Ortopedia Ospedale Marino
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Assistenza e professionalità
Sono stata ricoverata il 30 agosto scorso per una bruttissima frattura scomposta di ulna e radio con angolazione e varie microfratture. Dolori fortissimi e disperazione. Arrivo all’ospedale Marino di Cagliari in ambulanza dall’Ogliastra, dopo un viaggio terribile in piena notte e da sola. Le misure anti Covid non consentiranno poi nella settimana di ricovero che qualcuno dei miei familiari mi possa stare vicino. Sottoposta dopo due giorni ad intervento chirurgico, che mi dicono essere stato abbastanza lungo e difficile, voglio ringraziare con affetto e stima tutto il personale del reparto di ortopedia del secondo piano: Oss, infermieri e medici, tutti estremamente disponibili, comprensivi e sempre presenti con tutti i pazienti, con le diverse esigenze e situazioni cliniche.
Al medico e all’infermiera che mi hanno accolto la notte, a tutto il personale del reparto, della sala operatoria e ai vari operatori che ho incontrato, va il mio grazie. Il mio ringraziamento per avermi sostenuto con professionalità e competenza unita ad una assistenza non formale.
Pessima esperienza
Pessima esperienza. Non rispondono mai al telefono, impossibile parlare con un medico, infermieri molto scortesi e maleducati. Intervento chirurgico da farsi in urgenza entro le 48 ore, rinviato di 5 giorni!!! Per riuscire ad andare via e trasferirmi altrove, attesa infinita di un foglio di dimissioni.
Una clinica chirurgica che non opera d'emergenza
Una clinica ortopedica chirurgica che non può operare d'emergenza nel momento nel quale il paziente ne abbia bisogno, è a mio avviso inaccettabile. Che organizzazione catastrofica da parte della struttura organizzativa dell'ospedale che non gli permette di usare le sale operatorie fuori dai due giorni prestabiliti. Operare una frattura peritrocanterica dopo più di 48 ore, è un errore medico. Poi c'è da aggiungere che non mi è stato possibile, negli ultimi due giorni, raggiungere qualcuno via telefono (responsabili, segretaria, infermieri).
Operazione perone destro
Il giorno 14 agosto sono stata ricoverata all'ospedale Marino Clinica Ortopedica 2° piano a seguito di caduta accidentale per strada con frattura trimalleolare destra. Ero disperata visto il periodo in cui è avvenuta la mia caduta. Invece mi sono dovuta ricredere in tutto: ho trovato grande professionalità, presenza, disponibilità in tutto il personale. Dai medici addetti agli specializzandi, che mi hanno sempre spiegato e chiarito tutto in maniera esemplare e con grande gentilezza.
Il personale infermieristico è stato tutto superlativo, sempre sorridente, sempre disponibile, affettuoso e presente, che con grande passione per il proprio lavoro ha saputo quasi coccolarmi, mai invadente, mai spazientito, sempre delicati( non ricordo tutti i nomi ma vorrei ringraziarli ad uno ad uno).
Il personale OSS non è stato da meno: un grazie di cuore a Silvia, Miriam, Alessandro e Valeria che sono stati degli Angeli verdi(perché ricordo solo questi nomi). Tutto personale giovane e competente che mette in primo piano le esigenze degli ammalati, con sorrisi e gentilezza e grande competenza.
Un grande ringraziamento a tutti, nessuno escluso, perché avete reso i miei 10 giorni di degenza più facili.
E dove si parla sempre di malasanità, bisogna saper elogiare l'eccellenza in tutto.
Grazie mille.
Ilaria Dessi
Operato al calcagno
Sono stato portato qui dopo essere stato trasferito dall'ospedale di Isili il 22 luglio 19 con una frattura frammentaria del calcagno. Il giorno 29 sono stato operato (purtroppo prima non era possibile per le varie urgenze) e devo dire loro solo grazie di cuore per il lavoro e la professionalità che hanno applicato al mio caso. Devo dire grazie di cuore a tutte le OSS e infermiere che mi hanno accudito in questi giorni nel reparto di chirurgia della mano (perché nel reparto ortopedia al momento del ricovero non c'era posto, dunque ero lì per tutto il periodo): con il loro lavoro, la loro bontà e gentilezza e professionalità, fanno sì che il problema del paziente sia più piccolo di quanto dovuto, trasmettendo serenità. Voglio rivolgere un ringraziamento particolare alla infermiera Daniela, che oltre al lavoro svolto professionalmente, mette a disposizione del paziente anche il cuore con le sue spiegazioni e la sua super gentilezza. Per ultimo, ma non perchè sono ultime, vorrei ringraziare anche le due infermiere che fanno pratica, in reparto avranno un futuro perchè sono insegnate bene.
GRAZIE DI CUORE.
Ringraziamenti
Volevo ringraziare il Prof. Antonio Capone, i medici, gli infermieri, il personale tutto del reparto di ortopedia dell'ospedale Marino di Cagliari per la loro professionalità durante la mia degenza presso codesta struttura. Ancora grazie.
Figlia di paziente
Mia madre, 92 anni, è stata ricoverata una prima volta al secondo piano del Marino il 25 novembre, trasferita dall’ospedale di Isili, dove era ricoverata per una broncopolmonite, e dove cadendo dal letto si era fratturata il femore. Il medico che la ricovera le sospende immediatamente il Pradaxa dicendo che verrà operata il lunedì successivo con urgenza. L’indomani, un secondo medico sostiene che mia madre non poteva assolutamente essere operata in quelle condizioni. Il lunedì, un terzo medico conferma che è necessario curare la broncopolmonite, che l’intervento non è affatto da escludere. Il martedì viene trasportata nuovamente a Isili, dove rimane per circa tre settimane.
Prima domanda: i medici parlano la stessa lingua e, quando si parlano, si capiscono? Che senso ha trasportare una paziente anziana con il femore fratturato e una broncopolmonite in atto inutilmente? I medici della Clinica ci dicono che se avessero risposto loro non ne avrebbero consentito il trasferimento. Ma al telefono non ha risposto un centralinista, ma un medico, e a ricoverarla è stato un medico. A quadro radiologico risolto, e con la consulenza dell’anestesista, che afferma che mia madre poteva essere operata, viene nuovamente ricoverata al Marino. Ennesima sospensione del Pradaxa, l’intervento viene calendarizzato per il giovedì o venerdì successivo. Da lunedì alla domenica le fanno una Rx al torace e una consulenza cardiologica il venerdì all’ora di pranzo, l’eco al torace slitta inspiegabilmente.
Dal mercoledì mia madre accusa forti dolori alla gamba destra, non quella fratturata. Mai sentito mia madre urlare così dal dolore. I medici non capiscono perché, dal quadro clinico non risulta nulla, dicono. Chiedo se stiano proseguendo con la somministrazione del Perfalgan, rispondono che al Marino si somministra l’Orudis. Chiarisco che il suo cardiologo vieta la somministrazione di Fans, replicano che ne avrebbero tenuto conto. In realtà, il farmaco non glielo cambiano affatto.
Dal giovedì, oltre ai dolori mia madre giace in un improvviso stato di sonnolenza e torpore. Chiedo spiegazioni, voglio sapere se l‘hanno sedata, “ma quando mai” rispondono le infermiere, è soltanto appisolata, deve svegliarla. Più che svegliarla devo scuoterla per riuscire a farle mangiare e bere qualcosa. Dalla bottiglia a fianco al letto è sparita la cannuccia rigida che mia madre usa e quindi probabilmente sta anche bevendo poco, ma le urine sono a posto, sostengono le infermiere: “abbiamo appena cambiato il sacchetto”. Venerdì stessa condizione e stessa domanda:”Perché mia madre è in queste condizioni?, stessa risposta da parte del medico “non lo sappiamo”. Sabato stesso stato. Mangia qualcosa e chiede quando la operano.
La domenica una infermiera mi accoglie con un “Oggi sua madre non è molto brillante”. Perché usare eufemismi? Non si dovrebbe parlare in modo chiaro e trasparente? Di lì a poco muore. Il medico al quale, domenica mattina, chiedo di mostrarmi la terapia che sta seguendo, mi comunica che mia madre era arrivata già grave; il medico del terzo piano al contrario mi dice: ‘Mi dispiace molto signora, sua madre quando è arrivata non era così". Supponiamo che il medico in servizio nel reparto avesse ragione, se era già grave all’arrivo perché tenerla in reparto per una settimana, perché non rimandarla a casa e soprattutto, perché non dirlo?
Mia madre è arrivata che godeva di buon appetito, era reattiva, voleva essere operata per poi tornare a casa e sapeva che il periodo successivo all’operazione non sarebbe stato facile. Si vaneggia di reparti orto-geriatrici quando non si ha neanche la professionalità sufficiente a fornire risposte diverse da “non lo sappiamo- non risulta niente”. Io cerco di informarmi, faccio domande, è mio diritto sapere, i medici sono tenuti a rispondere in modo circostanziato, preciso e puntuale. Penso che adottare un atteggiamento di sano distacco sia indispensabile per chi lavora in ospedale, ma avere atteggiamenti di insofferenza, di supponenza, di presunzione e di mancanza di umanità, è tutt’altra cosa.
Ancora oggi mi chiedo che cosa è successo a mia madre in quei sei sfortunati giorni che ha trascorso al Marino. Non trovo risposta, rimane l’amarezza e la rabbia. Io posso soltanto affermare di avere quotidianamente chiesto ai medici come stavano andando le cose e che mai hanno lasciato intravedere preoccupazione alcuna. Medici, forse specializzandi, dei quali non conosco il nome visto che non si sono mai presentati e che non indossavano il badge, ma dei quali ricordo molto bene la fisionomia.
Un’ ultima cosa: oltre alla richiesta della cartella clinica, ho provato a mettermi in contatto con l’ospedale spedendo via fax e via email questo scritto. Nessuna risposta.
Interventi riusciti. Grazie Dottor Adriano!
Sono stata sottoposta di recente a tre interventi ad entrambi i piedi, i primi due per una onicectomia parziale e l’ultimo per un’osteotomia all’alluce e a tutte le ossa metatarsali.
Tutti gli interventi sono riusciti con ottimi risultati ed hanno consentito, in tempi brevi, il pieno recupero della funzionalità dei piedi, con la relativa scomparsa dei dolori e dei precedenti problemi di deambulazione a lunga durata.
Il Dott. Adriano Demurtas, chirurgo d’eccezione, medico e persona con doti professionali e umane di eccellenza, attento alla persona ancora prima che al paziente, ha eseguito tutti gli interventi in maniera scrupolosa, precisa e con estrema serietà e competenza.
Eccellente luminare, esperto nell’utilizzo della nuova tecnica mininvasiva ha consentito, grazie all’utilizzo di tale metodica, dei tempi di ripresa ben più rapidi rispetto a quelli previsti con l’intervento tradizionale.
Colgo l’occasione per ringraziare il Dott. Adriano e per consigliarlo vivamente a chi avesse necessità per problemi legati alla patologia del piede; la sua estrema sensibilità, l’attenzione scrupolosa durante tutte le fasi pre e post operatorie, la sua presenza assidua per tutta la durata della convalescenza fanno di lui sicuramente un chirurgo d’eccellenza, un medico all’avanguardia, ma ancora prima una grande Persona con straordinaria sensibilità umana e spiccate qualità professionali.
Un mio ringraziamento anche al personale della Clinica Ortopedica dell’ospedale Marino di Cagliari per la gentilezza, l’assistenza e la professionalità dimostrate durante tutto il periodo della mia frequentazione ospedaliera.
Giovanna Porcu
Esperienza aprile 2015
Ho messo voto 1 perché zero non me lo fa mettere. Ho avuto la sfortuna di andare in questo ospedale perché mi ci ha portato l'ambulanza. Ero in ferie a Cagliari nell'aprile 2015, ebbi un incidente in scooter. Dopo 5 ore di attesa mi visitarono con una caviglia che sembrava uno zampone, mi fecero i rx e mi liquidarono con una distorsione. Dopo diversi giorni di dolori tornai a casa mia in Toscana, dove i medici che mi visitarono mi fecero la diagnosi di frattura composta malleolo tibia.
Grazie!
Volevo dire a tutti gli ANGELI del reparto di Ortopedia dell'ospedale Marino di Cagliari il mio più profondo e sincero GRAZIE. Desidero estendere il mio ringraziamento a tutte le infermiere, OSS e aiuto infermiere di cui conosco il nome e di cui il nome invece non ricordo o non conosco. Cristina, Daniela, Giovanna, Martina e tutte le altre ragazze che hanno saputo dimostrarmi grande affetto e tenerezza ed amicizia, ed anche a tutti gli infermieri maschi come Fabrizio, Marco e tutti coloro di cui non ricordo il nome, cui va anche a loro il mio affetto e ringraziamento più caro e sincero. Dio vi benedica tutti, miei cari ANGELI del Marino! Vi ringrazio e vi benedico!
Un grandissimo abbraccio, Nicoletta.
Cura infiammazione menisco
Ringrazio la dottoressa Cao e la dottoressa Gabriella per la cura che sto facendo per una infiammazione menisco mediale al ginocchio. Ottimi dottori ed infermieri, brave persone disponibili ed educate nel ricevere il paziente ed effettuare laserterapia e ultrasuoni. Continuate così, grazie per l'aiuto.
Siete angeli
Sono stato ricoverato in Clinica Ortopedica per due volte, la prima volta per quasi due mesi e posso dire di aver trovato degli angeli. La capo sala e tutti gli infermieri hanno dimostrato competenza e grande umanità. Anche tutti i medici sono stati sempre disponibili. Ora, dopo essere stato ricoverato a Cortina, posso dire che non ho trovato nessuna differenza. Grazie di cuore a tutti voi.
A. C.
Operazione a data da destinarsi..
Dopo 5 giorni dal mio ricovero per frattura scomposta bimalleolare, mi fissano l'intervento, eseguo la preparazione quindi digiuno ecc. ecc., ma l'intervento viene rinviato e non mi viene data nessuna comunicazione.
Il giorno dopo mi rimettono in lista, ero il secondo per l'esattezza per le ore 14.00 circa; quindi sempre a digiuno già dal primo avviso, ma alle ore 18.00 nuovo rinvio, sempre senza spiegazioni da nessuno!!!
Quindi alle mia richiesta di parlare con il medico per avere spiegazioni.. niente!!!! non si presenta, manda una infermiera che l'unica cosa che dice è che l'intervento sarà in data da destinarsi!... ma si può?
Ospedale Marino reparto ortopedia 2° piano
Condivido ogni singola parola del giudizio di Laura del 2013. Mio marito è stato ricoverato per una frattura al femore e durante il ricovero è diventato, per effetto della ospedalizzazione, un demente, ma i medici ritenevano che fosse lucido e non avesse bisogno del sostegno di un neurologo. Dopo le loro "cure", è vivo per miracolo.
Pessimi
Ricoverata d'urgenza per frattura multipla, sono stata lasciata in un angolo per due ore, mentre il medico parlava con l'infermiera del più e del meno di cose private.
Improponibile
Uno squallore infinito, con pazienti anziani doloranti e trascurati, infermieri indisponibili e indisponenti con prosopopea da primari, che ironizzano ad alta voce su dentiere e su cateteri, sghignazzando in modo sgangherato nei corridoi, non curanti della presenza dei familiari. Medici frettolosi e poco presenti in reparto. Fisioterapisti pressoché inesistenti. Servizi igienici impresentabili ed edificio al limite della decenza.
In tutto ciò si distinguono due angeli: troppo pochi per riscattare un simile degrado.
Ampiamente soddisfatto
Sono soddisfatto ampiamente dalle prestazioni ricevute in questo reparto. Ottime competenza e professionalità.
Umanità e professionalità
In base alla mia esperienza sono stati degli angeli, umani, competenti e professionali.
GRAZIE!!!
professionalità, coscienza
Contatto Umano, professionalità, competenza. Grazie
commento
Ospedale direi sopravvalutato. Personale scortese e nel mio caso medici superficiali: la mia deiscenza della ferita chirurgica (causa infezione) è stata trattata con 3 giorni di ritardo. Insomma io, in base alla mia esperienza, non lo consiglierei
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