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Personale oss e infermieristico da rivedere
I medici sono preparati. Il personale oss e infermieristico lascia a desiderare (non tutti) sia dal punto di vista professionale ma soprattutto umano. La cosa va segnalata alla direzione sanitaria affinché queste persone imparino la corretta relazione con il paziente tanto importante per aiutarlo a guarire. Nel caso di ortopedia 2, alcune oss a mio avviso non posseggono i requisiti per poter occupare il posto che occupano. Medici bravi, personale bocciato.
Pessima gestione del dolore
Sono entrata con frattura del polso che mi hanno ridotto 2 volte per rimettere in asse l'osso. Probabilmente nella manovra il nervo mediano ha subìto un danno ed una volta bloccato il polso ho incominciato ad avere un male (mi pareva di avere la mano dentro una fiamma) veramente insopportabile. Ho chiesto un antidolorifico e di aprire il bloccaggio. Mi hanno sbloccato il polso, ma per l'antidolorifico (Voltaren con nessuna efficacia) ho dovuto aspettare più di un'ora.
Contro la mia volontà mi hanno ridotto nuovamente e bloccato ancora. Stesso risultato della prima volta, con il dolore che non era mai sceso.
Ho una soglia del dolore alta, ma in questo caso ho incominciato ad urlare come una pazza per sfogare questo dolore che ormai avevo da un paio di ore, forse più. Risultato: niente antidolorifico e portata in pronto soccorso dove per circa due ore mi hanno lasciata sola, mi hanno ribloccato, anche se in modo più leggero, il polso, e finalmente una fiala di Contramal. Neanche questo antidolorifico ha fatto scendere il dolore, così mi hanno ricoverata con l'illusione di un'operazione.
Io urlavo in continuazione (ho perso la voce) ma non mi ascoltavano. Dopo insistenza mi hanno fatto un'altra fiala di Contramal, che però di nuovo non ha fatto effetto.
Verso sera, disperata, ho chiamato mia figlia, anestesista a Forlì, la quale parlando con il medico li ha convinti a darmi la morfina. Dopo 2 dosi di morfina finalmente sono riuscita a stare un po' meglio. Ho passato più di 12 ore con un dolore assurdo.. Se non fosse intervenuta mia figlia?
L'attesa operazione non è arrivata e sono riuscita grazie alla morfina ad arrivare a mattina, ma poi il dolore tornava a farsi sentire ed ho dovuto attendere le 10.00 del mattino per un'altra fiala di Contramal.
Dalla sera precedente, quando ho saputo che non mi operavano, ho chiesto di essere dimessa. Mi hanno lasciata andare solo all'ora di pranzo.
Un'odissea che non auguro a nessuno.
NON SANNO GESTIRE IL DOLORE.
Protesi anca
Dimesso senza alcuna informazione, il primario Vigilante, mio medico, non è venuto a spiegarmi l'intervento.
Non mi sanno spiegare perché dopo due anni dall'intervento persistono dolori.
Malgrado sia stato seguito dal dottor Vigilante e le sue assicurazioni che all'intervento lui sarebbe stato presente, quel giorno non fu presente. Chiesta da mia moglie una spiegazione sull'intervento, visto che ci furono modifiche in corso all'intervento (non andò come era stato programmato) il dottor Vigilante rispose a mia moglie che sarebbe passato a trovarmi e mi avrebbe dato tutte le informazioni in merito all'operazione.
Io sono stato ricoverato 10 giorni e del primario neanche l'ombra. Pessima degenza.
è semplicemente il solito ospedale del sud Italia
Il dott. Franco Gorgoglione dopo la prima visita intramoenia, durante la quale mi aveva assicurato che l'intervento era necessario e risolutivo, mi ha operato lo scorso mese di aprile 2011 e da allora non l'ho più visto. Sono stato a visita di controllo il 22 agosto u.s. e dopo un viaggio di 500 km. per recarmi a S.Giovanni Rotondo, alle 17,00 del pomeriggio, un medico del quale non so nemmeno il nome, senza nemmeno visitarmi, ha guardato le radiografie e quando gli ho detto che non ancora mi sentivo completamente guarito mi ha detto che probabilmente non mi sarei dovuto aspettare più di tanto dall'intervento. Ora vorrei saper se per parlare col dott. Gorgoglione bisogna richiedere la visita intramoenia (altri 130 Euro) e se è normale che un medico operi un paziente e poi non lo vede più, nemmeno appena dopo l'intervento durante la convalescenza in ospedale.
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