Neurologia San Raffaele
Recensioni dei pazienti
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Visita per canalopatia
Al ritorno da un viaggio della speranza, così noi sardi chiamiamo ormai le nostre puntatine a Milano e dintorni, mi ritrovo a raccogliere una parente, per me una sorella. Trentasei anni e una malattia infida come la canalopatia. A riceverla, in intramoenia, la neurologa Raffaela Fazio. Cinque minuti di visita, infastidita, nessun ascolto della paziente, il tutto condito da frasi gratuite del genere. Solo la "sindrome del gatto bagnato", come la chiamo io, quella che ci impedisce di reagire in corsia davanti alla maleducazione di un medico, ha evitato alla neurologa dal ricco curriculum, un adeguata risposta. Leggo, dottoressa, che questo comportamento non le è nuovo. Non essendo Lei un archivista della biblioteca comunale, la invito a rispolverare il giuramento di Ippocrate. Nell'attesa spero che i suoi vertici ospedalieri la invitino ad arricchire il suo già ricco curriculum con un po' di umanità. Io mi permetto di ricordarle che non sempre si sta al di qua del guado. Ne faccia tesoro, signora Fazio.
Delusa
Dopo la prima visita a pagamento era fiduciosa, ma quando poi sono stata ricoverata, è stata una delusione. Come prima cosa non ho neanche visto il dottore che mi ha fatta ricoverare, sono stata affidata ad un altro, per giunta via per un convegno! Io mai visto, e lui lo stesso! Non sono mai stata visitata da lui, infine affidata ad una dottoressa molto giovane senza esperienza. Sono stata dimessa senza una diagnosi certa, con problemi di deambulazione da paraparesi spastica ingravescente.
Grande delusione.
Pessima esperienza
Visitato dalla dottoressa Raffaella Fazio (che si presenta in ritardo) che mi interrompe alla prima frase senza nemmeno sforzarsi di ascoltare il motivo della mia presenza in ospedale, dopo varie insistenza vengo visitato sommariamente in meno di 5 minuti (conoscendo le procedure di una vista neurologica, questa non ha nulla a che fare con una seria) giusto facendomi camminare avanti e indietro e provare a toccare il naso (senza l'utilizzo di strumentazione adeguata come diapason o analisi dei nervi cranici, per citare due mancanze fondamentali). Dottoressa dai modi arroganti che invita il medico curante che mi ha mandato da lei "a ripassare l'anatomia". Alla richiesta di qualche consiglio mi invita "a tenermi i miei sintomi" e mi dice "che lei non ha nessun consiglio da darmi" e di tornare dal medico, precedentemente denigrato.
Neuroriabilitazione
Scarsità di personale. Pazienti non autosufficienti lasciati a sè stessi. Scarsa pulizia. Visite dei medici frettolose. I familiari devono stare costantemente con il paziente per la scarsità di attenzione. Abbiamo dovuto avvalerci di una badante.
Neurologia bocciata
Nonostante evidenze di ictus/ischemie cerebrali ripetute (con temporanee perdite di coscienza e conseguenti ovvie cadute) nel giro di 2 mesi, sia al pronto soccorso che ad una "visita neurologica con eventuale ricovero" richiesta con bollino verde, mio papà E' STATO RIMANDATO A CASA dicendo di stare attento e mettere il caschetto in caso di cadute, con un sacco di esami da fare che avrebbero potuto benissimo fare internamente con un ricovero! Dando richieste di visite già fatte, il cui esito era già definito.... congedando con un: "non doveva venire così presto perchè non ha in mano tutti gli esami richiesti, con quello che ho non posso fare una diagnosi"... CERTO, SE LO RICOVERASTE FORSE RIUSCIRESTE A FARE TUTTI GLI ESAMI DEL CASO IN UN TEMPO RAGIONEVOLE, RIDUCENDO IL RISCHIO DI RICADUTE, VISTO CHE 2 MESI FA HA PERSO PARZIALMENTE LA VISTA!!!!!!!!
Situazione è che è a rischio di ictus di natura non precisata (sono da fare indagini ulteriori), ma viene lasciato a sè stesso al proprio domicilio.....
SENZA PAROLE.
Visita in neurologia da dimenticare
Prima visita privata di scarsi 10 minuti, nei quali la dottoressa ha visionato una sola di 8 elettromiografie, riportando solo l'ultimo dato trovato e refertando frettolosamente il motivo dell'invio "screzio neurogeno interosseo dx". In quel poco tempo la visita è stata superficiale, con modi bruschi e perentori con frasi del tipo: "I medici siamo noi.." , oppure: "siamo noi che decidiamo se lei è ansiosa o no".. Non è stata vista l'anamnesi, nè è stato possibile riportare alcuna sintomatologia e la mia richiesta successiva di rivedere il referto, affinchè potesse riportare i dati oggettivi degli esami che non aveva visionato, mi è stato negata, dicendomi che i medici successivi si guardassero da loro le 8 Emg.
Non consiglio quindi una perdita di tempo e denaro in un così famoso luogo d'eccellenza..
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