Neurologia Ospedale Sanremo
Recensioni dei pazienti
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Neurologia Sanremo
C'è un giovane neurologo completamente privo di alcun approccio psicologico verso il paziente ed i parenti, che ha inutilmente tolto le speranze di un'intera famiglia, non solo la mia, anche quella di una amica, parlando della imminente morte dei congiunti davanti a loro, davanti ad altri pazienti coscienti e nello stesso stato con la stessa diagnosi. Anche l'infermiera presente ha pianto. Incredibile.
Esperienza negativa
Mio padre è ricoverato il 29 ottobre nel reparto di Neurologia, in seguito ad un presunto aggravamento del Parkinson. Per eseguire degli esami, vengono somministrati anticoagulanti, benché i medici siano avvertiti che mio padre ha sofferto di ulcera duodenale melene, con il risultato che il giorno successivo al ricovero, a causa di un'emorragia, ha bisogno urgente di trasfusioni. Nei giorni successivi gli vengono somministrati, all'insaputa dei parenti, degli psicofarmaci con effetti devastanti: incapacità di parlare, sonnolenza, senso di stordimento, stato confusionale... Intanto, a causa della degenza che si protrae, senza l'uso di un materasso anti-decubito, mio padre comincia ad avere una lesione nella regione osso-sacrale, della quale veniamo a sapere solo in seguito. La permanenza nel reparto è poi contrassegnata da condizioni igieniche molto scadenti, da trascuratezza di quasi tutto il personale infermieristico. Inoltre i neurologi anni prima avevano diagnosticato un Parkinson, mentre si trattava di un Glioblastoma multiforme di tipo 4, come acclarato in seguito dai medici del centro clinico Humanitas di Rozzano (MI). Per una visita "specialistica" mio padre viene portato a Pietra Ligure dove il medico si limita a dare un'occhiata da lontano al paziente sulla barella (nel corridoio): mio padre già accusa dolori lancinanti al coccige, dolori acuiti, durante il viaggio in ambulanza, dalla superficie dura della lettiga. Rimandato nel reparto, viene dimesso con una diagnosi errata di meningioma cranico e con una grave emorragia melene in corso, di cui i familiari non vengono informati. Insomma, una permanenza allucinante sotto ogni profilo, con orari di visita non rispettati, personale frettoloso e superficiale nella pulizia dei degenti, degenti completamente abbandonati a sé stessi durante la notte, medici avari di informazioni, pasti immangiabili...
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