Neurorianimazione San Camillo
Recensioni dei pazienti
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Un po' più di umanità
Ho un mio congiunto ricoverato in terapia intensiva da più di 10 giorni e purtroppo sto riscontrando poca umanità da parte del personale medico e infermieristico. Capisco il COVID-19, ma capite anche noi chequi abbiamo un congiunto che non possiamo vedere e che non possiamo parlare con nessun medico, se non via telefono e senza che chi sta dall'altra parte dell'apparecchio si presenti o dica io sono il dottor...
Oltre a curare il corpo bisognerebbe occuparsi anche dello spirito e anche delle persone che sono fuori e che aspettano solo di sapere se il congiunto ce la farà. Scusate lo sfogo ma non riesco a dare un giudizio positivo.
Avete salvato mio fratello
A distanza di quasi due anni, voglio semplicemente ringraziare tutto lo staff medico e tutto il personale di questo reparto per quanto hanno fatto per mio fratello, Claudio Coppa, nel tempo trascorso qui.
Dedizione, competenza, cortesia e umanità, persone uniche che meriterebbero grandi riconoscimenti per quanto svolgono quotidianamente.
Mi avete restituito un fratello spacciato, io vi devo TUTTO.
Grazie per sempre a voi tutti,
Alessandra Coppa
Ammirazione assoluta
Probabilmente è il reparto più difficile e duro sia per i pazienti, per i parenti che per chi ci lavora.
Eppure, mentre il mio compagno era prima in coma farmacologico e poi semi sveglio, tutti (medici e paramedici) sono riusciti a trasmettere una empatia e un calore umano tali da rendere più sopportabile un'esperienza limite. Sulla loro professionalità posso solo dire che è ai massimi livelli, tutti preparatissimi e attenti. A me per esempio, oltre che alle informazioni cliniche che chiedevo, hanno dato suggerimenti che possono sembrare banali ma non lo sono.
Tipo, parlare tanto con il mio compagno, fargli ascoltare la musica essendo lui un appassionato. Cose che secondo me hanno avuto un loro impatto sulla successiva guarigione. Posso solo esprimere ammirazione per un insieme di persone che ogni giorno si trovano a vivere in un reparto dove la sofferenza è quasi materica e loro riescono a non banalizzarla né a sottovalutarla. Grazie per dare senso alla sanità pubblica italiana.
Emorragia cerebrale
Il mio giudizio sul reparto nel complesso è abbastanza positivo (medici ed infermieri competenti), se non fosse per il fatto che per 3- 4 volte mia madre è stata spostata dal reparto suddetto a quello di Neurochirurgia senza che venissimo avvisati, cosicché arrivavamo in ospedale pensando di trovarla da una parte (e quindi adeguandoci agli orari di quel reparto) e la trovavamo da un'altra parte, dove ovviamente c'erano orari di visita diversi.
Per quanto riguarda il Dott. Orsi, devo assolutamente sottolineare l'assoluta mancanza di empatia nel parlare con i familiari. Personalmente ritengo che il primario di un reparto così delicato dovrebbe avere il doppio dell'empatia di tutti gli altri primari. Sia io che i familiari di altri pazienti ormai evitavamo di chiedergli informazioni, mentre approfittavamo degli altri medici che erano in grado di relazionarsi in maniera più cortese.
Grazie
Un sentito grazie a tutto il reparto per la cura attenta, competente, instancabile e premurosa profusa nei confronti di mio padre.
Solo un grazie grande quanto tutto il mondo
Poco è dire grazie per quello che avete fatto, mi avete semplicemente reso la vita. La mia è stata una esperienza veramente indimenticabile, sicuramente non ricorderò tutto ciò che è accaduto, i primi due mesi io non c'ero (coma), ma dal momento del mio risveglio ho avuto modo di constatare il vostro impegno nel salvare una vita umana, e di questo vi sono immensamente grato.
Io oggi sono ancora qua, ho avuto la fortuna di poter continuare a vivere una nuova vita. Oggi capisco che non sempre la professionalità è ben accetta, ma spero che tutti sappiano che il vostro impegno è totale, siete Voi che lottate con noi pazienti per la nostra vita; e scusate se non sempre siamo pazienti con Voi, ma purtroppo in quelle situazioni si pensa sempre al peggio e voi siete il capro espiatorio per gli sfoghi dei parenti.. Un grazie particolare a tutto il personale paramedico (Infermieri/e Roberto, Massimo, Mirco, Simona, ecc..) che mi è stato vicino e ha lottato insieme a me. Non voglio dimenticare nessuno, ma devo ringraziare in particolare il Prof. dott. Paolo Orsi, la dr.ssa Alessandra Martinotti, la Dott.ssa Ferrari Baliviera Elisabetta, la Dott.ssa Rossifragola Ilaria (sicuramente dimenticherò qualcuno, prego di scusarmi..). SIETE STATI VERAMENTE TUTTI SPECIALI.
GRAZIE A NOME MIO E DI TUTTA LA MIA FAMIGLIA.
Damiano Zito
GRAZIE DI CUORE
Sono la Figlia di Enzo Rengo, purtroppo mio padre è deceduto a causa del grave trauma riportato dall'incidente stradale subìto. Questo nonostante l'impegno profuso da tutto il personale del reparto di rianimazione del San Camillo. Sono stati tutti di una professionalità encomiabile e di una umanità che purtroppo è molto difficile trovare in altre strutture pubbliche. Io non ho le parole giuste per poter dimostrare tutta la mia riconoscenza e nutro un profondo affetto per tutti loro e per alcuni in modo particolare, ma senza fare nomi, perchè sono stati tutti speciali.
Sono qui anche per loro
A parte la competenza professionale, quello che più mi è rimasto nel cuore (non tanto nella memoria... perchè non ricordo molto) è l'umanità, sono le persone, messe a dura prova ogni giorno sia dal lavoro che dai pazienti che a volte non sono facili...
Un grazie di cuore ai medici e a tutti gli infermieri del reparto, soprattutto a Carlo.
Un grazie a medici ed infermieri
Sono il marito della signora Angela Quinto, così desidero ringraziarvi di cuore per tutto tutto quello che avete fatto... Le avete salvato la vita ed io vi ringrazierò per sempre. Un saluto.
Gratificazione infermieri presenti a rianimazione
Sono la sorella di Colaiacomo Giuliana e volevo ringraziarvi per la vostra gentilezza, professionalità, chiarezza nei colloqui con i parenti da parte dei medici.
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