Neurologia Ospedale Pisa
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Scandalosi
Dopo mesi di attesa e una visita intramoenia, sono finalmente riuscita ad accedere al centro del sonno, grandemente millantato su internet come uno dei centri migliori d'Italia per i disturbi del sonno.
Insomma, iniziano a sottopormi a degli esami (holter 24h, polisonnografia notturna, braccialetto per 7 giorni), tutto questo chiaramente nel giro di qualche mese, e i cui risultati si rivelano approssimativi, non sicuri, insomma porto a casa una non risposta e un invito a sottopormi ad una risonanza magnetica per un sospetto di epilessia. La dottoressa mi dice di inviarle i risultati appena ne entro in possesso.
Provo a prenotare la risonanza a Pisa (impossibile) così la faccio in un'altra città, esito negativo. Provo a contattare la dottoressa mandandole i referti, nessuna risposta. Provo a chiamare la segretaria e dopo giorni di chiamate e giorni di e-mail, quest'ultima, che non eccelle sicuramente per educazione e simpatia, mi 'concede' un appuntamento con la dottoressa (ormai dopo 5 mesi dalla risonanza).
Mi presento in ospedale a fine febbraio, pago il ticket e dopo ORE di attesa, sento, per sbaglio, dire da qualcuno dello staff che la dottoressa non c'è; chiedo spiegazioni e mi sento rispondere 'la visita di controllo la farai con un altro medico'. Scioccata dalla situazione, mi rifiuto e uno specializzando mi dice che mi contatterà appena la dottoressa rientrerà dal suo infortunio. Attendo giorni, niente. Dopo due settimane ricontatto la segretaria, riesco a trovarla a stenti e mi dà un altro appuntamento. Mi presento, la dottoressa c'è.
Dice: 'bene, la risonanza è negativa, allora confermate parasonnie, prendi Keppra prima di coricarti', e io: 'ma è un farmaco antiepilettico, va bene anche nel mio caso?'. 'Sì, sì'. Rimango nel suo studio per 20 minuti (tempo massimo per una visita e poi tanti saluti), le faccio tutte le domande del caso e lei mi dice di prendere appuntamento dalla segretaria per una polisonnografia notturna a metà maggio e una visita da lei una settimana dopo la poli per 'vedere come va'.
Prendo tutti gli appuntamenti del caso, la sera inizio la mia cura con Keppra, ho subito problemi. Provo a contattare la dottoressa, che non mi risponde, la segretaria mi dice di scriverle una mail, e la storia si ripete, così all'infinito.
Questo è 'a grandi linee' quello che mi è capitato, un'esperienza in cui non mi sono sentita a mio agio, in cui NON si può contattare il medico se hai un problema, in cui i tempi d'attesa sono infiniti, in cui l'ambiente della polisonnografia è sporco, è impossibile dormire per via delle zanzare, chiedi una piastrina e sembra che tu abbia chiesto di rubarti dell'oro - e potrei andare avanti all'infinito.
Ad oggi, dopo più di un anno, sono ancora qui, con il mio problema, e un farmaco antiepilettico prescritto pur non avendo epilessia che mi ha dato problemi fin da subito e non mi ha aiutata per niente, anzi, ha peggiorato la situazione.
Ieri ho prenotato una visita con la dottoressa Chinaglia a Venezia, medico di VERA fama internazionale per quanto riguarda i disturbi del sonno, che a quanto pare non ha niente da invidiare ai dottori pisani.
Brancolare nel buio
Dopo due anni di analisi di qualsiasi tipo a cui hanno sottoposto mio padre, non hanno ancora capito che cosa abbia esattamente. Arrabbiatissima, l'ho portato da Albanese a Milano, ove immediatamente hanno diagnosticato la malattia; confermata anche da uno dei migliori al mondo, che si trova ad Innsbruck, che ovviamente ho dovuto trovare da sola.. Ma loro ancora non ci credono...
Tralascio l'empatia col paziente, perché è incommentabile. Cosa che tra l'altro non sarebbe fondamentale se solo fossero arrivati ad una diagnosi. Ribadisco, dopo due anni.
Infastidita
Ma come è possibile andare a visita di controllo e il neurologo non guarda nemmeno le immagini RM? Voi neurologi ditemi se è possibile lavorare in questo modo!!
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