Oncologia Ospedale Pisa
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Grande delusione
Ho seguito il mio compagno nelle cure presso questo ospedale e mi sono resa conto che qui c'è un protocollo e da quello non ci si smuove, nessuno si pone il problema di ulteriori farmaci o terapie.
Non parliamo poi del reparto degenza, posto freddo e poco rassicurante. La Dott.ssa Romanini l'ho personalmente trovata di una freddezza incredibile verso i pazienti e ancora di più verso i parenti, e non opera assolutamente in simbiosi con l'Oncologia 2...
Guardatevi intorno e informatevi di centri d'eccellenza che operano con più esperienza e con altri mezzi; purtroppo sono tutte nelle Regioni del Nord, ma vale la pena provare.
Basterebbe un briciolo di cuore
Io dico solo questo:
"Voi che avete la missione di curare il malato, ma se al letto del malato non portate l'amore, non credo che i farmaci servano a molto...Portare Dio ai malati, varrà più di qualsiasi altra cura". San Pio da Pietralcina.
E con questo ho detto tutto.
IL mio fratello tornando dalle chemio mi diceva sempre: " mi sembra di essere un codice a barre in quel reparto" e così è morto, come un codice a barre.
Solo una conferma della mia idea iniziale
Avevo già molti dubbi prima di far affrontare la chemioterapia a mio padre, e dopo questa esperienza ne ho avuto, purtroppo, SOLO una conferma. La clinica oncologica si è limitata ad applicare protocolli al paziente, ossia a somministrare farmaci. Mio padre è entrato in questo reparto camminando con le sue gambe, dopo solo 4 mesi lo hanno "piegato" su una carrozzella. Poi ci ha lasciati. Bruciato dalla chemio.
Ti dicono che sono a disposizione e poi quando li chiamavamo per un supporto, ci ignoravano.
Durante i controlli di routine (solo ogni tre mesi, anche se ti trovi in fase iniziale!!) ci ricevevano in modo indifferente, ci siamo sentiti veramente uno dei tanti!
Saluti.
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