Oncologia Ospedale Avellino

 
4.0 (33)

Recensioni dei pazienti

7 recensioni con 3 stelle

33 recensioni

 
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1 stella
 
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Voto medio 
 
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7 risultati - visualizzati 1 - 7  
 
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Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Organizzazione pessima

Nulla da dire sulle competenze professionali, ma queste rischiano di essere offuscate da una organizzazione pessima. A cominciare dalla lunga attesa dei pazienti di 2 o 3 ore prima di essere chiamati per la visita (come stamattina che mia madre aveva appuntamento alle 10.00 e ora ed è stata chiamata alle 12.00). A questa attesa si aggiunge quella successiva alla visita, per effettuare la chemioterapia…… E sono pazienti quasi tutti anziani, già fragili quindi, con l’aggravio della patologia oncologica. Andrebbe modificato il sistema delle prenotazioni. Che senso ha dare appuntamento a tutti alla stessa ora se non quello di affollare le sale d’attesa e debilitare ancor di più i pazienti? E poi non c’è una presa in carico: ogni volta si è visitati da un medico diverso, senza continuità assistenziale.

Patologia trattata
Carcinoma ovaio.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Delusione

Sono partito da Bari (per mia fortuna a pochi km. da Avellino) carico di speranze, sono invece rientrato disperato e deluso dal comportamento del dottore che mi ha visitato, che si è limitato semplicemente a copiare su un foglio di ricettario ciò che leggeva dai referti medici da me prodotti.
La durata della visita si è svolta in soli 10 minuti..

Patologia trattata
Adenocarcinoma del polmone.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Manca l'umanità!!!

Mio padre (65 anni) è stato in cura al Moscati per un adenocarcinoma del polmone per due anni. All'inizio il tumore rispondeva bene alle terapie, addirittura la massa si era ridotta ad un terzo! ma al controllo con i medici nessun commento, nessun sorriso, nessuna parola di incoraggiamento (e sappiamo tutti quanto un malato di cancro ne abbia bisogno!!).. solamente un anonimo: continui a prendere il farmaco. Dopo un anno però le cellule sono diventate resistenti e abbiamo iniziato la chemio, che purtroppo ha dato solo effetti collaterali, senza nessun effetto sul tumore. Di fronte alla TAC di controllo che mostrava che la malattia era andata avanti, i medici hanno deciso di sospendere tutto e congedarci, consigliandoci di trovare un centro più vicino a casa nostra. Ovviamente ci siamo sentiti completamente abbandonati a noi stessi, la sensazione che abbiamo è che non abbiano voluto più spendersi per una battaglia persa... ma si può trattare una persona come una battaglia persa? Anche se dal punto di vista medico non c'era più nulla da fare, si può sbattere in faccia ad una persona in maniera nuda e cruda che per lui non c'è più nulla da fare? Ma dov'è l'umanità?

Patologia trattata
ADENOCARCINOMA POLMONARE.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Dov'è l'umanità?

Il mio papà è in cura presso il Dr. Gridelli.
Abbiamo eseguito tutto ciò che lui ci ha detto di fare, poi abbiamo dovuto ricoverare papà in oncologia perché la situazione stava degenerando e, con gran stupore, in una intera settimana di ricovero del chiarissimo professore Gridelli neanche l'ombra. Lui arriva alle 11.30 in reparto e tutti i parenti fuori e poi... nulla. Solo un grazie al Dr. Muto, il quale ci ha dato lui tutti i chiarimenti e le dovute spiegazioni. Allora mi chiedo: che senso ha avuto rivolgersi al Dr. Gridelli, se poi non ha mai conferito nè con noi nè con mio padre ora che è stato ricoverato? Credo che la professionalità vada pagata, certo, ma l'umanità che si cerca in questi momenti non dovrebbe avere prezzo.

Patologia trattata
K polmonare.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Pessima esperienza

Sono stato dal dott. Gridelli a luglio 2014 con documentazione tac e pet, con chiara diagnosi di neoplasia polmonare con interessamento pleurico e SECONDARISMO ALL’OSSO SACRO.
Mi ha indirizzato allo IEO di Milano pensando anche a neoplasia a mutazione genetica; ma all'esame istologico il mio tumore era "normale", non attaccabile con farmaci di nuova generazione da lui studiati
Per cui la cura era la classica chemioterapia iniziata a settembre 2014 (effettuata presso il Moscati di Avellino), MA NULLA PREVEDEVA il dottore per il secondarismo all'osso sacro (radioterapia).
A novembre 2014, dopo 3 cicli di chemio, tac e pet di controllo: tumore al polmone regredito, ma ancora presente all'osso sacro, così vado di nuovo in visita dall'oncologo. Che per 250 euro non ti guarda neanche in faccia, legge i referti, mi prescrive chemioterapia di mantenimento MA SEMPRE NULLA PER L’OSSO SACRO.
Sono di nuovo al Moscati per la chemio.
Qui forse il destino poteva cambiare, perchè un un medico esperto, alla soglia della pensione, Guerriero Ciro, suggerisce FINALMENTE radioterapia per l’osso sacro, ma poi dà ascolto alla sua giovane assistente, Sacco, che seduta alla sua scrivania dice di non REPUTARLA NECESSARIA e LUI NON LA PRESCRIVE.
COSA E’ SUCCESSO
Mi ritrovo al 20 febbraio con UNA MASSA ENORME AL SACRO e con metastasi ossee, quindi a iniziare sedute di radioterapia (prescritte da un ortopedico) con dolori fortissimi e deambulazione ai minimi livelli.
Con una paura terribile per la mia vita.
Da maggio sono in cura al Pascale di Napoli, ho lasciato ovviamente il Moscati, nel frattempo ho fatto 30 cicli di radioterapia, e spero tanto di avere la forza per andare di persona a dire a questi signori.
Ho avuto anche un consulto con l’ospedale Rizzoli di Bologna e mi è stato confermato QUANTO QUESTO RITARDO NEL PRESCRIVERE LA GIUSTA CURA ABBIA MASSACRATO LA MIA VITA.
Vorrei inoltre ricordare loro che LA SUPERFICIALITA’ NELLA PROFESSIONE DI UN ONCOLOGO FA LA GRANDE DIFFERENZA.

Patologia trattata
ADENOCARCINOMA POLMONARE CON METASTASI ALL'OSSO SACRO.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Delusione

Siamo andati dal Dr. Gridelli per un consulto sull'adenocarcinoma del polmone, ci ha ricevuti in un poliambulatorio ad Avellino dopo una attesa di circa 3/4 quarti d'ora rispetto all'ora data, ci ha trattenuti per circa 1/2 ora tra domande fatte e considerazioni, ha minato la psicologia della malata presente non alimentando un minimo di speranza nel futuro, ha manifestato intolleranza e fretta nel chiudere la chiacchierata in mancanza di una vera visita medica alla paziente e al costo finale di Euro 250.00 .
Delusione di un medico che ha anzianità professionale di 35 anni.

Patologia trattata
Adenocarcinoma polmonare.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Diagnosi errata

Abbiamo scelto il Moscati per la fama del prof. Gridelli, ma nel nostro caso specifico la fama non ha rispecchiato la competenza. A mio padre era stato diagnosticato dal Dott. Gridelli, sulla base di un referto citologico incompleto del Cardarelli di Napoli, un tumore al polmone sclc neuroendocrino. Sottoposto a 3 cicli di chemio con carboplatino ed etoposide, che non hanno dato risultati, il Prof. Gridelli ci ha consigliato a settembre 2013 di non accanirci, non c'era più nulla da fare, 2 o 3 mesi di vita al massimo...
Peccato non fosse un microcitoma polmonare, ma un carcinoide atipico.
Noi non ci siamo fermati e in una struttura del nord Italia un giovane oncologo, di nessuna fama, ha messo in discussione il referto citologico, sottoposto mio padre a broncoscopia e di qui la scoperta che non si trattava di un microcitoma ma di un carcinoide atipico.

Patologia trattata
Tumore polmone.
7 risultati - visualizzati 1 - 7