Oncologia Ospedale Varese
Recensioni dei pazienti
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Mio figlio
Hans Johan Lucas ci ha lasciati in questo Ospedale.
Ci avevano dato poche speranze, ma non immaginavo un ambiente così.
Nessuna operazione, non c'è stato tempo, se non per qualche terapia.
Nicoletta
Semplicemente: dopo anni di cura di un tumore che si era cronicizzato, dopo l'ultimo ricovero del 2023 mia moglie Nicoletta è deceduta.
Dopo il Covid questo reparto è completamente involuto.
Non è giusto: aveva solo 54 anni e una vita da vivere.
Malato terminale
Mio zio era un malato terminale, ma prima di essere un malato terminale era un uomo con una dignità, un meraviglioso uomo, forte, onesto lavoratore, padre. Poi la malattia veloce e senza scampo, ha combattuto ma non ha vinto.
In tutto questo, il dolore è sapere che abbiamo avuto a che fare con una oncologa priva di umanità, una dottoressa che ti guarda con aria superiore e non manifesta compassione. Questo è il dolore che mi rimane della Oncologia del circolo.
Riconoscenza
Sono stato ricoverato presso il reparto Oncologia per pochi giorni, posso comunque testimoniare di aver ricevuto un'accoglienza meravigliosa, un trattamento impeccabile e all'altezza delle migliori aspettative. La cosa che mi ha maggiormente colpito è l'attitudine di tutto il personale, medico, infermieristico e di servizio, alla cura dei bisogni non solo fisici ma emotivi del paziente, tanto più se sofferente..
Grazie a tutti, Vi ricorderò sempre con affetto.
Opinione
Scarsa attenzione al paziente.
Negligenza nei controlli in sede di chemioterapia.
Pessimi medici.
Accettabili gli infermieri.
Ottimi gli OSS.
Se non presenti i care-giver, il paziente è completamente lasciato a sè stesso.
Se avete una patologia grave, non consiglio l'Oncologia di Varese, nè Cittiglio.
Unica eccezione, la radioterapia: ottima. Ma se il resto viene trascurato è inutile...
Ringraziamento
Ringrazio l'intero staff di reparto per la professionalità, la gentilezza e la passione con cui portano avanti il loro operato; professionisti unici sempre pronti a rispondere ad ogni domanda, a chiarire ogni dubbio e ad aiutare nel miglior modo possibile.
Una menzione speciale per la dott.ssa Elena Grigioni, per la dott.ssa Ilaria Proserpio, per il dottore che esegue i drenaggi polmonari, per Serena e per Maurizio, capaci di trasmettere tantissima energia e positività al paziente.
Qualità e professionalità
Senza alcuna enfasi, desidero sottolineare la professionalità e assistenza dei medici e degli infermieri del reparto oncologico dell’Ospedale di Circolo di Varese.
Sto seguendo una terapia mirata antitumorale mediante somministrazione di Afatinib.
Per tale terapia sono stato consigliato con considerazioni convincenti dalla dott.ssa Alice Indini, che mi ha seguito anche via posta elettronica nelle varie fasi iniziali, dissolvendo dubbi e problemi che sono sorti soprattutto a causa degli effetti collaterali della stessa terapia.
Successivamente, in occasione delle ulteriori visite di controllo, anche gli altri medici che in sintonia mi stanno seguendo da circa otto mesi, hanno sempre fornito un supporto di qualità e di professionalità.
Ultimamente ho avuto necessità di assistenza infermieristica sempre per poter contrastare, nei limiti del possibile, gli effetti collaterali concentratisi soprattutto su tossicità a livello epidermico e ferite occasionali che stentano a guarire.
In tale fase sono stato consigliato e assistito dal servizio infermieristico e, in particolare, dalla capo sala dott.ssa Ciotti, apprezzando la disponibilità, la competenza e la gentilezza.
La terapia dovrà continuare, ma ritengo di non dovermi ricredere affrontando invece le possibili e ulteriori difficoltà con una certa serenità stante la validità dell’equipe che mi segue.
I più cordiali saluti a tutto il reparto.
Chemioterapia adiuvante
A febbraio 2020 mi è stato diagnosticato un carcinoma infiltrante al seno. Sono stata operata a marzo, nel bel mezzo della pandemia e, dopo quasi 1 anno di cure tra cicli chemioterapici e radioterapici, con oggi termino i trattamenti.
Voglio ringraziare dal più profondo del cuore tutto lo staff medico e infermieristico che mi ha curata durante tutto quest'anno e che mi ha accompagnata nel percorso di cure, dalla chirurga dott.ssa Antonella Botter, ai medici e allo staff infermieristico del reparto oncologia e radioterapia per la loro professionalità e umanità. Sono stata fortunata ad essere stata seguita e curata in questo ospedale.
Ganglioneuroblastoma sistema nervoso periferico
Voglio esprimere la mia gratitudine ai medici e paramedici con i quali ho avuto modo di constatare la loro assoluta professionalità. Sono stato assistito per ben cinque anni da persone altruiste, speciali, generose e soprattutto amorose, in particolare la dott.ssa Rossana Gueli e la dott.ssa Linda Bascialla. Mi scuso se non ho potuto farlo personalmente per la situazione che si è venuta creare in questo periodo.
Brutta esperienza
Al dolore per la perdita di una persona cara, purtroppo si aggiunge il rammarico di averla fatta curare qui. Un reparto che abbiamo trovato disorganizzato: non è possibile che una persona con una malattia grave non abbia un unico oncologo di riferimento ma un susseguirsi di medici - dei quali mi limito a giudicare la poca umanità tralasciando le capacità professionali. Gli infermieri, al contrario, si sono dimostrati persone eccezionali.
Sorella di paziente
Il 23/12/2015 mio fratello ha chiesto personalmente l'intervento dell'ambulanza perchè accusava dei forti dolori al fianco. Essendo in cura in questo ospedale da anni per tumore al fegato, invece di essere sottoposto subito a una tac, ha dovuto attendere il giorno dopo per fare un'ecografia.
Gli sono state somministrate dosi di morfina che il suo fegato già compromesso non poteva metabolizzare.
Queste dosi sono continuate anche quando il paziente aveva smesso di lamentarsi.
In conseguenza di ciò, nella notte del 24 mio fratello ha avuto un collasso (non riportato in cartella clinica) e da quel momento e entrato in uno stato precomatoso (miosi respirazione ridotta incoscienza: overdose da morfina).
A questo punto l'antagonista della morfina (Naloxone) è risultato assolutamente inefficace, se non per qualche istante di ripresa lucidità.
Come sono state inutili le terapie successive, visto che ormai il fegato era collassato per morfina.
Mio fratello, entrato da pronto soccorso il 23/12 per dolori al fianco, è morto alle 5.00 del 27 dicembre 2015 nell'ospedale in cui aveva riposto tanto la sua fiducia.
Eccellenza
Ambulatorio di oncologia:
sono stato sottoposto a chemioterapia dal mese di ottobre 2014 al mese di marzo 2015 per sarcoma alle guaine del sistema nervoso periferico, con un ottimo risultato.
Mi sono trovato circondato da personale veramente all'altezza del loro compito, dimostrando tanta bontà e familiarità.
Un particolare ringraziamento va alla Dott.ssa Martinelli (che è stata la prima a toccare con mano la mia difficile situazione e, nonostante fosse assente da tempo, si è sempre informata), Dr.ssa Bascialla e alla Dr.ssa Gueli.
Con ammirazione, Claudio Demuro e famiglia
Grazie mille
Siete veramente degli angeli tutti, grazie per avermi aiutato in un momento difficile come quello passato da me nel 2012. Senza di voi non so se sarei riuscita ad andare avanti. Un abbraccio a tutti.
CERCATE ALTRO
Coscienza, capacità, professionalità, etc etc.. che fine hanno fatto nei medici??
I pazienti e le loro famiglie non hanno nulla di tutto questo!!
Siamo persone o solo numeri? veniamo considerati come esseri umani oppure siamo numeri?
Mia madre è stata in questo reparto "seguita" (tra virgolette) dal dott. Giardina, che più o meno presente ad ogni visita era più intento a valutare il costo economico per l'ospedale delle terapie chemioterapiche e degli accertamenti strumentali, piuttosto che preoccuparsi del reale andamento della patologia tumorale.
Al verificarsi dei problemi con la chemio, dovevi avvicinarti ai medici e prima di iniziare a parlare dovevi ponderare bene le parole, usando la massima cortesia senza dire quello che non vogliono sentirsi dire (che ovviamente sanno già ma fingono di non vedere).
Spiegavo ai dottori la situazione e loro ti liquidavano velocemente con la solita frase: NON SI PREOCCUPI è TUTTO A POSTO! Tutto a posto un par di scatole, il tumore progrediva!! Ascoltate i malati e i parenti e approfondite senza pensare alla convenienza economica!!!
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