Oncologia Medica Policlinico Gemelli

 
3.5 (65)

Recensioni dei pazienti

65 recensioni

 
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1 stella
 
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3.5
 
3.4  (65)
 
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Filtra per malattia, intervento, sintomo

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1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Evitate l'oncologia del Gemelli

Pessima esperienza con il.prof Tortora primario del reparto di oncologia, tra l'altro indicato come centro gist, che a marzo 2022 ha visitato papà per recidiva di gist intramoenia al costo di 200 euro e ci ha indicato due chirurghi di cui uno il prof. Persiani avevo sentito parlare molto bene da un amico e quindi ho chiesto io a lui di contattarlo: cosa che ha fatto subito in nostra presenza e unica cosa positiva. Il prof. Persiani è un chirurgo molto professionale empatico e umano come pochi che ha seguito papà con attenzione come devo dire tutto il reparto di chirurgia. Ha risposto sempre ai nostri messaggi e chiamate. Dopo le dimissioni successivi all'intervento che è stato molto complicato durato 7 ore ma riuscito ci avevano indicato di farci assistere dall'oncologia per un'eventuale terapia. Ma non siamo mai riusciti a contattare né il reparto né il prof. Tortora nonostante l'intervento del prof. Persiani. Per cui siamo stati costretti a prendere altro appuntamento in intramoenia in cui ha solo controllato il referto delle analisi del sangue che tra l'altro avevo fatto fare a Papà di mia iniziativa e ha detto che non doveva fare alcuna terapia. A dicembre 2023 siamo tornati sempre intramoenia perché da ottobre papà avvertiva dolore forte nella parte del sacro coccige e lui valutando esami pet e risonanza che avevo portato ha detto che forse poteva derivare dal tumore alla prostata subentrato a papà per cui da novembre prendeva farmaco. E ha detto a papà di fare esame del psa per vedere se si era abbassato e ha prescritto il targin per il dolore. Quando ho scritto la email dicendo che si era abbassato e chiedendo il motivo del continuo dolore mi ha detto che non aveva idea e di rivolgermi al prof. Persiani.
Quindi reparto di oncologia sconsigliato a differenza del prof. Persiani e della sua equipe di chirurgia generale molto consigliata. Infatti dopo mesi a maggio 2024 grazie all'intervento della radioterapia del policlinico di Messina abbiamo scoperto che si trattava di nuovo del gist e quindi questa volta ci siamo rivolti all' oncologia del campus biomedico.

Patologia trattata
Gist al retto
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Fine terapia

Voglio esprimere la mia profonda gratitudine per le attenzioni ricevute durante i miei ricoveri presso il reparto di Oncologia medica. Queste attenzioni hanno contribuito insieme alla validità delle cure a rendere, per quanto possibile, le degenze confortevoli e rassicuranti. Nei sei cicli di chemioterapia di tre-quattro giorni ognuno, mi sono sempre sentita accudita con estrema professionalità, gentilezza e delicatezza.
Ringrazio di cuore tutto il meraviglioso reparto.

Patologia trattata
Microcitoma polmonare.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Nessuna attenzione per i malati

Con mio marito siamo stati in cura presso questo reparto per 2 anni abbondanti, poi abbiamo deciso di cambiare ospedale perché al DH oncologico del policlinico gemelli non abbiamo trovato attenzione per il malato; dall'orario dell'appuntamento aspetti nella migliore delle ipotesi 2 ore, ma con facilità diventano anche 4-6 di ritardo rispetto all'orario stabilito. Il farmaco utilizzato per il primo trattamento chemioterapico gli ha infiammato la bocca e non ci era stato detto cosa prendere per contrastare l'effetto collaterale; il secondo farmaco ha infiammato la vescica, e con quel problema siamo finiti al pronto soccorso per 3 giorni. Controindicazione risolta quando ci siamo rivolti ad un urologo di un altro ospedale.
Risultati positivi dalle terapie non ne abbiamo avuti e, oltre a ciò, mio marito psicologicamente ha avuto enormi danni, è avvilito e non ha più la forza di lottare.
Quando ci fu stato detto che gli avrebbero fatto la chemio, ci fu chiesto se avessimo l'assicurazione, probabilmente se lo avessi curato a pagamento avrebbero avuto più attenzione..
In tutto il tempo che abbiamo frequentato questo reparto, non abbiamo mai avuto il piacere di incontrare il primario.
Che delusione.

Patologia trattata
Carcinoma prostata metastatico.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Pessima organizzazione del day hospital

Il day hospital, sia per le visite che per la terapia, è pessimamente organizzato.
A causa del rilevante afflusso, le visite sono brevissime (pochi minuti) e per le terapie si deve aspettare, in una sala d'attesa affollata all'inverosimile, per oltre 5 (cinque ore).
Privatamente il discorso è diverso.

Patologia trattata
Neoplasia al polmone.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Il miglior supporto che potessi immaginare

Ambiente familiare, affettuoso ed estremamente competente.
Mi sono sentita accudita e protetta sia dal personale medico che paramedico. Nonostante i giorni pesanti per la malattia, il personale mi ha aiutata ad affrontare questa esperienza nel miglior modo possibile.
Grazie a questo meraviglioso reparto.

Patologia trattata
Microcitoma polmonare.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Reparto DH oncologia non bene

Sono stato operato nell'anno 2020 per adenocarcinoma del colon con successo dal Dott. Rizzo: ottimo reparto di Chirurgia addominale e ottima assistenza infermieristica durante la degenza.
Dopo è iniziata la via crucis nel reparto Day Hospital di oncologia. Sala d'attesa piccola, molto datata, attese sempre in piedi di ore e quasi mai un posto a sedere, ma solo sulle scale adiacenti alla sala nonostante le condizioni in cui si trova chi affronta le cure chemioterapiche (Capox e Folfox nel mio caso). Accoglienza a limite della decenza.
L'oncologo di riferimento molto freddo e distante, e quasi mai reperibile, dovevi braccarlo al volo all'entrata in reparto.. Zero empatia e soprattutto niente esami pre terapia per capire eventuali intolleranze ai farmaci chemioterapici, cosa che è avvenuta alla prima somministrazione.
Alle visite di controllo solo dottorandi apparentemente disinteressati a quanto gli veniva detto e si veniva sempre liquidati alla svelta.
Una volta ritornati a casa si è soli, se necessitavo qualcosa da casa di urgente non c'è un numero di telefono attivo, se non per un periodo limitato nella giornata.
Un plauso al personale infermieristico, che fa un lavoro eccezionale, il resto è da migliorare molto. Allo stato attuale hanno un reparto nuovo che rispetto al passato sembra di stare in Svizzera, speriamo anche il resto sia migliorato. Finita la terapia ho preferito farmi seguire altrove, privatamente, per il percorso di follow up.

Patologia trattata
K colon.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Recensione negativa oncologia

Ci hanno consigliato di andare in questo ospedale in quanto eccellenza. Noi abbiamo trovato scarsa assistenza, nessuna valutazione accurata e umana del paziente e nessuna comunicazione. Per non parlare del pronto soccorso, un calvario nonostante fossimo seguiti nel presidio. Un malato oncologico va seguito a 360 gradi, invece dopo che ti consigliano i cicli di chemio, basta...

Patologia trattata
Adenocarcinoma dello stomaco.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Chemioterapia con molto ritardo

Nel periodo 2017-2018 a mio padre, a seguito di uno screening polmonare, effettuato al Gemelli, fu individuata "una macchia sospetta". Da lì iniziò l'odissea.
Ho un pessimo ricordo del reparto oncologico, non so quanti "non si preoccupi la richiamiamo noi" abbiamo dovuto ascoltare all'inizio, prima di capire quanto seria fosse la situazione.
Ci hanno rimbalzati da un medico ad un altro e capitava che il secondo giudicasse con un risoluto "mah, vabbè" anche la terapia del precedente. Le ultime visite le facemmo con il dott. D'Argento. Ricordo con tristezza un giorno quando mio padre attese più di 4 ore prima di poter fare la visita preliminare con il dottore, prima del trattamento di chemio. Quando chiedemmo della lunga attesa, ci dissero "farfugliando" che non avevamo inviato i risultati degli esami del sangue (ho ancora le email di invio...).
Un giorno mio padre non si sentì bene e lo portammo al pronto soccorso di un diverso istituto, dove fu poi ricoverato. Gli fecero delle trasfusioni di sangue e per fortuna subito si riprese. Ci dissero che il problema era dovuto al fatto che al paziente, sottoposto a chemio, non erano state indicate terapie di supporto per cercare di mantenere corretti i valori del sangue (ottimo!!).
A fine trattamento poi, il dottore ci suggerì di continuare il trattamento con la radioterapia. Magari avrebbe anche potuto anche informarci prima dell'iter, visto che trovandoci sempre in periodi sfortunati (ferie estive, ferie natalizie) aspettammo molti mesi prima di riuscire a iniziare il trattamento, inutile (purtroppo per me un giorno in più con una persona cara era oro, e sapere prima le cose ci avrebbe sicuramente permesso di organizzarci meglio o altrove.
Ringrazio gli infermieri, professionisti di cuore.

Patologia trattata
Microcitoma polmonare.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Chemioterapia neoadiuvante e follow up

Un sentito ringraziamento al chirurgo dott. D’Archi che, con la sua disponibilità, competenza, passione e sensibilità sia prima che dopo l’intervento, ha saputo sostenermi ridandomi fiducia nella vita.
Intervento di mastectomia con ricostruzione del seno destro + asportazione linfonodi ascellari.
Un particolare ringraziamento a tutta l’equipe di Oncologia e alla dott.ssa Antonella Palazzo, che tutt’oggi mi ha in cura.

Patologia trattata
Carcinoma infiltrante G 2 HER2 3+ mammella dx.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Considerazioni

Operato per carcinoma del colon nel 2020, ottima esperienza nel reparto di chirurgia addominale. Con l'inizio della chemioterapia 2021 è iniziata l'agonia... Attese lunghe e spesso senza la possibilità di sedersi, con tutte le difficoltà di chi sta facendo un percorso molto, molto faticoso fisicamente e psicologicamente.
L'oncologo che mi aveva in carico, l'ho trovato competente ma per niente empatico e poco disponibile.
Assistenza medica chemioterapica con dottori che cambiavano ogni volta (e tutti dottorandi credo, molto giovani, e per la maggior parte apparentemente disinteressati e poco empatici).
Personale sanitario delle stanze di somministrazione e medicamenti vari, sempre gentile, empatico e disponibile: da encomiare. Accoglienza (dipende da chi capitava) a volte scontrosa.
Allo stato attuale hanno un reparto nuovo, molto confortevole, con la possibilità di sedersi e attendere il proprio turno, è tutto pulito e luccicante.
Chi suo malgrado deve affrontare questa esperienza, spesso con esiti fatali, si augura e vorrebbe maggiore empatia e gentilezza, comprensione, aiuto, cosa che è difficile da trovare, se non nei sanitari (infermieri) che operano con assiduità sui pazienti dando loro spesso più di quanto dovrebbero.

Patologia trattata
K COLON.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Umanità questa sconosciuta

Ho vissuto sette mesi da incubo con mio papà in questo reparto e in questo ospedale. Finché la sua malattia (carcinoma polmonare metastatico) è stata relativamente sotto controllo, abbiamo avuto un qualche abbozzo di dialogo con i medici. Non appena la situazione ha iniziato a peggiorare, siamo stati totalmente abbandonati a noi stessi, tanto che papà, nelle ultime settimane di vita, è stato ricoverato in un'altra struttura. Per non parlare delle attese folli per avere una terapia, una visita, un confronto, della totale impreparazione di chi è deputato di trattare col pubblico, del far attendere per giornate intere malati oncologici ammassati in una saletta in pieno periodo Covid, dei medici che cambiano di volta in volta, dei ricercatori che si improvvisano medici e prescrivono terapie. Non c'è altra parola che: vergogna.

Patologia trattata
Carcinoma polmonare.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Grazie

Un grazie particolare ad una infermiera di cui purtroppo non conosco il nome, una signora probabilmente sarda. La ringrazio per il supporto e le parole nel momento più difficile per un parente, quello di accettare di lasciare andare il tuo caro... Grazie veramente di cuore.

Patologia trattata
Adenocarcinoma.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ottimo reparto

Paziente sottoposta a trattamento chemioterapico e seguita con attenzione.
Ottimo reparto sotto ogni punto di vista.
Competenza e umanità.

Patologia trattata
K colon.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Eccellenza?

Non inserisco il mio nome non per ipocrisia, ma solo perché ho ancora un paziente in cura. Dottori che non si degnano neanche di rispondere alle email. Dottori che prendono in cura pazienti e poi "scompaiono", senza nominare un sostituto. Videoconsulti che vengono disdetti il giorno stesso e poi non vengono riprogrammati. Credetemi, c'è di meglio.

Patologia trattata
Massa tumorale intestino.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Senza umanità

Scrivo solo due righe per indicare la pessima esperienza personale avuta in questa struttura, a mio parere totalmente disorganizzata.
Centralini sempre occupati, i medici cambiano tra un controllo ed un altro criticando anche le prescrizioni del collega precedente, nessuna organizzazione per quanto riguarda l'intero iter chemio + radio, poca trasparenza nella comunicazione. Salvo solo il reparto in cui eseguono le somministrazioni della chemio, che è un reparto davvero ben gestito ed efficiente.

Patologia trattata
Microcitoma polmonare.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Umanità...

Assenza di una accurata diagnosi iniziale, sufficienza nei controlli, paziente abbandonata nella morte a casa.
Risorse del reparto e preparazione dei medici sicuramente all'avanguardia, ma a mio parere non sfruttate a dovere per mancanza di interessamento o per mancanza di tempo, poichè purtroppo sono oberati di lavoro.
Non salvo nulla della esperienza umana.

Patologia trattata
Tumore gastroesofageo.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Grande professionalità

E' da circa un anno che sono stato operato di lobectomia al polmone destro presso il reparto Chirurgia toracica del Gemelli dalla dr.ssa Elisa Meacci e quindi ora sono passato a Oncologia, affidato alle cure della dott.ssa Michela Quirino.
Dopo vari esami di Tac e risonanza magnetica, le metastasi sono passate ai femori e colonna vertebrale, comportandomi dolori che andavano via solo con antidolorifici. A quel punto mi sono stati prescritti 5+5 cicli di radioterapia prima ai femori, poi alla bassa colonna vertebrale, con esito discretamente positivo per i dolori; in più un busto con stecche che mi dà molto sollievo.
A questo punto la brava dr.ssa Quirino mi propone dei cicli di chemio con ricovero per monitoraggio nell'ottimo reparto di Oncologia del Gemelli. Dopo essere stato sottoposto a vari esami, compresa Tac con mdc, e impiantato di port ascellare, ho fatto il primo e secondo ciclo di chemio con esito fisico abbastanza buono. Sono stato dimesso con programma terapeutico e con i prossimi appuntamenti per le visite e per la chemioterapia.
Ringrazio pertanto la dr.ssa Michela Quirino, la dr.ssa Alessandra Cassano, l'ottimo staff medici specializzandi, la caposala e in particolar modo il personale infermieristico del reparto, che si adoperavano continuamente all'assistenza dei malati.

Patologia trattata
Metastasi ossea di angiosarcoma.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Forse c'è anche di peggio...

Nel periodo 2017-2018 a mio padre, a seguito di uno screening polmonare, effettuato al Gemelli, fu individuata "una macchia sospetta"...da lì iniziò l'odissea.
Ho un pessimo ricordo del reparto oncologico, non so quanti "non si preoccupi la richiamiamo noi" abbiamo dovuto ascoltare all'inizio, prima di capire quanto seria fosse la situazione.
Ci hanno rimbalzati da un medico ad un altro e capita che il secondo giudichi anche la terapia del precedente. Le ultime visite le facemmo con il dott. D'Argento. Ricordo con tristezza un giorno quando mio padre attese più di 4 ore prima di poter fare la visita preliminare con il dottore, prima del trattamento di chemio. Quando chiedemmo della lunga attesa, ci dissero "farfugliando" che non avevamo inviato i risultati degli esami del sangue (ho ancora le email di invio..).
Un giorno mio padre non si sentì bene e lo portammo al pronto soccorso di un diverso istituto, dove fu poi ricoverato. Gli fecero delle trasfusioni di sangue e per fortuna subito si riprese. Ci dissero che il problema era dovuto al fatto che al paziente, sottoposto a chemio, non erano state indicate terapie di supporto per cercare di mantenere corretti i valori del sangue (ottimo!!).
A fine trattamento poi, il dott. Ettore D'argento ci suggerì di continuare il trattamento con la radioterapia. Certo magari che avrebbe anche potuto dircelo prima, visto che trovandoci sempre in periodi sfortunati (ferie estive, ferie natalizie) aspettammo molti mesi prima di riuscire a iniziare il trattamento...

Patologia trattata
Microcitoma.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

ECCELLENZA

Il 31 gennaio 2021 mi viene diagnosticato in un pronto soccorso di Roma una sospetta neoplasia al Pancreas e vengo invitata a rivolgermi ad un centro specializzato in questo tipo di problematiche.
La mattina seguente mi reco al PS del Policlinico Gemelli ed è da qui che inizia la mia storia.
Ad oggi sono circa 6 mesi che sono in cura presso il Reparto di Oncologia Medica del Gemelli e, al contrario di quello che ho letto nelle tante recensioni negative, affermo con convinzione si tratti di un Centro di grande competenza, dove mi sento seguita in quello che è divenuto il mio nuovo percorso di vita.
Ho un carcinoma neuroendocrino del pancreas (patologia rara), quando sono entrata per la prima volta in Reparto stavo malissimo e a malapena riuscivo a camminare.. A distanza di 5 mesi e 5 cicli di chemioterapia, la mia condizione è notevolmente migliorata e, a parte la perdita dei capelli, non appaio davvero come una persona malata.
La professoressa Alessandra Cassano è una medico straordinario, così come la Dott.ssa Michela Quirino e la Dott.ssa Lisa Salvatore, che mi seguono con scrupolo e umanità.
Non so certamente cosa il futuro mi riservi, ma sono certa che dove mi curano lo fanno con il massimo impegno, lo stesso con il quale anche io provo a combattere questa battaglia.
Vincenza

Patologia trattata
Carcinoma neuroendocrino del pancreas.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Figlia di ex paziente

Sono la figlia di un paziente malato oncologico. Purtroppo mio papà è morto ad ottobre 2019, dopo essere stato in cura per un anno presso il reparto DH di oncologia del Gemelli. Col senno di poi non consiglierei a nessuno questo reparto. Mancanza di assistenza, al telefono non rispondono e se lo fanno sono anche sgarbati, per chiedere qualche informazione o chiarimento dovevi quasi pregare il dottore di turno per il corridoio. Ogni volta al controllo si trovava un dottore diverso che diceva sempre qualcosa di diverso.. Dopo vari cicli di chemio, siamo passati alla radioterapia, che ha solo peggiorato la situazione...
Ultima visita: mio papà sulla sedia a rotelle e con i dolori perchè il tumore ormai aveva intaccato le ossa, ma solo dopo ore di attesa ci fanno finalmente entrare. Ci attende il luminare di turno, che non ha neanche il coraggio di guardarlo in faccia ma lascia parlare il suo assistente. Con molta fretta ci liquida dicendo che ormai non c'è più niente da fare e che serve solo l'assistenza domiciliare... Senza un minimo di accortezza per quel povero uomo che ancora era lucido.
Mio papà se ne è andato una settimana dopo...

Patologia trattata
Tumore all'esofago.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Opinione DH Oncologico policlinico Gemelli

Si sente spesso parlare di mala sanità, ma personalmente posso testimoniare di un’esperienza completamente diversa. Da un anno e mezzo sono in terapia presso il reparto di Oncologia del Gemelli di Roma, affidato alle cure del dott. Ettore D’Argento e della sua equipe.
Dopo 1) toracocentesi 2) talcaggio, terapia immunoterapica con Pembrolizumab + protocollo sperimentale Leonore-495 (da agosto 2019, ancora in corso).
In tutti questi mesi sono sempre stato seguito con ottima professionalità, con simpatia umana e cordialità, sia da parte del dott. D’Argento stesso, sia da parte dei suoi collaboratori tutti, tra i quali mi è doveroso ricordare la dott.ssa Cannella.
A tutti loro vanno il mio riconoscimento e la mia gratitudine.

Patologia trattata
Adenocarcinoma polmone sx.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Chemioterapia (e radioterapia)

Ho cominciato ad essere curato per un adenocarcinoma al III stadio, ma dopo le cure al Gemelli è diventato un IV stadio inoperabile.
Chiarimenti e comunicazioni per telefono ed e-mail sono assolutamente impossibili.
Mi sono sempre sentito trattato come un numero e mai come una persona.

Patologia trattata
Adenocarcinoma esofago.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Figlio di paziente

Mio padre, in cura per un sarcoma intestinale, aveva anche un nodulo al polmone.
Senza fare una Pet, come richiesto da un altro ospedale, ci tranquillizzano dicendo che si tratta di fibroelastosi. Dopo 6 mesi facciamo la mitica Pet, che rivela invece la presenza di un tumore polmonare, quindi viene sottoposto a pneumonectomia.
Arriva il covid-19, ovviamente è giusto limitare gli spostamenti, ma le dottoresse non rispondono neanche alle email, nè prescrivono alcun controllo. Assenti o scomparse?
Mi rivolgo altrove, facciamo tac-pet: recidiva sarcoma e metastasi del tumore polmonare al surrene. Riporto il risultato al Gemelli e la reazione della dottoressa di turno è: "non sappiamo se si tratti di due patologie diverse, poiché l'istologico non è chiaro, ma facciamo la chemioterapia, vi interessa?".

Patologia trattata
Sarcoma.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamenti

Sono la sorella del paziente Vertullo Felice, operato di carcinoma del colon a marzo 2018.
Vorrei ringraziare con tutto il mio cuore il Dott. Armando Orlandi, che sta seguendo mio fratello ormai da più di due anni. Sempre attento, estremamente competente e professionale, disponibile in qualsiasi momento e per qualunque problema, nonchè profondamente umano... Nonostante la lontananza fisica, non ci ha mai fatto sentire “abbandonati”. Sono certa che la sua sensibilità e dedizione saranno ricompensate in questa vita e anche oltre. Per il momento ha tutta la nostra gratitudine e riconoscenza!

Patologia trattata
K del colon-retto.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamenti

Sono Filomena Sabella, operata presso il Policlinico Gemelli di Roma per un carcinoma al colon.
Dopo l’intervento sono stata sottoposta a dei cicli di terapia presso il DH Oncologico dello stesso Policlinico.
Qui ho incontrato il dottor Michele Basso, giovane medico oncologo competente ed attento.
Lui mi ha seguita con pazienza, benevolenza ed umanità si da non farmi mai sentire un numero sulla poltrona.
Ho apprezzato molto la sua preparazione, la sua fermezza e la sua umanità che mi ha aiutato molto a sostenere terapie lunghe ed anche debilitanti.
Lo voglio ringraziare pubblicamente, perché in questo marasma di pandemia non esita a seguirmi ed a incoraggiarmi per sostenere le mie fragilità.
Spero di poter cronicizzare la malattia e di poterlo ulteriormente ringraziare.
La sanità ha bisogno di figure operative come lui.
Auspico che la Fondazione apprezzi e sostenga il suo impegno, la sua professionalità e la sua dedizione.
Grazie dottor Basso.

Patologia trattata
Carcinoma colon retto.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Arrabbiata

L'esperienza che ho avuto con mio padre in questo ospedale è da dimenticare.. Purtroppo mio padre è venuto a mancare 3 mesi fa con un tumore al fegato. Devo dire che finché la situazione era stabile, è stato abbastanza seguito, ma quando la situazione è precipitata, ci hanno completamente abbandonati. Noi le dottoresse dell'8° piano non le abbiamo più viste.. L'unica cosa che mi è rimasta è la rabbia dentro di me...

Patologia trattata
Tumore al fegato.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ottimo reparto

Mio padre è in cura presso il reparto di Oncologia, seguito dal Dott. Roberto Iacovelli con alta professionalità e profonda umanità.

Patologia trattata
Tumore vescica.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Ci siamo sentiti abbandonati

Mio padre, 86 anni, si è sottoposto ad otto sedute di chemioterapia - con attese in sala d'aspetto in media di 6 ore. Quando alla successiva Tac le cure non avevano dato risultati, siamo stati completamente abbandonati e il dott. Carmelo Pozzo non si è neanche presentato nè ci ha spiegato la situazione. Ha delegato telefonicamente un paio di specializzandi per prendere la decisione. Siamo stati liquidati in 5 minuti dicendoci di rivolgerci alle associazioni per malati terminali.

Patologia trattata
Tumore al pancreas.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Figlia di paziente

Un reparto sovraccarico non può giustificare le mancanze da me riscontrate nella maggior parte dei medici. Mio padre era in cura in questo policlinico da diversi anni per un carcinoma renale metastatico; finchè la situazione è stata stabile, è stato seguito decentemente, anche se in questo ospedale si seguono protocolli standard e non si fanno ad esempio cure sperimentali/innovative. Al peggiorare della malattia, e una volta che le metastasi hanno intaccato le ossa, è stato completamente abbandonato. Costretto a continui accessi al pronto soccorso (che definire disumano è un complimento), aspettando mesi per iniziare una radioterapia palliativa e senza mai informare lui o noi sulle reali condizioni di salute (stiamo ancora aspettando la telefonata del dott. Schinzari). Mio papà se ne è andato a 69 anni dopo aver passato gli ultimi 2 mesi tra dolori atroci, dormendo su una sedia e imbottito di oppiacei che non gli facevano effetto. Gli oncologi dovevamo quasi placcarli nei corridoi del day hospital, per telefono non ti rispondono o tantomeno ti richiamano. Mai e poi Mai consiglierei a qualcuno di curarsi un tumore al Gemelli.

Patologia trattata
Carcinoma renale metastatico.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamenti

Il Prof. Carlo Antonio Maria Barone ha curato mio padre, Arturo, affetto da un carcinoma avanzato al polmone dal 2006 al 2008. Nei momenti di tristezza, ci conforta la certezza di averlo messo in ottime mani.
Infatti sia il Prof. Barone che il Prof. Garcovich lo hanno curato con grande competenza ed onestà.
Non bisogna confondere il cancro che resta insidioso e squallido, con l'oncologo, forse poco incline al sorriso, ma di grande umiltà e professionalità.

Patologia trattata
Carcinoma polmonare con metastasi.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Reparto oncologia da risanare

Sono stata operata al Gemelli in regime di attività privata per tumore alla vescica di IV grado. Nulla da eccepire, anzi, ringrazio ancora i chirurghi e tutto lo staff medico. Le note dolenti arrivano con l'oncologo di riferimento. Dire che era assente è dir poco. Sei mesi di chemioterapia, sei mesi di "stillicidio". Comunicazioni medico paziente zero assoluto. Telefonate a vuoto, domande rimaste inevase - e dire che andavo pure a pagamento! Ora sono in Follow-up, ma da un altro oncologo e presso un'altra struttura, dove mi trovo benissimo!

Patologia trattata
Tumore vescica.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Tempistiche troppo lunghe

Siamo stati introdotti ai medici del Gemelli a marzo per una terapia radio/chemio-riduttiva prima dell’operazione di mia madre, 56 anni, per un tumore alla tiroide estesa a carotide ed esofago.
Abbiamo aspettato fino a luglio con una visita al mese, impossibile contattarli via telefono, solo per farci dire che la terapia non avrebbe funzionato. Ora mia madre verrà ricoverata e poi operata (grossa operazione dicono i medici). Nei mesi passati ad aspettare a mia madre sono arrivati i dolori muscolari e infiltrazioni nei polmoni.
Potete essere bravi, ma le tempistiche e comunicazione con i pazienti sono pessimi.

Patologia trattata
Carcinoma alla tiroide con metastasi all’esofago.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Senza Parole

Il Dott. Basso non voleva concedere a mio padre, malato terminale, le sacche nutritive perché esigeva di visitare il paziente - che non si tiene più in piedi..
Per fortuna che ho incontrato la dottoressa Bagalá, che ha firmato subito il foglio per ordinare immediatamente le sacche nutritive.

Patologia trattata
Tumore al pancreas.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Carcinosi peritoneale

Condivido, stiamo vivendo la stessa cosa con mio marito per una carcinosi peritoneale, gli oncologi non sapevano nemmeno che aveva fatto il secondo trattamento pipac. L'oncologia non sa cosa fa la chirurgia... non ascoltano pazienti e parenti, non fanno terapie integrate... solo chemioterapia, ma nemmeno una dieta suggeriscono; e tutto ciò che si può fare in più si fa in privato.
A volte, non essendo possibile il ricovero tramite reparto o pronto soccorso (non c'è mai posto) abbiamo optato per ricovero al reparto a pagamento, per essere seguiti meglio e ritrovarci invece con dottori dal poco tatto che alla domanda "quanto mi resta da vivere?" Rispondono: "non lo sappiamo, poi dal primo tumore sono già passati 3 anni, non è poco".. Complimenti, meno male che è un ospedale cattolico.
Mio marito ha 44 anni e abbiamo un figlio di 4 anni... sono molto delusa! Fanno il minimo previsto dal protocollo che può fare qualsiasi altro piccolo ospedale.
Dolci e carine le infermiere, ma distanti e arroganti i giovani medici. Da una struttura del genere mi aspettavo molto di più.

Patologia trattata
Carcinosi peritoneale.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Reparto decisamente sovraccarico

Mia moglie si è operata di cistectomia radicale nell'autunno 2016 presso una struttura privata, ed è stata introdotta al reparto di Oncologia del Gemelli su consiglio del prof. Bassi di Urologia (sul quale ho espresso altrove la mia opinione assai negativa).
Che dire del day hospital di Oncologia..
Tutto molto spersonalizzato, i medici sono praticamente irraggiungibili se non dopo lunghi ed estenuanti sforzi di settimane. Si finisce trattati oggi da uno, domani da un altro, con controlli assai labili. La mia impressione è che gli stessi medici siano vittime di un enorme sovraccarico di lavoro, che incide negativamente sull'assistenza offerta.
Non posso dire che la mia impressione sia stata positiva, se non per la gentilezza e disponibilità del personale infermieristico tutto e per l'efficienza del Campus di radioterapia sito sulla Prenestina.
I medici quantomeno non hanno il grado di arroganza e poca educazione altrove riscontrato, ma certamente non sono in grado di offrire al paziente un'assistenza adeguata.
Mia moglie è morta in questo mese di febbraio: mi sento di dire che le sono stati più vicini un paio di umili medici di base, che non avranno le competenze professionali di questi scienziati, ma che custodiscono meglio i rapporti umani coi malati, anche in gravi condizioni.

Patologia trattata
Carcinoma vescicale con metastasi.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Competenza

Mi controlla sempre il Dott. Basso Michele, oncologo competente e cordiale. Sono soddisfatto della professionalità sua e dei suoi colleghi.

Patologia trattata
Metastasi nel peritoneo a seguito carcinoma del colon ascendente (la chemio ha prodotto buoni risultati).
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Carcinoma squamoso in sede retromolare

Sarò molto rapido nel tentativo di spiegare ad altri potenziali pazienti quale sia il vero problema del reparto, per quella che ovviamente è stata la mia personale esperienza.
Il Gemelli è un ospedale pulito, con ottimi servizi e che paragonato agli altri di Roma funziona complessivamente meglio. Non ho motivo di criticare nulla da questo punto di vista.
Non mi sento neanche di pensare che i medici non siano all'altezza, in fondo un dottorando ha l'attenuante di essere inesperto, è il barone di turno che potrebbe adoperarsi di più a supervisionarlo meglio (sono un accademico quindi posso parlare a ragione veduta).

Sapete cosa secondo me non funziona ad oncologia? Tre tipi di comunicazione: intra reparto, fra paziente e medico, fra dirigenti strutturati e specializzandi.
Il paziente incontrerà ogni volta durante la terapia un medico diverso. Il risultato? nessuno conoscerà la vostra anamnesi clinica in modo preciso e completo, ed ogni volta verrà adottata una strategia dettata dal caso e dal tentativo... A nulla vale il fatto che i familiari vedano la patologia ogni giorno e sappiamo capire nessi/ causa/ effetto fra farmaci sbagliati e nuovi sintomi, pur senza laurea in medicina. Se li provate a comunicare ai vari dottori, il risultato sarà nullo. Dovrete riprovarci almeno dieci volte prima di essere ascoltati.

Mio padre è entrato con un tumore, e ne è uscito con un tumore più una tachiaritmia. Non solo, ma a causa di questa tachiaritmia, il trattamento oncologico è stato bloccato anzitempo, e il successivo trattamento chirurgico ritardato ulteriormente.

Si poteva prevedere in anticipo tutto questo? Forse no. Si poteva evitare che la tachiaritmia si manifestasse due volte? ASSOLUTAMENTE Sì!!! Come? Magari ascoltando i familiari che avevano fatto notare questa cosa già la prima volta, o magari parlando col reparto di cardiologia dove mio padre è finito a causa del manifestarsi del problema, o forse infine magari alzando la cornetta per parlare con qualche medico strutturato. Sentirsi dire che non è detto che sia stata la cura oncologica a causare tale sintomo, quando altri cinque medici consultati privatamente lo confermano, è un classico atteggiamento...

Morale della favola: potrebbero essere un ottimo reparto, ma dovrebbe farsi un bel corso di project management per capire come una buona comunicazione è molto più efficace di qualsiasi attestato di studio.

Patologia trattata
Carcinoma squamoso in sede retromolare dx.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Astone

Il mio medico di fiducia è il prof. Astone, che mi ha curata e mi cura con grande professionalità ed umanità. Il solo parlare con lui mi rassicura e questo è molto importante per un malato oncologico. Grazie, grazie, grazie Professore.

Patologia trattata
Carcinoma mammario.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Non potevo trovare di meglio.......

Due anni fa, dopo la diagnosi di tumore al polmone, pensavo che tutto si sarebbe evoluto in peggio, nel giro di pochi mesi (questo mi avevano sentenziato eminenti oncologi in vari grossi centri). Un caro amico mi ha indirizzato al Gemelli, dove ho trovato medici altamente preparati ed umani. Grazie alla loro caparbietà, sto affrontando trattamenti impegnativi ma molto moderni ed efficaci. E' vero, spesso c'è attesa, ma sia professori, sia medici che infermieri lavorano instancabilmente sino a sera tardi: ne sono testimone! Questo centro è un esempio di servizio sanitario pubblico di grandissimo valore.

Patologia trattata
Adenocarcinoma del polmone.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Pessimo

Aprile 2017
A settembre 2016 a mia madre viene diagnosticato un tumore al pancreas con metastasi al fegato. Decidiamo (dopo vari pareri medici e soprattutto per la fama che ha questa struttura ospedaliera) di iniziare le cure al Gemelli.
Già dalla prima visita (effettuata privatamente, perché la lista d'attesa è lunghissima altrimenti) il Dott. Pozzo ci spiega la gravità della malattia, la sua scoperta in stadio avanzato rendeva impossibile l'intervento chirurgico e ci viene consigliato di cominciare dei cicli di chemioterapia per cercare di fermare il tumore. Il tumore al pancreas ad oggi non ha delle cure definitive, se preso in tempo si può operare e con la successiva chemioterapia si può arrivare a qualche anno di sopravvivenza; solo con la chemioterapia invece si cerca (statisticamente) di rallentare e diminuire le complicanze/dolori del tumore = di tumore al pancreas si muore.
L'aspettativa di vita di mia madre era di circa 7 mesi, e così è stato.
ENTRARE AL GEMELLI E' STATO UN GRANDISSIMO ERRORE: pessimo trattamento nel reparto di degenza oncologica che non comunica con gli altri reparti e dove mia madre è stata ricoverata 10 giorni per le biopsie utili a capire la stadiazione del tumore; è un ospedale di ricerca e quindi a reparto si parla sempre con medici diversi, giovanissimi, inesperti, poco sensibili, strafottenti, egocentrici. Parlare coi responsabili del day hospital o della degenza ordinaria o col direttore della U.O.C è quasi impossibile; nel DH per la chemioterapia ci sono delle attese lunghissime, poche poltrone per le terapie (già lunghe di per sè) e ne vengono programmate quasi il doppio delle terapie giornaliere fattibili.
IL MALATO TERMINALE ONCOLOGICO AL GEMELLI E' COMPLETAMENTE ABBANDONATO!
Mia madre durante questi mesi ha avuto enormi complicanze che rendevano necessari degli interventi/visite/medicazioni che più reparti del Policlinico Gemelli si sono rifiutati di eseguire! Lasciare il malato terminale in attesa pare sia quello che sanno fare meglio.. Invece la chemioterapia (costosissima per l'ospedale, o meglio, costosissima per lo stato e fruttuosissima per le case farmaceutiche) in alcuni casi completamente inutile viene sempre consigliata...
IL POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI E' CATTOLICO, MA DI CRISTIANO HA BEN POCO.

L'unica nota positiva: LE INFERMIERE DEL DAY HOSPITAL CHE SOMMINISTRANO LA CHEMIOTERAPIA, CHE SONO SPLENDIDE.

Patologia trattata
Tumore al pancreas con metastasi al fegato.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

Figlia di paziente

Marzo 2017
A mio padre era stato diagnosticato un carcinoma al fegato e subito abbiamo pensato di rivolgerci ad uno dei migliori ospedali in Italia: il Gemelli. Sapevamo benissimo che la diagnosi era pesante, pesante come una sentenza ahimè già scritta, ma in questi casi la speranza è sempre l'ultima a morire. Subito ci hanno consigliato di iniziare la chemioterapia (Gemcitabina) in modo da far ridurre il tumore e poi eventualmente operare. A parte l'esito della malattia, che purtroppo immaginavamo, ciò che critico tanto e mi lascia a bocca aperta è l'insensibilità di tutti quei medici che con aria austera ci guardavano dall'alto in basso. Mai una parola di conforto, mai un sostegno. Ogni visita veniva effettuata da un medico diverso, ognuno prescriveva medicinali diversi a volte senza neanche guardare mio padre. Parlo da studentessa di medicina e aspirante oncologa e spero tanto di non diventare mai un medico come tutti quelli che sono nel reparto di DH di oncologia. Le infermiere sono davvero molto, molto gentili e preparate, ma i medici sono pessimi. Non consiglio assolutamente di rivolgersi a quel reparto, c'è moltissima disorganizzazione; mio padre prima di effettuare una chemio era costretto ad aspettare ore ed ore nella sala di attesa..: vorrei ricordare a tutti i professori che si tratta di malati oncologici e non di persone comuni.

Patologia trattata
Carcinoma al fegato.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

D.H. in forte calo

In cura da 6 anni, prima in reparto (perfetto e a cui va sempre il mio ringraziamento) e poi in Day Hospital. Nel D-H fino a qualche tempo fa mi son trovata sempre abbastanza bene, aldilà dell'affollamento dovuto al numero sempre crescente di malati. Ma ultimamente vedo un decadimento generale: i giovani medici (che ho conosciuto che ancora studiavano dopo la laurea) che si son montati la testa e non sanno trattare (e ne hanno di strada da fare e da imparare per diventare grandi.. umanamente e professionalmente, come il prof. Barone!!!) con le persone.
Una sensazione spiacevole che non sanno cosa fare (anche se sulla mia malattia ci sono pochi dati e non è diffusissima, se cominci a vedere incertezze la fiducia viene meno e tutto si complica.). Ad ogni controllo, ragazzi diversi che dicono un'altra cosa rispetto alla visita precedente.. Pertanto sto seriamente pensando, anche con dispiacere visto che se sono qui dopo 6 anni è grazie a loro, di andarmene..
Invece le infermiere sono squisite come sempre, sobbarcandosi un lavoro quasi disumano.. non so come facciano ad arrivare fino a sera!

Patologia trattata
Sarcoma di Ewing.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

Day Hospital critico

Mia moglie è stata operata di cancro all'ovaio con aderenza al peritoneo nel 2012 presso una clinica di Telese Terme e, quando ci hanno riferito che sarebbe stata seguita dagli oncologi del Policlinico Gemelli, tramite convezione, ci siamo sentiti fortunati, avendo frequentato il day hospital di oncologia nel 1995 per mio fratello, rif. dott. Carmelo Pozzo.
Abbiamo seguito tutti i controlli periodici come prescritti presso di loro.
I problemi sono iniziati quando al controllo del 1 settembre 2016 faccio notare al dottoressa che effettuava la visita, che il valore di un marcatore era aumentato (lei non lo aveva neanche notato). Ci consiglia di monitorare il valore mensilmente e comunicare i risultati.
Comunicare i risultati ai primi di novembre è stato praticamente impossibile, 150 chiamate telefoniche senza risposta, fax sempre occupato, indirizzo mail presente sulla prescrizione non più attivo; non mi resta che partire da Caserta e presentarmi di persona.
Trovo una giovane dottoressa, mai incontrata prima, che su mia insistenza accetta di verificare la situazione e alla fine mi prescrive una PET urgente che sul momento prenoto.
La stessa dottoressa mi fa notare che l'indirizzo email è errato e mi fornisce quello attivo.
La PET viene effettuata il 5 dicembre. Dopo tre giorni il centro PET mi comunica che i risultati sono pronti e visibili al reparto Oncologia. Dopo varie email nelle quali comunicavo che il risultato della PET era visibile, vengo contattato il 12 dicembre dalla dott.ssa Bagalà per intraprendere un nuovo ciclo di chemioterapia dal 29 dicembre 2016.
Prima del 29 dicembre invio altre email per ricordare i casi di allergia verificatesi nelle chemio precedenti effettuate presso la clinica Gepos di Telese Terme sotto il controllo del dott. D'Argenzio prima, e del dott. Orlandi dopo.
Vista la delicatezza della situazione, ci aspettavamo una attenzione particolare, con confronto stretto con un dottore di rifermento, invece niente di tutto questo.
Si arriva li ti vistano sempre dott.ri diversi, con sensibilità e gentilezza variabile e ti lasciano in sala somministrazione, dove due o tre infermiere devono badare a 14 pazienti contemporanei, in un frastuono di macchinette che suonano in continuazione.
Chiediamo un certificato, ma non ci viene consegnato; lo troviamo in cartella alla terza seduta di chemio, stava lì dalla prima ma non era stato comunicato di consegnarcelo.
Le sedute si succedono ogni tre settimane e durano sei ore.
Durante la seconda seduta si verifica il caso di allergia verso il carboplatino; viene interrotto dopo 10 minuti dei 40 previsti e si procede con il farmaco successivo.
Alla terza seduta, come se niente fosse successo, si è proceduto allo stesso modo; dopo cinque minuti di carboplatino si è avuto un nuovo caso di allergia molto violento; si interrompe di nuovo e si prosegue. Nessun dottore si preoccupa di spiegarci cosa succede e come si pensa di procedere, e quali possano essere le conseguenze della cura per la mancanza di carboplatino. IL PAZIENTE NON HA DIRITTO DI ESSERE INFORMATO!!!
Adesso abbiamo perso la fiducia verso il reparto, la situazione del paziente sembra peggiorare e sentiamo di non avere riferimenti.
Purtroppo trovo riscontro in tante recensioni che ho trovato in questo sito.

Patologia trattata
Carcinoma ovarico.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Grandi in tutto

Il periodo più brutto della mia vita è stato sostenuto dalla competenza e dall'umanità di questi medici ed infermieri fantastici, che ora posso considerare i miei migliori amici. Il Centro è all'avanguardia perché dà la possibilità, ed io l'ho sperimentato sulla mia pelle, di accedere ai trattamenti più moderni.

Patologia trattata
Carcinoma della mammella.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Pessimo day hospital

Mio padre, 60 anni, scopre a settembre 2016 un tumore ai polmoni con metastasi alla pleura. Iniziamo 4 cicli di chemioterapia per provare a ridurre le metastasi e la massa.
Alla prima visita ci spediscono in pronto soccorso senza nemmeno dare spiegazioni a causa della saturazione dell'ossigeno troppo bassa. Erano le 16.00, usciamo alle 4.00 del mattino senza aver risolto nulla, solo altro stress. Torniamo per la prima chemio e ci vengono spiegati solo gli effetti collaterali.
Facciamo la seconda e nella visita di controllo la dottoressa (l'ennesima perché ogni volta capitava un medico diverso) ci dice che va meglio e che sente i polmoni più liberi. Papà dice che sente dolore alla schiena e ad una anca e che il respiro non va affatto meglio, anzi, sembra peggiorare di giorno in giorno. Nessuna risposta.
Dopo 10 giorni vedo che papà non mangia più, non riesce a camminare, respira malissimo e anche la saturazione dell'ossigeno con tutta la bombola attaccata non sale oltre gli 85. Dopo ore riesco a mettermi in contatto telefonico con il reparto di DH e mi risponde l'ennesima dottoressa che, dopo aver ricercato il fascicolo di mio padre, mi consiglia di farlo visitare dal medico di base. Lui viene e ci fa fare una lastra dalla quale non si vede nulla, richiamo e mi dicono di portarlo a fare una Tac per sospetta embolia polmonare.
Lo porto a questo punto al PS del Gemelli, visto che è in cura lì, il sabato. Il lunedì finalmente viene trasferito nel reparto dove riesco a parlare subito con un medico molto bravo e gentile che mi informa che le chemio non hanno fatto effetto e che la situazione era già disperata sin dall'inizio, ma essendo un paziente giovane ci avevano provato. Mio padre muore dopo 3 giorni nel reparto di oncologia medica del Gemelli.
Ora perché nessuno ci ha informato sulle reali condizioni di mio padre? Tutti quei mediconzoli che girano come grandi professori e se provi a fermarli ti guardano con saccenza e supponenza, sarebbero da fargli passare quello che abbiamo passato noi e, da come leggo, tanti altri pazienti. Dovete dare modo alle persone di sapere e soprattutto di scegliere quello che vogliono o non vogliono fare!
Il personale infermieristico e gli OSS sono invece stati sempre impeccabili, gentili, educati.
Un consiglio: o passare direttamente dal reparto, o evitare il day hospital oncologico del Gemelli!

Patologia trattata
Tumore polmone.
Esito della cura
Nessuna guarigione
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