Neurologia Ospedale Di Venere Bari
Recensioni dei pazienti
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Opinione
Paziente ricoverato 15 giorni. Igiene fatta 1 sola volta. Piaghe da decubito su entrambi i glutei. Riferito a me personalmente che in seguito alla TAC avevano escluso una frattura alla mano, sul retro del referto della TAC c'è però scritto altro.
Grazie di cuore
Sono stata ricoverata 6 mesi fa dopo un'improvvisa crisi epilettica. Competenti, gentili, impeccabili in tutto - medici, infermieri, OSS: tutti tutti perfetti!
Grazie!
Congratulazioni
Ringrazio tutta l'equipe medica e infermieristica per l'assistenza prestatami durante la mia degenza presso il reparto di Neurologia U.o. Di Venere Bari e il tempestivo soccorso del 118 Croce Blu di Turi.
Neurologia di eccellenza
Il 24/9/2017 sono stato soccorso egregiamente a casa da una autoambulanza del 118 (Croce Blu di Turi) e portato al Pronto Soccorso dell'Ospedale Di Venere di Carbonara-Bari.
Ho ricevuto prontamente le prime cure, sottoposto alla TAC e ricoverato nel reparto di Neurologia, attualmente diretto egregiamente dal dott. Giuseppe Rinaldi.
Desidero evidenziare che il nuovo reparto di Neurologia viene gestito con grande efficienza e scrupolosa attenzione al paziente.
Ringrazio sentitamente il direttore dott. RINALDI per la grande competenza e professionalità, unitamente alla sua appezzata umanità ed umiltà.
Ringrazio altresì tutti i signori Medici, la Caposala ed il personale paramedico che mi hanno assistito con notevole competenza e puntuale disponibilità.
Mi piace infine evidenziare che la Neurologia dell'Ospedale Di Venere è sicuramente un reparto di eccellenza e di alta professionalità.
Fraccalvieri Giuseppe
Competenza medica a fronte dei disagi logistici
Quella che vorrei condividere con chi legge è una vicenda che non ha nulla di straordinario, se fossimo realmente quel Paese industrializzato e civile che partecipa ai tavoli dei potenti del mondo. In realtà viviamo in una società che per contenere la spesa pubblica, è costretta a tagliare indiscriminatamente i servizi nel solco di quelle regole emanate in quei palazzi distanti dal vivere comune. Sicché, in ambito sanitario ad esempio, quando ci si trova imbrigliati in una emergenza che può costare la vita si tocca con mano e con la propria pelle gli effetti di quelle regole che infliggono austerità sociale per onorare quel patto di stabilità economica che lede anche i diritti costituzionali dei cittadini del nostro Paese debitore.
La sanità pubblica è uno dei capitoli di spesa più rilevanti del welfare, gli effetti dei tagli sono evidenti quando si fa capolino per prenotare un controllo medico, visti i prolungati tempi di attesa, ancora peggio in caso di ricovero.
Colpevolizzare i medici e tutto lo staff sanitario se nelle strutture pubbliche c’è evidente un decadimento dei servizi offerti riesce facile, specie se gli effetti dei tagli imposti dalla spending review ricadono come una mannaia in tutti i settori ospedalieri.
In antitesi alle premesse, nel caso che sto per citare, vorrei esprimere una nota di merito per tutto lo staff medico ed infermieristico dell’ospedale di Venere di Bari del reparto di Neurologia il quale in un evidente disagio strutturale nel plesso in cui operano, nonostante le carenze di organico e le difficoltà organizzative in relazione agli accertamenti diagnostici da far eseguire ai pazienti ricoverati, seguono con grande impegno e professionalità i degenti. Non sono eroi, fanno parte di quell’Italia silente e lavoratrice che riceve sulle proprie spalle i contraccolpi di una riorganizzazione pensata al risparmio delle risorse, ma che non scalfisce minimamente i veri sprechi e le posizioni di privilegio. Io sono stato testimone del loro lavoro per un serio problema di salute che ha interessato mia madre, ed ad essi va tutta la mia personale stima e simpatia.
Queste poche righe per evidenziare che nella sanità, come in altri settori del pubblico, non tutto è perso, c’è il fattore umano e professionale che ancora si distingue; peccato che in questo sistema ” italiota” il merito non faccia tendenza.
Sebastiano Abbrescia
Elogi
VORREI ESPRIMERE IL MIO GIUDIZIO POSITIVO PER LA COMPETENZA E LA DISPONIBILITA' DEI MEDICI DEL REPARTO DI NEUROLOGIA DELL'OSPEDALE DI VENERE DI BARI. SONO BRAVI DUE VOLTE, PERCHE' LAVORANO IN UNA STRUTTURA DAVVERO FATISCENTE E DEMOTIVANTE... GRAZIE PER ESSERCI, LA VOSTRA MISSIONE VI FA ONORE!!! BRAVI E SERI ANCHE GLI INFERMIERI, NONCHE' LE PERSONE ADDETTE ALLE PULIZIE CHE FANNO DEL LORO MEGLIO IN UN AMBIENTE PER NIENTE FACILE DA GESTIRE.
Complimenti
Voglio ringraziare pubblicamente tutto il personale del reparto di neurologia del Di Venere di Bari per l'assistenza prestatami. In particolare i signori Medici per la loro professionalità e competenza.
Enzo Marotti
Quattro giorni da dimenticare..
Aprile 2014:
Ricovero d'urgenza in questo reparto per un presunto ictus.
Arriviamo al secondo piano dove sono situati il reparto di Otorino (diretto dal bravissimo dott. Petrone, per esperienza passata) ed il reparto di Neurologia.
Il corridoio antecedente al reparto di Neurologia, a differenza di quello di Otorino, e' pieno di stanze vuote, sporche, aperte e con un terribile odore di urina.
Viene ricoverato, in una stanza con sette altri pazienti, dove regna la sporcizia e la maleducazione degli infermieri, in particolare di una giovane.
A detta del medico che era in servizio, sembrava quasi un favore questo ricovero.. Dopo il ricovero, il nulla tutto il pomeriggio e la notte.
Dal pronto soccorso ci avevano detto che aveva urgenza di una risonanza magnetica. Immaginate lo stato di ansia in cui eravamo.
La mattina seguente vediamo un distinto e professionale medico che era appena entrato in servizio.
Chiediamo se possiamo disturbarlo e gli spieghiamo tranquillamente cosa era successo sino a quel momento.
Ci raggiunge dopo pochi minuti in stanza, visita mio padre, ci tranquillizza, ci spiega in maniera dettagliata cosa e' successo e lo mette in terapia.
Il medico, precisamente il dott. Gianluca Masi, ci preannuncia che mancherà per due giorni ma ci tranquillizza e ritorna in stanza prima di andar via.
Seguono due interminabili giorni senza alcun tipo di assistenza, bagni sporchi, stanze sporche, 8 vassoi del pranzo lasciati per ore in stanza prima di ritirarli e con infermieri sgarbatissimi, medici chiusi in cucina per ore e pazienti con pannolone che aspettavano ore per essere cambiati e ovviamente nessuna chiamata per la risonanza.
Finalmente vediamo un medico che opera accuratamente e dedicando il giusto tempo ad ogni paziente: e' rientrato in servizio il dott. Masi. Visita, si informa sulla risonanza e dopo 2 ore scendiamo per l'esame..
Inutile andare avanti!
Sconsiglio comunque questo reparto perchè non si deve essere fortunati per avere assistenza e le condizioni igienico sanitarie sono terribili..
delusione
PER ESPERIENZA AVUTA POCO FA NEL REPARTO, DOVE E' STATA RICOVERATA MIA MADRE, SPERO CHE NESSUNO NE ABBIA BISOGNO E, SE PURTROPPO DOVESSE SUCCEDERE, NON CONSIGLIO ASSOLUTAMENTE QUESTO REPARTO CHE RITENGO A MIO AVVISO ABBIA DEI MEDICI SUPERFICIALI. MA SOPRATTUTTO HO RISCONTRATO POCHISSIMA, ANZI ZERO, ASSISTENZA, PER NON PARLARE DEL PERSONALE ADDETTO ALLE PULIZIE, DI CUI PREFERIREI NON ESPRIMERE GIUDIZI..
Cerchiamo di essere meno maleducati
La mia storia e' iniziata diversi anni fa a causa di un mio malessere generale. Presso l'Ospedale di Venere di Bari ho trovato all'inizio disponibilita' e accoglienza; ho ingoiato la mancanza di organizzazione e la vetusta' della struttura per poter concludere la cura che stavo cercando di portare avanti. Forti dei buoni risultati che sono riusciti a raggiungere (bisogna tenere presente che le visite e l'assistenza psicologica erano tutte a pagamento), molti del personale si sono rivelate persone arroganti e poco inclini a supportare psicologicamente il paziente, tenendo conto che non ho una malattia solo neurologica. A parte la confusione e le grida che ho dovuto sopportare, e' subentrata une certa diffidenza in me nei confronti di certe cure, che consideravo relative a "malattie come tutte le altre". Il risultato e' che la mia insicurezza e il mio isolamento si sono accentuati e vedo la mia famiglia, bellissima e dolcissima, navigare in un mare di problemi che non si riescono a risolvere, e diventare altro rispetto a quella che era per me.
Purtroppo il primario fa tutto da solo, non l'aiuta nessuno, poverino.. ma io sono una ragazza e il loro peso sulle spalle non lo voglio.
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