Ortopedia Ospedale Imola

In seguito a una prescrizione errata di un RSM ginocchio dx SENZA MDC e ginocchio sx CON MDC, il sostituto in reparto il 29/07, in assenza del collega, si è rifiutato di correggerla.
Ho avuto modo di riscontrare che il personale del reparto comunica sulla base di un atteggiamento indisponibile, sempre sulla difensiva, paralizzato dal timore di eventuali responsabilità, non proteso all'assistenza e all'aiuto. Sono stata rimpallata per ambulatori, accettazioni, reparti, ecc. per un'intera mattinata al fine di poter risolvere una cosa semplicissima. Visto il prolungato rimpallo di competenze, ho quindi chiesto di parlare con il responsabile di reparto, ma mi è stato negato, pertanto mi sono recata in direzione sanitaria. Qui ho trovato due signore gentilissime che hanno visto la ricetta e capito subito il disguido, hanno telefonato al Dottor Bertelli che, non appena interpellato, ha esordito dicendo che sì, è vero, si era sbagliato. Era un semplice errore intuitivamente comprensibile e andava corretto. Peccato che i suoi colleghi dell'ortopedia si siano rifiutati categoricamente di farlo! Quindi sono stata accompagnata fino in ambulatorio del pronto soccorso, dov'era già stato avvisato il medico che mi ha fatto consegnare la prescrizione corretta. Questo succedeva alle 11.30. Ero entrata alle 9.00. Mi hanno fatto perdere un'intera mattinata quando bastava una semplice telefonata al loro collega ortopedico! Una telefonata che una segretaria ha fatto perché si è resa conto del problema e della sua semplice e veloce soluzione! Questo fatto è significativo perché denota la differenza di qualità umana e cognitiva di chi opera in questi ambiti. L'intelligenza, in questo caso la capacità di comprendere il problema, la gentilezza, ossia la mancanza di arroccamento su posizioni difensive e l'accoglienza all'altro, la disponibilità ossia la buona volontà verso l'interlocutore, il voler aiutare e assistere un paziente, nonché un fruitore del servizio, in momentanea difficoltà a causa di un errore non dipeso da lui ma dipeso da un medico della struttura che si rappresenta!!! Quest'ultimo punto è fondamentale perché anche svela cosa non ti riguarda direttamente, tu rappresenti la struttura di cui fai parte, tu sei parte, non puoi dare l'impressione di renderti estraneo o disinteressato o peggio ancora indifferente, così come si è comportato l'ortopedico presente. Non nascondiamoci poi dietro al fatto che magari vi sono cose in quel momento più urgenti o emergenze, perché sono tecniche che conosco molto bene, in quel caso non ti nascondi, tu ortopedico presente vieni fuori e parli con il paziente, gli spieghi che seppur spiacente in quel momento non puoi aiutarlo per questo o quel motivo, oppure alla sua richiesta di parlare con un responsabile, ossia qualcuno che sia in grado di comprendere la fattispecie, gli rispondi, ma qui è mancata totalmente la comunicazione, si è voluto ignorare e non c'è peggior atteggiamento di questo perché la nostra mente associativa lo legge come disprezzo e rifiuto. Chapeau quindi alle gentili rappresentanti della Direzione sanitaria. L'infermiera invece non ha telefonato al medico, tutte cose che senza bisogno di chiederle hanno fatto le signore della direzione sanitaria. Totalmente contrariata dal cattivo comportamento degli interlocutori dello staff ortopedico (cartellino rovesciato dell'infermiera, e quando ho chiesto il nominativo dell'ortopedico presente si è rifiutata di dirmelo). In conclusione, mi hanno fatto perdere un'intera mattinata per un errore banale medico. Cosa grave perché ne hanno risentito il mio lavoro e la mia attività! Di conseguenza, alla luce di quanto sopra, credo che queste persone necessitino di un miglioramento soprattutto in comunicazione!
Inoltre faccio presente che quando entra in ambulatorio un paziente, lo si debba salutare e guardare in faccia, mentre non lo si guarda e non lo si saluta, ma ci si rivolge a lui con un: DICA! Qualcuno può insegnare le basi dell'educazione? Le basi del rispetto!! Si guarda in volto la persona che entra e le si dice buongiorno, si accomodi pure, come posso aiutarla?! Così si comunica con le persone! Spero di essere stata chiara, per la speranza in un miglioramento comportamentale valuterò al prossimo incontro.

Cortesia, gentilezza e tanta disponibilità hanno caratterizzato la visita che mi ha fatto, negli ambulatori ortopedici dell’ospedale nuovo di Imola, il dott. Vilardi Antonio. La sua terapia e i suoi suggerimenti mi hanno liberato in pochi giorni da un dolore che mi tormentava da mesi. Grazie infinite.

Ho avuto un problemi per tanti mesi al ginocchio sinistro, senza mai aver ottenuto migliorie e diagnosi chiare. Poi per fortuna ho incontrato il Dott. Luca Gaiani che, oltre avermi risolto il problema, mi ha chiarito la situazione, facendomi valutare pure da fisiatra, che non ha ritenuto farmi fare un percorso riabilitativo, in quanto il ginocchio era molto asciutto e con buona mobilità. Inoltre il dott. Gaiani mi ha prescritto una cura innovativa assicurandomi che dopo una decina di giorni avrei percepito migliorie, come in effetti è stato! Per cui sono a RINGRAZIARE IL DOTT. GAIANI LUCA, UNA GARANZIA PER L'ORTOPEDIA DELL'OSPEDALE DI IMOLA.

Un ringraziamento al chirurgo Dott. Roberto Bertelli e a tutti gli altri medici ed infermieri, non dimenticando le OSS, per una operazione al ginocchio a mia madre anziana (oltre gli anni ottanta) riuscita perfettamente - e trattata altrettanto bene.
Il plauso è necessario perché il tanto lavoro, con le mille difficoltà che posso solo immaginare, non è sufficientemente riconosciuto e quindi DEVE essere manifestato e soprattutto incoraggiato.

Ingresso con ricovero programmato per intervento alle 7.30 a.m., digiuna e senza terapia diabetica venivo informata che l'operazione alle 19.00 non sarebbe stata fatta. Notare che ho atteso fino alle 12.30 che si liberasse un letto.

PS: ogni volta che mi sono rivolta al P.S. per infortuni, mi è stato risposto: pomatina e riposo.

Desidero ringraziare il Dott. Palmonari per la sua grande competenza e professionalità. Mi ha operato nove mesi fa di artroplastica per una rizoartrosi alla mano destra. Sono stata contentissima, la mano ha ripreso la sua forza in tutte le sue funzioni e non accuso nessun minimo dolore.

Anche se i voti che ho dato sono alti, si riferiscono al "secondo tentativo". Purtroppo, nel corso di anni, è la seconda esperienza in cui il primo trattamento è stato deludente e se avessi dovuto votare quello sarebbe stato molto insufficiente. Queste due esperienze negative hanno avuto in comune lo stesso medico ortopedico: la Dott.ssa Mingazzini. Solo un successivo intervento di un suo collega ha portato ad un esito positivo. Io non sono medico e non posso entrare nel merito delle diagnosi (sono consapevole che il lavoro del medico è molto complesso poiché ha a che fare con variabili sia fisiologiche che psicologiche) ma l'impressione che si sia voluto liquidare un po' in fretta la cosa per chiudere la pratica l'ho avuta. Se dovessi tornare in ortopedia, spero di incontrare direttamente un suo collega.

Operata per ricostruzione bacino e reimpianto artroprotesi, dopo aver girato tanti ospedali l'unico che è riuscito a risolvere con grande competenza e professionalità la situazione è stato il dott. VGuglielmo Vicenzi, primario del reparto ortopedia.

MIA MADRE E' STATA OPERATA DI PROTESI ALL'ANCA PRESSO LA U.O. DI ORTOPEDIA DELL'OSPEDALE DI IMOLA.
A DISTANZA DI MESI, VISTO L'OTTIMO RISULTATO, VOGLIO ESPRIMERE UN SINCERO RINGRAZIAMENTO PER IL CHIRURGO DR. PIER FRANCESCO TAMPIERI. RINGRAZIO ANCHE IL PERSONALE INFERMIERISTICO E AUSILIARIO PER LA DISPONIBILITà E SIMPATIA.

Carissimo Dottor Vicenzi, un anno fa lei mi ha fatto nuovo il ginocchio destro. Dopo solo dieci sedute di fisioterapia e un po' di cyclette, sono ritornato il cicloturista di vent'anni fa. Partecipo ai raduni del mio gruppo escludendo solo le salite più impegnative.
Grazie a Lei ho ritrovato la gioia di andare in bicicletta da corsa.
(resti fra noi, ma l'11 settembre p.v. compio 83 anni).

Sento di dover ringraziare tutto lo staff del reparto di Ortopedia dell'ospedale di Imola per la professionalità, l'umanità e la simpatia dimostrata. Non ho messo il punteggio massimo solo perché sia uno stimolo a migliorare sempre e a non adagiarsi mai.

Mi sono recato al pronto soccorso di Imola in seguito a una caduta. Mi hanno fatto le lastre e hanno diagnosticato un distaccamento del malleolo. Il giorno seguente, al reparto ortopedia, mi hanno fatto una resina che avrei dovuto tenere per quindici giorni. Dopo tre giorni mi è venuto un male fortissimo al tallone. Ho telefonato in reparto per chiedere se fosse normale e mi sono sentito dire, come se niente fosse, che la pelle del tallone stava macerando a causa dell'utilizzo della resina e che sarei dovuto andare a sostituirlo con un gesso. La telefonata mi ha fatto capire che la cosa era prevedibile ed evitabile e quanto i medici siano stati superficiali. Mi sono recato in un altro ospedale dove hanno verificato il danno al tallone, tale per cui non mi hanno nemmeno potuto fare un'altra ingessatura e mi hanno confermato che la resina non è adatta per la zona del piede perché non traspira. In definitiva ho avuto un'esperienza molto negativa e rischiosa. Non consiglio questo reparto.

Trascorsi quasi due anni dall'intervento di stabilizzazione alla colonna lombare, oltre ai precedenti ricoveri per ozonoterapia, desidero ringraziare di vero Cuore, sia pure in notevole ritardo, in primis il mio ortopedico di fiducia Dott. Carlo Impallomeni e, a seguire, tutta l'èquipe medica ed infermieristica per la notevole competenza professionale e la grande umanità, dote importantissima in Ospedale.
Grazie infinite e, purtroppo per me, a presto per l'intervento alle anche.

Ovviamente in primis ringrazio il dottor Vicenzi, primario del reparto, ed altri medici competenti anche se di pessimo carattere. Ahimè preferisco loro a quelli che ti dimettono con un edema grande come un'arancia sull'anca perchè sbagliano la lettera di dimissione... (non faccio nomi, non sarebbe da me). Meravigliose le infermiere che si fanno un "mazzo" tanto e spesso sono trattate con superficialità dai medici. Una richiesta, scendete dal piedistallo!!!

Un grazie di cuore a tutto lo staff medico e infermieristico, in particolare al dott. Tampieri per la sua professionalità.

Reparto e professionalità buoni, ma l'organizzazione lascia a desiderare. Alcuni anni fa un intervento mi è stato spostato 3 volte, poi riuscito perfettamente. Oggi siamo da capo: dalla mezzanotte a digiuno, alle 19.00 del giorno seguente mi comunicano che non riescono ad operarmi.. non è possibile!

Ho fatto un intervento di chirurgia funzionale e devo dire che il Chirurgo Dott. Gaiani è stato davvero all'altezza delle mie aspettative; cosi non è stato per il reparto in generale. Il mangiare è una cosa immonda (scusate ma.. il piu' delle volte puzza di marcio).
Qualche infermiera si e' comportata con competenza, per altri/e è meglio invece stendere un velo pietoso..
Per quanto riguarda lo staff medico, mi hanno fatto il gesso dopo l'intervento e mi hanno dimesso senza controllarlo.. Così per una settimana non ho fatto altro che chiamare in reparto il medico di riferimento, che mi ha sempre detto che i dolori atroci al piede fossero normali. Sabato scorso dal gesso usciva liquido verde e quando hanno aperto il gesso non vi dico cosa c'era all'interno..... hanno quindi medicato e rifatto il gesso e l'altro ieri ho dovuto rifarlo aprire e anche questa volta l'infezione era enorme.
E' UNA VERGOGNA, IO SONO UNA PERSONA CHE HA GIA' UN GRANDE PROBLEMA (SONO MALATA DI SCLEROSI MULTIPLA) E NON HO BISOGNO DI ALTRI PROBLEMI.

Nel 1960, all’età di dieci anni, a seguito di incidente stradale, ho subìto, tra l’altro, la parziale fuoriuscita della testa del femore dall’acetabolo del bacino. Nel corso degli anni ho subìto due interventi chirurgici per allungamento del femore con fissazione dell’osso con chiodi.
Dovendo, quindi, affrontare un intervento di protesi totale d’anca, non di routine (con anche allungamento del femore), mi sono sottoposto a visita medica dal Dott. Vicenzi Guglielmo, primario del Reparto di Ortopedia dell’Ospedale Civile di Imola, il quale senza esitazione alcuna mi ha consigliato l’intervento, prospettandomi la diminuzione del dolore ed un netto miglioramento della capacità di riprendere l’attività quotidiana. Desidero, quindi, con tutto il cuore, rivolgere al Dott. Vicenzi Guglielmo (Medico eccellente) ed all’equipe medica presente in sala operatoria, un sentito e sincero grazie per la perfetta riuscita dell’intervento cui sono stato sottoposto il 3 ottobre c.a. Desidero altresì porgere un particolare ringraziamento al Dott. Scardovi Marco e a tutto lo staff infermieristico del reparto di ortopedia per la professionalità, disponibilità ed attenzione da tutti riservatami nei giorni di degenza. GRAZIE, GRAZIE ED ANCORA MILLE GRAZIE A TUTTI VOI. Claudio Visani

Mia mamma 83enne, operata di artroprotesi programmata al ginocchio destro, è deceduta dopo 5 mesi di sofferenza, per l'incuria avuta dai sanitari del reparto di ortopedia, medici e infermieri, sia durante la degenza che alla dimissione. Nonostante non avesse recuperato le funzionalità, nessuno ha avviato una dimissione assistita. Anche se anziana, ERA MIA MAMMA!

ottimo ospedale, ottimo il reparto di ortopedia, in cui operano uno staff medico ed uno infermieristico di gran livello. Ho riscontrato nella mia esperienza assistenza continua, gentilezza e professionalita'.
grazie a tutti.

Un sentito grazie al primario Dottor Guglielmo Vicenzi e alle infermiere che mi hanno visitato e controllato nel tempo, con grande disponibilta' e gentilezza, dopo un danno da incidente in moto.
In base alla mia esperienza, ho trovato un reparto efficiente sotto ogni punto di vista, dalla professionalità all'assistenza.