italiani, non sono mica marziani! Sono quella "gente per bene" che fa di uno Stato e di un popolo una grande Nazione!
Olimpia C.
Elogio prof. Rota ed equipe
Voglio complimentarmi per l'intervento effettuato dal prof. A. Rota e coadiuvato dalla sua equipe. L'intervento, a cui ho partecipato in quanto mi è stata fatta l'anestesia epidurale, è stato fatto con grande professionalità, sicurezza, tranquillità e precisione. Tanti complimenti a tutta l'equipe a partire dall'anestesista, che mi ha seguito da quanto sono entrato in sala operatoria. Complimenti agli altri medici e al personale infermieristico e di sala. Avanti così!!!!
Giuseppe
Bene accolta, buon reparto
Frattura di tibia e perone, operazione d'urgenza, poi seconda operazione per togliere i chiodi esterni e inserire chiodo (mi auguro della misura giusta!). Ero codice rosso e sono stata operata con rapidità, dopo numerose lastre. Il reparto di radiologia (eccessivamente burocratico), avendo dimenticato di dire in pronto soccorso che avevo battuto la testa, non ha voluto fare la radio della cervicale, che si è fatta poi alla fine della degenza. Quindi consiglio al paziente di non dimenticare nulla in pronto soccorso. Il dottore chirurgo, prof. Fiume, è stato molto cortese e professionale nel venire più volte a spiegarmi cosa era stato fatto e come avremmo proseguito, cosa non frequente tra i dottori che sembrano a volte vedere i pazienti come oggetti anzichè come soggetti. La caposala è molto efficiente, pur avendo poco personale infermieristico. Gli infermieri sono molto professionali, cortesi, umani, sanno come trattare i pazienti con rispetto e buonumore. Sarebbe meglio, secondo il mio personale parere, che a togliere le padelle et similia fossero gli ausiliari, che non sembra abbiano molto da fare. In sala operatoria il personale addetto appare al paziente un poco distratto, e la pazienza del chirurgo e del paziente è messa a dura prova. Sarebbe più tranquillizzante sentirli più concentrati e che si procurassero prima i pezzi che servono, senza improvvisare. C'è rispetto nel non obbligare finalmente all'uso del catetere (barbarie di un tempo), e anche buona terapia del dolore. Al momento di togliere i punti, quelli in fibra ok, gli altri sono dolorosissimi, per favore non sottoponete i pazienti ad inutili torture, solo perchè viviamo in un paese cattolico non siamo obbligati a soffrire inutilmente. Negli altri paesi europei si considera giustamente il dolore (che resta inscritto nel cervello) un danno: non siamo nati per soffrire. Una menzione speciale ai cuochi del ristorante, la pasta era sempre calda e al dente e il menù molto variato. Un grazie ai volontari.
Seconda operazione per togliere chiodi esterni e inserire chiodo.
Elogi dott. Agelao
Debbo complimentarmi con Il Dott. Massimo Agelao per la sua professionalita' e per il modo in cui mi ha informata circa la mia patologia e per il da farsi in futuro.
GRAZIE, Tiziana.
Complimenti prof. Rota, prof. Aureli, dr. Agelao
I miei più vivi complimenti: al primario prof. Rota sia per la sua indiscussa bravura, sia per aver portato il suo reparto ad un così alto livello di eccellenza e professionalità; al prof. Aureli, braccio destro del Primario, sempre presente, puntuale e preciso nelle sue diagnosi; al dott. Agelao, primo medico del reparto da noi conosciuto e validissimo operatore chirurgico; a tutti i medici che nel corso delle 3 settimane di degenza hanno visitato mio padre con competenza professionalità e comprensione; alla capo sala molto efficiente, paziente e simpatica; a tutti gli infermieri che come front line hanno dimostrato di saper essere gentili, professionali e soprattutto comprensivi verso un malato che è entrato da 92enne e domani, 22 settembre 2011, uscirà con l'aspetto di un signore di 75 anni.
Grazie di tutto.
esperienza negativa
Volevo condividere la mia esperienza con questo reparto. Il 3 Maggio ho avuto un incidente con il motorino e mi hanno messo 7 punti al ginocchio, era veramente gonfio e camminavo con le stampelle a fatica, faccio prenotare una visita urgente dal mio medico curante e non vi dico come sono stata trattata. premetto che per salire sul lettino avevo bisogno di qualcuno che mi tirasse su la gamba.. Il medico mi ha liquidato dandomi da fare la fisioterapia e dicendomi di fare poca scena perchè stavo benissimo; il morale della favola è che sono dovuta andare da un altro ortopedico e tutt'ora non ho ripreso la piena funzionalità del ginocchio e sono stata con le stampelle fino a Luglio!!! In più non posso neanche segnalarvi il medico perchè nella ricetta ha messo come firma uno "scarabocchio" e non un timbro.
Una cosa è certa: il reparto di ortopedia del pertini personalmente non mi vedrà più.
MI HANNO MESSO UN CHIODO UTN NELLA TIBIA SBAGLIATO
Mi hanno messo un chiodo U.T.N. di 36 cm invece che di 38, il quale non ha permesso di inserire il tappo di protezione.
Ora per togliere il chiodo è necessario rifratturare la Tibia.
Mi hanno chiamato per la rimozione del chiodo dopo oltre 2 anni dal primo intervento e ripetute telefonate e visite dopo la lista di attesa, ho scoperto poi che si erano persi la mia cartella clinica.
Hanno rimosso le viti che bloccavano il chiodo, ma purtroppo non è stato possibile rimuovere il chiodo... non ho nemmeno un certificato convalidante il tipo di chiodo installato.
Purtroppo ho saputo successivamente che era un Synthes.
Concludo con gli imprevisti del reparto:
- Hanno scambiato le medicine con il paziente di fronte
- Sono andato in sala operatoria con i peli sulla gamba (mi stavo depilando da solo...)
- Mi hanno fatto l'anestesia Totale senza fare la visita dall'anestesista...
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