Neurochirurgia Vito Fazzi
Recensioni dei pazienti
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Esperienza negativa
Anche noi abbiamo avuto un'esperienza estremamente negativa ed abbiamo dovuto risolvere al Nord. In ogni caso c'è un abisso fra le strutture ospedaliere del centro nord e le nostre.
"La cosa più importante in medicina? Non è tanto la malattia di cui il paziente è affetto, quanto la persona che soffre di quella malattia."
(Ippocrate)
Riflessioni di un medico
Scrivo in qualità di medico, ho cercato invano di contattare il dott. Melatini presso il suo reparto telefonicamente. Ci siamo conosciuti direttamente venerdì, allorchè gli chiesi notizie di un paziente ricoverato presso il reparto di cui è responsabile, si trattava di mio suocero Gerardo Maddalena, di anni 96, deceduto ieri durante l'intervento cui lo ha sottoposto. Sostenne trattarsi di paziente di una "veneranda età" affetto da un ematoma cerebrale; io gli palesai le mie perplessità relative all'intervento, tenendo conto sia come egli stesso sosteneva la "veneranda età" sia le altre patologie da cui era affetto. Ora mi chiedo il razionale secondo il quale abbia sottoposto ad intervento un paziente dalla "veneranda età" (come giustamente sostenne) senza tener conto nè della "veneranda età", nè delle patologie legate alla "veneranda età", pur essendo lucido, orientato. Ho altresì consultato per non lasciarmi emotivamente trasportare, altri colleghi sia della sua branca, sia anestesisti che hanno trasecolato di come abbia potuto farlo. In quanto medico e indignato nei suoi riguardi, ritengo che un paziente debba essere considerato nella sua totalità e non come ha fatto. Il mio vuole essere solo un incitamento affinchè il Melatini possa avere un momento di riflessione e non di superficialità quando si troverà di fronte ad altri casi simili.
Napoli 31/08/2016
Dott. Giovanni Spina
Esperienza non positiva
Negli ultimi mesi, a partire da luglio 2015, ho avuto a che fare con questo reparto per ben 3 volte avendo avuto ricoverato mio papà.
Nel reparto regna sovrana la disorganizzazione, i medici sono sfuggenti e mal rispondono alle richieste di informazioni, e quando rispondono non danno indicazioni univoche.
Con il primario è quasi impossibile conferire se non previo appuntamento, che spesso viene disatteso.
Il personale paramedico, considerando che è sottodimensionato, lavora in modo approssimativo e nell'assistenza pretende il supporto dei parenti.
Nel mio caso le scelte terapeutiche su mio padre sono risultate errate, così per poter risolvere il problema abbiamo dovuto spostarci in una struttura verso il nord.
Scarsa organizzazione
La Terapia intensiva apre al pubblico per mezz'ora al mezzogiorno e mezz'ora alla sera.
I parenti dietro ad un vetro possono guardare da 5 metri i malati... fin qui sarebbe normale, se non fosse che in sala terapia intensiva c'era piano di MOSCERINI!!! In più gli infermieri entrano ed escono dalla sala senza nessun dispositivo tipo calzari, mascherine, ecc.
Anche i pazienti vengono toccati on le mani sporche e senza guanti... magari dopo essere stati a prendere un caffè alla macchinetta...
Allora penso: non sarebbe più utile un piccolo periodo di tempo nel quale i pazienti fossero a contatto diretto con i parenti stretti?
Io ho trovato troppa disorganizzazione
Nella mia esperienza ho trovato un reparto caotico, scarsa professionalità del personale infermieristico ed alta, invece, la loro maleducazione nei confronti di pazienti che chiamavano per farsi sostituire le flebo finite. Le pazienti sono di norma lasciate nude nel letto per ore dopo aver subìto intervento neurochirurgico.
E' tollerato l'andirivieni di parenti e amici dei ricoverati, se conosci qualcuno del personale, altrimenti l'orario deve essere rispettato.
Io non ho mai trovato un medico in corsia o disponibile a dare informazioni sullo stato di salute del paziente.
L'unico che ho "intercettato" mi ha detto testualmente "è inutile che le dica qualcosa tanto lei non capirebbe".
Suggerimenti:
formazione del personale infermieristico e medico sulle relazioni con i pazienti e i loro parenti; impiego di nuove risorse (voglio credere che il clima sia teso tra il personale proprio perchè in sottorganico); formazione dei medici su nuovi protocolli per il trattamento delle emorragie cerebellari.
Comunque grazie perchè, in un modo o nell'altro, si spendono per la buona riuscita del lavoro.
Maria
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