Neurologia Vito Fazzi
Recensioni dei pazienti
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Ex paziente
Trasportato in codice rosso, sono stato accolto dal personale di neurologia in modo eccellente e tempestivo. Effettuata subito la trombolisi, sono poi seguiti 6 giorni di degenza.
Ringrazio tutto il personale.
Elogio
Vorrei segnalare il neurologo dott. Antonio Fasano per la sua eccellente preparazione e per la sua grande umanità. Ha curato con rara competenza mia moglie, migliorando di molto la sua qualità di vita.
Grazie, dott. Fasano!
Complimenti
Un ringraziamento particolare al dott. Sabino D'Agostino, un giovane medico all'avanguardia, molto preparato.
Ischemia cerebrale
Il nostro papà è stato portato d'urgenza in questo reparto per ischemia cerebrale. La comunicazione con i dottori o/e infermieri l'abbiamo trovata scarsa, infatti abbiamo avuto difficoltà a parlare per poter capire la situazione clinica di papà..
Passato in reparto, ha avuto anche una crisi respiratoria. E' poi deceduto da solo (e spaventato). Non ci hanno saputo dire quando e perché. Umanità zero...
Infinite grazie
Egregio dottor Leonardo Barbarini,
le scrivo per conto di mia madre, la signora Rizzo Angela, sua recente paziente.
A seguito l’esperienza trascorsa nel reparto da Lei diretto, esprimo la mia sincera gratitudine a tutto il personale medico e paramedico del reparto Neurologia dell’ospedale Vito FAZZI di Lecce
La permanenza in ospedale di mia madre, mi ha spinto a inviarle un pensiero di profondo ringraziamento a Lei dott. BARBARINI per la serietà ed eleganza e a tutta l’equipe medica, come tutti gli operatori per la particolare bravura, rivolta ogni singolo minuto verso i pazienti.
Auguro un buon proseguimento di lavoro a tutti voi ricordando ai lettori che c’è sempre chi riesce a far rinascere le persone.
Un Grazie di cuore
Un ringraziamento particolare alla Stroke Unit di Lecce, diretta dal Dott. Leonardo Barbarini, a tutti i medici e al personale infermieristico.
Questa unità è una eccellenza che brilla per l’impegno altissimo profuso e la professionalità con la quale ogni giorno e in ogni momento salvano vite umane.
Un grazie di vero cuore per tutto quello che state facendo per la mia mamma Lucrezia con grandissima umanità e professionalità. Non vi ringrazierò mai abbastanza per aver salvato la vita di mia madre. Grazie!
Maria, figlia di Lucrezia Santoro.
GRAZIE DI CUORE
Oggi voglio ringraziare con il cuore tutta l'èquipe di dottori e dottoresse dell’ospedale ‘Vito Fazzi di Lecce’ del reparto terapia intensiva e soprattutto in particolare un grazie di cuore alla dottoressa neurologa del reparto e tutti quelli del pronto soccorso perché mi hanno salvato la vita il 7 agosto 2021.
Ringrazio fortemente tutti nell’aver avuto interesse, costanza e impegno nella cura e pensiero di me, lavorando h/24.
Mando questo messaggio a tutti quei reparti che hanno voglia di lavorare e prendersi cura delle persone che ne hanno bisogno.
Mando un saluto e un abbraccio a tutti.
Stroke unit Vito Fazzi Lecce reparto Neurologia
Il 4 settembre sono stato ricoverato all’ospedale Vito Fazzi di Lecce nel reparto di terapia intensiva, sesto piano - Neurologia - Stroke Unit, a seguito di un ischemia cerebrale.
Reparto diretto dal Dott. Leonardo Barbarini, persona eccezionale e di una competenza e cordialità estreme.
Un ringraziamento di cuore a tutto lo staff medico e infermieristico al completo per la loro professionalità e gentilezza: oltre a curarmi mi hanno fatto sentire meno solo (essendo di Milano in vacanza in Salento).
Grazie infinite per tutto anche dalla mia famiglia.
Stroke Unit Vito Fazzi Lecce: reparto d'eccellenza
Con la consapevolezza che in poche righe non sarà possibile esprimere l'infinita riconoscenza e gratitudine a tutto il personale sanitario che ha avuto il compito di riportare in vita mio padre, io e la mia famiglia sentiamo ugualmente il desiderio di ringraziare ogni singolo professionista che si è speso per ridare ai figli, alla moglie e ai nipotini il loro padre, marito e nonno. Un gravissimo ictus ho colpito l'uomo in questione, mio padre, 79 anni con numerose patologie pregresse. Nell'immediato è arrivata a casa la dottoressa Maria Cocola del 118 di Scorrano, veloce, professionale nel capire la gravità estrema in cui versava il paziente e nel prendere immediate decisioni che, se sbagliate, avrebbero compromesso l'intero esito. La dottoressa è stata coadiuvata da un personale di primo soccorso efficientissimo. L'ambualanza, guidata da Fabrizio Montinaro, con la soccorritrice Lorena Longo e l'infermiera Silvia Pilon è sopraggiunta in tempi rapidissimi. A seguire hanno portato supporto il Dottor Schirinzi Attilio e l'infermiere Franco Giannotta che hanno raggiunto i colleghi con l'automedica guidata da Matteo Bello. Solo dal numero di persone presenti è facile intuire la gravità della situazione. Nel mentre si eseguivano le prime cure, la Dott.ssa Cocola aveva già informato il PS del Vito Fazzi dell'arrivo di un paziente in gravissime condizioni e in pericolo di vita. Con un tempismo straordinario sono stata chiamata dal reparto di Neuroradiologia che mi ha dato tutte le indicazioni su dove recarmi. Appena arrivata, la bellissima e dolcissima Dott.ssa dagli occhi azzurri Simona Scalise, ha mostrato tutta la sua umanità in più momenti senza mai però venire meno al suo ruolo che le imponeva di essere sincera: il paziente poteva non farcela. Un rapido incontro d'equipe e la decisione di intervenire subito. La Neuroradiologa interventista Adriana Paladini, insieme all'anestesista e a tutta l'equipe, hanno eseguito l'intervento di trombectomia meccanica: tutto perfettamente riuscito. I grandissimi professionisti si vedono nell'emergenza e loro lo sono stati. Mio padre è stato trasferito al sesto piano nel reparto di Stroke Unit in capo al serio, empatico ed estremamente professionale Dott. Leonardo Barbarini che ha costruito un gruppo lavoro giovane e responsabile. Nei giorni di degenza si sono occupati del malato il Dott. Gaetano Barbagallo, le Dottoresse Annalisa Rizzo, Monica Santo Sabato, Vita Di Renzo, Angela Lupo e Laura Carmillo. Grazie anche al fondamentale contributo di tutti gli infermieri del reparto mio padre, da paralizzato è uscito sulle sue gambe. Ben consapevoli che l'ultima parola spetta sempre al buon Dio, se malauguratamente nel vostro percorso di vita vi trovate ad aver bisogno dei difensori della vita del reparto in questione, tirate un sospiro di sollievo, all'Altissimo spetta l'ultima parola, ma Loro ci dialogano benissimo.
Stroke unit: GRAZIE per tutta la vita
Ho 54 anni, causa ictus ischemico il 4/6/2021 sono stato paziente nella Stroke Unit. Non credevo che potessero esserci delle persone come loro, dai dottori agli infermieri ed operatori tutti, persone preparate e disponibili, pronte ad affrontare qualsiasi situazione 24 ore su 24.
Ancora oggi penso: per fortuna ci sono persone che amano il lavoro come quelli della Stroke..
Un grazie di vero cuore è troppo poco, dopo la Stroke mi hanno trasferito ad un centro riabilitativo per riprendere la totale funzionalità degli arti sinistri e della parola.
Non smetterò mai di ringraziarvi. Persone uniche, GRAZIE.
Un grazie ai medici e a tutto il personale
Ricoverato per difficoltà di deglutizione, dizione ed altro, sono stato dimesso lunedì u.s. e, considerato che mi sono trovato ben curato e molto a mio agio in un ambiente rassicurante, desidero ringraziare tutta l’equipe che vi lavora.
E’ stata subito individuata la causa; avviate le indagini analitiche e strumentali ed iniziate le cure con subitanei miglioramenti.
Tutto il personale interviene nelle camere repentinamente, nonostante le difficoltà di gestire la maggior parte di ricoverati allettati con i problemi dei vari servizi necessari.
Due piccoli episodi, ma significativi. Alla persona anziana gli cade il telefono a terra e un infermiere o assistente sente il rumore, viene e lo raccoglie; oppure di sera prima di spegnere le luci un altro infermiere ti chiede se hai bisogno di qualcosa.
Le visite mediche non sono mordi e fuggi; un medico studia i parametri, l’altro ti esamina gli arti, il primario dr. Barbarini che ti si siede accanto sulla sedia a rotelle a fianco al letto, con una pacca sulla spalla, colloquia e ti sta anch’egli visitando senza che te ne accorgi.
Ringrazio quindi, oltre al dr. Leonardo Barbarini, la dr.ssa Filomena My il dr. Barbagallo (spero di non sbagliare i nomi) che mi hanno seguito, ma anche gli altri medici, sempre cordiali e disponibili.
Un’altra cosa che mi ha fatto inorgoglire. Un compagno di stanza veniva da un paese tra Taranto e Brindisi, quindi gli ho chiesto (pur immaginandone il motivo) come mai non si fosse ricoverato in una di quelle città, alchè mi ha risposto che il suo medico gli ha confermato che qui a Lecce siete piu’ specializzati.
Ringrazio anche la dr.ssa Caggiula per il suo analitico documento di dimissioni; ella mi ha indicato che sono in corso ulteriori indagini diagnostiche. A lei il compito ingrato di darmi quel foglio per le malattie rare.
Peccato poi che ho scoperto di essere stato uno dei 5 fortunati su 10.000 a essere scelto da questa rara Miastenia Autoimmune Grave, ma non si può avere tutto nella vita.
Guareschi Ettore - Lecce.
Gli Angeli in divisa
Sono Concetta Capoti, qualche mese fa sono stata ricoverata (dal 25 dicembre 2019 al 5 gennaio 2020) presso la Stroke unit, dove ho trovato reparto e personale eccellente. Il mio giudizio su competenza, assistenza, pulizia e sevizi è ottimo.
Grazie a tutti.
Ex paziente
Il giugno scorso, mentre ero in spiaggia a Lido Marini, ho avuto un ictus.
In questo reparto sono stato trattato benissimo, gentilissimi e sempre disponibili.
Ringrazio tutti di cuore.
Reparto Neurologia eccezionale
Medici e personale tutto di competenza, disponibilità e professionalità uniche.
Grazie!!!
Allo sbaraglio
Poco personale e spesso maleducato.
Poca attenzione nei confronti del paziente, pulizia della persona molto carente, umanità inesistente. Brutta esperienza, a volte non hanno neanche il porta flebo.
Perché tanta differenza tra nord e sud? Non paghiamo le stesse tasse??
Dott. Marelli... Un cuore d'oro!
Desidero ringraziare pubblicamente il dottor Marulli Daniele che nei sei giorni in cui è stata ricoverata la mia fragilissima Serena nel reparto Neurologia dell'Ospedale V. Fazzi di Lecce, 25 anni, 35 Kg,, l'ha assistita con disponibilità, professionalità e grande umanità.
L'amore è la miglior guida di tutte le nostre azioni.
Grazie infinite, dott. Marulli!
OTTIMA ESPERIENZA
Grazie al dott. Giorgio Trianni - professionista di elevata preparazione, dotato di spiccato dinamismo gestionale ed efficiente organizzazione, qualità espresse con rigore e fattività quale direttore di un ottimo reparto ove si raccoglie anche la rispettosa attenzione verso l’assistito e la sua malattia.
Rivolgo la mia gratitudine anche a tutto il personale medico e paramedico, in cui ho riscontrato molta umanità, disponibilità, gentilezza, pazienza e tanta professionalità.
La loro sinergia qualitativa, di grado eccellente, riesce a schermare adeguatamente la “pochezza” di altri, non riducendo le qualità assistenziali prestate.
Durante la mia degenza ho avuto anche modo di apprezzare l’efficiente attività collaborativa resa dall’infermiera Mery, che durante il giro visite, utilizzando il metodo del ”problem solving”, riesce a coordinare con tempestività, efficienza ed organicità la sequenza delle indagini diagnostiche pendenti, indispensabili a concludere il percorso d’indagine e utile a favorire il referto del medico finalizzato al perfezionamento delle dimissione del paziente.
Non da ultimo, non possono non ringraziare il personale ausiliario, che si occupa in maniera eccellente della pulizia e dell’igiene del reparto.
Pessima esperienza
Mancanza di rispetto e di umanità nei confronti dei pazienti, già abbastanza mortificati da patologie invalidanti.
Grande difficoltà nel riuscire ad avere un colloquio educato ed esaustivo con il personale medico e paramedico per riuscire a comprendere la situazione clinica del paziente.
Veramente una grande delusione, non sono ammissibili comportamenti di questo calibro in ambienti dove in primis deve esserci umiltà e servizio per il cittadino.
Spero che questa recensione non serva solo a riempire un box bianco, ma abbia un seguito.
Cordialmente.
Ottima assistenza in unità stroke del Vito Fazzi
Non ho parole per ringraziare tutto il personale medico e infermieristico della sezione Stroke. Il dott. Leonardo Barbarini poi ha umanità da vendere. Grazie a loro mio fratello vive, nonostante gravi problemi post emorragia cerebrale. Faccio solo notare che sono infermiera che lavora in Toscana da 40 anni, e conosco molte strutture pubbliche.
A distanza di 4 mesi mio fratello sta facendo neuroriabilitazione.
Pessima esperienza
Mia madre, malata di Parkinson, è arrivata al Pronto Soccorso in una situazione di improvviso freezing, blocco motorio; è stata visitata e rimandata a casa e invitata a presentarsi il giorno dopo. Niente esami strumentali per capire la causa del blocco. Ricoverata il giorno seguente, è stata sottoposta a sostituzione della terapia farmacologica in dosi giudicate "esagerate" successivamente da un famoso e stimatissimo neurologo di Torino, che fortunatamente l'ha presa in cura una volta dimessa. La Tac le è stata praticata dopo 4 giorni grazie all'intervento di un "Angelo Custode" che ha preso a cuore la vicenda e che opera in un altro reparto. Se non ci fossimo state noi figlie alternativamente ad occuparci della terapia ,sollecitando i medicinali e delle volte utilizzando i nostri portati da casa (vedi un salvavita come il Coumadin) sarebbe stato un vero disastro. Giro visite mediche in concomitanza con la distribuzione dei pasti ai degenti e alle visite dei parenti.
Un'unica sedia a rotelle in tutto il reparto, peraltro senza poggia piedi e con le ruote sgonfie, un'unica piantana per le flebo se il paziente non era allettato. Il Primario non ha mai nè visitato, nè rivolto una benchè minima attenzione a mia madre. Servizi igienici incommentabili e tapparelle che non si potevano nè abbassare nè alzare del tutto nella stanza ove mia madre era degente.
Unica nota positiva, alcuni volenterosi e disponibili infermieri che cercavano di barcamenarsi come potevano.
Trattamento ictus
Siamo arrivati alle 16.00 circa al pronto soccorso al Vito Fazzi; mio padre aveva sintomi di addormentamento all'arto destro che però muoveva ancora autonomamente.. Dopo 1 ora su di una barella, è stato inviato a fare una tac, nel frattempo che faceva la tac e aspettavamo il referto, ha incominciato ad avere problemi anche con il braccio destro.. Tornati al pronto soccorso, abbiamo aspettato per quasi 1 ora e mezzo la consulenza del neurologo, e nel frattempo mio padre era seduto su di una sedia a rotelle rotta che non aveva nemmeno i poggiapiedi. Dopo tanta attesa, il neurologo scende per una consulenza al pronto soccorso e dimentica di visitare mio padre - e io vengo inviato a portarlo al 5° piano in neurologia (con quella sedia tutta scassata e gli ascensori che ci mettono mezz'ora ad arrivare ed intanto lui si piega sempre più a destra...). Arrivato in neurologia, vai a cercare il neurologo e dopo 20 minuti che lo abbiamo cercato, lo visita e dice: ha colpito il tronco, non c'è più niente da fare (DETTO TRA L'ALTRO DAVANTI AL PAZIENTE CHE ESCE DA LÌ DENTRO PIANGENDO).. Confusi per quanto detto, torniamo giù al pronto soccorso verso le 20.20, e dopo ben 4 ore e viene fatta sulla pancia una puntura (se non sbaglio Clexane 0.6). Fatta la puntura, il medico del pronto soccorso ci guarda e dice: firmo le dimissioni, va a casa.
Allora noi ,forse anche troppo tardi, siamo sfollati e abbiamo chiesto il ricovero, ma loro ci hanno risposto che non c'era posto... ma viste le nostre insistenze è stato inviato, dopo quasi altre 2 ore, a Casarano, dove gli è stato diagnosticato immediatamente un ictus che era andato avanti perché la terapia era stata fatta troppo tardi... Ma io dico: si può trattare così un paziente, lo si può mandare a casa con un ictus in corso? E la tanto decantata Stroke Unit a cosa serve, se per diagnosticare un ictus ci vogliono 4 ore??
Veramente bravi professionisti
Sono veramente bravi professionali, specialmente la Dott.ssa Carmillo ed il Dott. Trianni, molto preparato.
ASSISTENZA?
Dire esperienza negativa è dire poco.
Pretendere che il medico in turno si rendesse conto che il paziente aveva un'ischemia cerebrale in corso forse era chiedere troppo, ma tentare un minimo di rianimazione, considerando che è rimasto nel letto di quel reparto PRIVO DI COSCIENZA per quasi 24 ore, credo sia il minimo che si possa richiedere trovandosi in un OSPEDALE!!!
Dott. Giorgio Trianni - Direttore Responsabile
Il Dott. Trianni è il medico che ognuno di noi dovrebbe incontrare nei momenti difficili come e' stato per me, nei mesi successivi la certezza della mia malattia. Nel descrivere la mia malattia, descrivo anche il medico che mi cura, UN AMICO PAZIENTE, UMANO, CON TANTA PROFESSIONALITà. Che ringrazio per quello che fa.. ma, principalmente, per la passione con cui lo fa. Grazie a Lei ed alle persone che lo affiancano.
Parere reparto neurologia- dr.ssa De Robertis
OTTIMO il reparto, massima la disponibilità del personale.
ECCELLENTI le prestazioni e la disponibilità della Dottoressa Francesca De Robertis.
GENTILISSIMA e MOLTO disponibile Sabina.
Saluti a tutti e Buon lavoro
Magari fosse vero..
Magari fosse vero poter ottenere assistenza completa, personalmente l'ho trovato quasi impossibile. I medici purtroppo sono raramente disponibili e non e' possibile effettuare l'elettromiografia in ospedale, bisogna passare dallo studio..
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