Oncologia Medica San Camillo
Recensioni dei pazienti
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Esperienza in Oncologia
Una mia parente è stata seguita per tumore allo stomaco dal professor Garufi. L'assistenza è stata pessima, dal momento che è stata praticamente abbandonata nel momento in cui la patologia risultava essere irrecuperabile. Lamentiamo molto il punto di vista umano, in quanto ha dimostrato scarsa empatia nei confronti del malato e dei familiari.
Grave discordanza nelle indicazioni terapeutiche
Mia madre viene operata a novembre per un tumore al polmone ed effettua un colloquio con il dott. Mancuso, che le consiglia una chemioterapia per evitare una recidiva. Prendiamo appuntamento al reparto oncologico intorno al 20 dicembre. Dicono a mia madre che non è consigliabile aprire la cartella perchè si troverebbe ad affrontare una chemioterapia nel periodo natalizio. All'appuntamento di gennaio, la dottoressa, consultandosi con il primario, dice che non è consigliata la chemio nel suo caso (dicono che l'indicazione del Dott. Mancuso è "al limite" e le segnano una tac). Al controllo post postoperatorio i medici chirurghi, stupendosi che non abbia intrapreso una terapia, ricontattano il Dott. Mancuso, che conferma l'ipotesi iniziale, ma le dice che ha senso fare la chemioterapia nei 60 giorni successivi all'intervento, ma che mia madre ormai era alla scadenza del periodo indicato per avere una percentuale significativa di successo.
Come è possibile una tale discordanza di indicazioni? A chi mi devo rivolgere per avere un'indicazione seria e competente?
San Camillo e dott.ssa Sternberg
Mio papà è stato in cura dalla dott.ssa Sternberg negli ultimi anni di lotta contro una lunghissima malattia. A lei, alla sua competenza e dolcezza, al suo stretto staff dobbiamo la possibilità di aver condiviso gli ultimi, bellissimi anni insieme, nella speranza mai abbandonata fino all'ultimo che ce ne sarebbero stati altri ancora.
La dott.ssa è punta di diamante della ricerca oncologica nel mondo e, nonostante le difficoltà di servizio del reparto, eravamo felici di essere in cura da lei. Il lato debole è infatti la struttura, molto molto disorganizzata (cartelle perse, assenza di attenta gestione del day hospital, esami scaduti da rifare) e poco sensibile alle debolezze dei pazienti.
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