Oncologia Ospedale Garibaldi Nesima
Recensioni dei pazienti
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Esperienza personale
Mi spiace essere franca, ma i dottori di questo reparto seguono i pazienti finché tollerano le terapie, dopodiché si rendono irreperibili e, nonostante i solleciti, non si adoperano neanche per fare una tac.... Per un ricovero in oncologia medica mettono i malati in una lista d'attesa. Mio marito, malato terminale, è stato mandato in P.S. nel mese di agosto perché loro avevano i posti letto già prenotati. Ma di cosa parliamo? e in 10 giorni gli hanno fatto cambiare 5 reparti fino ad arrivare all'hospice.
Tumore al polmone
Questo reparto va avanti grazie all'impegno di un solo medico e di qualche infermiere gentile e disponibile, tutto il resto è zero. I pazienti vengono trattati malissimo, vengono lasciati ad aspettare anche sette ore in attesa di una terapia che dura semplicemente un'ora, poiché manca la disponibilità di una sedia dove sistemarli per una terapia.. Parliamo di pazienti gravissimi, costretti ad aspettare in una sala affollatissima, in cui non riesci a trovare neanche un posto dove sederti. Io la trovo una indecenza. Un reparto del genere che dovrebbe trattare i suoi malati col massimo rispetto, con profonda umanità, si presenta in questo modo, è assurdo. I medici poi sono molto sgarbati. Si salva solo una dottoressa, sì, il reparto sta in mano a lei. Lei si impegna costantemente con cortesia e gentilezza con tutti senza distinzione. Purtroppo le sue colleghe sono scortesi, non amano affatto il loro ruolo, mai un sorriso. Ma il direttore del reparto dov'è? Dovrebbe fare un giro ogni tanto il lunedì mattina..
Tumore colon ascendente con metastasi
Esperienza negativa. Fino a quando il malato reagisce e si regge sulle proprie gambe allora tutto fila dritto; quando poi, sia per la malattia, sia per le terapie utilizzate, la situazione peggiora, il paziente viene abbandonato a sè stesso e al proprio dolore sia fisico che mentale. A mio padre hanno dato una terapia sperimentale, assumeva 6 compresse al giorno di tivantinib e, nonostante i valori dell emocromo scendessero vertiginosamente e quelli tumorali avanzassero lentamente, hanno deciso di continuare la cura sapendo che tanto ormai mio padre era una sorta di morto vivente, come tanti altri dentro il reparto. Quando poi hanno visto che la situazione era totalmente peggiorata, gli hanno sbattuto le porte in faccia e senza nessuna delicatezza gli hanno detto che non c'era più nulla da fare.
Se qualcuno sta utilizzando quel farmaco e vede che i risultati non arrivano, mandate tutto in aria, curate l'anemia e godetevi ogni attimo di questi giorni, viaggiate se potete, uscite e soprattutto siate tranquilli.
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