Ortopedia Ospedale Anzio

Purtroppo mio suocero, di 86 anni, si è fratturato una gamba ad Anzio e l'ambulanza lo ha portato all'ospedale di Anzio. Lì è stato fermo due giorni in pronto soccorso, dove è stato lasciato senza mangiare se non con una minuscola lezioncina di marmellata a pranzo e a cena. Alle nostre rimostranze, una infermiera ci diceva che si può anche stare due mesi senza mangiare (!!!!). Viene finalmente trasferito in Ortopedia e sottoposto ad intervento chirurgico con applicazione di placca e viti alla tibia e, dal reparto, viene dimesso, in dimissioni protette, 5 giorni dopo l'intervento con appuntamento di visita di controllo dopo una settimana.
Non tralasciamo che il giorno dopo l'intervento, è rimasto a digiuno poiché il personale del reparto si dimenticava di togliere il cartello "digiuno" e sono dovuto andare io a prendere qualcosa da mangiare...
Ci rechiamo alla visita, dopo una settimana, denunciando una continua e persistente febbretta e veniamo rassicurati che non c'è nulla che non vada, Tachipirina alla bisogna, lastra dopo 20 giorni per valutazione del carico parziale o totale. Torniamo a Roma e questa febbricola è sempre presente; chiamiamo il medico di base, il quale visita mio suocero e trova la ferita non in buone condizioni e decide di interpellare il reparto di Ortopedia per comunicare la problematica e la risposta è "portatelo al p.s."....
Lo portiamo al p.s. a Roma e viene diagnosticata una necrosi nella zona operata con fuoriuscita della placca installata!!!
Fatto sta che mio suocero dovrà affrontare 2 ulteriori interventi chirurgici, uno per la rimozione dei tessuti in necrosi, ed un altro per la eventuale rimozione della placca.

Sono stata visitata in privato dal dottor Zavattini per un persistente dolore alla spalla sinistra. A suo avviso avevo solo un'infiammazione, da curare con capsule di curcuma.
Nonostante la terapia, il dolore non passava, così ho fatto RM, da cui è risultato una capsulite adesiva della spalla. Solo chi lo ha avuto può capire il dolore...

Volevo ringraziare il primario dott. Fabio Sorrentino del reparto ortopedia, presso l'ospedale di Anzio.
Medico molto attento e scrupoloso.
Molto umano. Mette i pazienti a proprio agio.
Grazie ancora per avere preso a cuore il mio problema.

Ringrazio il professor Fabio Sorrentino, primario di ortopedia, per aver operato mia madre di 80 anni per frattura del femore destro il giorno 14 marzo 2020. Persona veramente gentilissima e soprattutto umana e competente. Dottor Sorrentino mille volte grazie di cuore.
A tutto il personale del reparto... un grazie speciale anche per voi tutti per come avete assistito la mia mamma, facendola stare bene! Grazie, grazie, grazie!

Ho ottenuto tramite sportello Cup una visita ortopedica all'Ospedale di Anzio, sono stata visitata dal Dott. Roberto Maggio, cordialissimo e attento.
Avevo bisogno di un parere post trauma al ginocchio e sono stata visitata in modo accurato, ringrazio il dottore e l'ambulatorio.
E' stato difficile solo capire come prenotarsi, visto che avevo una prenotazione precedente sempre Cup alla Roma 2, ho perso tempo tra Nettuno ed Anzio ed al telefono.
Grazie.

Ottimo servizio al pronto soccorso ortopedico (e lo dico da medico)... L'ortopedico Dott. F. Sorrentino e l'infermiere Pino sono stati eccezionali nel prendersi cura di mia mamma e mia nonna.

Il Dott. Paolo Zavattini è stato per me come il compare di battesimo per il neonato. Egli mi ha ridato, operandomi di protesi all'anca, una seconda possibilità di essere una persona valida. Si apprezza la funzione di camminare solo dopo averla persa. Anzi, per poter sentire perfino il piacere di camminare, ognuno di noi dovrebbe prima perderne la capacità e poi farsi operare - forse questa è un po' grossa... ma per trasmettere la vera gratitudine per il risultato ottenuto, non ci sono parole adatte.

Questa è la nostra esperienza nell'Ospedale di Anzio Reparto Ortopedia:
Ottimi Medici, a partire dal dott. Lanzetta, molto umano e veramente disponibile, per andare al Dott. Sorrentino, competente con la C maiuscola, e al dott. Maggio, gentilissimo, bravo nel suo campo e nei rapporti con i malati. Il personale infermieristico si fa in quattro per stare dietro a tutto il Reparto, molto preparati e grandi lavoratori - servirebbe più personale a sopporto proprio di quest'ultimi. Concludendo, è una èquipe che funziona bene nonostante le carenze attuali che ben conosciamo, meriterebbero davvero una struttura adeguata alle loro competenze e più risorse economiche. Un Grazie a tutto il personale, Dott. Lanzetta, Dott. Sorrentino, Dott. Maggio e a tutto il corpo Infermieristico che lavora sempre con impegno.

Sono arrivato con i miei genitori alle 15.00 circa; dopo 30 minuti mi visita il medico di turno e sospetta di una frattura. Alle 18.00 entro e mi fanno una radiografia al gomito perchè non erano così sicuri..... Così aspetto un'altra ora e si vede la frattura; quindi mi immobilizzano la zona dell'arto. Ma visto che il reparto di ortopedia era chiuso, non mi hanno fatto l'ingessatura e così sono uscito alle 21.00...

Nel 2003 mi e' stato effettuato un intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro dal dott. Zavattini Paolo, allora dirigente medico presso l'ospedale civile di Velletri.
Dopo circa 4 mesi, ho effettuato risonanza magnetica di controllo, con seguente diagnosi. Disallineamento dei canali ossei con fenomeni di impingement. Io da profano sono tornato dal medico che mi aveva operato, il quale mi rassicurava, dicendomi di continuare a rafforzare il quadricipite e che sarei tornato a giocare a calcio tranquillamente. A distanza di anni, non solo non ho potuto toccare piu' un pallone, ma sono dovuto ricorrere ad altre risonanze e alla diagnosi di un medico dell'Icot di Latina: Fallimento asettico di ricostruzione del legamento croc. Anteriore. Non solo, visionando la risonanza, effettuata 4 mesi dopo l'intervento, ha detto che c'erano tutti i presupposti per ripetere di nuovo l'intervento, in quanto non riuscito bene. Ora mi chiedo, perche' si verificano queste cose?
Io purtroppo il 12 settembre 2011 ho dovuto ripetere l'intervento e in piu' ho avuto dei danni nell'arco di questi anni. Artrosi, decorso sinuoso LCP, zoppia, dolori all'anca e fuoriuscita di ernia alla schiena.

In base alla mia personale esperienza di protesi all'anca, ho avuto l'impressione che questo reparto sia il fiore all'occhiello di tutto l'ospedale. Complimenti e grazie.