Neurochirurgia Villa Sofia Palermo

La mia esperienza è stata negativa e, a distanza di 7 mesi, sono stato rioperato dal Dott. Lasio all'Humanitas di Rozzano il quale, oltre alla Microdiscectomia L5 e decompressione microchirurgica, è dovuto intervenire sottoponendomi ad intervento chirurgico di artrodesi posteriore L3-L5, laminectomia decompressiva, discectomia e fusione intersomatica L4-L5.
Morale, mi avrebbero dovuto dimettere l'indomani e invece, grazie a queste complicazioni, sono stato dimesso 3 giorni dopo (e ho dovuto rifare i biglietti che sotto le festività pasquali sono costati € 500.00 a passeggero...).

Dopo pochi giorni dal 28 gennaio credevo che i dolori fossero fisiologici e dovuti all'intervento.
Invece così non è stato.
Non ho avuto un solo giorno di pace e sono tornata a rifare RM e visite da altri neurochirurghi, sperando che qualcuno mi risolvesse il problema
Il dolore è cronico invalidante e non mi permette di adempiere alle necessità dei movimenti e di condurre una vita normale
L'ernia c'è sempre ed ho anche un edema che mi causa ora dolori indescrivibili.

Il reparto di neurochirurgia all'interno dell'ospedale villa Sofia lascia un po' a desiderare. Siamo arrivati nel reparto e abbiamo atteso più di un'ora prima che una infermiera registrasse mia madre e ci assegnasse la stanza. Entrati nella stanza abbiamo trovato un armadio praticamente sporco, impolverato. Il bagno allagato già da DUE giorni prima e ancora oggi allagato. L'igiene dei bagni è incommentabile. Che dire del cibo.. ho dovuto comprare cibo all'eterno perché quello passato da loro era immangiabile per mia madre, e non perché dietetico, ma perché sicuramente erano resti dei giorni precedenti. Disgustoso! Vogliamo parlare delle infermiere? Sgarbate e poco umane sia nei confronti dei pazienti che devono subire degli interventi delicati e vorrebbero quanto meno un sorriso ed una parola di conforto, sia nei confronti dei parenti dei malati. Niente comprensione e, se non fai la voce grossa, non ottieni un piffero. Freddi, senza sentimenti. Le terapie: non hanno le medicine nella farmacia. Per la terapia farmacologica di mia madre, sono dovuta andare in farmacia io. Anche i dottori.. dovrebbero avere un tantino di disponibilità in più.. L'unico il primario. quest'ultimo (che avrebbe tutti i motivi per darsi delle arie casomai) è il medico più cordiale e alla mano dell'intero reparto. Il suo nome? Dott. Fiumara!

Io sono stata operata a Villa Sofia circa un anno e mezzo fa di ernia discale.. e non consiglierei a nessuno di farsi curare qui. Vi riporto la mia esperienza.
Arrivo al pronto soccorso piegata dal dolore, iniziano a farmi flebo per far passare il dolore, con scarsi risultati.. Per una valutazione del neurochirurgo devo aspettare la mattina. Fatta la valutazione mi dicono che ho bisogno di operarmi, ma che non hanno posti disponibili e che mi richiameranno loro (IO NON POTEVO PIU' CAMMINARE!!!).
Dopo un paio di giorni torno al pronto soccorso in quanto i dolori non sono più sopportabili. Dopo che mi hanno lasciata ore e ore in sala d'attesa, dopo avermi fatto svariate flebo, decidono di farmi le infiltrazioni, neanche quelle hanno calmato il dolore. Decidono che FORSE è meglio tenermi lì finchè non si libera un posto. Mi opera la dottoressa Tumbiolo dopo qualche giorno, dicendomi che l'intervento è molto semplice (di routine l'ha chiamato), informandomi che il nervo sciatico era stato sotto stress e che ci sarebbe voluto un pò di tempo per riprendermi del tutto. Dopo 3 mesi stavo di nuovo male e dalla risonanza che ho rifatto si è visto che non solo avevo di nuovo le ernie che si erano evidenziate nella prima risonanza, ma che adesso c'era anche una lesione del nervo. Sono andata al Besta di Milano per una visita e mi hanno detto che una ernia discale non si opera MAI senza prima aver effettuato un'elettromiografia. Sette mesi fa sono stata di nuovo operata al Policlinico di Messina. Operandomi oltre alla cicatrice, che si era vista nella terza risonanza fatta, hanno trovato pezzetti di ernia calcificati sparsi nella schiena che hanno appunto provocato la cicatrice. Non si può stabilire da quanto fossero lì i pezzi d'ernia e di conseguenza neanche il danno che hanno provocato al nervo e alla schiena. Adesso io, a 23 anni, non posso più stare un'ora di fila in piedi o fare una passeggiata per più di 15 minuti perchè poi, oltre ad aumentarmi il mal di schiena, la gamba inizia a tirarmi forte o nei momenti più complicati non la controllo e inciampo. Consiglierei il reparto??? ASSOLUTAMENTE NO!

Giovedì 19/06/2014, ore 4.40 AM. secondo piano, neurochirurgia.

IO: "buongiorno, vengo dal reparto di terapia medica, mi hanno detto di salire per parlare con il neurochirurgo."
Neurochirurga Di Guardia: "che cosa c'è? che problemi ha?"
IO: "doppia ernia del disco cervicale, forti dolori neuropatici. In terapia medica mi hanno fatto una flebo di antidolorifici e mi hanno detto di venire a colloquio da lei."
NDG: "ernia del disco?? ora? a quest'ora?? no, non è possibile una ernia del disco ora!! e che vuole che faccia che la operi?"
IO: "........??????????"
NDG: "devo fare le mie rimostranze al collega! non è possibile che mi mandino ora un'ernia del disco!! che ci devo fare?? comunque mi dica, ha fatto accertamenti, visite esami? ha fatto una risonanza magnetica??"
IO (mi alzo e faccio per andarmene): "sì l'ho fatta; guardi dottoressa che mi ci hanno mandato da lei, non ci sono venuto di mia iniziativa."
NDG: "sì, capisca che non c'è niente da fare ora! se vuole può tornare e prende appuntamento, facciamo gli accertamenti, se vuole la operiamo! ma ora non c'è niente da fare!!"
UT "vabbè, chi le ha chiesto niente?"
NDG: "aspetti, mi deve firmare il verbale di visita!!"
La dottoressa scrive nervosamente un foglio, io lo firmo e me ne vado.

La visita neurochirurgica vado a farla a Roma. La dottoressa che ho contattato mi ha chiamato per discutere i dettagli del mio problema per telefono, ha voluto letto il referto della RM, ha voluto inviate le immagini per Email.
Ci vuole fortuna nel trovare i medici giusti. La competenza non è tutto e molto spesso neanche c'è. Cortesia ed educazione vengono prima di qualsiasi altra cosa.