Ortopedia Ospedale Dolo
Recensioni dei pazienti
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Frattura scafoide scomposta
Sono arrivato qui dove, sgomitando e pregando qualcuno, sono riuscito ad ottenere una data per l'intervento chirurgico per la mia frattura a dir poco gravissima, una frattura scomposta in 3 parti dello scafoide carpale.. in poche parole, il mio osso é diventato l'universo dopo il Big Bang, ma il dottor Giovanni Morace, al quale dovrei dedicare una nuova religione, é riuscito a sistemare il mio osso usando solo le sue mani e mettendo una vite facendo un piccolo foro, senza nemmeno mettermi punti. Sono stato davvero fortunato, perché se non mi avesse operato lui probabilmente adesso non avrei ancora una mano ben funzionante e senza dolori, o quasi; le uniche persone che mi avrebbero dovuto operare sarebbero stati dei chirurghi specializzati a Verona (Borgo Trento), ma a causa del sistema USL non ho potuto avere la precedenza, quindi una data per l'operazione. Meglio così. Grazie per il trattamento e per la fantastica cura.
Dottor Morace, se sta leggendo questa recensione, mi piacerebbe giocare a ping pong con lei, d'altronde adesso riesco a giocare bene quasi quanto prima solo grazie a lei!
Caloroso ringraziamento
Mi chiamo Osvaldo Preo, il mio intervento è stato di protesi all’anca destra il 6 settembre 2016.
Desidero porgere un caloroso ringraziamento all’ospedale di Dolo e al direttore dott. Paolo Esopi, primario del reparto di Ortopedia, per la sua altissima eccellente professionalità.
Preciso che sono cardiopatico e portatore di un impianto defibrillatore, pertanto l’intervento nel mio caso si presentava ad alto rischio. Consultando il primario di cardiologia D’Este e i colleghi anestesisti, è stato deciso di operarmi mettendo a disposizione la sala di rianimazione per eventuali problemi cardiaci.
Ho potuto vedere così l’eccezionale accoglienza in sala operatoria dovuta soprattutto alla Dott.ssa Pini, la quale ha dimostrato molta umanità standomi vicino, e a tutti i suoi colleghi: il primario di cardiologia D’este, il primario di ortopedia Dott. Esopi, gli anestesisti ed il personale infermieristico.
A 74 anni, mi sorprende la mia rapidità riabilitativa, con grande stupore anche da parte dell’ospedale Villa Salus di Mestre in cui ero ricoverato per la riabilitazione.
Un grazie di cuore che rinnovo al primario Dott. Paolo Esopi.
Ringrazio di cuore
Voglio ringraziare pubblicamente il Primario Dott. Esopi Paolo: per il modo
che mi ha accolto e fatto la preparazione all'intervento, l'intervento stesso; in sala operatoria mi hanno seguito e tranquillizzato come fossi
il loro papà, 2 giorni dopo mi alzo dal letto e con stupore non ho alcun
dolore e mi reggo in piedi perfettamente grazie alla protesi d'anca che mi ha innestato 2 cm più lunga per sopperire alla deficienza di un precedente infortunio. La maggior conferma l'ho avuta a Villa Salus che ho trascorso 3 settimane di riabilitazione motoria, con un ottimo recupero, mai un dolore nei movimenti anche se intensi e la conferma dei fisioterapisti: sei stato trattato bene e adeso tutto prosegue bene devi essere contento; sono contento si e RINGRAZIO il DR. ESOPI.
Ringraziamento
Desidero ringraziare pubblicamente i medici del reparto di ortopedia dell'ospedale di Dolo, il dott. Dei Rossi e il dott. Novello, per l'ottimo lavoro fatto su di me. Grazie infinite.
La mia Sanità Pubblica. Elogio al dr. Morace
Durante un periodo come questo in cui in Italia tutto sembra andare a rotoli e l’ottimismo sembra ormai andato a finire sotto le nostre scarpe, mi sembra importante poter esprimere la mia testimonianza a favore della nostra sanità pubblica.
Purtroppo durante quest’ultimo anno, a causa di un incidente avvenutomi lo scorso settembre, ho dovuto passare la maggior parte del mio tempo mi limito ad indicare i due mesi di ricovero) a contatto con delle persone speciali impiegate nella nostra, e sottolineo nostra, sanità pubblica.
Ebbene si, persone speciali perché fanno il loro lavoro ogni giorno non solo per lo stretto bisogno economico ma perché ci credono veramente e ci mettono cuore e passione prima di tutto, pur non ricevendo, in alcuni casi, un congruo riconoscimento economico; persone che davanti alla loro targhetta fredda d’ottone di “dottore” ci mettono l'umiltà e la comprensione per il paziente che si ritrovano davanti ogni giorno. Persone come:
-Eros (Infermiere dell’ambulanza) che per primo mi ha soccorso la notte dell’incidente mentre ero ancora sdraiato al suolo, che pur rendendosi subito conto della mia grave situazione ha saputo tranquillizzarmi e soccorrermi con estrema professionalità ed umanità.
-Paolo, Sergio, Alfio (Infermieri del reparto di ortopedia) e molti altri di cui ora purtroppo non ricordo il nome, ma che avevano sempre una parola per me e riuscivano a farmi sorridere anche nei momenti più difficili, facendomi trascorre il tempo più velocemente.
-Stefano, Stefania, Tino (fisioterapisti dell’ospedale di Dolo) in particolare Stefano Fardin, che mi ha seguito fin dall’inizio ed ha affrontato assieme a me i momenti più duri ed impegnativi della mia riabilitazione fisica e mentale.
-Tutti i tecnici della camera iperbarica “OTI Services” di Marghera (ente privato convenzionato però con il servizio pubblico) tra tutti Luciano ed Andrea con i quali ho passato assieme più di 6 mesi.
-Il reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Treviso che è riuscito ad individuare in tempo la cura di antibiotici da somministrarmi per sconfiggere l’infezione e permettere ai medici di operarmi in tempo per sperare in un recupero (all’epoca non garantito ma per fortuna poi avvenuto) della gamba.
-Al reparto di Chirurgia Plastica dell’Ospedale di Padova che ha seguito e curato l’evolversi delle mie cicatrici ottenendo un risultato molto soddisfacente.
-Ed infine lui, il Dott. Giovanni Battista Morace, la persona alla quale devo tutto.
Si esatto, proprio tutto, in quanto se quella notte l’intervento fosse andato male o non fosse riuscito perfettamente (il che era possibilissimo a detta di tutti gli ortopedici consultati successivamente) tutti i punti scritti sopra non sarebbero serviti a nulla. In quell’intervento infatti è riuscito a ricostruire praticamente a mano libera tutta la mia articolazione del ginocchio sinistro (andata letteralmente in frantumi assieme alla tibia e perone). E successivamente in altri 3 interventi (necessari) è riuscito ad applicarmi una serie di fissatori esterni (opportunamente studiati per il mio specifico caso) che mi hanno permesso ad oggi di poter camminare con una buona disinvoltura con le mie gambe. Vi racconto un aneddoto per farvi capire meglio com’è la personalità di quell’uomo:
Il giorno dopo la prima operazione mi disse che l’incidente era stato grave e che non si sapeva bene come sarebbe andata a finire (il rischio era di rimanere con la gamba rigida o peggio che l’infezione dilagasse a causa del fango che era entrato a contatto con la frattura esposta, con conseguenze che lascio a voi immaginare), ma dopo un paio d’ore lui riuscì a vedere i raggi dell’operazione che mi aveva fatto, ecco allora che lo vidi precipitarsi nella mia stanza tutto emozionato promettendomi che anche se la situazione iniziale della gamba era tutt’altro che buona, il ginocchio me lo avrebbe fatto piegare sicuramente perché l’operazione era andata perfettamente, dandomi cosi, in quel momento, più che una speranza su cui aggrapparmi. Ecco questo è solo un aneddoto dei tanti che vi potrei raccontare e che si sono conseguiti nel corso del ricovero e che continuano tutt’oggi nelle varie visite mediche di controllo. Assieme a lui voglio ringraziare anche il dott. S. Moro, dott.ssa S. Pini, dott. A. Bettiolo, dott. S. Viale.
Ho scritto tutto questo perché persone del genere come avete letto ne ho conosciute parecchie e son sicuro che in tutta Italia cosi come a Dolo c'è ne siano molte altre!!!
Sono queste le persone che meriterebbero di emergere quando si parla di sanità pubblica, in modo tale che siano da esempio anche per chi non fa il proprio lavoro con la medesima passione e dedizione, che devono quindi giustamente essere denunciate, soprattutto se si tratta di sanità pubblica!
Mi sembra più che doveroso aver fatto questo ringraziamento in quanto tutti noi facciamo presto ed a volte bene direi a lamentarci quando la nostra, e sottolineo nostra, sanità pubblica funziona male. Ma allo stesso modo dobbiamo essere altrettanto onesti nel valorizzarla nel momento in cui ne rimaniamo soddisfatti!!!!!!
E. Andreato, una persona che crede fortemente nel Servizio Pubblico!
24.10.2011
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