Oculistica Sacro Cuore Don Calabria
Recensioni dei pazienti
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Prendono in carico troppa gente
Se volete fare un'esperienza estrema, potete recarvi in un reparto come tanti altri in ITALIA che sta subendo la cosiddetta tecnocrazia autodistruttiva prevista negli anni '70 dal geniale Ivan Illich in Nemesi Medica.
La mole di lavoro - che si tratti di medici, Oss, infermieri e tecnici - è talmente oltre il limite che loro si adeguano forzatamente ad un sistema alienante che non lascia spazi per l'umanità. E voi pazienti siete come loro, siete dei numeri che vengono identificati alla reception, alla sala d'attesa (se riuscite ad arrivare, visto che da soli in oculistica con l'atropina non si vede più, ma a loro non interessa se trovate l'ambulatorio 1 o 20...), la diagnosi la si fa presto perchè i casi come il vostro sono moltissimi, basta dargli una analisi, una carta che attesti quanto e la diagnosi è fatta. Non c'è spazio per parlare, guardare negli occhi, tanto più argomentare, perchè c'è un altro paziente in coda e la tabella che manda sibili ogni pochi minuti chiede incessantemente che questi poveri professionisti facciano tutto nei tempi. Questa è la migliore delle situazioni che può capitare al paziente privato o in SSN. Il motivo c'è, e lo trovate in un bel report di una settimana fa, l'allarmante situazione sanitaria:
https://www.raiplay.it/video/2022/11/Report---Puntata-del-05122022-26443c4d-1a1a-44fb-ba4b-0e0fc4ab7aaa.html
Auguri a tutti.
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