Ortopedia 1 Policlinico Bari
Recensioni dei pazienti
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Grazie a tutti
Mio padre è stato operato di protesi d'anca, devo ringraziare tutto lo staff di Ortopedia, in particolare il prof. Giovanni Vicenti, che con la sua bravura e professionalità ha eseguito un brillante intervento, mettendo in piedi mio padre già il giorno dopo e dimissione al terzo giorno.
Grazie per l'attenzione, le cure e il sostegno che ci avete dato.
Frattura della rotula
Il dott. Giovanni Vicenti ha seguito con estrema competenza e grande vicinanza emotiva mia mamma.
Ha da subito fornito delle spiegazioni chiare sull’intervento da fare e sul percorso da intraprendere per recuperare velocemente la mobilità.
Ha seguito con cura anche gli aspetti emotivi ed ha instaurato sin da subito un rapporto medico-paziente basato sulla fiducia e sull’empatia.
Grazie!!
Gonartrosi
La visita sicuramente è stata accurata, la soluzione prospettata (cure) è un palliativo per curare più i sintomi/dolore che il problema in sè.
Stessa terapia dell'ospedale S. Paolo o del Di Venere:
curare un’artrosi delle ginocchia con integratori e fisioterapia.
A dir il vero, nella visita PRIVATA fisiatrica, fatta per scrupolo, mi hanno prescritto anche della T.E.CAR (1000 euro e passa la paura) e effettivamente durante la terapia ho avuto lievi benefici; ma una volta interrotte le cure, dopo un paio di settimane siamo punto e d'accapo.
Quello che non capisco, ed ho girato altri centri, è perchè i problemi non vengano affrontati per essere risolti nella maniera più veloce.
Se avessi un'assicurazione privata me ne andrei in USA, dove curano le artrosi lievi e medie con cellule staminali e dopo acido Hyaluronic, con eccellenti (sembra dalla mia ricerca sui siti ufficiali di centri medici ed ospedali specializzati) risultati.
Per assurdo, neppure al Rizzoli utilizzano questa tecnica (staminali) ed in pochi suggeriscono/ eseguono le infiltrazioni di acido ialuronico, che serve per limitare il consumo e porre un fermo al danno (non si guarisce), però solo a pagamento e privatamente... Il che significa che tra visite, infiltrazioni e farmaci, se ne vanno altri 1500 euro, un quinto del costo delle staminali (privato all'estero) con le quali però, se sei fortunato e l'organismo risponde bene, fai qualcosa in più che "lubrificare" l’articolazione.
Non mi lamento della professionalità e cortesia, ma non capisco perchè qui in Italia siamo sempre indietro di 10 anni rispetto ad altre realtà.
Esperienza fortunatissima con il Dott. Vicenti
Sento fortemente l'obbligo morale di esternare il mio compiacimento a seguito di una esperienza ospedaliera nel reparto in questione, affidata alle cure di un professionista qualificato quale è il dott. Giovanni Vicenti.
Quando la professionalità estremamente competente si coniuga con una particolare attenzione al lato umano e alla condizione psicologica del paziente, la situazione patologica si affronta diversamente, all'insegna della rassicurazione, della speranza, nella consapevolezza di affidare la propria persona a chi con grande pacatezza sa bene come risolvere i problemi contingenti.
Nella persona del dott. Vicenti ho riscontrato tutte queste peculiarità e gli rivolgo i miei complimenti unitamente ai sensi della mia più profonda stima e gratitudine.
Mi piace sottolineare che tutta l'equipe in sala operatoria è stata gentilissima, competente e capace di sedare con un sorriso la comprensibile ansia di chi si sottopone per necessità alle cure di tipo chirurgico.
Un grande grazie anche a tutta l'equipe, nonché a tutti gli infermieri, di cui non conosco i nomi ma ricordo l'infermiera Annamaria e ringrazio lei per tutti.
Fantastico
Ciao sono Giorgia ho 14 anni, l’estate scorsa mia madre si accorse di un problema alla mia schiena, dato che lei ormai sapeva cosa fosse perché alla mia età anche lei aveva avuto questo problema. Ci rivolgemmo subito al Dott. Piazzolla, che mi consigliò di seguire per circa sei mesi una ginnastica correttiva; passati questi mesi ero ansiosa di sapere cosa sarebbe successo alla mia schiena, ma purtroppo ci fu una notizia che mi rattristò molto: la mia scoliosi era arrivata a 25º, era arrivato il momento di indossare il busto.
Non fu una notizia piacevole, piangevo ed ero disperata, ho avuto anche dei peggioramenti sull’andamento scolastico.
Andai a misurare il busto che da quel giorno avrei dovuto indossare per 16 ore... Poi, passati i 40 giorni, rifeci le radiografie e le presentai al mio dottore. Oggi la mia scoliosi è diminuita di più del 50%.
Spero un giorno di poter superare questo problema.
Ringrazio tutta la mia famiglia per essermi stata vicino in un periodo un po’ triste per me, ma soprattutto il dottor Piazzolla che ha reso tutto più semplice. Lui non è solo un dottore, lui è stato per me un amico, che ha saputo anche rassicurare i miei, che giustamente erano preoccupati.
Intervento per scoliosi
Grazie al dottor Piazzolla Andrea mio figlio ha riavuto la sua vera VITA.
Lo ringrazio infinitamente con tutto il mio cuore, grazie grazie grazie... Dott. Piazzolla SEI UN GRANDE.
Intervento scoliosi
Mi chiamo Andrea, ho 19 anni, da qualche anno cominciavo a sentire dei dolori alla schiena e non potevo fare determinati esercizi regolarmente a causa della scoliosi che mi affliggeva.
Ero un po' preoccupato di operarmi inizialmente, ma il Dott. Piazzolla è riuscito a rassicurarmi già dalla prima visita.
Il giorno del intervento ero tranquillo, ho avuto giusto qualche problema dopo l'intervento durato ben 14 ore perché la mia era una scoliosi davvero problematica, nonostante tutto l'equipe medica è riuscita a fare un intervento perfetto. Al 2° giorno ero già in grado di camminare con un carrellino le prime volte, ma subito dopo già ero in grado di farne a meno dopo aver ripreso un po' l'equilibrio.
Durante il primo periodo ho avuto un po' di difficoltà nello stare seduto e a dormire, ma man mano che il tempo passava sono migliorato e continuo a farlo.
Ringrazio calorosamente Piazzolla e la sua squadra di dottori per aver fatto un intervento perfetto.
Ringraziamento
Sono Luca, il dott. Lorenzo Moretti ha operato mia madre al Policlinico di Bari - reparto ortopedia.
L'intervento al braccio destro, all’altezza dell’omero, è perfettamente riuscito, mia madre ha tolto i ferri giorni fa e già inizia s muovere il braccio e piano piano, come previsto dal dottore, sta tornando ad una vita normale senza restrizioni. Mi preme sottolineare l’umanita del chirurgo e l’ottima assistenza pre e post operatoria della paziente, fondamentale se si tratta di una signora di 70 anni.
Ringrazio il dottore pubblicamente, è il minimo che possa fare per aver fatto sentire me e mia madre come in famiglia.
Intervento scoliosi
Mi chiamo Martina, ho 16 anni, e la mia storia inizia più o meno un anno fa, quando incontrai il dottor Piazzolla per una visita dall'esito inaspettato; mi disse che la mia scoliosi, di 42°, si doveva necessariamente operare perché col tempo non avrebbe fatto altro che peggiorare. Fu una notizia che mi spiazzó. L'idea di dovermi sottoporre ad un intervento non mi rendeva per niente tranquilla, in più avevo paura delle conseguenze e dei rischi. Un anno dopo, lunedì 13 novembre 2017, alle 7:00 più o meno, mi preparavo per l'intervento, e la situazione era diversa: era finito il tempo di attesa ed ero felice perché di lì a poco tutta l'ansia e tutti i dubbi sarebbero spariti. I dottori mi dicevano di stare tranquilla e che per me sarebbe stato come chiudere e riaprire gli occhi, ed avevano ragione. Mi sono risvegliata nel letto della mia stanza, e mi sembrava che fosse passato un secondo. Mercoledì 15 novembre ero in piedi e camminavo sulle mie gambe, venerdì 17 sono uscita dall'ospedale e sono andata a casa mia, dopo tre settimane circa sono tornata a scuola, e ora, che è passato poco più di un mese, faccio ciò che una ragazza della mia età dovrebbe fare: vado a scuola, esco con i miei amici, mi diverto e soprattutto, sono più forte di prima. Lo sono perché so quello che ho passato e so che tutto ciò che ho fatto l'ho fatto per migliorarmi e per stare meglio, ora ho un corpo migliore e di ciò non posso che esserne fiera. È stato un periodo difficile, ma ho capito che la difficoltà riguarda solo il periodo precedente all'operazione, quando non sapevo a cosa andassi incontro; solo dopo infatti ho capito che tutti gli sforzi fatti, le giornate no e i brutti pensieri, vengono ripagati giorno dopo giorno, quando sono riuscita a riprendere l'autonomia che, per poche settimane, avevo perso, e che ora ho ripreso forse anche meglio di prima, perché so chi ero io prima, e guardandomi, capisco chi sono io adesso.
È una esperienza che, se necessaria, va fatta e non dico che va affrontata con tranquillità perché non è possibile, ovviamente. Ci saranno i momenti in cui si pensa di non poter fare più niente o di non essere capaci neanche più di piegarsi, ma è in quei momenti che bisogna rimboccarsi le maniche e con grande forza di volontà capire che una cosa se la si vuole fare, la si fa, e che se non si riesce a fare una cosa oggi, la si fa domani; pian piano si faranno sempre più passi avanti, e ogni piccolo passo diventa un traguardo: piegarsi, allacciarsi le scarpe da solo, camminare tanto.
Parlando con la gente, l'intervento spaventa in generale un po' tutti, ma solo chi lo fa capisce che non c'è niente di cui aver paura, perché tutto va bene e perché dopo ci si sentirà molto meglio, con un peso in meno. Questa è la mia esperienza e quello che posso dire da operata; un grazie ovviamente ai dottori e al dottor Piazzolla che da sempre è stato capace di trasmettermi sicurezza e tranquillità.
Intervento di scoliosi al Policlinico di Bari
Ciao sono Nicole e ho 15 anni, all'età di 11 anni ho scoperto di avere la scoliosi idiopatica. Dopo aver fatto numerose visite con vari ortopedici e due anni di ginnastica posturale la mia scoliosi non ha fatto altro che peggiorare, così mi fu consigliato di consultare l'ortopedico chirurgo del Policlinico di Bari Andrea Piazzolla, che dopo avermi visitata con dovuta attenzione disse che la mia scoliosi superava i 60 gradi e che l'unica soluzione era l'intervento chirurgico. Iniziai a piangere perché avevo molta paura, ma non avevo altre alternative Mi mise in lista d' attesa e tra visite di controllo , esami e quant'altro, passò un un anno quando finalmente il 14 maggio 2017 venni chiamata per il ricovero, per poi essere operata il 15. La mattina del mio intervento entrai in sala operatoria alle 7:00 del mattino e dopo 11 lunghe ore tutto finí. Mi svegliai nella mia stanza, non ricordo granché ricordo solo che ero molto felice di avercela fatta. Qualche giorno dopo il dottor Piazzolla entrò in camera per mettermi in piedi, fu molto difficile, mi sentivo pesante , mi girava forte la testa e i dolori alla schiena erano insopportabili, ma tutto si alleviò quando il dottore mi fece vedere i raggi della mia 'nuova' schiena. Adesso la mia scoliosi è pari a 7 gradi e per questo non posso fare a meno di ringraziare il dottor Piazzolla per avermi regalato una vita nuova e la gioia di viverla; la dottoressa Di Pierro, ovvero l'anestesista, medico di grande bravura, e tutta la loro equipe. Grazie.
Tendinite del rotuleo
Mi chiamo Fabio, ho 14 anni, e alla fine di dicembre 2016 ho iniziato ad accusare dolore in allenamento ad entrambe le ginocchia. Inizialmente pensavo che dipendesse dal troppo sforzo effettuato in allenamento, perchè pratico nuoto agonistico. Il dolore iniziava a peggiorare fino al punto di alzarmi con notevole difficoltà dalla sedia, sia quando ero a casa e sia a scuola. Ho avuto molta paura pensando che fosse qualcosa di grave e insieme ai miei genitori ho deciso di rivolgermi ad un medico specialista in ortopedia. Ci siamo rivolti al dott. Lorenzo Moretti, medico chirurgo specialista in ortopedia e traumatologia al Policlinico di Bari. Dopo avermi visitato, il dott. Moretti mi ha diagnosticato una tendinite rotulea ad entrambi gli arti, che ha curato con cicli di infiltrazioni e onde d'urto. A seguire un rinforzo selettivo ai quadricipiti e flessori effettuati presso un centro fisioterapico. Oggi 5 settembre 2017 ho effettuato la visita di controllo con il dott. Lorenzo Moretti, il quale mi ha risolto il problema, permettendomi di riprendere la mia attività di agonista. Per questo lo ringrazio per la sua disponibilità e umanità.
Scoliosi progressiva
Mi chiamo Isabella, all'età di 8 anni mi hanno diagnosticato la scoliosi, ma non grave.
Dopo un controllo l'ortopedico mi consiglió la ginnastica correttiva; io dicevo a mia madre che andavo, ma invece non ci andavo.
Dopo tanto tempo ho deciso insieme alla mia famiglia di farmi ricontrollare perché vedevamo tutti che le cose stavano pian piano peggiorando.
Dopo aver fatto un altro controllo, all'età di 19 anni mi hanno consigliato l'intervento, dato che purtroppo non si poteva più agire nè con un busto e nemmeno con la ginnastica correttiva.
A questo punto ho cominciato ad avere tanta paura, rivolgendomi così dal dottor Andrea Piazzolla, specializzato in scoliosi, grazie a delle conoscenze che avevano già subìto l'intervento ed era andato tutto alla perfezione
Facendo per l'ennesima volta il controllo dal dottor Piazzolla, anche egli mi disse che purtroppo, anche se era una dura realtà, era da operare perché la mia scoliosi era progressiva. Quindi mi ha messa in lista di attesa.
Il 24 luglio arriva il giorno dell'intervento, scendo in sala operatoria alle ore 7.30; una volta entrata in sala operatoria la paura si comincia a far sentire...
L'intervento dura 7 ore, per fortuna va tutto bene e la mia scoliosi da essere 60°, il mio angelo che si chiama Dott. Piazzolla me la porta a 0º.
Ringrazio tutta l'equipe ma soprattutto ringrazio la dottoressa Parato, che mi è stata molto vicina durante la ripresa. Ringrazio l'anestesista, l'altro mio angelo custode, Franco Sgrona, e soprattutto un grazie speciale va al mio dott. Andrea Piazzolla che mi ha cambiato la vita.
Ora ad un mese dall'intervento sto bene, pian piano si migliora sempre di più.
Per tutte le ragazze che purtroppo hanno questo problema: consiglio il dott. Andrea Piazzolla, perché è veramente una persona speciale, fa MIRACOLI. GRAZIE DI TUTTO !!
Scoliosi dorso-lombare
Mi chiamo Mariarita, ho 20 anni ed è dall'età di 11 anni che combatto per una scoliosi mal curata. Da ragazzina io e i miei genitori ci affidammo alle cure di un ortropedico che, col passare degli anni, si è rivelato non adatto a curare la mia scoliosi che da pochissimi gradi è arrivata a misurarne 60 nel tratto dorsale e 50 in quello lombare. Ho portato due busti di gesso per due mesi e busti cheneau, che ammetto di non aver messo spesso perchè molto molto scomodi e potete immaginare come possano risultare brutti agli occhi di una ragazzina di 12/13 anni. Ho continuato la mia vita con questo stile ed arrivata ai 18 anni feci la mia ultima visita col mio vecchio ortopedico che mi disse che ormai non si poteva fare più nulla, così abbastanza abbattuta ho accettato la realtà dei fatti ossia che avrei dovuto convivere con i dolori e con una schiena deforme a vita. Fortunatamente questo avvenire ormai per me palese ha subito una svolta quando ho conosciuto il dott. Andrea Piazzolla che mi aprì gli occhi riguardo la mia situazione: per stare bene avrei dovuto affrontare un intervento chirurgico. Ammetto di essere rimasta un po' turbata all'inizio ma con forza decisi di mettermi in lista. Dopo un anno e mezzo dal consulto, il 26 gennaio del 2017 ho iniziato i primi esami preparatori per l'operazione e il 29 maggio alle 7 e 45 sono scesa in sala operatoria piena di speranze e fiduciosa di stare nelle mani di un ottimo chirurgo. Verso le 20.30 della sera sono uscita dalla sala operatoria, l'operazione è durata sulle otto ore riducendo del tutto la mia scoliosi. Ammetto che i primi giorni ho sofferto di dolori molto forti ma oggi, a distanza di un mese, ammetto di stare molto meglio, ho ancora diversi dolori ma ogni giorno riesco a fare nuove cose e senza aiuto. Ringrazio di cuore tutti i collaboratori che hanno reso possibile tutto questo e in particolare il dott. Piazzolla che con la sua gentilezza e bravura è riuscito a donarmi questa nuova e "normale" vita.
Il mio percorso scoliotico
Sono Alessandra, vengo da Taranto, ho quasi 17 anni e da circa una settimana ho tolto il busto ortopedico.
Quattro anni fa avevo frequenti dolori alla schiena e mi hanno diagnosticato una scoliosi.
Inizialmente ero molto tranquilla poiché molti miei compagni di classe avevano lo stesso problema e, come da consiglio medico, ho fatto un anno di ginnastica posturale fino all'inizio del mio sviluppo, quando la mia scoliosi è peggiorata notevolmente. Dopo una visita medica ho avuto una notizia per me spiazzante: fino alla fine della mia crescita avrei dovuto portare il busto ortopedico per far sì che la mia scoliosi non peggiorasse ulteriormente per non rincorrere ad un eventuale intervento chirurgico.
Ovviamente, per una bambina di 13 anni, non è per niente facile accettare una cosa simile.. ho iniziato a pensare agli insulti da parte dei miei compagni di classe, alle tante ore che lo avrei dovuto portare, all'estate che si avvicinava, al fastidio che i primi giorni mi avrebbe causato; così, impaurita, decisi di non metterlo.
Sei mesi dopo, al controllo medico, mi dissero che i gradi della mia scoliosi erano aumentati notevolmente (soprattutto essendo in fase di sviluppo) e che se avessi continuato così avrei rischiato l'intervento chirurgico. Avrei dovuto portare il busto 18 ore al giorno per ottenere dei risultati efficaci. Ero emotivamente provata; il mio medico mi fu molto di aiuto poiché mi spiegò tutti i vantaggi del portare il busto, i benefici di questo e tutti i rischi nel caso contrario. Con i miei tempi e riflettendo sulle parole del mio medico curante sull'importanza del portare il busto, il dottor Andrea Piazzolla, decisi di iniziare a metterlo con costanza.
Non è stato facile, ne' per me ne' per i miei genitori, non ho mai accettato del tutto l'idea fino alla fine, ma con il tempo era sempre più naturale portarlo; la mia vita era sempre la stessa, potevo continuare a fare sport, poiché lo mettevo dalle 20.00 alle 14.00 del giorno dopo. Lo portavo anche a scuola e inizialmente alcuni miei compagni di classe mi prendevano in giro ma non dandogli troppo peso dopo un po' smisero. Il busto si nasconde molto facilmente con degli abiti comodi ed è molto importante metterlo a scuola poiché si trascorrono molte ore seduti. Tornata al controllo la mia colonna vertebrale era migliorata, io ero molto felice: tutti i miei sforzi erano ripagati.
Il mio percorso è stato tra alti e bassi, ho avuto anche io i momenti di sconforto, soprattutto entrata nelle superiori dove non vuoi che nessuno sappia del tuo 'problema' ma che in realtà lo hanno molte altre persone ma tu non ne sei a conoscenza. Il busto alla fine era diventata una parte di me, mi seguiva persino nei viaggi poiché ormai senza esso facevo fatica ad addormentarmi.
Dopo tante visite e tanti sforzi, finalmente ho tolto il mio 'compagno di avventure'. Posso dire che aver portato il busto mi ha fatto bene sia fisicamente, per la mia colonna vertebrale, che emotivamente poiché ha rafforzato la persona che sono, ho imparato ad accettare qualcosa che non pensavo potessi mai accettare e a pensare alla mia salute e non alle parole altrui. Se non avessi ascoltato le parole incoraggianti del mio medico e avessi dato ascolto a tutte le dicerie sul portare il busto, ora non sarei così dritta, molto probabilmente avrei affrontato un intervento chirurgico con molti rischi e non sarei quella che sono oggi.
Non posso dire che portare il busto sia una cosa piacevole, ma non è neanche così male quanto pensassi inizialmente; è molto importante prendersi cura del proprio corpo e soprattutto della propria colonna vertebrale, poiché è quella che ci sorregge.
Trattamento dopo incidente stradale
Ottimo personale e ottimi dottori, sono finito per puro caso in questo reparto in urgenza dopo regine di pronto soccorso. Ho subìto un brutto incidente stradale che mi ha squartato mezzo avambraccio e provocato lesioni ossee. Sono nelle mani del Dott. Antonello Panella, persona molto competente nel suo campo, cordialissima e che mi sta portando al totale recupero delle funzioni del braccio.
Ernie e scoliosi degenerativa dell'adulto
Ringraziare per ciò che è stato fatto è molto poco. Bisogna essere grati a tutti coloro che, per professionalità, bravura e competenza, riescono a ridare un senso alla vita delle persone.
Il caso ha riguardato mia moglie, che da qualche anno soffriva di forti dolori alla colonna vertebrale. Le cure palliative a base di farmaci, nel tempo vieppiù forti, lenivano parzialmente il problema. Più passavano i giorni, e più notavo che la postura, nel camminare di mia moglie, tendeva ad avere una andamento irregolare cioè, guardandola di spalle, notavo che l'anca destra aveva un rialzo irregolare rispetto a quella sinistra. Trascorso del tempo, e notando l'aggravarsi della sua condizione, abbiamo iniziato ad intraprendere tutta una serie di accertamenti. Abituato a portarla, per comodità di tempo e traffico, con la moto, ad ogni asperità del manto stradale la sentivo lamentare per i sobbalzi che accidentalmente si prendevano sulle strade sconnesse. Per accertarci della natura dei dolori che accusava, abbiamo dapprima fatto delle radiografie e delle risonanze magnetiche, dalle quali sono riscontrate delle ernie discali ed una scoliosi nella parte finale della colonna vertebrale. Informandoci ulteriormente ci siamo rivolti, presso una clinica privata, ad un neuroradiologo il quale, dopo la visione degli esami radiologici, consigliò una cura a base di compresse TARGIN come antidolorifico, e successivamente un trattamento a base di iniezioni di azoto, peraltro abbastanza costose, ma che costituivano un palliativo nel tempo.
Casualmente ci rivolgemmo alla Clinica Ortopedica del Policlinico, diretta dal Prof. Moretti, e nel suo staff facemmo conoscenza di una persona straordinaria: il dottor ANDREA PIAZZOLLA.
Esaminando al primo sguardo le radiografie e le RM, intuì subito il problema diagnosticando sia le ernie discali che una scoliosi degenerativa dell'adulto delle quali soffriva mia moglie. Il suggerimento e la soluzione era l'intervento chirurgico. Il giorno stesso chiedemmo di essere messi in lista di attesa. Dopo oltre un anno abbiamo ricevuto la chiamata per tutta una serie programmata di analisi, prelievi e radiografie. L'intervento fu fissato per il 26/09/2016 e per il quale furono necessari da 4 o 5 auto trasfusioni cautelativamente necessarie per lo stesso. Ci fu riferito dal dott. Piazzolla che l'intervento si sarebbe svolto due volte nel tempo: una prima per le ernie, ed una seconda per la scoliosi a distanza di una settimana. Ricoverata due giorni prima il 24/09/2016, mia moglie entrò in sala operatoria alle 08.00 del mattino. Noi di famiglia, attendemmo fuori della sala operatoria e la vedemmo uscire alle ore 20.00 di sera. Ci fu spiegato che, durante la fase operatoria, poichè la paziente rispondeva bene, il chirurgo completò l'intervento agendo anche sulla scoliosi eliminando completamente il problema. La degenza è durata una settimana, dopo la quale ha fatto ritorno a casa. I dolori post-operatori sono stati leniti da una terapia ad hoc. La convalescenza è tuttora in corso e mia moglie è in netta ripresa. Attraverso quanto capitatoci, voglio esprimere la mia più grande riconoscenza in primis al dottor Piazzolla per la perizia e l'alta professionalità con la quale ha eseguito l'intervento, nonché per la grande disponibilità e le sue grandi doti umane. Un altro vivo ringraziamento è dovuto al suo staff: all'anestesista Marella; alla dott.ssa Viola Montemurro e alla dott.ssa Parato; agli infermieri e tutto il gruppo della sala operatoria e del reparto. A tutti rivolgiamo un grazie di cuore.
Cifoscoliosi idiopatica dell’adulto
Ciao a tutti, mi chiamo Antonietta e ho 48 anni. Sono nata e cresciuta negli Stati Uniti, ma vivo qui in Italia da molto tempo. Per circa cinque anni ho sofferto di episodi recidivanti di lombalgia che, in seguito ad una radiografia, si sono rivelati derivanti da scoliosi; per l’esattezza “cifoscoliosi idiopatica dell’adulto con discopatia evoluta L2 L3”. Pur essendo a conoscenza delle risorse mediche disponibili nel mio Paese natale, più di un anno fa ho scelto di affidarmi alla professionalità del dottor Piazzolla per sottopormi ad un intervento chirurgico di correzione. Mi sono rivolta al dottor Piazzolla dietro suggerimento del Prof. De Giorgi, altresì documentandomi online circa i difficili casi da lui risolti. Nello specifico, il dottore mi ha suggerito una nuova e poco invasiva tipologia di intervento (X-LIF) che mi ha lasciato, in termini estetici, nient’altro che una piccola cicatrice dal diametro di una moneta. Ho sperimentato già dal primo mese gli enormi benefici di questo intervento: curva scoliotica ridotta, assetto del busto notevolmente migliorato, dolori completamente scomparsi. Dopo un mese sono tornata al volante, ho ripreso la mia attività lavorativa ed a distanza di un anno posso affermare con sollievo che il problema che mi tormentava è solo un lontano ricordo. Che altro dire, un Dottore come pochi, sicuro, competente, sempre disponibile e sempre sorridente.
Artrodesi intersomatica per via laterale trans-psoas (X-lif).
Scoliosi idiopatica degenerativa dell'adulto
Mi chiamo Assunta e sono una donna di 51 anni. Già da ragazza soffrivo di scoliosi, ma purtroppo gli ortopedici a cui mi sono rivolta negli anni mi hanno sempre detto "è un problema che avete è ve lo dovete tenere". Nel marzo del 2014 digitando su google il mio problema per cercare un medico che potesse risolverlo, apparve il nome del Dott. PIAZZOLLA, medico specialista del Policlinico di Bari. Subito lo contatto, e già al primo incontro mi ispira fiducia e professionalità, dicendomi che l'unica soluzione era l'intervento, spiegandomi tutti i rischi a cui andavo incontro. Senza pensarci su molto ho dato la mia disponibilità affinché venissi inserita in lista d'attesa. Sono passati più di due anni, finalmente è arrivato il 20 giugno 2016, giorno del mio intervento. Dopo dodici lunghe ore il Dott. PIAZZOLLA è uscito dalla sala operatoria per rassicurare i miei famigliari. Era stanco, sfinito ma soddisfatto del lavoro fatto. La mattina seguente è venuto nella mia stanza con quel sorriso che coinvolge tutti per rassicurarmi personalmente e a dirmi che l'indomani mi sarei alzata da quel letto. Il giorno successivo ho dato i miei nuovi primi passi con la schiena dritta che ormai non ricordavo più da anni. Voglio ringraziare tutta l'equipe. In primis il dott. PIAZZOLLA, la dott.sa Montemurro, l'anestesista, le infermiere Laura, Anna Maria e Massimo. Grazie per avermi ridato in mano la mia vita. Inutile andare lontano centinaia di chilometri quando al policlinico di Bari abbiamo delle eccellenze come il dott. PIAZZOLLA. Peccato non ci sia un reparto dedicato esclusivamente a interventi di scoliosi, perché grazie a questo l'attesa per l'intervento si ridurrebbe così come i dolori.
Scoliosi
A seguito dei sintomi, ho fatto una radiografia e mi sono accorta del grave problema: una scoliosi con slittamento, schiacciamento ed avvolgimento della colonna, dolori persistenti (ed io inabile a qualsiasi lavoro). Dopo vane ricerche ed incontri equivoci con medici senza scrupoli, finalmente una dritta da un caro amico medico: vai dal Dott. Piazzolla a Bari.
Non vi dico la nostra incredulità perchè non immaginavamo di avere a pochi passi da casa una equipe d'eccellenza.
Dopo un incontro con l'uomo dottore Piazzolla, la diagnosi e la soluzione in un intervento lungo e complesso.
Lunga è l'attesa, ma quando arriva.. in un mese in day hospital ti rivoltano come un calzino per prepararti all'intervento; poi 12 ore in sala operatoria, 24 ore di immobilità a letto e dopo 3 giorni il caro Dott. Piazzolla viene in stanza e ti mette in piedi!
Con grande stupore il recupero per me è immediato, dopo 8 giorni dimesso e dopo 5 giorni di riposo a casa ritorno a lavorare facendo quello che posso, ma ogni giorno va meglio.
Oggi, ad un mese dall'intervento, ho recuperato tutto, i vecchi dolori sono scomparsi, i dolori dell'intervento e della nuova struttura sono diminuiti ed accettabili, ogni giorni diminuiscono.
Mai mi è capitato un Dottore disponibile sino a questo punto, prima durante e dopo l'intervento.
Ovviamente, oltre al Dott. Piazzolla, un ringraziamento va a tutta l'equipe che ha partecipato all'intervento prima e dopo. La degenza nel reparto è stata accettabile.
Se volete mi potete contattare via email per avere ulteriori informazioni; comunque andate con fiducia, tutti si sono dimostrati all'altezza della situazione.
Sono molto orgogliosa di sapere che a Bari abbiamo una equipe d'eccellenza.
Ringraziamenti
Ho solo da ringraziare il prof. Giuseppe Solarino sia per la sua alta professionalità che per la sua grande umanità.
Ho subìto due interventi di protesi: la prima nel febbraio 2015 e la seconda a giugno dello stesso anno a causa di coxartrosi bilaterale.
Ringrazio pure tutto lo staff del reparto.
Artroprotesi.
La mia storia
Vi racconto la storia di mia figlia Luana, 15 anni, a cui è stata diagnosticata all'età di 6 anni la scoliosi. Sin da bambina ha dovuto sopportare il busto e gli esercizi di fisioterapia. Nonostante l'uso dei corsetti, anno dopo anno la sua scoliosi peggiorava. Ci siamo rivolti a numerosi ortopedici, fino ad approdare in un grande centro ortopedico dell'Emilia-Romagna, dove Luana é stata seguita da un medico (rilevatosi poi specializzato nella cura del piede e non della colonna), il quale ha sempre prescritto corsetti da fare ovviamente in un centro da lui indicatoci. Nonostante i numerosi sacrifici e le numerose ore di fisioterapia, l'evoluzione della scoliosi continuava finché un giorno per caso mi sono imbattuta in questo sito e, leggendo le varie storie, ho scoperto l'esistenza al policlinico di Bari di un centro scoliosi molto rinomato. Contatto il Dott. Piazzolla, il quale, dopo un'accurata visita, ci mette difronte a una triste realtà: Luana necessità di un intervento chirurgico perché la sua scoliosi sarebbe inevitabilmente aumentata nel corso degli anni fino a portare gravi conseguenze per la sua salute. Non è facile accettare che la propria figlia venga sottoposta a un intervento chirurgico così importante, con tutti i rischi che comporta e che il dottore ci aveva esaurientemente illustrato. Decidemmo di avere un altro parere medico e contattai il primario di un ospedale del nord Italia, la quale con i suoi modi molto ineducati, ci spiegò che l'intervento andava fatto ma, visti i lunghi tempi di attesa, ci ha consigliato la via più veloce dell'intervento a pagamento, per giunta molto oneroso. Era quasi sicura che un intervento chirurgico non avrebbe risolto sicuramente il suo problema e che avrebbe necessitato di un altro intervento chirurgico. Certo, essendo a pagamento lei ne avrebbe tratto vantaggio. Trovo ingiusto approfittarsi dei problemi degli altri per trarre dei benefici. Mi auguro che questa signora possa trattare meglio i pazienti visto che non sono numeri ma persone. Dopo aver aspettato 18 mesi in lista d'attesa, finalmente siamo stati chiamati per gli esami preoperatori, che fortunatamente sono stati fatti da esterni e senza necessità di ricovero. Il 21 settembre è stato fissato il giorno dell'intervento, Luana é scesa in sala operatoria alle 07:30, l'intervento é incominciato alle 10:30 ed è terminato alle 21:30. L'attesa dietro quella porta é stata estenuante, per fortuna le due anestesiste, bravissime e disponibili, uscivano per avvertirci su come procedeva l'intervento. Non finirò mai di ringraziarle perché le loro parole mi hanno rincuorato durante la lunga attesa. É già sera quando il Dott. Piazzolla esce e ci mostra le radiografie prima e dopo l'intervento: la scoliosi di Luana era passata da 105 gradi a 31, un vero miracolo! Il postoperatorio é stato abbastanza duro, perché i dolori sono molto forti, però aiutano molto gli antidolorifici. Mia figlia spesso mi ha ripetuto perché l'avessi fatta operare perché era disperata in quei giorni, ma fortunatamente con tanta pazienza e l'aiuto della Dott.ssa Parato, é riuscita ad alzarsi e a muovere i primi passi. Ad una settimana Luana é stata dimessa, certo i primi giorni non sono stati semplici, era sempre al letto perché i dolori erano molto forti. Fortunatamente, giorno dopo giorno, ha iniziato a star meglio, i suoi progressi sono notevoli. Non è facile affrontare un intervento così importante, ma con tanta pazienza e con il tempo si supera tutto.
Ringrazio il Dott.Piazzolla,che ha dato speranza e migliorato la vita di Luana,la dolcezza della Dott.ssa Montemurro, la pazienza della Dott.ssa Parato che ci ha seguito durante il preoperatorio in maniera esaustiva e ha risposto ai nostri dubbi. Un grazie particolare va anche al reparto dell'ortopedia, a tutti, dagli infermieri alle allieve, agli ausiliari, alle signore della mensa, agli addetti alle pulizie. Consiglio a tutti i genitori, particolarmente del sud Italia, di non intraprendere viaggi lontano da casa perché a Bari è un centro di eccellenza.
Per chi volesse ulteriori chiarimenti, vi lascio la mia e-mail: luanaezia@hotmail.it
La mia vita è cambiata
Sono Stefania e voglio raccontarvi la mia storia. All'età di 14 anni i miei genitori notarono che una delle mie scapole era più evidente dell'altra e un piccolo gibbo. Preoccupati prenotarono una visita presso un ortopedico ad Acquaviva e mi fu diagnosticata la scoliosi. Questo medico mi prescrisse un busto e mi disse che forse avrei potuto correggerla. Io ero molto spaventata e ci affrettammo a farmi fare questo busto, che per me era una vera e propria tortura, era pieno di ferri e bulloni e mi teneva immobile fino al collo non facendomi dormire la notte e vivere la mia vita da adolescente. Non riuscivo proprio a tenerlo e prenotammo altre visite presso altri ortopedici, che mi dissero che mi sarei dovuta per forza operare a Bologna. Io ero sempre più spaventata, soprattutto perchè mi informai sui rischi che correvo e sulla tipologia di intervento. Ma nulla accade per caso. Gli anni passarono e nell'Ottobre del 2013, spinta dai forti mal di schiena, dal fatto che la mia scoliosi peggiorava e dal consiglio di un'amica che si operò di scoliosi anni prima a Bari, prenotammo la visita presso il policlinico di Bari con il dott. A. Piazzolla, un uomo dalla faccia rassicurante che mentre mi visitava mi trasmetteva fiducia. Subito mi disse che la mia scoliosi era avanzata e che era inevitabile l'intervento, io scoppiai in lacrime e lui mi disse che dovevo star tranquilla che poi sarei stata meglio e negli anni avrei potuto affrontare una gravidanza. Mi lasciò libera di decidere e io raccolsi varie testimonianze sulla grande competenza del dott. Piazzolla, e sicura decisi di operarmi. Nel dicembre del 2014 a 22 anni sono entrata in sala operatoria convinta di quello che stavo per fare e soprattutto sicura che quei medici mi avrebbero donato una nuova vita. Ora sono passati tre mesi e sto benissimo! L'intervento è stato lungo, il primo mese è stato duro, ma non finirò mai di ringraziare infinitamente il grande dott. Piazzolla e la dottoressa Viola Montemurro per la sua dolcezza, mi è sempre stata vicino anche nei momenti di lacrime e che prima di entrare in sala operatoria mi ha rassicurata un sacco; poi ringrazio la dottoressa Claudia Parato che mi ha coccolata e rincuorata nei giorni seguenti e tutti i medici per la loro grande competenza e umanità. Per me ora stare bene, guardare la mia schiena, vederla più bella e poter indossare abiti aderenti, rappresenta un vero miracolo e l'hanno compiuto tutti loro. Grazie inoltre a tutti gli infermieri che mi donavano sorrisi ogni giorno.
Consiglio ad ogni ragazza che dovrà affrontare quest'intervento, di farsi coraggio e farlo perchè questi medici sono grandi!! Grazie ancora, Stefania.
La nostra storia
La storia purtroppo racconta della scoliosi diagnosticata a mio figlio di 8 anni. E' iniziata a aprile durante un controllo di routine c/o la nostra pediatra della provincia di Taranto, che ha riscontrato un problema alla colonna vertebrale del bambino. Abbiamo subito richiesto una visita specialistica presso una struttura pubblica vicina e il medico, alquanto scortese, ha diagnosticato una scoliosi di 20 gradi con prescrizione di un busto di cheneau da indossare 18 ore al giorno.
Naturalmente non ci siamo fermati e dopo qualche giorno ci siamo recati al pediatrico di Bari. Qui il medico ha confermato la scoliosi e ci ha indicato di iniziare immediatamente col busto, della serie a 300 mt. c'è un'officina, andate a mio nome e vi daranno subito una data per le misure!!
Sinceramente, era evidente che sia la visita che l'approccio di questo medico e' stato inequivocabilmente a sfondo commerciale. Colpiti negativamente da tutto questo, ci siamo recati in uno studio privato di un ortopedico di Taranto che lavora al Rizzoli di Bologna, sperando di avere a che fare con un professionista... Lasciamo perdere..
Questo ha addirittura diagnosticato una rotazione della colonna che poi abbiamo scoperto inesistente. Anche qui, prescrizione busto (da fare possibilmente alle officine del Rizzoli a Bologna) da far indossare subito.
Eravamo quasi decisi ad intraprendere il viaggio per Bologna, quando un medico pediatra molto stimato di Taranto, il Dott. Forleo, ci ha indicato il nome del Dott. Piazzolla.
Finalmente un professionista!
Sin da subito ci siamo resi conto che la visita molto scrupolosa ed attenta era nettamente diversa da quelle che fino ad ora avevamo visto. Ci ha spiegato tutta la sua diagnosi subito escludendo la possibilità di far indossare al bambino il busto in quanto non necessitava!
Che dire, abbiamo seguito la sua prescrizione, che consisteva in un rialzo di 7 mm. ad un piede e ginnastica correttiva 3 volte settimana per sei mesi, data del controllo successivo.
Il 18 Dicembre abbiamo effettuato la visita di controllo con il Dott. Piazzolla e vista ai Rx la colonna sembra essere quella di un altro bambino! Perfettamente rientrata e scongiurata la scoliosi ci resta "solo" un mantenimento di ginnastica correttiva e il controllo a un anno! Non sto qui a raccontarvi la felicità di mio figlio e naturalmente della nostra famiglia!!
Sicuramente un plauso ed un encomio va al professionista che ci ha indicato la strada, il Dott. Piazzolla!
Reimpianto protesi d'anca
Un gradissimo grazie alla struttura Ortopedica del Policlinico di Bari - reparto Ortopedia guidata dal prof. Biagio Moretti - per la professionalità, la competenza e l'umanità con le quali eseguono la loro MISSIONE. Un particolare ringraziamento al prof. Giuseppe Solarino e lo staff con cui ha effettuato il mio reimpianto di protesi di anca destra, eseguito con alta professionalità.
Il migliore
Il Prof. De Giorgi lo si deve conoscere per apprezzarlo: vecchi metodi e nuova tecnologia, il meglio del passato col meglio del presente. E per fortuna sua figlia, la dottoressa De Giorgi Silvana, ha ereditato la sua competenza e umanità.
RINGRAZIAMENTI
Sono una paziente di 47 anni affetta da scoliosi. Il 20 ottobre di quest'anno mi sono finalmente operata presso il Policlinico di Bari, visto che la mia patologia mi comportava invalidità e dolore. L'intervento è perfettamente riuscito e per questo voglio ringraziare in primo luogo il bravissimo dottor Andrea Piazzolla, dirigente medico della clinica Ortopedica del Policlinico specializzato in chirurgia della colonna vertebrale, per il suo eccellente lavoro, la cui preziosa presenza a Bari ha reso tutto più semplice per me che vivo a Taranto, evitando faticosi viaggi della speranza al nord. Ringrazio tutto il personale della sala operatoria ed in particolare il dott. Ninni Marella, anestesista che mi ha preparato psicologicamente all'intervento e che ha gestito con professionalità le lunghe ore di anestesia in assoluta sicurezza. Infine ringrazio tutto il personale medico ed infermieristico del reparto di ortopedia, diretto dal prof. Moretti, che mi ha assistito nel post operatorio.
Grazie per l'insperato miracolo
Desidero ringraziare il dott. Andrea Piazzolla, dirigente medico responsabile della chirurgia vertebrale della Clinica Ortopedica Univesitaria del Policlinico di Bari, diretta dal prof. Biagio Moretti, e il dott. Marella, medico anestesista, per l'eccellente esito dell'intervento subìto alla colonna vertebrale eseguito con altissima professionalità.
Questo per portare a conoscenza tutti coloro che hanno patologie della colonna vertebrale, un centro di alta professionalità sia per lo staff medico che per quello tecnico ed infermieristico a cui affidarsi con grande fiducia e serenità.
Grazie di cuore.
Con affetto,
Concetta Clemente e famiglia
Instabilità vertebrale
Pochi giorni fa ho subìto un intervento di stabilizzazione della colonna, con una nuova tecnica di chirurgia mini-invasiva. Sono quindi ha dire un grande e mai abbastanza, Grazie al Dottor Andrea Piazzolla per la Professionalità, l’Esaustività e l’Umanità con la quale mi ha resa partecipe di tutte le fasi dell’intervento, dal quale ero a dir poco spaventata. Un grazie lo rivolgo anche alla sua équipe, ed in particolare al dottor Ninì Marella e al Dottor Stefano Carlucci. Ricordo ancor quando il giorno dopo l’intervento il Dottor Piazzolla e il Dottor Carlucci sono entrati in stanza e mi hanno messa “in piedi”… un’immensa emozione… dà immortalare con una foto (che però per l’emozione non ho fatto), ma l’immagine sarà sempre vivida nella mia memoria! Una bellissima équipe…di cui il Policlinico di Bari, il reparto di ortopedia e traumatologia I deve andare Fiero! Grazie… Grazie… Grazie!!!
Lucrezia Corsano
Veramente soddisfatta del Prof. Giuseppe Solarino
A nome mio e delle mie due figlie ringrazio Lei per l'assistenza che, assiduamente, professionalmente e soprattutto umanamente, ha prestato durante i miei due interventi chirurgici alle ginocchia, risolti con ottimi risultati e in breve tempo.
Vorrei ringraziarLa ancora per tutto quello che ha fatto.
Voglia Gradire miei più cordiali saluti.
La mia storia
Salve a tutti! Mi chiamo Sara, ho 14 anni e da più di tre convivo con il busto ortopedico. La storia della mia scoliosi è abbastanza lunga e complicata, sintetizzerò dicendo che tutto è iniziato a Marzo del 2010 quando, in vista del campionato di pallavolo, mi sono recata assieme alla mia squadra alla Medicina Sportiva di Bari per alcuni controlli. Qui un medico ha notato qualcosa che non andava nella mia spina dorsale e ci ha consigliato una visita ortopedica. E così eccomi qualche mese dopo assieme ai miei genitori nell'ambulatorio del caro Dott. Piazzolla. Che dire? All'improvviso mi è stato detto che la mia era una scoliosi di ben 48° per la zona toracica e 36° per quella lombare. "Sara, sei con un piede in sala operatoria" mi disse il dottore. La soluzione? Busto gessato. Ora immaginate in quale situazione io, bambina di poco meno di 11 anni, fui catapultata. Questa "sentenza" era un po' amara e difficile da digerire, tanto che per avere un consulto in più ci siamo recati per ben due volte al rinomato ospedale Rizzoli di Bologna per un consulto prima da uno dei tanti ortopedici e poi direttamente dal primario. La situazione qui è stata completamente sottovalutata: addirittura l'intervento chirurgico ci è stato descritto come un qualcosa a puro fine estetico, "Solo nel caso", dicevano loro, "che a vent'anni ti veda la schiena storta a ti vada di operarti". Per non parlare dei numerosi esami che ci sono stati richiesti, TAC e tanto altro che ci è sembrato esagerato dato che la cura che mi era stata prescritta dai medici di Bologna prevedeva solo di indossare un semplice busto ortopedico da tenere una decina d'ore al giorno. La sera stessa della visita siamo stati spediti da un'officina a Bologna. Insomma, ci è sembrato di essere stati catapultati in una specie di buisness-ortopedico al solo scopo di lucro! Alla fine, durante il viaggio di ritorno da Bologna, ho scelto personalmente di indossare il busto gessato. Anch'io, ripeto a solo 11 anni, mi ero accorta della troppa leggerezza e superficialità con cui il mio problema era stato trattato. E così, dopo un'attesa più o meno lunga, sono andata in ospedale per il primo dei tre busti gessati che ho indossato. Ora non sto a descrivervi il procedimento, una specie di tortura! Ricordo quanto piangevo, ma i medici mi consolavano e mi facevano forza mentre mi costruivano quella specie di armatura gessata. Ho trascorso circa un paio di giorni in ospedale per ogni busto che ho fatto. I medici sono stati tutti molto bravi e gentili, dal Dott. Piazzolla, alla Dott.ssa D'amato (che mi ha assistita nell'arduo compito di imparare a infilare la maglietta sotto il busto), la Dott.ssa De Giorgi per non parlare dei radiologi e degli infermieri, alcuni molto simpatici e che riconosco ancora tra i corridoi dell'ospedale quando vi torno per i controlli. Ma in ospedale ho conosciuto anche tante ragazze e ragazzi che hanno affrontato l'intervento e con cui ho avuto la possibilità di confrontarmi, facendoci forza tra compagni di avventura-sventura. Ai tre busti gessati sono seguiti un busto lionese, un'armatura vera e propria, e due busti cheneau che ho tenuto e tengo tutt'ora per 23 ore su 24.
Gli inizi con il busto sono davvero tragici: ci si sente frantumare le costole, non ci si può piegare e si è molto limitati nei movimenti. Per non parlare di quante cose il busto impedisce di fare nella vita quotidiana: ballare, piegarsi semplicemente, per non parlare di quando arriva l'estate! In questa stagione vi do un consiglio: tenete tante magliette di ricambio a portata di mano e voi mamme preparatevi a fare una montagna di lavatrici!
In più è molto importante tenere il busto l'esatto numero di ore che ci viene prescritto. Certo può capitare una volta ogni tanto a tutti di "sgarrare" ma l'importante è che questo non accada sempre, altrimenti tutti i nostri sforzi sarebbero inutili!
Ammetto che tante volte ho pensato anch'io di mollare tutto e finire poi all'intervento, pensavo che almeno così mi sarei risparmiata anni di busto ma lo ammetto, adesso sono contenta di non averlo fatto e sono sicura che non lo farei mai.
Per il busto sono stata chiamata "Gig robot d'acciaio", "La mummia", "L'imbustata", "Frankenstein-girl" e non potete immaginare quanto questo mi desse ai nervi i primi tempi. Adesso però ho imparato a riderci su anch'io, anzi con il busto mi sento più a mio agio! Ho dovuto sopportare un bel po', ma se non l'avessi fatto qualche settimana fa non avrei ricevuto dal Dott. Piazzolla la bella notizia che mi ha migliorato la giornata, (anzi che dire la giornata, il mese, l'anno!)ovvero che la mia scogliosi di 48° toracica e 36° lombare adesso è di 22° e 8°! Insomma, un bel traguardo che mi ha salvato dall'operazione! Adesso mi toccano ancora due anni di busto, ma cosa saranno mai in confronto al resto che ho passato?
Per concludere, a chi magari è capitato su questo forum per avere un'idea di cosa fare, di che strada intraprendere, io vi consiglio di cuore di scegliere quella del busto. Forse è quella più scomoda e fastidiosa ma almeno, se seguita seriamente, vi risparmia di arrivare a un intervento che vi porta a una giornata intera in sala operatoria per inserire un corpo estraneo nella vostra schiena. E non finisce lì! In più i tempi di attesa sono alquanto lunghi: mi è capitato di conoscere una ragazza che doveva operarsi quando ho fatto il primo busto gessato e di rincontrarla quaranta giorni dopo, solo allora la stavano operando, quindi vi lascio immaginare...
Scusate se mi sono dilungata parecchio, ma volevo essere sicura di dirvi tutto ciò che c'era di indispensabile. Se comunque avete altri dubbi, domande, questa è la mia e-mail sarathebest00@gmail.com (lo so, non è il massimo come e-mail, ma ci si arrangia).
Spero di esservi stata d'aiuto o per lo meno che vi abbia aiutato a capire che non siete i soli a vivere il "dramma" del busto ortopedico. AUGURO A TUTTI BUONA FORTUNA CON LA VOSTRA SCOLIOSI O QUALSIASI ALTRO PROBLEMA, VEDRETE CHE CON UN PO' D'IMPEGNO CE LA FAREMO!
Intervento di scoliosi
Mi chiamo Antonella e ho 16 anni, il 2 dicembre ho affrontato il mio primo intervento, un intervento complesso volto a correggere la mia scoliosi dorso lombare di 40° e 51°. Sono scesa in sala operatoria alle 7:30, ero un po’ agitata ma non eccessivamente, perché i medici con i loro sorrisi e la loro simpatia sono riusciti sin da subito a tranquillizzarmi. Con me, in sala, c’erano l’anestesista Marella, un uomo eccezionale, gentilissimo e sempre disponibile e il dottor Mori, anche lui molto bravo. Al risveglio, ho pensato: “Ora inizia una nuova vita” e poi ho visto il dottor Piazzolla, sorridente come sempre. Sono uscita dalla sala operatoria alle 21:00 e tutti i medici hanno esclamato: “Brava, brava, brava Antonella!”, io incredula continuavo a sorridere, perché mi sembrava di vivere in un sogno. L'intervento dura un bel pò ma considerate che la fase della preparazione e l'attesa sono un pò lunghette. Le prime settimane, lo ammetto, non sono state facili, ci si sente molto deboli ma poi pian piano le forze ritornano e ogni giorno che passa ci si sente meglio. La sensazione che ho provato, è stata come quella di "sentirsi in gabbia". Dopo tre giorni dall’intervento, mercoledì per l’esattezza, ho iniziato a camminare sorreggendomi al dottor Piazzolla, che nei giorni successivi mi sollecitava a camminare un po’ nel corridoio. Ad una settimana esatta dall'operazione ero di nuovo a casa. Anche qui, le mie sensazioni sono state un pò spiacevoli, non riuscivo a rimanere per molto tempo seduta, volevo rimanere distesa a letto, mi sentivo "tirare", ogni tanto mi bruciava l'anca e mi è capitato di avere una specie di "scatto" con la gamba destra. State tranquilli, è tutto normale (la situazione dura giusto le prime settimane). Se proprio devo dirla tutta, ho perso solo due settimane di scuola. Ora sono trascorsi due mesi e riesco a piegarmi e non avverto più quei dolori, certo, non posso ancora sollevare pesi, ma penso che tra qualche mese potrò farlo.. E' tutto sopportabile (e se lo dico io, ci dovete credere). La fase più lunga è stata proprio quella degli accertamenti, più che l'intervento in sè per sè, durati due settimane piene. Ricordate che la buona riuscita dell'intervento è più importante di qualsiasi altra cosa. La paura di affrontare un intervento era tanta, avevamo pensato persino di rinunciarci, ma se è necessario bisogna farlo e andare in Francia o a Bologna, non serve se la soluzione è già vicino casa. Le competenze professionali ci sono, il dott. Piazzolla è un medico davvero valente. L'unica cosa negativa è stato il tempo di attesa per effettuare alcuni esami e alcuni aspetti della struttura e della sua tenuta, non propriamente eccelsi, ma il settore pubblico funziona così. In fin dei conti, posso solo che essere FELICE, IN PRIMIS per l'intervento e poi anche per il trattamento in generale. P.s.: Ci sono dei dottori molto carini ;)
Personalmente prima dell'operazione desideravo parlare con qualcuno che avesse già vissuto quest'esperienza, quindi sono ben contenta di ricevere magari le vostre domande se ne avete bisogno. Questa è la mia mail: antonella.carbone97@gmail.com
Un ringraziamento speciale al dottor Piazzolla
Tutto iniziò quando avevo 8 anni e mi diagnosticarono una scoliosi non molto grave e la iniziai a curare con il busto, ottenendo buoni risultati. Successivamente, all’età di circa 15 anni, non ho più rispettato la cura che mi era stata assegnata, perché non capivo realmente le conseguenze che ne sarebbero derivate.
All’età di 17 anni ho incontrato sul mio cammino il dott. Piazzolla, una persona molto gentile e disponibile, e soprattutto esaustiva. Io avevo una scoliosi idiopatica doppia di 51° e nel 2010 ho subito un intervento chirurgico e la mia scoliosi è stata ridotta a 12°/5°. Oltre al dott. Piazzolla, vorrei ringraziare tutto il personale che li sta accanto, dottori, infermieri, fisioterapisti, anestesisti e tutti gli altri che collaborano al buon funzionamento del reparto. Sono stati tutti molto gentili. Posso dire che è una soddisfazione avere nella nostra Puglia un servizio ottimo, oltre ad un medico eccezionale.
La mia storia
Innanzitutto mi presento, mi chiamo Martina Duggento ho 13 anni e vivo a Manduria (TA). Tutto è iniziato a settembre 2012, quando ho fatto il solito controllo dalla pediatra. Quel giorno mi sentivo che qualcosa sarebbe andata male... e così è stato!
Quando ti senti dire che hai una forma di scoliosi molto grave e che devi subire uns operazione, ti cade il mondo addosso... Confesso che, prima di incontrare il mio caro Dott. Piazzolla, la paura era tanta.
Perchè diciamocelo, chi non avrebbe paura di una operazione così delicata a cui dovresti sottoporti per sconfiggere un "MOSTRO".. un "mostro" che fa una paura enorme? Chi avrebbe il coraggio di dire "io voglio fare l'operazione"? Chi sarebbe così coraggioso? Di certo non io!
Ma poi ho incontrato un uomo che nella mia vita sta significando molto, un uomo che prima di essere un grande chirurgo è un uomo dalla parola semplice, che ti fa sembrare la cosa più grave che ci possa essere in una cosa da sconfiggere in sole poche parole! Quest'uomo si chiama Andrea Piazzolla! La persona che forze in questo momento mi capisce più di chiunque altra. La mia prima impressione è stata ottima ...!
La mia scoliosi era di 42°... Un po' troppi per "scampare" dal pericolo dell'intervento... pero' il mio dottore preferito, di cui mi fido ciecamente, disse che avrebbe provato con il busto. Io in quegli attimi avrei preferito andare all'operazione ma poi, elencati i pericoli, ho preferito metterlo. Ma non metterlo quando mi pare e piace, ma 23 ore su 24, che sarebbe sempre! Non vi nascondo che è stato dolorosissimo abituarmi ad un corpo estraneo sul mio.. ma poi vi posso assicurare che continuerete la vostra vita come se niente fosse. Certo, vi limita i movimenti, ma non nel mio caso: ci crederete oppure no, ma io, mentre sto in camera ad ascoltare i miei pezzi preferiti, inizio a ballare come se non portassi il busto, come se fossi libera da ogni costrizione che mette il busto! Sta a voi poi costringere la mente nel dire che con il busto sei immobile! Ho solo 13 anni ed ho ancora 3-4 anni da "scontare" e quindi mettere il busto, ma vi posso assicurare che in nove mesi sono migliorata di 12°.. Sì, adesso ho 30°! Certo è stato uno sforzo enorme, ma so che più avanti andrò, più la scoliosi diminuirà.. e tutto questo lo devo al mio caro dottore, che con le sue parole mi invoglia e, nello stesso tempo, mi "ORDINA" a mettere il busto.
Grazie di cuore dottore.
La mia storia :-)
Quando ero più piccola soffrivo di una grave scoliosi, portavo il busto dall'età di 8 anni e non migliorava molto.. anzi, per niente proprio. Quando un giorno mi portarono al policlinico di Bari, dove mi spiegarono che nella mia situazione dovevo essere operata; premetto che sono andata anche a pagamento dal prof. De Giorgi, che è stato bravissimo (lavorava sempre lì nel policlinico) e mi ha spiegato tutto, nonostante la mia piccola età. Sono stati bravissimi, un'operazione straordinaria. Finalmente mi levarono un grosso peso per me. Grazie a loro la mia schiena sta benissimo e io compresa. E pensare che la gente non ci crede che sono stata operata, la cicatrice manco si vede. SIETE TUTTI BRAVISSIMI ed ora io posso fare qualsiasi attività :) Tutto per davvero :)
Liberata
2 busti gessati, 3 busti ortopedici in plastica, ginnastica correttiva tre volte a settimana per 2 anni, ma ora la mia scoliosi è passata da 43° a 3°....
ABBIAMO VINTO!!!
Un Grazie al dott. Piazzolla ed a tutta l'equipe del Centro Scoliosi del Policlinico di Bari.
Operazione riuscita
Caro Prof. Dott. Giuseppe Solarino, sono felicemente sbalordito per le mie condizioni dopo l’intervento!
Grazie a lei ho ripreso a camminare normalmente, una normalità che non conoscevo più da tempo! Col senno di poi, se mi trovassi nelle condizioni in cui ero, rifarei l’intervento in totale tranquillità. Ovviamente farò in modo di non ritrovarmi nella stessa situazione in cui ero. In sintesi, mi sento guarito e ne sono contento.
Di ciò la ringrazio la ringrazio di cuore e la saluto caramente.
PS: colgo l’occasione per AUGURARLE BUON ANNO.
Un grazie prof. Giuseppe Solarino
Mi chiamo Riccardo e volevo lasciare il mio commento su questo reparto. Sono stato operato il 26/7/2013 in modo magistrale dal Prof. Giuseppe Solarino di protesi totale all'anca destra. Posso dire che in fase di visita, presso l'ambulatorio dello stesso reparto, il prof. Solarino mi ha rassicurato sulla qualità dei materiali usati e sulla professionalità dell'intervento. Devo dire che è stato così. Dopo 4 giorni potevo camminare con divieto di carico e dopo 40 giorni cammino con una stampella, per toglierla a 60 giorni dall'intervento. E pensare che mi stavo organizzando per andare in qualche struttura del Nord Italia, con tutti i problemi che questo comporta. Ho risolto tutto stando a 3 Km. da casa. Peccato per la struttura, che ha i suoi anni e la politica, che dovrebbe uscire dalla gestione di questa eccellenza.
Dr. Piazzolla un grande uomo,un grande medico
Sono Luciana, ho 41 anni e per quasi 10 anni ho sofferto di continue lombosciatalgie a causa di ernie discali L4-L5. Per anni mi sono sottoposta a tutti i metodi alternativi che la medicina metteva a disposizione, come infiltrazioni di chemiodiscolisi, ossigeno-ozono agopuntura, infiltrazioni di cortisone e chi più ne ha più ne metta, senza però ottenere risultati positivi, anzi, compromettendo sempre di più la salute della mia colonna vertebrale. Fortunatamente, dopo tanto cercare, ho incontrato il grande dott. Piazzolla, la mia luce in fondo al tunnel. Una settimana fa sono stata sottoposta ad intervento chirurgico di decompressione e discectomia L4-L5. Inutile parlare della paura e, soprattutto, di una ennesima delusione, ma non è stato cosi. Due giorni dopo l'intervento ero già in piedi e tutta la sintomatologia dolorosa era sparita. La mia gamba sinistra, che quasi la sentivo di legno, è tornata normale, permettendomi di camminare finalmente bene. Io non smetterò mai di ringraziare il dott. Piazzolla per tutto ciò che ha fatto per me, restituendomi una vita più tranquilla e serena. Ma con lui vorrei tanto ringraziare il grande Prof. Moretti per essersi interessato di me sostenendomi ed aiutandomi, il prof. Solarino e tutta l'equipe medica con laureandi, a cui auguro un grande futuro, al personale infermieristico, che lavora tanto, ma tanto veramente... Ringrazio tutti di vero cuore, ma soprattutto te, giovane e caro dott. Piazzolla, che Dio ti guidi sempre nel tuo grande lavoro... E grazie per tutte le volte che vi siete avvicinati al mio letto con quel gran sorriso che vi contraddistingue. Un grazie anche all'anestesista e a tutti in sala operatoria. GRAZIE DI VERO CUORE.
ORTOPEDIA DI BARI "ECCELLENZA DEL SUD ITALIA"
Mia figlia Rita ha 15 anni ed è affetta sin dalla nascita da tetraparesi spastica ed epilessia. A novembre 2011 le viene diagnosticata una scoliosi neuromuscolare di 50 gradi che peggiora, sino ad arrivare a maggio 2013 ad 85 gradi o forse più. Dopo, lo ammetto, mille incertezze a far operare mia figlia al Policlinico di Bari, mi affido, vista l'urgenza in quanto Rita iniziava ad avere difficoltà respiratorie, all'ortopedico dott. PIAZZOLLA Andrea e all'anestesista dott. MARELLA Ninni, i quali il 10 giugno 2013, con un intervento chirurgico RIUSCITISSIMO, hanno fatto rinascere la mia bambina, che ora è dritta come una "CANNA DI BAMBù". Oggi, a soli 10 giorni dall'intervento, è a casa e può finalmente respirare una NUOVA VITA! Questo commento vuole essere una testimonianza che l'Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia I del Policlinico di Bari FUNZIONA ALLA GRANDE, con medici, assistenti e personale tutto di altissima professionalità, dei quali possiamo e dobbiamo vantarci. Se solo la Regione Puglia facesse lo stesso, saremmo a CAVALLO!
Ancora grazie al dott. PIAZZOLLA, al dott. MARELLA e a tutti i medici presenti nel reparto della Clinica I per il loro costante intervento di assistenza medica. Un ringraziamento alla organizzazione, non facile, della Caposala Sig.ra MONDELLI Catia, alla professionalità infermieristica, ai tecnici di radiologia, alla disponibilità degli ausiliari e alla efficienza del personale addetto alla pulizia e ristorazione. GRAZIE e BUON LAVORO!
Incidente in moto
Dopo un incidente in moto, sono stato ricoverato in questo reparto per frattura scomposta della clavicola sinistra e fratture allo costole. Mi hanno consigliato di inserire un filo Kirshner per ricomporre la clavicola. Ho subito accettato, stimolato anche dalla grande competenza dimostrata dai medici. A dir il vero ho sofferto più durante la riabilitazione fisioterapica, presso un centro privato, che non in ospedale. Sono totalmente soddisfatto del trattamento ricevuto. Se non avessi soggiornato con altri pazienti nella stessa stanza, potrei dire di essere stato in una clinica privata.
Non solo chirurgia per la scoliosi
Ciao, mi chiamo Ylenia e sono nata nel 1996. Leggo su questo sito le opinioni di quanti sono stati operati di scoliosi al Policlinico di Bari...
La mia esperienza è diversa... poiché sono tra quei fortunati che hanno evitato l'intervento...
Nel 2009 il dott. Piazzolla mi diagnosticò una scoliosi di 40 gradi; con calma, semplicità e professionalitá mi spiegò cosa dovevamo fare per cercare di non arrivare alla chirurgia. Mi ricordo che siamo stati nel suo ambulatorio quasi 1 ora....
Tre settimane dopo mi faceva ricoverare in ospedale per farmi un busto gessato.
Due mesi dopo, nuovo ricovero per fare il secondo busto gessato.
Dopo ulteriori due mesi, passavo al busto ortopedico.
In questi primi mesi ho pianto tanto e vedevo tutto nero, ma il dott. Piazzolla, quando i miei genitori lo informavano di questo, diceva sempre "non ti preoccupare, quando pensi di non farcela, chiama me". È sempre stato disponibile, di mattina come di sera o di notte (una volta lo abbiamo chiamato alle due di notte perchè il busto mi aveva fatto venire un tremendo dolore al fianco), in settimana o nei weekend.
Mercoledì scorso il dottor Piazzolla mi ha detto che posso definitivamente togliere il busto: ho solo 12 gradi di scoliosi, quindi intervento scongiurato... un successo!!!
Grazie dottore.
Al dott. Piazzolla
Mi chiamo Valentina. Per ben 9 anni ho saputo di avere la scoliosi, ho incominciato a consultare quasi tutti gli ortopedici di Bari ma non mi davano speranza di niente. Fino a quando non mi sono decisa di ritornare al Policlinico e confrontare nuovamente l'ortopedico di turno. E così ho avuto modo di conoscere il dott. Andrea Piazzolla, che mi ha detto cosa si poteva fare per risolvere questa cosa. Ed era l'intervento perché, se non lo facevo, con il passare degli anni poteva peggiorare. Allora mi sono decisa ad incominciare a prepararmi all'intervento. E poi è arrivato il giorno ed io mi sono affidata al dott. Piazzolla al 100%, perché sapevo che sarebbe andato bene tutto. Ed oggi, a 1 mese giusto dall'intervento, non ci credo ancora di essermi sottoposta all'operazione, perché riesco a muovermi con tutta facilità. Il dott. Piazzolla è sempre disponibile a tutto ed è una persona molto generosa. Vorrei ringraziare inoltre tutti coloro che hanno collaborato con lui, cioè altri dottori, infermieri eccetera. Grazie.
Ringraziamento al dott. A. Piazzolla
Mi chiamo Antonio e sono Calabrese, ho sofferto per anni di dolori alla schiena insopportabili fino ad arrivare addirittura a scosse capaci di farmi ritrovare a terra senza accorgermene. Dopo tante visite mi sono ritrovato faccia a faccia con questo medico, il dott. Piazzolla: una umanità mai vista, una professionalità fuori dal normale, un medico che diventa subito un amico. Decido così di affidare a Lui tutti i miei problemi. Il 14/01/13 con le mie 1000 paure sono stato operato con successo. Grazie di vero cuore dott. Piazzolla, grazie per la sua professionalità, la sua presenza sempre, la dolcezza nello spiegare le cose, grazie per il suo costante supporto dato a me e a tutti coloro che mi erano vicino. Con immensa stima, Antonio.
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