Neuropsichiatria Infantile Bambino Gesù
Recensioni dei pazienti
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Reparto degenza NPI
Arrivo della paziente in ambulanza per tentato suicidio alcuni mesi fa.
Pronto soccorso efficiente.
Ricovero immediato in neuropsichiatria infantile.
Reparto troppo rigido e privo di umanità. È vietata qualsiasi cosa: telefono, libri, fumetti, lettore musicale. Non si può portare NULLA. Vestiti senza laccetti, no orecchini, anelli, collane, no beauty-case o altri oggetti per la cura personale o l'intrattenimento. Le cose che avevo portato per lei non le sono state mai date. Locali videosorvegliati, finestre chiuse dove non è possibile guardare fuori. Porta antincendio chiusa con due lucchetti. Armadi e armadietti personali chiusi a chiave da loro. Mobilio, letti, tavoli e sedie avvitati a terra. La TV veniva accesa solo dal personale con nessuna possibilità di vedere un film. Vietate le telefonate coi genitori, con la propria psicologa o chiunque altro. Visita solo dalle 15.30 alle 16.00. Un giorno ci hanno detto che non potevamo vederlo perché avevano problemi di Covid, ma dentro nessuno portava la mascherina! Abbiamo chiamato per sapere come stava, chiedendo la cortesia di dire alla ragazza che avevamo chiamato per sapere di lei, ma loro non hanno riferito.
Personale freddo e per nulla empatico con i ragazzi. Mia figlia mi ha riferito che in reparto era presente anche una ragazza con gravi problemi psichici che veniva trattata con sufficienza e senza alcun riguardo emotivo da tutto il personale.
Non abbiamo MAI potuto parlare con il neuropsichiatra, ma solo con una psicologa che, dopo averci visto per venti minuti, ha sentenziato che nostra figlia aveva tanta rabbia a causa del nostro comportamento sbagliato con lei (considerare che eravamo traumatizzati da quanto accaduto il giorno prima).
Hanno modificato la terapia senza avvisarci prima.
La hanno dimessa dicendo che era stato brava tutto il tempo, invece lei ha detto che ha tentato persino di fuggire perché stava malissimo là dentro. Di questa cosa non hanno minimamente fatto menzione a voce o sulla lettera di dimissioni.
Dimessa dopo solo 48 ore perché secondo loro era tutto a posto.
Purtroppo non posso che sconsigliare un reparto di degenza neuropsichiatrica per minori di questo tipo dove l'empatia dovrebbe essere la prima cosa.
Abbandonati dopo prima visita privata
Ho chiesto una visita neuro-psichiatrica per poter avviare l'osservazione di una bambina di 5 anni con comportamenti che mi sembravano strani. Mi è stato assegnato il dottor Diego Martinelli, che ha fatto una prima visita su aspetti cognitivi per i quali non avevamo alcuna preoccupazione, essendo la bimba, a detta di tutti, intelligentissima. Il dottor Diego Martinelli mi ha detto che si sarebbe fatto vivo entro fine mese per organizzare le successive due visite di osservazione dei comportamenti della bambina, ma non lo ha mai fatto. Successivamente gli ho scritto io 3 volte via email, ma non ha mai risposto. Spero che sia stato troppo impegnato da casi più gravi di mia figlia, ma allora perché accettare di fare una visita (che costa tra l'altro 150 euro) per poi abbandonare i genitori? Ho dovuto organizzarmi privatamente tramite miei contatti. Ma se non li avessi avuti?
Ho perso tempo, ma soprattutto mi sono sentita abbandonata dalle istituzioni pubbliche che dovrebbero tutelare le situazioni di fragilità.. Mi sento per questo in dovere di scrivere questa recensione, perché certi comportamenti non avvengano più, soprattutto a danni di genitori che, rivolgendosi a un neuropsichiatra, si trovano evidentemente in situazione di difficoltà.
Pessima esperienza neuropsichiatria infantile
Mia figlia è stata qui ricoverata per anoressia
Gli atteggiamenti dei dottori erano aggressivi, poco accoglienti, sia nei confronti delle ragazze con DCA che dei genitori.
ESPERIENZA PERSONALE DA DIMENTICARE.
Visita neuropsichiatrica infantile
Consulto con il dottor Averna il 17/12/2020 per mia figlia di 11 anni per ansia, pensieri intrusivi, paure. Approccio da medico ma poco umano, visto che davanti vi era una bambina fragile e molto suggestionabile. Dice che lui dà i farmaci, ma che non era ancora il momento e parla di eventuale delirio per il futuro.. cose che avrebbe potuto dire a noi genitori e non trasmettere angoscia e ulteriore instabilità alla bambina. Per questo la nostra è stata una esperienza negativa.
Considerazioni
Equipe medica arrogante e completamente disinteressata ad approcci diretti con i pazienti. Somministrazione di farmaci senza consenso dei genitori nè informative sul percorso diagnostico. È un reparto blindato ed inospitale. Nessuna assistenza ai genitori. Unica nota positiva sono gli infermieri, gentili e disponibili.
Dopo anni sono qui a pagare per i loro errori
Il titolo spiega tutto. La mia anoressia si è evoluta in bed, depressione e doc e i medici (al day hospital dopo 12 mesi) hanno sottovalutato la cosa.. Dopo mesi hanno capito che la situazione era grave e ugualmente mi hanno mandato via senza fissare un'altra visita, affermando di non sapere più che fare con il mio caso.
Molto dubbiosa
Sono mamma di 2 gemelle di 6 anni, seguite in neuropsichiatria infantile presso il Bambino Gesù. Non sono particolarmente soddisfatta di come vengono seguite le bambine e la cosa che mi lascia particolarmente perplessa é che le domande ed i questionari vengano fatti compilare ai genitori: ai bambini (perlomeno per quanto ci riguarda) prestano poca attenzione...
Questa situazione mi lascia molto dubbiosa.
Disturbo dello sviluppo?
La mia opinione riguarda solo la dottoressa De Rose e non il reparto intero. Ha visitato i miei figli di 27 mesi a febbraio e, dopo 40 minuti di osservazione con due giochini, ha emesso una diagnosi di disturbo misto dello sviluppo. Appena ha capito che la terapia la avremmo fatta altrove per motivi logistici, ci ha liquidato dicendo che quanto prima mi avrebbe inviato una relazione scritta via e-mail. In seguito non ha risposto nè al telefono, nè agli sms, ma la visita e' stata regolarmente pagata. Ora ci siamo rivolti al centro di Villa Ardeatina, che ha eseguito ben 7 ore di test a bambino, e solo dopo avremo una diagnosi. Inutile dire che la dott.ssa non mi ha inviato nessuna relazione via e-mail ed e' passato un mese e mezzo. Questa e' la nostra esperienza.
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